Grazie Mattia, molto istruttivo...
lunedì 23 dicembre 2013
Buon Natale!
Mattia Calise, consigliere comunale di Milano dal 2011 per il Movimento 5 Stelle, con il suo telefono filma e posta sul web cos'è accaduto il 20 dicembre scorso durante la votazione degli aggiustamenti di bilancio.
Grazie Mattia, molto istruttivo...
Grazie Mattia, molto istruttivo...
domenica 22 dicembre 2013
Strafalcioni staminali
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, presente ieri nell'ospedale di Chieti per l'inaugurazione di un nuovo reparto di Oftalmologia, ha esternato il suo provato dissenso al metodo di Stamina Foundation.
"Pericolosa e scadente" si legge, infatti, nei verbali del tavolo tecnico riunitosi nel 2012 composto da Nas, Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Trapianti e Agenzia del Farmaco (Aifa) che ha sentenziato sul metodo.
Sarebbe interessante notare come il tavolo tecnico non sia proprio disinteressato, tuttavia quello che più colpisce è la dichiarazione del Ministro:
"La politica deve fare la politica e rispettare la scienza e il metodo scientifico. Abbiamo avuto, noi, persone come Galileo Galilea che hanno dato, diciamo, i lustri a questo paese, sulla scienza e credo che ognuno debba fare il suo lavoro".
Due strafalcioni notevoli per il ministro: Galileo faceva di cognome Galilei e non Galilea (Galilea è il paese dov'è nato Gesù), e alla scienza ha dato lustro e non lustri.
Sorvolando sul fatto che Galilei viene estratto dal "cappello magico" a seconda degli interessi, diciamo almeno che, per nostra fortuna, Beatrice è il Ministro alla salute e non all'istruzione.
"Pericolosa e scadente" si legge, infatti, nei verbali del tavolo tecnico riunitosi nel 2012 composto da Nas, Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Trapianti e Agenzia del Farmaco (Aifa) che ha sentenziato sul metodo.
Sarebbe interessante notare come il tavolo tecnico non sia proprio disinteressato, tuttavia quello che più colpisce è la dichiarazione del Ministro:
"La politica deve fare la politica e rispettare la scienza e il metodo scientifico. Abbiamo avuto, noi, persone come Galileo Galilea che hanno dato, diciamo, i lustri a questo paese, sulla scienza e credo che ognuno debba fare il suo lavoro".
Due strafalcioni notevoli per il ministro: Galileo faceva di cognome Galilei e non Galilea (Galilea è il paese dov'è nato Gesù), e alla scienza ha dato lustro e non lustri.
Sorvolando sul fatto che Galilei viene estratto dal "cappello magico" a seconda degli interessi, diciamo almeno che, per nostra fortuna, Beatrice è il Ministro alla salute e non all'istruzione.
lunedì 16 dicembre 2013
Babbo bastardo!
Sabato pomeriggio, vestito da Babbo Natale, mi aggiravo
col sacco di yuta e il campanello per un paesino della Val Seriana.
I bambini mi guardavano, qualcuno diffidente, qualcuno
incredulo.
Alcuni si avvicinavano. Una foto, una promessa: “Cosa mi
porterai?...”
Babbo Natale vince facile. Un misto tra Superman e San
Gennaro. Molto appagante
Una bambina mi si siede sulle ginocchia. Domande di
rito: come ti chiami, quanti anni hai…?
L’angioletto prende tempo, non mi guarda negli occhi, è
cauta. Poi spara: “…per Natale puoi portare un lavoro alla mia
mamma?”
Stronzetta!
Pugnalare alla schiena Babbo Natale è una porcata.
Lasciarlo senza nessuna possibilità di risposta è un
colpo troppo basso.
Perché non mi hai chiesto una playstation come tutti gli
altri? Risponderti sarebbe stato molto più
semplice.
Il cuore mi si stringe e io abbozzo: “…tu fai la brava e
io vedo cosa posso fare…”
Non mi piace prendere per il culo un bambino e, nella
mia mente, la voglia di spaccare la faccia a qualche testa di cazzo di politico
parolaio di merda, si fa spazio prontamente.
Poco natalizio anche per un Babbo
Bastardo…
giovedì 12 dicembre 2013
"Palle" di Natale
Sembra incredibile ma uno dei pochi mercati che ancora "tira" in Italia è il mercato del sesso, e il verbo tirare in questo caso non è una coincidenza.
L'ennesima inutile polemica è quella che coinvolge l’albero di Natale installato in corso Como a Milano e il Comune "progressista" di Milano.
L’albero, decorato con cento vibratori color fucsia, avrà vita brevissima, il Comune, infatti, ha già avviato la procedura per la revoca dell’iniziativa.
L'azienda MySecretCase, sito online per la vendita giocattoli sessuali con un design moderno, aveva chiesto, ottenuto e pagato 4 mila euro, per una regolare licenza di occupazione del suolo pubblico, ma l’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, fa notare che nella domanda presentata non si diceva che i rami dell’albero sarebbero stati usati per appendere un centinaio di vibratori da "vedere e toccare con mano". Ecco perché, a fronte dello scalpore suscitato, l’albero dovrà essere smantellato.
«Iniziative di questo genere mettono a disagio», ha commentato l’assessore al Tempo libero Chiara Bisconti, sicuramente di più delle tasse con cui il Comune ha inondato i cittadini.
L’albero di corso Como doveva avere solo delle tradizionalissime e innocue palle di Natale ma, come tutti sanno, biologicamente tra le palle di norma spunta sempre qualche pirla.
L'ennesima inutile polemica è quella che coinvolge l’albero di Natale installato in corso Como a Milano e il Comune "progressista" di Milano.
L’albero, decorato con cento vibratori color fucsia, avrà vita brevissima, il Comune, infatti, ha già avviato la procedura per la revoca dell’iniziativa.
L'azienda MySecretCase, sito online per la vendita giocattoli sessuali con un design moderno, aveva chiesto, ottenuto e pagato 4 mila euro, per una regolare licenza di occupazione del suolo pubblico, ma l’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, fa notare che nella domanda presentata non si diceva che i rami dell’albero sarebbero stati usati per appendere un centinaio di vibratori da "vedere e toccare con mano". Ecco perché, a fronte dello scalpore suscitato, l’albero dovrà essere smantellato.
«Iniziative di questo genere mettono a disagio», ha commentato l’assessore al Tempo libero Chiara Bisconti, sicuramente di più delle tasse con cui il Comune ha inondato i cittadini.
L’albero di corso Como doveva avere solo delle tradizionalissime e innocue palle di Natale ma, come tutti sanno, biologicamente tra le palle di norma spunta sempre qualche pirla.
mercoledì 11 dicembre 2013
Città Pulita
Il sindaco di Pioltello Antonio Concas è stato arrestato questa mattina dalla guardia di finanza nell’ambito di una maxi inchiesta che ha portato all’arresto di 14 persone, 12 ai domiciliari e l’obbligo di dimora per altri 15, su richiesta del gip di Monza Claudio Tranquillo. I capi d’imputazione variano dalla corruzione alla turbativa d’asta, dalla truffa aggravata ai danni di ente pubblico all’emissione di false fatture. Coinvolti anche imprenditori, assessori e funzionari comunali. Sono stati sequestrati beni per 14 milioni di euro, corrispondenti al profitto e al prezzo della corruzione contestata.
Concas è accusato di avere ricevuto una tangente di 20 mila euro per prorogare il contratto con la società Sangalli Giancarlo & C. (che si occupa di manutenzioni e rifiuti per gli enti pubblici), ma anche per adibire un immobile a sede temporanea della società Brianzacque, cosa che poi non si è perfezionata per le indagini in corso.
Il sindaco Concas è di origine sarda,"Sa Conca" in sardo significa testa.
Attendiamo la fine delle indagini, le sentenze della magistratura e tutto il garantismo del mondo e poi l'aggettivo mettetelo voi...
Concas è accusato di avere ricevuto una tangente di 20 mila euro per prorogare il contratto con la società Sangalli Giancarlo & C. (che si occupa di manutenzioni e rifiuti per gli enti pubblici), ma anche per adibire un immobile a sede temporanea della società Brianzacque, cosa che poi non si è perfezionata per le indagini in corso.
Il sindaco Concas è di origine sarda,"Sa Conca" in sardo significa testa.
Attendiamo la fine delle indagini, le sentenze della magistratura e tutto il garantismo del mondo e poi l'aggettivo mettetelo voi...
lunedì 9 dicembre 2013
Renzi
Dopo Matteo Salvini, un altro Matteo è diventato segretario del proprio partito.
Ieri sera Matteo Renzi è stato eletto segretario del PD.
Appena eletto ieri sera, Renzi, da Firenze, ha tenuto un discorso all'americana.
Grazie a tutti, agli sfidanti, alla famiglia, allo staff, ai due milioni e mezzo di simpatizzanti che sono andati a votare. Grazie anche a Nelson Mandela.
Maurizio Crozza mi fa incazzare, mi ha "imprintato" come le paperelle di Lorenz: non riesco più a prendere sul serio un politico che parla, mi scappa sempre da ridere.
Renzi, nel discorso di incoronazione a nuovo segretario del PD, le uniche due citazioni che ha fatto ad un altra forza politica sono state per il Movimento 5 Stelle.
Ha ricordato che domenica scorsa qualche decina di migliaia di italiani stremati e nauseati dalla politica si sono riuniti insieme per fare il giorno dell'insulto: il vaffaday. Complimenti se non ce l'avesse ricordato lui, dai giornali non ce ne saremmo accorti.
Renzi ha anche ricordato che se la legge elettorale è incostituzionale e il parlamento è costituito da nominati, nominati sono anche quelli del Movimento. Un brivido, per un attimo avevo creduto che i parlamentari illegittimi fossero solo quelli del Movimento.
Proprio per questo, Renzi ha teso la mano ai "grillini" per la riforma elettorale.
Come si dice chi ben comincia è a metà dell'opera.
Grazie di tutto Renzi e buon lavoro!
Ieri sera Matteo Renzi è stato eletto segretario del PD.
Appena eletto ieri sera, Renzi, da Firenze, ha tenuto un discorso all'americana.
Grazie a tutti, agli sfidanti, alla famiglia, allo staff, ai due milioni e mezzo di simpatizzanti che sono andati a votare. Grazie anche a Nelson Mandela.
Maurizio Crozza mi fa incazzare, mi ha "imprintato" come le paperelle di Lorenz: non riesco più a prendere sul serio un politico che parla, mi scappa sempre da ridere.
Renzi, nel discorso di incoronazione a nuovo segretario del PD, le uniche due citazioni che ha fatto ad un altra forza politica sono state per il Movimento 5 Stelle.
Ha ricordato che domenica scorsa qualche decina di migliaia di italiani stremati e nauseati dalla politica si sono riuniti insieme per fare il giorno dell'insulto: il vaffaday. Complimenti se non ce l'avesse ricordato lui, dai giornali non ce ne saremmo accorti.
Renzi ha anche ricordato che se la legge elettorale è incostituzionale e il parlamento è costituito da nominati, nominati sono anche quelli del Movimento. Un brivido, per un attimo avevo creduto che i parlamentari illegittimi fossero solo quelli del Movimento.
Proprio per questo, Renzi ha teso la mano ai "grillini" per la riforma elettorale.
Come si dice chi ben comincia è a metà dell'opera.
Grazie di tutto Renzi e buon lavoro!
sabato 7 dicembre 2013
Salvini
Fine settimana di campagna elettorale nei partiti.
Nuovo segretario della Lega Nord è Matteo Salvini diventato segretario federale con l'82% dei consensi contro il vecchio leone, il senatur Bossi, fermo al 18%.
Al di là delle percentuali roboanti i numeri veri sono impietosi, dei 17.000 militanti aventi diritto, ha votato solo il 60%, poco più di 10.000 militanti.
8162 voti sono andati a Salvini, 1833 a Bossi.
Così a naso, ha quasi preso più voti la proposta per il rifacimento del tetto nel mio condominio.
Per la Lega è un ritorno alle origini, alcune delle linee programmatiche promosse da Salvini sono lotta all'Unione Europea, alleanze anche con i partiti nazionalisti, via i prefetti, referendum per abrogare "porcate", come la legge Fornero.
Ritorno alle origini sì, ma non esageriamo: "Leali con alleati in Regioni e Comuni".
Lega si, ma con un ocio a la cadrega...
Nuovo segretario della Lega Nord è Matteo Salvini diventato segretario federale con l'82% dei consensi contro il vecchio leone, il senatur Bossi, fermo al 18%.
Al di là delle percentuali roboanti i numeri veri sono impietosi, dei 17.000 militanti aventi diritto, ha votato solo il 60%, poco più di 10.000 militanti.
8162 voti sono andati a Salvini, 1833 a Bossi.
Così a naso, ha quasi preso più voti la proposta per il rifacimento del tetto nel mio condominio.
Per la Lega è un ritorno alle origini, alcune delle linee programmatiche promosse da Salvini sono lotta all'Unione Europea, alleanze anche con i partiti nazionalisti, via i prefetti, referendum per abrogare "porcate", come la legge Fornero.
Ritorno alle origini sì, ma non esageriamo: "Leali con alleati in Regioni e Comuni".
Lega si, ma con un ocio a la cadrega...
giovedì 5 dicembre 2013
Il Re è nudo!
Ieri la Corte Costituzionale ha dichiarato la legge 270 del 2005, formulata dal Ministro per le Riforme Roberto Calderoli, anticostituzionale.
A mio avviso, chiunque abbia avuto almeno una carie, già da tempo si domanda se sia costituzionale che un parlamento abbia potuto nominare, a ministro delle riforme, un dentista. Ma questo è solo un dettaglio.
Vivaddio: il Re è nudo!
Da otto anni viviamo in un paese con un parlamento illegittimo, che ha proclamato un Presidente della Repubblica illegittimo, che ha prodotto governi e leggi illegittime.
E' bello svegliarsi la mattina e scoprire di aver vissuto nell'ultimo decennio in un paese decapitato.
Come nei migliori casi di cronaca abbiamo scoperto il morto in casa solo dopo che la puzza di cadavere aveva invaso il pianerottolo.
Illegittimi erano i figli abbandonati nella Ruota degli Esposti.
Quelli che sui certificati anagrafici venivano definiti figli di N.N., ma che più onestamente la cultura popolare definisce “bastardi, figli di puttana”.
A mio avviso, chiunque abbia avuto almeno una carie, già da tempo si domanda se sia costituzionale che un parlamento abbia potuto nominare, a ministro delle riforme, un dentista. Ma questo è solo un dettaglio.
Vivaddio: il Re è nudo!
Da otto anni viviamo in un paese con un parlamento illegittimo, che ha proclamato un Presidente della Repubblica illegittimo, che ha prodotto governi e leggi illegittime.
E' bello svegliarsi la mattina e scoprire di aver vissuto nell'ultimo decennio in un paese decapitato.
Come nei migliori casi di cronaca abbiamo scoperto il morto in casa solo dopo che la puzza di cadavere aveva invaso il pianerottolo.
Illegittimi erano i figli abbandonati nella Ruota degli Esposti.
Quelli che sui certificati anagrafici venivano definiti figli di N.N., ma che più onestamente la cultura popolare definisce “bastardi, figli di puttana”.
mercoledì 4 dicembre 2013
Illegittimi!
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza - sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica - alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali "bloccate", nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza.
"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". Lo afferma la Consulta, dopo aver bocciato il Porcellum.
"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". Lo afferma la Consulta, dopo aver bocciato il Porcellum.
domenica 1 dicembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
Referendum radicali
Fonti della Cassazione fanno filtrare la notizia che nessuno dei quesiti sulla Giustizia e sui Diritti Civili, presentati a settembre dai Radicali, ha raggiunto il quorum delle 500 mila firme valide per ottenere il via libera al referendum.
I quesiti erano stati presentati a settembre, quando i Radicali godevano anche del sostegno del Pdl. Silvio Berlusconi in persona, sabato 31 agosto, aveva firmato in un gazebo dei Radicali non solo i sei quesiti sulla Giustizia Giusta, ma anche altri sei sui Diritti Civili, compreso quello sulla legalizzazione delle droghe leggere.
Delle 5 milioni di firme promesse da Berlusconi, annunciate dal capogruppo PDL alla Camera Renato Brunetta, nemmeno l'ombra.
Ma si sà che le promesse come i numeri di Berlusconi durano lo spazio di una notte.
Insomma per farsi una canna, bisognerà rivolgersi al pusher sotto casa che, guarda caso, sarà un immigrato clandestino, che rischierà l'ergastolo comminato da un giudice senza responsabilità civile.
I quesiti erano stati presentati a settembre, quando i Radicali godevano anche del sostegno del Pdl. Silvio Berlusconi in persona, sabato 31 agosto, aveva firmato in un gazebo dei Radicali non solo i sei quesiti sulla Giustizia Giusta, ma anche altri sei sui Diritti Civili, compreso quello sulla legalizzazione delle droghe leggere.
Delle 5 milioni di firme promesse da Berlusconi, annunciate dal capogruppo PDL alla Camera Renato Brunetta, nemmeno l'ombra.
Ma si sà che le promesse come i numeri di Berlusconi durano lo spazio di una notte.
Insomma per farsi una canna, bisognerà rivolgersi al pusher sotto casa che, guarda caso, sarà un immigrato clandestino, che rischierà l'ergastolo comminato da un giudice senza responsabilità civile.
mercoledì 27 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
ABC
Lara Comi è una delle facce nuove della politica.
Giovane, carina, apparentemente preparata, laureata all'Università Cattolica di Milano, nonostante abbia solo 30 anni è stata la manager della Giochi Preziosi e pupilla degli occhi di Maria Stella Gelmini.
Dal 2009 siede al Parlamento Europeo dov'è stata nominata coordinatrice dei giovani deputati del Ppe.
Negli ultimi anni ha ricoperto cariche prestigiose: vicepresidente e membro di commissioni, relatrice di regolamenti, vicepresidente di working group. E' stata addirittura premiata dalla testata The Parliament Magazine con un MEP Award come miglior giovane donna europarlamentare.
A casa nostra è stata nominata nel 2011 presidente del gruppo "Donne del PDL" della provincia di Varese, vice-coordinatore PdL della Lombardia, a marzo 2012 è stata eletta coordinatore PdL della provincia di Varese.
Insomma una carriera e una preparazione di tutto rispetto, mica igenista dentale, tanto per intenderci.
Eppure tutto il suo backgroud non impedisce a Lara Comi di dire qualche stronzata come tutti i comuni mortali.
Durante il talk show mattutino di approfondimento “Agorà” in onda su Rai3, il 20 novembre, commentando le morti dell'alluvione in Sardegna, Lara Comi afferma: "Quella persona che è andata nello scantinato, nel momento in cui c'era l'alluvione... Ma la sembra il caso? Qui manca un'educazione... Manca l'ABC e mi perdoni l'ABC non costa miliardi!" Il bravo giornalista Gerardo Greco, chiosa: "...ma quei Signori, abitavano nello scantinato!"
Sarà la lontananza tra Bruxelles e Arzachena oppure un'interruzione del flusso dei neutrini nel tunnel che collega il CERN di Ginevra e il Gran Sasso ma anche l'uso della lingua italiana non mi sembra dei più fluidi, nel dibattito successivo Lara Comi afferma: "...io rispondo delle mie dichiarazioni e me ne prendo la consapevolezza".
Consapevole lei...
Giovane, carina, apparentemente preparata, laureata all'Università Cattolica di Milano, nonostante abbia solo 30 anni è stata la manager della Giochi Preziosi e pupilla degli occhi di Maria Stella Gelmini.
Dal 2009 siede al Parlamento Europeo dov'è stata nominata coordinatrice dei giovani deputati del Ppe.
Negli ultimi anni ha ricoperto cariche prestigiose: vicepresidente e membro di commissioni, relatrice di regolamenti, vicepresidente di working group. E' stata addirittura premiata dalla testata The Parliament Magazine con un MEP Award come miglior giovane donna europarlamentare.
A casa nostra è stata nominata nel 2011 presidente del gruppo "Donne del PDL" della provincia di Varese, vice-coordinatore PdL della Lombardia, a marzo 2012 è stata eletta coordinatore PdL della provincia di Varese.
Insomma una carriera e una preparazione di tutto rispetto, mica igenista dentale, tanto per intenderci.
Eppure tutto il suo backgroud non impedisce a Lara Comi di dire qualche stronzata come tutti i comuni mortali.
Durante il talk show mattutino di approfondimento “Agorà” in onda su Rai3, il 20 novembre, commentando le morti dell'alluvione in Sardegna, Lara Comi afferma: "Quella persona che è andata nello scantinato, nel momento in cui c'era l'alluvione... Ma la sembra il caso? Qui manca un'educazione... Manca l'ABC e mi perdoni l'ABC non costa miliardi!" Il bravo giornalista Gerardo Greco, chiosa: "...ma quei Signori, abitavano nello scantinato!"
Sarà la lontananza tra Bruxelles e Arzachena oppure un'interruzione del flusso dei neutrini nel tunnel che collega il CERN di Ginevra e il Gran Sasso ma anche l'uso della lingua italiana non mi sembra dei più fluidi, nel dibattito successivo Lara Comi afferma: "...io rispondo delle mie dichiarazioni e me ne prendo la consapevolezza".
Consapevole lei...
domenica 17 novembre 2013
I figli di Franti
Nel libro "Cuore", Edmondo De Amicis, sabato 28 gennaio, fa raccontare dal giovane Enrico Bottini, della madre di Franti, di come lei si umiliasse davanti al Direttore della Scuola che aveva cacciato il figlio, chiedendo di riammeterlo, "Franti, tu uccidi tua madre! - tuonò il Direttore - Tutti si voltarono a guardar Franti. E quell’infame sorrise."
Il romanzo non racconta che fine fece Franti, mi piace pensare che l'infame abbia viaggiato parecchio per l'Italia, lasciandosi dietro un codazzo di figli.
Un sacco di gente sempre pronta a sghignazzare delle disgrazie altrui.
Ne sanno qualcosa i terremotati dell'Aquila.
Due figli di Franti sono sicuramente l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e il cognato Pierfrancesco Gagliardi, sodali dell'ex Presidente Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci e dell'imprenditore Diego Anemone. Il 6 aprile 2009, poche ore dopo che la scossa sismica che ha ridotto l'Aquila ad un ammasso di macerie provocando 308 vittime, oltre 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni, Piscitelli chiama Gagliardi per pianificare la ricostruzione. Gagliardi, intercettato al telefono, affermava: "...io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto".
Ieri è stato rintracciato un altro figlio di Franti, è il presidente della Regione Puglia, il "comunista" duro e puro Nichi Vendola.
La telefonata del 2010 tra il Presidente con l'orecchino e Girolamo Archinà, il pr della famiglia Riva, entrata nel filone d'inchiesta della Procura di Taranto sui veleni del siderurgico, inizia con una risata incontrollabile del presidente Nichi Vendola su un video che amici romani da cui si trovava ospite gli avrebbero mostrato, relativo ad una conferenza stampa sull'Ilva. Un cronista, Luigi Abbate di Blue Star TV, chiedeva notizie sui malati di tumore a Riva e Archinà "con un guizzo felino" gli avrebbe tolto velocemente il microfono.
Come sentenziava Antonio Delfini: "Se non ci fossero le sofferenze degli altri a farci ridere, non rideremmo mai".
Il romanzo non racconta che fine fece Franti, mi piace pensare che l'infame abbia viaggiato parecchio per l'Italia, lasciandosi dietro un codazzo di figli.
Un sacco di gente sempre pronta a sghignazzare delle disgrazie altrui.
Ne sanno qualcosa i terremotati dell'Aquila.
Due figli di Franti sono sicuramente l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e il cognato Pierfrancesco Gagliardi, sodali dell'ex Presidente Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci e dell'imprenditore Diego Anemone. Il 6 aprile 2009, poche ore dopo che la scossa sismica che ha ridotto l'Aquila ad un ammasso di macerie provocando 308 vittime, oltre 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni, Piscitelli chiama Gagliardi per pianificare la ricostruzione. Gagliardi, intercettato al telefono, affermava: "...io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto".
Ieri è stato rintracciato un altro figlio di Franti, è il presidente della Regione Puglia, il "comunista" duro e puro Nichi Vendola.
La telefonata del 2010 tra il Presidente con l'orecchino e Girolamo Archinà, il pr della famiglia Riva, entrata nel filone d'inchiesta della Procura di Taranto sui veleni del siderurgico, inizia con una risata incontrollabile del presidente Nichi Vendola su un video che amici romani da cui si trovava ospite gli avrebbero mostrato, relativo ad una conferenza stampa sull'Ilva. Un cronista, Luigi Abbate di Blue Star TV, chiedeva notizie sui malati di tumore a Riva e Archinà "con un guizzo felino" gli avrebbe tolto velocemente il microfono.
Come sentenziava Antonio Delfini: "Se non ci fossero le sofferenze degli altri a farci ridere, non rideremmo mai".
sabato 16 novembre 2013
La necessità aguzza l'ingegno
I cinesi per scrivere la parola "crisi" usano due ideogrammi: bian - huà.
Il primo significa paura e l'altro opportunità.
Due fatterelli di cronaca dell'ultima settimana trovano un'applicazione pratica delle saggezze popolari.
Il 14 novembre scorso, intorno alle 14, in via Benedetto Spinoza, a Milano una donna di 70 anni è stata rapinata della collanina d'oro.
La pensionata ha raccontato alla polizia che un uomo, un nordafricano di circa trent’anni, l'ha aggredita alle spalle mentre stava rientrando in casa, mettendole una mano sulla bocca per non farla urlare.
La signora ha reagito prontamente, mordendo la mano dell'aggressore.
A quel punto anche il rapinatore, avendo entrambe le mani occupate (una che stringeva la collanina e l’altra sulla bocca della donna) ha morso la donna sul naso, riuscendo a divincolarsi e a scappare con il bottino.
Nei giorni scorsi, a Roma, un pregiudicato romano di 39 anni, aveva sviluppato un ingegnoso, quanto semplice sistema per evitare di farsi pizzicare.
Le rapine avevano tutte lo stesso modus operandi: dopo aver avvicinato le vittime designate a bordo di uno scooter, le minacciava con una pistola, parlando loro con un forte accento campano e le derubava dei costosi orologi che sfoggiavano al polso, soprattutto Rolex.
L’uomo ha confessato di aver utilizzato l’accento campano durante i colpi per impedire alle forze dell’ordine un facile riconoscimento.
venerdì 15 novembre 2013
Cavallo Pazzo
L'Ordine al “Merito del Lavoro” è l'istituzione della
Repubblica Italiana destinata ai cittadini italiani, «che si siano resi singolarmente benemeriti,
nell'industria, nel commercio e
nell'artigianato».
Il Ministero dell'Industria, ci ricorda che, tra i
requisiti indispensabili per ottenere il titolo di Cavaliere del Lavoro occorre
aver tenuto «una spiccata condotta civile e
sociale».
Dopo le note vicende che vedono coinvolto il Cavaliere
più conosciuto d'Italia, vien da domandarsi, con quale criterio vengano scelti i
papabili al titolo.
E' di questi giorni la notizia dell'inclusione agli
atti, da parte della Procura di Ivrea, di alcuni documenti relativi al nuovo
filone d’inchiesta, per omicidio colposo, all'Olivetti, che, ad oggi, vede 24
indagati, tra cui i Cavalieri del Lavoro: Corrado Passera e Carlo De Benedetti e
il fratello di quest'ultimo il senatore del PD
Franco.
La vicenda si riferisce all'esposizione alle fibre
d’amianto cui sono stati vittime i lavoratori dell'Olivetti negli anni '80 e
'90.
Ad oggi il mesotelioma ha già fatto due vittime e un
numero imprecisato di dipendenti affetti da tumore
polmonare.
Il cavaliere del Lavoro Carlo De Benedetti, tessera n° 1
del PD, è stato presidente dell’azienda di Ivrea dal 1978 al
1996.
Già nel 1981 il Politecnico di Torino evidenziava la
presenza in "elevate proporzioni"
della tremolite d’amianto nel
talco utilizzato, in fabbrica, in moltissime lavorazioni.
Ma c’è di più, nell’aprile 1988, un’indagine del
servizio Ecologia della Olivetti rilevava la presenza di fibre d’amianto in
molte strutture, dalle controsoffittature agli intonaci, dove lavorano centinaia di dipendenti.
mercoledì 13 novembre 2013
Mal d'Africa
All'inizio del mese avevo già scritto un post sulle meravigliose imprese del genere femminile di quest'esecutivo.
Ho volutamente tralasciato qualsiasi riferimento al ministro di colore Cecile Kyenge, il suo approccio disinvolto alla politica riguarda solo l'utilizzo della scorta mentre va in palestra (...la senatrice Finocchiaro ci aveva già abituato a questo e altro).
Ben più succulenta la notizia rilanciata da “Libero” relativa all’attività dell’associazione Dawa, fondata a Modena dal ministro dell'integrazione nel 2002
I fatti contestati dal quotidiano milanese si baserebbero sulla documentazione raccolta dal consigliere comunale di Reggio Emilia Zeffirino Irali (ex Lega Nord) relativi a vicende del 2006-2007. “Libero” punta il dito contro il progetto di alcuni poliambulatori in Congo avviato dall’associazione della Kyenge ma pare mai realizzati, e sulla gestione dei fondi di alcune cene di autofinanziamento che gravitavano intorno al progetto.
La onlus Dawa, scrive “Libero”, sarebbe «un’organizzazione a conduzione famigliare: il presidente di Dawa è Franca Capotosto, amica personale di Kyenge, il responsabile relazione esteri e comunicazione è il marito di Kyenge, Domenico Grispino; la responsabile arte e e cultura è sua cognata, la preside di scuola media Maria Teresa Grispino; il revisore dei conti è l’altro cognato, il farmacista Gianni Mazzini».
Oggetto dell’attacco alla ministra sono le cene di beneficenza per il trasporto di un container e di un’autoambulanza in Congo.
Nel 2007 parte una delegazione di dodici persone che avrebbe dovuto inaugurare una nuova struttura sanitaria progettata dall’ingegner Domenico Grispino (marito di Kyenge) all’interno del parco Kundelungu. Ma «Là non c’era proprio nessuna struttura da avviare» ha raccontato una infermiera reggiana a “Libero”. Pare che i volontari abbiano trovato solo un «Centre maternité Kyenge» ma anche questo in stato inaccettabile. Che fine hanno fatto i soldi raccolti? E le promesse fatte? Per ora la Kyenge, che ha gestito l’associazione fino all’aprile scorso, rimanda al presidente di Dawa.
Ho volutamente tralasciato qualsiasi riferimento al ministro di colore Cecile Kyenge, il suo approccio disinvolto alla politica riguarda solo l'utilizzo della scorta mentre va in palestra (...la senatrice Finocchiaro ci aveva già abituato a questo e altro).
Ben più succulenta la notizia rilanciata da “Libero” relativa all’attività dell’associazione Dawa, fondata a Modena dal ministro dell'integrazione nel 2002
I fatti contestati dal quotidiano milanese si baserebbero sulla documentazione raccolta dal consigliere comunale di Reggio Emilia Zeffirino Irali (ex Lega Nord) relativi a vicende del 2006-2007. “Libero” punta il dito contro il progetto di alcuni poliambulatori in Congo avviato dall’associazione della Kyenge ma pare mai realizzati, e sulla gestione dei fondi di alcune cene di autofinanziamento che gravitavano intorno al progetto.
La onlus Dawa, scrive “Libero”, sarebbe «un’organizzazione a conduzione famigliare: il presidente di Dawa è Franca Capotosto, amica personale di Kyenge, il responsabile relazione esteri e comunicazione è il marito di Kyenge, Domenico Grispino; la responsabile arte e e cultura è sua cognata, la preside di scuola media Maria Teresa Grispino; il revisore dei conti è l’altro cognato, il farmacista Gianni Mazzini».
Oggetto dell’attacco alla ministra sono le cene di beneficenza per il trasporto di un container e di un’autoambulanza in Congo.
Nel 2007 parte una delegazione di dodici persone che avrebbe dovuto inaugurare una nuova struttura sanitaria progettata dall’ingegner Domenico Grispino (marito di Kyenge) all’interno del parco Kundelungu. Ma «Là non c’era proprio nessuna struttura da avviare» ha raccontato una infermiera reggiana a “Libero”. Pare che i volontari abbiano trovato solo un «Centre maternité Kyenge» ma anche questo in stato inaccettabile. Che fine hanno fatto i soldi raccolti? E le promesse fatte? Per ora la Kyenge, che ha gestito l’associazione fino all’aprile scorso, rimanda al presidente di Dawa.
sabato 9 novembre 2013
Il sindaco di (L)Adro
Come dimenticarsi di Oscar Danilo Lancini, lo sceriffo del Comune di Adro.
Delle sue gesta ne avevamo già ampiamente parlato tre anni fa da questo blog.
Come dimenticare le imprese relative al restauro del Polo Scolastico, col Sole delle Alpi stampato sui banchi e i crocefissi imbullonati alle pareti?
Oppure, come dimenticare, i bambini allontanati dalla mensa perché figli di genitori "morosi" e tutta la polemica seguita all'onorificenza che il Presidente della Repubblica Giorgetto Tavor Napolitano ha riconosciuto all'imprenditore che per consentire ai ragazzi di tornare a mangiare, s'era accollato il debito?
Oggi il mitico Oscar Danilo Lancini, torna prepotente agli onori delle cronache, in circostanze non meno inquietanti.
Ieri mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, gli hanno notificato presso la propria abitazione gli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa Lancini è coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» nella gara di appalto per la realizzazione delle opere e falsificato anche l’asta.
Lancini, insieme ad altre 23 persone, è indagato per: “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. In poche parole, un milioncino di euro da spartire con gli amici degli amici.
E' la famosa aria di rinnovamento che si respira in Padania, la Lega aveva candidato Oscar Danilo Lancini nelle ultime elezioni parlamentari, ma i carabinieri sono arrivati prima dell'immunità.
Delle sue gesta ne avevamo già ampiamente parlato tre anni fa da questo blog.
Come dimenticare le imprese relative al restauro del Polo Scolastico, col Sole delle Alpi stampato sui banchi e i crocefissi imbullonati alle pareti?
Oppure, come dimenticare, i bambini allontanati dalla mensa perché figli di genitori "morosi" e tutta la polemica seguita all'onorificenza che il Presidente della Repubblica Giorgetto Tavor Napolitano ha riconosciuto all'imprenditore che per consentire ai ragazzi di tornare a mangiare, s'era accollato il debito?
Oggi il mitico Oscar Danilo Lancini, torna prepotente agli onori delle cronache, in circostanze non meno inquietanti.
Ieri mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, gli hanno notificato presso la propria abitazione gli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa Lancini è coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» nella gara di appalto per la realizzazione delle opere e falsificato anche l’asta.
Lancini, insieme ad altre 23 persone, è indagato per: “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. In poche parole, un milioncino di euro da spartire con gli amici degli amici.
E' la famosa aria di rinnovamento che si respira in Padania, la Lega aveva candidato Oscar Danilo Lancini nelle ultime elezioni parlamentari, ma i carabinieri sono arrivati prima dell'immunità.
venerdì 8 novembre 2013
Doccia fredda!
Un fenomeno senza dubbio interessante è quello scoperto dall’equipe del prof. Luca Bernardo, direttore del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Otto ragazzine, adolescenti di età compresa tra i 14 e 16 anni, figlie di famiglie benestanti, si prostituiscono a scuola in cambio di oggetti.
Secondo il dossier le ragazzine vengono perlopiù da scuole private. «Abbiamo individuato per ora otto ragazze ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso – spiega il prof. Luca Bernardo – Le chiamano ragazze-doccia perché così come ci si fa la doccia tutti i giorni, loro quotidianamente fanno sesso. I maschietti–clienti vengono scelti in base a ciò che possono dare in cambio alle ragazze. Durante le lezioni delle prime ore sui telefonini gira il menù con prestazioni, richieste e orari per gli appuntamenti nei bagni, dove avvengono i rapporti sessuali. Le ragazze offrono le loro prestazioni anche a più persone. Finora abbiamo accertato otto casi, sette di ragazze di “famiglia bene” del centro di Milano e una invece proveniente dalla periferia. Le scuole coinvolte nel “giro” sono prevalentemente istituti privati. Non posso pensare che in questi ambienti non girino anche soldi. Inoltre sembra che ora ci siano dei ragazzi, dai diciassette anni in su che fanno da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro, già molto preoccupante, stiano entrando anche dei clienti adulti».
Singolare come questo fenomeno colpisca prevalentemente le scuole private, quelle in cui, secondo l'ex Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esiste maggiore libertà d'insegnamento, più etica e rettitudine morale.
Nota a margine, dal 2000, grazie al Governo D’Alema bis, con la legge 62/2000 i finanziamenti agli istituti paritari ammontano a circa 500 milioni di euro all'anno.
I governi successivi, si son ben guardati da modificare la norma, non solo in odore di anticostituzionalità, ma soprattutto assolutamente inadeguata sotto il profilo qualitativo. Secondo l'OSCE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), infatti, le performances della scuola italiana "pendono, in grado statisticamente significativo, a favore delle scuole pubbliche", e - sempre per l'OSCE - anche il clima disciplinare nelle scuole pubbliche italiane è migliore.
Insomma mai come ora possiamo affermare, senza paura di smentite, che i soldi alle scuole private, vanno letteralmente a puttane!
Secondo il dossier le ragazzine vengono perlopiù da scuole private. «Abbiamo individuato per ora otto ragazze ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso – spiega il prof. Luca Bernardo – Le chiamano ragazze-doccia perché così come ci si fa la doccia tutti i giorni, loro quotidianamente fanno sesso. I maschietti–clienti vengono scelti in base a ciò che possono dare in cambio alle ragazze. Durante le lezioni delle prime ore sui telefonini gira il menù con prestazioni, richieste e orari per gli appuntamenti nei bagni, dove avvengono i rapporti sessuali. Le ragazze offrono le loro prestazioni anche a più persone. Finora abbiamo accertato otto casi, sette di ragazze di “famiglia bene” del centro di Milano e una invece proveniente dalla periferia. Le scuole coinvolte nel “giro” sono prevalentemente istituti privati. Non posso pensare che in questi ambienti non girino anche soldi. Inoltre sembra che ora ci siano dei ragazzi, dai diciassette anni in su che fanno da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro, già molto preoccupante, stiano entrando anche dei clienti adulti».
Singolare come questo fenomeno colpisca prevalentemente le scuole private, quelle in cui, secondo l'ex Presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esiste maggiore libertà d'insegnamento, più etica e rettitudine morale.
Nota a margine, dal 2000, grazie al Governo D’Alema bis, con la legge 62/2000 i finanziamenti agli istituti paritari ammontano a circa 500 milioni di euro all'anno.
I governi successivi, si son ben guardati da modificare la norma, non solo in odore di anticostituzionalità, ma soprattutto assolutamente inadeguata sotto il profilo qualitativo. Secondo l'OSCE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), infatti, le performances della scuola italiana "pendono, in grado statisticamente significativo, a favore delle scuole pubbliche", e - sempre per l'OSCE - anche il clima disciplinare nelle scuole pubbliche italiane è migliore.
Insomma mai come ora possiamo affermare, senza paura di smentite, che i soldi alle scuole private, vanno letteralmente a puttane!
giovedì 7 novembre 2013
Indennizzati
Che sfiga!
Erano appena entrati nella stanza dei bottoni e subito sono inciampati nello scalino.
I sei senatori a vita, attualmente in forza a Palazzo Madama (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Mario Monti, e Carlo Azeglio Ciampi) si sono visti tagliare la diaria.
I senatori a vita, infatti, sono stati finora esentati dal rilevamento relativo alle presenze in aula ai fini della corresponsione della parte variabile della diaria.
Con l'ordine del giorno presentato dal MoVimento Cinque Stelle al bilancio di Palazzo Madama e fatto proprio anche dalla Lega e da alcuni senatori Pdl, il Senato si impegna a introdurre la decurtazione prevista nei casi di assenza a più del 30% delle votazioni di ciascuna seduta. Le proposte all'ordine del giorno prevedono la riduzione dell'indennità dei senatori a 5.000 euro e la diaria a 3.500, sulla base esclusiva delle presenze in Aula.
Secondo il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce al Senato per il MoVimento Cinque Stelle: "Una piccola vittoria verso la Riduzione dei privilegi!"
Piccola davvero, se la notizia s'è meritata solo un dispaccio d'agenzia e qualche trafiletto sui giornali.
Erano appena entrati nella stanza dei bottoni e subito sono inciampati nello scalino.
I sei senatori a vita, attualmente in forza a Palazzo Madama (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Mario Monti, e Carlo Azeglio Ciampi) si sono visti tagliare la diaria.
I senatori a vita, infatti, sono stati finora esentati dal rilevamento relativo alle presenze in aula ai fini della corresponsione della parte variabile della diaria.
Con l'ordine del giorno presentato dal MoVimento Cinque Stelle al bilancio di Palazzo Madama e fatto proprio anche dalla Lega e da alcuni senatori Pdl, il Senato si impegna a introdurre la decurtazione prevista nei casi di assenza a più del 30% delle votazioni di ciascuna seduta. Le proposte all'ordine del giorno prevedono la riduzione dell'indennità dei senatori a 5.000 euro e la diaria a 3.500, sulla base esclusiva delle presenze in Aula.
Secondo il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce al Senato per il MoVimento Cinque Stelle: "Una piccola vittoria verso la Riduzione dei privilegi!"
Piccola davvero, se la notizia s'è meritata solo un dispaccio d'agenzia e qualche trafiletto sui giornali.
mercoledì 6 novembre 2013
L'Atm di Pisapia
Alessandro Morelli, il capogruppo della Lega Nord al Comune di Milano, sulla sua pagina Facebook, si definisce: Giornalista de "la Padania" e di "Radiopadania Libera".
La sua professione non gli ha impedito, il 25 ottobre scorso, di pubblicare sulla propria pagina l'immagine di un autobus della linea 90-91 in panne sulla circonvallazione in viale Tibaldi, a Milano, con i passeggeri che scendono e lo spingono.
Il capogruppo leghista ci aggiunge la scritta "l'Atm di Pisapia", con in alto a sinistra la foto di Pisapia vestito da tranviere.
La fotonotizia è indiscutibilmente simpatica, peccato che l'immagine risalga al 2008, quando il sindaco di Milano era Letizia Moratti e la Lega governava con il PDL il Comune di Milano da un ventennio.
"Sgamato" dai seguaci della community di Facebook, il povero Morelli raccoglie una scarica di commenti sarcastici.
Nella foto, in bell'evidenza tra i passeggeri che spingono il mezzo inchiodato al centro di un incrocio, si intravedono 3 uomini di colore.
Un vero lavoro da negri!
La sua professione non gli ha impedito, il 25 ottobre scorso, di pubblicare sulla propria pagina l'immagine di un autobus della linea 90-91 in panne sulla circonvallazione in viale Tibaldi, a Milano, con i passeggeri che scendono e lo spingono.
Il capogruppo leghista ci aggiunge la scritta "l'Atm di Pisapia", con in alto a sinistra la foto di Pisapia vestito da tranviere.
La fotonotizia è indiscutibilmente simpatica, peccato che l'immagine risalga al 2008, quando il sindaco di Milano era Letizia Moratti e la Lega governava con il PDL il Comune di Milano da un ventennio.
"Sgamato" dai seguaci della community di Facebook, il povero Morelli raccoglie una scarica di commenti sarcastici.
Nella foto, in bell'evidenza tra i passeggeri che spingono il mezzo inchiodato al centro di un incrocio, si intravedono 3 uomini di colore.
Un vero lavoro da negri!
lunedì 4 novembre 2013
Poker di donne!
Qualcuno, mesi fa, ci raccontava che un governo di sole
donne avrebbe salvato questo paese, quasi che essere femmina sia, da sola, una
garanzia di serietà, correttezza e capacità
amministrativa.
Quanto accaduto in questi mesi prova l’esatto
contrario.
Apre le danze il viceministro Biancofiore (pdl) che a
maggio, appena insediata, non perde occasione di sparare qualche bordata sugli
omosessuali con il risultato che le vengono ritirate le
deleghe.
Il mese dopo è stato il turno dell'olimpionica Josefa
Idem (pd) che, dimentica di pagare l'IMU della casa-palestra, esce dall'esecutivo con
la stessa velocità con cui è entrata.
Peccato, in questo caso solo medaglia d'argento...
A luglio scoppia il caso legato all'espulsione
dall'Italia della moglie e della figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov.
A fronte delle richieste di dimissioni il Ministro degli
Esteri, Emma Bonino (pd), prima afferma di non averne saputo nulla, poi, che, a
questo punto, le dimissioni sarebbero state un gesto
inutile.
Di questi giorni, dopo la lunga pausa estiva, la tegola
sul Ministro Cancellieri (indipendente).
E' vero, come recita, l'adagio le donne sono gli angeli
del focolare e non vanno a troie.
Altrettanto vero che con questo modo di fare politica non si differenziano molto dai colleghi maschi e a puttane ci stanno mandando l'immagine del paese.
Altrettanto vero che con questo modo di fare politica non si differenziano molto dai colleghi maschi e a puttane ci stanno mandando l'immagine del paese.
giovedì 31 ottobre 2013
Tesoro di papà (...e di mammà)
Tutta la vicenda legata alla famiglia Ligresti e alla Compagnia Assicuratrice Fondiaria-SAI, inizia nella scorsa estate.
Un'inchiesta, avviata dalla Procura di Torino, sulla base di due segnalazioni ricevute, una dalla Consob e dall'ISVAP (oggi IVASS), sulla sottovalutazione dei sinistri e la seconda dal socio Amber, che denunciava l'inopportunità di alcune operazioni volte a drenare risorse dalla società, portava tutta la famiglia Ligresti in carcere preventivo per evitare il rischio di fuga degli indagati.
Il patriarca Salvatore finisce ai domiciliari per raggiunti limiti di età, le figlie Jonella e Giulia Maria in galera, rispettivamente a Cagliari e a Vercelli.
L'ordinanza di arresto a carico di Paolo Gioacchino Ligresti, non è stata eseguita perché il figlio di don Salvatore, diventato cittadino svizzero da soli 21 giorni (!), trovandosi nella sua abitazione sul lago di Lugano evita l'arresto.
Storie quasi "normali" nel paese dei capitani coraggiosi, ma come nella migliore tradizione nostrana, non è un caso se un po' di malaffare si mescola con un po' di malapolitica.
Piergiorgio Peluso, figlio dell'ex Ministro dell'Interno del governo Monti e attuale ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per un anno, è stato Direttore Generale della compagnia assicurativa Fon-SAI di proprietà dei Ligresti.
Approdato da pochi giorni sulla poltrona di Direttore Finanziario di Telecom Italia, dopo la fusione di Fon-SAI con Unipol, è stato liquidato dall'ex Compagnia Assicurativa con una buonuscita di 3,6 milioni di euro, tutti da pagare il prossimo novembre.
Il contratto con l'ex Direttore Generale era stato firmato nel maggio 2011 dal Presidente di Fon-SAI, Jonella Ligresti.
“Tutti voi – scrive il Guardasigilli in una lettera inviata ai Presidenti ci Camera e Senato – conoscete l’attenzione e l’impegno che fin dal primo giorno del mio mandato ministeriale ho riservato alle condizioni in cui versano i detenuti; condizioni che, troppo spesso, hanno portato, specialmente le persone più vulnerabili, a compiere scelte estreme”.
Dev'essere senz'altro questa la motivazione per cui il ministro Cancellieri, non appena avuta conoscenza, attraverso le telefonate dell'attuale compagna di don Salvatore, delle condizioni psicofisiche della figlia Giulia Maria, s'è sentita in dovere di far sapere agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria, che la donna soffriva di anoressia ed era quindi a rischio ed ad invitarli a porre in essere tutti gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi, senza alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti.
L'amicizia con la famiglia Ligresti e la faraonica liquidazione del figlio sono solo illazioni senza fondamento ad uso dei malpensanti.
A quel punto succede che i medici mandano un documento ai pubblici ministeri per segnalare lo stato di depressione della figlia di Salvatore.
Il medico legale certifica lo stato di difficoltà, e a Giulia Maria, dopo 11 giorni di carcere, vengono concessi i domiciliari.
Il Movimento 5 stelle è pronto a presentare una mozione di sfiducia nei confronti della Cancellieri, se non ci sarà un chiarimento sulla vicenda, mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano la difende: "Solidarietà alla Cancellieri, la vicenda è stata strumentalizzata".
Un'inchiesta, avviata dalla Procura di Torino, sulla base di due segnalazioni ricevute, una dalla Consob e dall'ISVAP (oggi IVASS), sulla sottovalutazione dei sinistri e la seconda dal socio Amber, che denunciava l'inopportunità di alcune operazioni volte a drenare risorse dalla società, portava tutta la famiglia Ligresti in carcere preventivo per evitare il rischio di fuga degli indagati.
Il patriarca Salvatore finisce ai domiciliari per raggiunti limiti di età, le figlie Jonella e Giulia Maria in galera, rispettivamente a Cagliari e a Vercelli.
L'ordinanza di arresto a carico di Paolo Gioacchino Ligresti, non è stata eseguita perché il figlio di don Salvatore, diventato cittadino svizzero da soli 21 giorni (!), trovandosi nella sua abitazione sul lago di Lugano evita l'arresto.
Storie quasi "normali" nel paese dei capitani coraggiosi, ma come nella migliore tradizione nostrana, non è un caso se un po' di malaffare si mescola con un po' di malapolitica.
Piergiorgio Peluso, figlio dell'ex Ministro dell'Interno del governo Monti e attuale ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per un anno, è stato Direttore Generale della compagnia assicurativa Fon-SAI di proprietà dei Ligresti.
Approdato da pochi giorni sulla poltrona di Direttore Finanziario di Telecom Italia, dopo la fusione di Fon-SAI con Unipol, è stato liquidato dall'ex Compagnia Assicurativa con una buonuscita di 3,6 milioni di euro, tutti da pagare il prossimo novembre.
Il contratto con l'ex Direttore Generale era stato firmato nel maggio 2011 dal Presidente di Fon-SAI, Jonella Ligresti.
“Tutti voi – scrive il Guardasigilli in una lettera inviata ai Presidenti ci Camera e Senato – conoscete l’attenzione e l’impegno che fin dal primo giorno del mio mandato ministeriale ho riservato alle condizioni in cui versano i detenuti; condizioni che, troppo spesso, hanno portato, specialmente le persone più vulnerabili, a compiere scelte estreme”.
Dev'essere senz'altro questa la motivazione per cui il ministro Cancellieri, non appena avuta conoscenza, attraverso le telefonate dell'attuale compagna di don Salvatore, delle condizioni psicofisiche della figlia Giulia Maria, s'è sentita in dovere di far sapere agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria, che la donna soffriva di anoressia ed era quindi a rischio ed ad invitarli a porre in essere tutti gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi, senza alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti.
L'amicizia con la famiglia Ligresti e la faraonica liquidazione del figlio sono solo illazioni senza fondamento ad uso dei malpensanti.
A quel punto succede che i medici mandano un documento ai pubblici ministeri per segnalare lo stato di depressione della figlia di Salvatore.
Il medico legale certifica lo stato di difficoltà, e a Giulia Maria, dopo 11 giorni di carcere, vengono concessi i domiciliari.
Il Movimento 5 stelle è pronto a presentare una mozione di sfiducia nei confronti della Cancellieri, se non ci sarà un chiarimento sulla vicenda, mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano la difende: "Solidarietà alla Cancellieri, la vicenda è stata strumentalizzata".
domenica 27 ottobre 2013
I scarp del tennis
A Milano, in Galleria De Cristoforis, nei pressi di Corso Vittorio Emanuele c'è il cinema Apollo.
Posizionato a metà strada tra Piazza Duomo e Piazza San Babila, è un cinema storico, in linea coi principali cinema milanesi sorti nel dopoguerra che sfruttavano le devastazioni e le voragini aperte dalle bombe degli Alleati nel 1943-45.
Per gli spettacoli pomeridiani arrivano relativamente pochi spettatori.
Giovedì della scorsa settimana, un clochard, tra i 50 e i 60 anni, si presenta alla biglietteria. La cassiera dice al porchrist di non poterlo fare entrare a causa di disposizioni imposte dalla direzione della sala cinematografica.
Probabilmente, un giornalista in coda riporta la notizia il giorno dopo e ne esce un "caso".
Il direttore dell’Apollo, contattato dalla stampa dopo l’accaduto, ha smentito le disposizioni scaricando la decisione di non far entrare il signore sulla ragazza alla cassa: “Non c’è nessuna indicazione in tal senso. Le persone entrano se pagano il biglietto, se vengono rispettate le regole della normale convivenza, facciamo entrare tutti”.
In programmazione: "Innocenti bugie" con Tom Cruise e Cameron Diaz.
Posizionato a metà strada tra Piazza Duomo e Piazza San Babila, è un cinema storico, in linea coi principali cinema milanesi sorti nel dopoguerra che sfruttavano le devastazioni e le voragini aperte dalle bombe degli Alleati nel 1943-45.
Per gli spettacoli pomeridiani arrivano relativamente pochi spettatori.
Giovedì della scorsa settimana, un clochard, tra i 50 e i 60 anni, si presenta alla biglietteria. La cassiera dice al porchrist di non poterlo fare entrare a causa di disposizioni imposte dalla direzione della sala cinematografica.
Probabilmente, un giornalista in coda riporta la notizia il giorno dopo e ne esce un "caso".
Il direttore dell’Apollo, contattato dalla stampa dopo l’accaduto, ha smentito le disposizioni scaricando la decisione di non far entrare il signore sulla ragazza alla cassa: “Non c’è nessuna indicazione in tal senso. Le persone entrano se pagano il biglietto, se vengono rispettate le regole della normale convivenza, facciamo entrare tutti”.
In programmazione: "Innocenti bugie" con Tom Cruise e Cameron Diaz.
giovedì 24 ottobre 2013
Storie di ordinaria immigrazione
Joele Leotta era un ragazzo di 19 anni di Nibionno nella
provincia di Lecco.
Con l'amico, Alex Galbiati, come troppi dei nostri figli
senza nessuna possibilità in patria, dieci giorni fà, erano andati in
Inghilterra per imparare l’inglese e, per mantenersi, lavoravano in un
ristorante.
Domenica scorsa, poco dopo le 23, nel loro alloggio in
Lower Stone Street, a Madistone, nel Kent, sono stati massacrati di botte da
otto ragazzi del posto, tra i 21 e i 25 anni. La banda ha sfondato la porta
della loro camera, urlando: "Italiani di merda, ci rubate il lavoro!”.
Joele è morto di calci e pugni, Alex ha riportato
lesioni al collo, alla testa e alla schiena: è ancora in ospedale ma sarebbe
fuori pericolo.
I genitori di Joele sono venuti a conoscenza della
notizia solo nel tardo pomeriggio di lunedì da un conoscente che lavorava coi
ragazzi al ristorante e si sono subito recati in caserma, dove i carabinieri
hanno provato a contattare la Farnesina che, al solito, non trattandosi di
politici, militari, giornalisti o agenti dei servizi segreti, era all’oscuro di
tutto.
Storie di ordinaria immigrazione, in un mondo in cui c'è
sempre qualcuno più a sud.
Almeno Joele in Inghilterra non c'è arrivato con il barcone e non sarà seppellito in un oscuro cimitero siciliano.
Almeno Joele in Inghilterra non c'è arrivato con il barcone e non sarà seppellito in un oscuro cimitero siciliano.
martedì 22 ottobre 2013
Autunno bollente
In queste ore la legge di stabilità proposta dal governo
italiano è al vaglio della comunità europea.
Siamo tornati alla "correzione dei compiti a casa" di
scolastica memoria.
Per restare in ambito accademico, della legge, che
andrebbe approvata entro il 15 ottobre, ad oggi abbiamo solo le "tracce" dettate dal governo successivo a
quello dei "professori".
Sindacati e Confindustria concertano nell'opposizione
comune, ma sembra più un'operazione di facciata che un obiezione
reale.
E' l'ennesimo autunno caldo, quasi cent'anni fa, in
questi giorni, in Russia, scoppiava la rivoluzione.
Noi ci prepariamo ad un più mesto 4 novembre.
venerdì 18 ottobre 2013
Tengo famiglia
Un vecchio adagio dice: “Italiani, tre persone, quattro
partiti…”
Ieri l’ex premier Mario Monti ci ha dimostrato che, con
un po’ d’impegno, si riesce a fare anche meglio.
Contrario con la linea favorevole alla legge di
stabilità del partito da lui fondato, il “professore” s’è
dimesso.
Dimesso da presidente di Scelta Civica, naturalmente,
non da senatore a vita, “finché morte non ci
separi”.
Son passati quasi settant’anni da quando Leo Longanesi
scriveva: “La nostra bandiera nazionale
dovrebbe recare una grande scritta: Tengo
famiglia”.
Sulle questioni di principio, i nostri politici sono
quasi sempre divisi, ma, uniti come un sol uomo, quando si tratta di
stipendio.
Il loro naturalmente…
mercoledì 16 ottobre 2013
Epifani Guglielmo, a sua insaputa...
Tra il 2002 e il 2010, Epifani e’ stato Segretario Generale della Cgil.
Fino al 2004 Epifani, per il suo lavoro, percepiva una paga base lorda, di 2.926 euro e un’indennità di 1.473 euro. Totale, 4.399 euro lordi al mese. L’anno successivo, però, ottiene uno scatto da favola, il 18%: la paga complessiva passa a 5.183,69 euro.
La notizia non è nuova, uscì già nello scorso mese di agosto, a portarla nuovamente in auge è stato il servizio delle "Iene", ieri sera su Italia 1.
Intervistato da Filippo Roma sull'argomento, il Segretario del PD risponde: "...stiamo facendo una storia su niente: c’è una regola della Cgil e quelle si sono applicate. Non mi sono aumentato lo stipendio, è stata la segreteria della Cgil!" ... a sua insaputa, ça va sans dire
Fino al 2004 Epifani, per il suo lavoro, percepiva una paga base lorda, di 2.926 euro e un’indennità di 1.473 euro. Totale, 4.399 euro lordi al mese. L’anno successivo, però, ottiene uno scatto da favola, il 18%: la paga complessiva passa a 5.183,69 euro.
La notizia non è nuova, uscì già nello scorso mese di agosto, a portarla nuovamente in auge è stato il servizio delle "Iene", ieri sera su Italia 1.
Intervistato da Filippo Roma sull'argomento, il Segretario del PD risponde: "...stiamo facendo una storia su niente: c’è una regola della Cgil e quelle si sono applicate. Non mi sono aumentato lo stipendio, è stata la segreteria della Cgil!" ... a sua insaputa, ça va sans dire
venerdì 11 ottobre 2013
La democrazia del cane in chiesa
I giornali di oggi si stracciano le vesti di fronte al
reato di lesa maestà della democrazia compiuto dal “veggente” genovese nei
confronti degli eletti del Movimento 5 Stelle.
Grillo nel suo blog, in pochissime righe, precisa che un
eletto del movimento:
Questa è democrazia!
Quante leggi, provvedimenti e decreti ributtanti ci
saremmo risparmiati in questi anni se i partiti avessero avuto la dignità o la cortesia di andare a consultare
l’elettorato prima di esprimersi?
Al rappresentate
politico ho dato il mio voto, non il mio cervello! martedì 8 ottobre 2013
Il sonnambulo
Ieri il Presidente della Repubblica Giorgio “Tavor”
Napolitano, parlando nel sonno, ha ribadito la necessità del provvedimento per
l’amnistia.
Il Movimento 5 Stelle, ha risposto in modo deciso
opponendosi a “qualsiasi provvedimento che
renda liberi criminali e delinquenti”.
Sappiamo tutti che risvegliare bruscamente un sonnambulo
è pericoloso, infatti, il dormiente ha replicato che i parlamentari del
Movimento 5 Stelle: “hanno un pensiero fisso
e se ne fregano dei problemi della gente e del
Paese”.
Lo sanno tutti che i veri problemi della gente sono
amnistia e indulto, morire di fame è solo un
dettaglio.venerdì 4 ottobre 2013
Negri all'acquapazza...
Ve li ricordate quegli "statisti" che durante le ultime tornate elettorali
tuonavano contro i migranti, proponendo di cannoneggiare i barconi e ributtare
a mare gli invasori?
Bei tempi passati…
Ultimamente, la dissuasione nei confronti dei migranti
s'era limitata il canale digitale.
Vittorio Zucconi, direttore dell'edizione web di
Repubblica "twittava": "Se potessimo far
leggere ai migranti il Blog del Malaugurio di Grillo, nessun barcone farebbe più
rotta per l'Italia. Passare parola."
A mettersi di mezzo erano arrivate le primavere
arabe, la guerra civile in Libia e in Siria e quest'anno anche 'sto rompiballe di
Papa Francesco.
Insomma la guerra sembra ormai definitivamente persa.
Insomma la guerra sembra ormai definitivamente persa.
Perdere la guerra però non significa perdere tutte le
battaglie.
Ogni tanto una carretta del mare si rovescia e qualche centinaio
di negri diventa pasto per i pesci.
Il ministro dell'interno, accorre, si commuove,
telefona, promette.
La Signora Presidente della Camera si rattrista e la Signora Ministro dell'integrazione s'infuria. Parole non fatti!
La Signora Presidente della Camera si rattrista e la Signora Ministro dell'integrazione s'infuria. Parole non fatti!
Sarà un caso che lo scrittore Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, porti il nome dell'isola maledetta.
Nel suo Gattopardo, scriveva: "Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto
cambi."
domenica 29 settembre 2013
C'a ricetta di Cicirinella...
La televisione riprende il Presidente Napolitano, in visita alcarcere di Poggioreale a Napoli, mentre sorseggia un caffè, offerto da un detenuto, nel bicchierino di plastica.
Mi torna alla mente l'indimenticabile canzone di Fabrizio De Andrè.
Ma qui, al contrario della canzone, Cicirinella e Don Raffaè stanno dall'altra parte delle sbarre.
Napolitano parla di indulto, addirittura di amnistia e a Poggioreale scoppia l'applauso, come per un goal di Hamšík.
Poggioreale è un po' troppo distante da Rebibbia e lontanissimo da San Vittore.
Dev'essere questo il motivo per cui Silvio Berlusconi non l'ha sentito e ha intimato ai suoi ministri di abbandonare il governo, silurando l'esecutivo.
Mi torna alla mente l'indimenticabile canzone di Fabrizio De Andrè.
Ma qui, al contrario della canzone, Cicirinella e Don Raffaè stanno dall'altra parte delle sbarre.
Napolitano parla di indulto, addirittura di amnistia e a Poggioreale scoppia l'applauso, come per un goal di Hamšík.
Poggioreale è un po' troppo distante da Rebibbia e lontanissimo da San Vittore.
Dev'essere questo il motivo per cui Silvio Berlusconi non l'ha sentito e ha intimato ai suoi ministri di abbandonare il governo, silurando l'esecutivo.
venerdì 27 settembre 2013
Un politico coi baffoni
Insieme a lui il fratello Renato Moretti e due fratelli calabresi soci in affari e i fratelli calabresi Rocco e Vincenzo Natale.
Secondo la Procura, che ha contestato anche i reati di associazione per frode fiscale in concorso, fatture false, distruzione di scritture contabili, indebite compensazioni e caporalato. Moretti sarebbe al centro di un sistema illegale basato su fatture gonfiate e crediti d'imposta fittizi utilizzati da una galassia di società di suo riferimento per pagare illecitamente i contributi dei dipendenti con il meccanismo della compensazione.
Questa è solo l'ultima delle "beghe" che hanno coinvolto il Moretti politico.
Il 14 dicembre 2012 Moretti risulta tra i 40 consiglieri regionali lombardi indagati per peculato dalla procura di Milano, per utilizzo illecito dei rimborsi spese dei gruppi consiliari, spese che ammontano a circa un milione e trecento mila euro, effettuate fuori dall’attività politica con soldi pubblici. L’indagine, condotta dalla Gdf milanese, vedeva indagati i consiglieri del Pdl e della Lega Nord.
Qualche mese dopo, l' 11 luglio 2013, La Corte dei Conti della Regione Lombardia vuole chiarimenti sui rimborsi di sette ex consiglieri regionali della Lombardia e ha emesso inviti a dedurre nei loro confronti. Si tratta di sette consiglieri di Pdl e Lega: Giulio Boscagli, Paolo Valentini, Antonella Maiolo, Giovanni Bordoni, Enio Moretti, Massimiliano Orsatti e Angelo Ciocca. Sono stati contestati danni erariali per 500mila euro a carico della Regione Lombardia in ordine ai rimborsi ottenuti, nel periodo 2008-2011 e nella prima parte del 2012, per spese estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere.
Erano entrati in politica per cambiare l'Italia.
L'anno fatto.
In peggio!
giovedì 26 settembre 2013
Amiainsaputa
L'assemblea generale dell'Onu all'interno della sua
assemblea annuale, in questi giorni, sta valutando se far entrare al proprio
interno il paese di Amiainsaputa.
L'immigrazione ad Amiainsaputa è
incessante.
Zattere e barconi, stracolme di politici, giornalisti e
imprenditori ci sbarcano quotidianamente peggio che a
Lampedusa.
Negli ultimi sbarchi sono stati avvistati anche il
presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e il Viceministro al Ministero
dello Sviluppo Economico, Antonio Catricalà.
Entrambe, circa il riassetto proprietario di Telecom,
affermano di esserne stati informati solo dai media nei giorni
scorsi.
Ammetto, non sono un gran lettore di giornali
economici.
Giuro, non ho parenti o amici nei consigli di
amministrazione, ma ricordo che le intenzioni della spagnola Telefonica,
risalgono almeno ad un paio d'anni fa.
Proprio ieri Enrico Letta, a margine dell'intervento
tenuto all'assemblea generale dell'Onu, a New York, ventilava la speranza di
tornarci anche l'anno prossimo.
Qualcuno lo informi che, a sua insaputa, il governo si sta sciogliendo.
Qualcuno lo informi che, a sua insaputa, il governo si sta sciogliendo.
sabato 21 settembre 2013
Roberto Vacca – Migliorare salute e sanità
Anticamente i medici cinesi venivano pagati dai pazienti che stavano bene, se si ammalavano,
non pagavano più. L’incentivo era rozzo. Dovremmo inventare incentivi non solo
per i medici: per noi tutti. Oggi le spese mediche stanno crescendo molto. I
livelli attuali sono elencati in tabella:
In una città americana di 100.000 abitanti la spesa sanitaria annuale è di 800 milioni di dollari. Si risparmierebbero 80 milioni all’anno, se tutti seguissero le regole elencate sopra Per ottenere questo risultato occorre una campagna promozionale pervasiva e personalizzata (ad esempio con cartelli al piano terreno che ricordano di non prendere l’ascensore). L’iniziativa costerebbe milioni. un investitore che se la accollasse potrebbe lucrare poi per anni una parte dei risparmi nella sanità. Organizzare questa ripartizione di oneri e di introiti futuri è la parte più critica dell’impresa.
Dyson sostiene che un milione e mezzo di morti in USA [sul totale di 2,5 milioni] potrebbero essere evitati ogni anno diffondendo sani stili di vita.
Ciascuno di noi – e anche Esther Dyson - dovrebbe ricordare che siamo tutti minacciati dalla distruzione totale per mezzo di 5 miliardi di tonnellate di alto esplosivo equivalenti al potenziale delle armi nucleari ancora esistenti negli arsenali. Lo ripeto come Catone ripeteva:”Coeterum censeo Carthagi delenda est.”
Paese
|
Mortalità ‰
|
Spese sanitarie
annue pro capite ($)
|
Spese sanitarie
annue totali (G$)
|
USA
|
8,1
|
8000
|
2512
|
Francia
|
8,6
|
3700
|
222
|
UK
|
8,8
|
3129
|
188
|
Italia
|
9,7
|
2870
|
172
|
Sarebbe possibile ridurre di molto queste spese e la mortalità aumentando la durata
media della vita. Basterebbe che tutti:
·
non fumassero,
·
mangiassero meno,
·
non bevessero troppo alcol,
·
facessero più esercizio fisico.
È ridicolo che non ci pensino da soli a seguire queste regole. Lo sostiene Esther Dyson nel
suo manifesto HICCup [Health Initiative Coordinating Council = Consiglio per il
Coordinamento delle Iniziatuve per la Salute] appena pubblicato. Si rivolge alle
amministrazioni locali: municipalità con meno di 100.000 abitanti, ma si attende
che la sfida di ridurre le spese sanitarie sia raccolta da investitori
privati.In una città americana di 100.000 abitanti la spesa sanitaria annuale è di 800 milioni di dollari. Si risparmierebbero 80 milioni all’anno, se tutti seguissero le regole elencate sopra Per ottenere questo risultato occorre una campagna promozionale pervasiva e personalizzata (ad esempio con cartelli al piano terreno che ricordano di non prendere l’ascensore). L’iniziativa costerebbe milioni. un investitore che se la accollasse potrebbe lucrare poi per anni una parte dei risparmi nella sanità. Organizzare questa ripartizione di oneri e di introiti futuri è la parte più critica dell’impresa.
Dyson sostiene che un milione e mezzo di morti in USA [sul totale di 2,5 milioni] potrebbero essere evitati ogni anno diffondendo sani stili di vita.
Cause
|
Numero morti annuali
evitabili USA
|
Fumo
|
467.000
|
Pressione alta
|
395.000
|
Obesità
|
216.000
|
Scarso esercizio fisico
|
191.000
|
Glicemia
|
190.000
|
Totale morti evitate
|
1.459.000
|
Evitare un milione e mezzo di morti all’anno rappresenta un limite superiore ideale. Se
questo accadesse, la
mortalità USA scenderebbe a 3 ‰ livello sotto il quale – secondo la CIA – si
trovano solo: Bahrain, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. C’è d dubitare
che quelle statistiche siano affidabili.
Esther Dyson ha individuato un problema risolvibile e un modo per risolverlo, basato sul desiderio di investitori di realizzare
profitti. È ragionevole. Ciascuno di noi dovrebbe occuparsi ragionevolmente di
organizzare almeno la propria salute. Ciascuno di noi – e anche Esther Dyson - dovrebbe ricordare che siamo tutti minacciati dalla distruzione totale per mezzo di 5 miliardi di tonnellate di alto esplosivo equivalenti al potenziale delle armi nucleari ancora esistenti negli arsenali. Lo ripeto come Catone ripeteva:”Coeterum censeo Carthagi delenda est.”
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