martedì 29 novembre 2011

Grana, culatello e due Boeri

In questi giorni, mi sembra di essere tornato a scuola.
Alle elementari.
E' un periodo di grandi scoperte!
La scorsa settimana ho appreso che, prove dell'esistenza della Padania, sono il Grana Padano e il Gazzettino Padano.
Il mio amico Gigi, dice che il basilico prova l'esistenza della Basilicata, il Nebbiolo quello della nebbia e il Torrone quella della terronia.
Io, però, non credo che il Culatello provi l'esistenza del culo.
Per me il culo veniva prima, altrimenti i politici per dove ci prendevano?
Sempre in tema di politica, ieri, grazie all'OCSE, ho scoperto che siamo in recessione.
Vivaddio, mica me n'ero accorto!
Con tutta la fatica che ho fatto a trovare un posto al ristorante, dopo aver scovato, per un soffio, un volo libero da Roma, spero che, in futuro, mangiare fuori, dopo un viaggio, sia più facile.
Alla fine della cena mi sono concesso due Boeri.
Alla dieta ci pensiamo la settimana prossima.

lunedì 28 novembre 2011

Il ritorno di Mister Banana

Ieri, a Verona, è riapparso il "Cyborg" di Mister Banana.
Impeccabile nel suo doppiopetto fumo di Londra, camicia azzurra e cravatta blu con la varicella bianca.
Solito cerone, terra di siena, sorriso e capello plastico.
Impeccabile.
Unica licenza la spilletta "Love, no drugs".
7 minuti di discorso da campagna elettorale.
Una campagna elettorale cerebropatica, senza spazio, senza tempo e senza alleati, uguale a quelle degli ultimi vent'anni, buona, probabilmente, anche per i vent'anni a venire.
Vita, famiglia, pericolo comunista e la libertà di spendere i propri soldi, senza troppe rotture di balle del fisco.
Applausi di circostanza.
La sensazione è che Mister Banana sia trattato dai suoi come il parente, meledettamente ricco ma anche maledettamente scemo.
E' necessario farlo esprimere per non turbare la sua suscettibilità, ma sopratutto senza mettere in dubbio l'eredità.
Insomma, contenerlo sì, ma non troppo.
Un lavoraccio, roba da badanti ucraine.
Tutto dolcezza e pannoloni.

venerdì 25 novembre 2011

Impressionismo

Com'è giusto che sia per un paese commissiariato, le proposte di riforma, il premier Monti, prima di esporle agli italiani le ha presentate ieri Strasburgo ai colleghi franco-tedeschi.
Angela Merkel definisce: impressionanti le misure presentate da superMario.
Sarebbe interessante capire se l'impressione della cancelliera tedesca è dovuta al prodigio o al raccapriccio.
Speriamo nel primo, ma temiamo notevolmente il secondo.
E un brivido gelato ci corre lungo la schiena.
L'ultima volta che ho sentito usare il termine impressionanti è quando un'amico mi descriveva la dimensione delle mani dell'urologo che stava per effettuargli la visita specialistica alla "prostata".
Per sua fortuna tutto bene, per noi speriamo altrettanto.

mercoledì 23 novembre 2011

La farsa democratica

Continua incessante il refrain relativo alla mancata elezione parlamentare del Presidente del Consiglio.
I politici che si stracciano le vesti parlando di golpe bianco, sono gli stessi che qualche anno fa hanno votato e approvato il "porcellum".
Noi cittadini viviamo in una democrazia sospesa in cui 4 politicanti decidono per tutti chi dovrà rappresentarci e chi no.
Qualche mese fa, in più di un milione, abbiamo chiesto la riforma della legge elettorale. 
Nessuno di noi elegge i propri rappresentanti. Ma a questa polica non interessa.
Affogati come siamo nel quotidiano, condotti al macello economico e sociale, lasciamo mano libera agli sciacalli della politica che imperversano tra le macerie.
Piazza Tahrir conta i suoi morti, noi i nostri.

domenica 20 novembre 2011

La tragedia di un partito ridicolo

In questi anni abbiamo assistito molte volte alle squallide pagliacciate della politica italiana, ben stigmatizzate dai sorrisetti di Sarkozy e della Merkel.
L'ultima, solo in ordine di tempo, è la convocazione, il 4 dicembre prossimo, del Parlamento del Nord.
Sede del riaperto Parlamento del Nord è Villa Bonin Maistrello a Vicenza.
Villa Bonin, recentemente restaurata,  è adibita alla “conservazione di prodotti d’eccellenza enogastronomica”, e ospita convegni, mostre, ricorrenze, battesimi e cene aziendali.
Proprio per la «cena aziendale di un’importante ditta vicentina» il 3 e 4 dicembre la sede del Parlamento Padano è indisponibile.
Sembra una gag, ma la situazione è politicamente imbarazzante. 
I lavori del rinnovato Parlamento padano rischiano di saltare.
Mario Maistrello, il proprietario della villa ha scoperto dai giornali che la Lega fa la secessione a casa sua. Senza avvertirlo. Sicché, per bloccare le orde di leghisti verso l’avita dimora, ricorre agli avvocati. 
Diffida formale, via raccomandata con ricevuta di ritorno: «Col mio legale abbiamo diffidato direttamente il signor Bossi, che io conosco bene, non solo dal venire, ma dall’usare in modo inopportuno il nome di Villa Bonin. Si è dimenticato di prenotare, e da qui a Natale noi siamo pieni. Una telefonata questi signori potevano anche farla...»
La secessiùn per l’indipendenza padana rimandata causa: "cena aziendale".
Una volta ogni tanto è la politica a non mangiare.
La prossima volta, forse, sarà meglio prenotare.

sabato 19 novembre 2011

Dorli Rainey e la "Carla"

Dorli Rainey, è un'esuberante signora di 84 anni di Seattle. Già candidato sindaco della sua città.
Dorli, due giorni fa, mentre era in manifestazione, in solidarietà con il movimento Occupy Wall Street di Zuccotti Park a New York City, è stata vittima dello spray al peperoncino spruzzato indiscriminatamente sui manifestanti dalla polizia.
Dorly è diventata il simbolo di coloro che non hanno paura di esprimere il proprio dissenso. 
Scesa in  piazza, in prima fila, accanto ai giovani che manifestano in molte città d'America, la Signora Rainey, dista anni luce dalle alzheimerizzate nonnine nostrane.
Quelle che vediamo a Pontida a codazzo al Senatur, oppure il lunedì, fuori dal palazzo di Giustizia di Milano, ad acclamare Mister Banana.
Eppure a ben guardare qualcosa accomuna Dorli alla "Carla":il taglio e la sfumatura di colore dei capelli.

giovedì 17 novembre 2011

L'imbarazzo della politica

Mario Monti parla di "imbarazzo della politica" e così appalesa il pensiero comune.
La politica è imbarazzante, quella italiana un po' di più.
Se Dante fosse un contemporaneo non avrebbe difficoltà a riempire l'"Inferno" della sua Commedia di politici viziati e viziosi.
La colpa della crisi è la colpa della politica.
Tra qualche giorno, il Belgio festeggerà il secondo anno senza governo.
La crisi c'è anche in Belgio ma il suo spread è la metà del nostro e il suo debito pubblico un quarto di quello italiano.
Un paradiso senza politici al governo.

martedì 15 novembre 2011

Il governo tecnico

Viene tragicamente da sorridere.
Quando l'Italia entra in zona "pericolo", viene rispolverato il governo tecnico.
Un governo fatto da persone capaci, fuori dai partiti.
Tecnici in grado di prendere le soluzioni giuste per il bene comune.
Esperti, professionisti nei settori chiave.
Sorge spontanea una domanda: ma questi capaci competenti, dove diavolo li tengono in tempi normali?
Non sarebbe forse meglio avere degli esperti ai capi dei dicasteri proprio per evitare di rischiare il tracollo?  
Appena tornerà il sereno, i tecnici, saranno rimessi in frigorifero e ricomincerà la baldoria degli incapaci fino alla prossima emergenza.
"Pronto dottore...?"
"Come si sente?"
"Mah.. bene..."
"Allora passo a trovarla. Se si sentisse male, le consiglio di chiamare un medico..." 

domenica 13 novembre 2011

12 novembre 20112 - ore 21.40 Berlusconi s'è dimesso!

Fino alla fine non volevo crederci.
Forse perché sono un inguaribile scaramantico o forse perché un ventennio di "coups de théâtre" hanno lasciato il segno.
Le immagini che rende la TV rimandano a quelle del 30 aprile del 1993 quando fuori dall'Hotel Raphael di Roma decine di persone diedero l'addio a "Bottino" Craxi sotto una pioggia di monetine.
Fuori dal Quirinale, ieri sera, le persone erano molte di più, le monetine molte meno. Un segno dei tempi!
"Bottino" affrontò la folla di petto, Berlusconi si è defilato dalla porta di servizio.
Uno spettacolo miserabile, un altro segno dei tempi.

sabato 12 novembre 2011

L'uomo del destino

D'Azeglio disse, lo sappiamo tutti: “Fatta l'Italia bisogna fare gli italiani”.
E l'italiano crede nel destino, o meglio crede nell'uomo del "destino", l'unto del Signore, quello che potrà cambiare la sorte avversa del paese solo grazie a carisma, fortuna e capacità ultraterrene.
Spirito di squadra, duro lavoro e rispetto delle regole sono metodi superati,  meglio affidarsi a Superman.
In epoca digitale a Supermario Bros.
La nazionale di calcio stenta? Supermario Balotelli cambierà le sorti degli azzurri.
Le banche ci strangolano? Supermario Draghi ci salverà dai cravattai coi colletti bianchi.
L'Italia ha perso credibilità? Supermario Monti ci ridarà la stima internazionale venuta meno.
Mario è un nome che tira, come la patatina "Amica Chips".
Scommetterei in un'impennata di questo nominativo in occasione dei prossimi battesimi. Ondata di richieste per il cambio del nome agli uffici anagrafe regionali: Supermario Maullu, Supermario Biscardini...
E pensare che mio cugino Mario son quasi venta'anni che votava Silvio...



martedì 8 novembre 2011

La mamma del cretino

Il vecchio adagio dice che la mamma del cretino è sempre incinta.
Non bisogna aspettare mai troppo per averne conferma.
L'ultimo nato si chiama Davide Cavallotto, deputato, componente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione, e, siccome neonato, risulta essere il più giovane parlamentare del Piemonte.
Negli ultimi 10 giorni le alluvioni hanno causato 21 morti e provocato danni per milioni di euro, ma secondo Cavallotto hanno avuto il merito di aver spazzato via il campo nomadi abusivo sul Lungo Stura Lazio.
E' il nuovo che avanza, la meglio gioventù politica.
Una nuova generazione di salmonidi.
Dopo "il trota", "il fallo-cefalo"!

venerdì 4 novembre 2011

Dieci euro spesi bene

Ad ascoltare i media di ieri sembra di essere tornati alla Libia di qualche mese fa: i ribelli avanzano ma il vecchio colonnello non molla.
A Cannes i Serse della finanza si sono mangiati "Leonida" Papandreou e il suo referendum.
Questa volta, le reni, alla Grecia, gliele hanno spezzate davvero, altro che Mussolini...
Al di quà del confine, il nostro piccolo Cesare, incontra Bruto dietro ogni angolo, e mentre la sua maggioranza si sfalda come un su "supplì" avariato, gli irriducibili affermano che è inutile cambiarte perchè non c'è alternativa.
Finalmente lo ammettono anche i fedelissimi: è merda!
Ma, o mangi 'sta minestra o salti dalla finestra e per un politico saltare è abbastanza innaturale, mica è un canguro!?
Una buona notizia: ieri sera è tornato in video Michele Santoro.
Vivaddio! Non essere più in RAI ci ha risparmiato gli orazi del centro sinistra contro i curiazi del centro destra.
Il teatrino della "par condicio" con i suoi isterici: "Io non ti ho interrotto...!"
Il diritto di parlare non per quello che dici, ma per la giacchetta che porti.
In questo momento di recessione economica, dieci euro spesi bene!

giovedì 3 novembre 2011

"Leonida" Papandreou

Nel popolo greco c'è quancosa di magico.
Sarà il mare, il sole, saranno le montagne, la Feta di pecora o lo yogurt.
C'è una dignità mai doma, quella di Milziade a Maratona, il senso doloroso del sacrificio di Leonida alle Termopili.
Il primo ministro greco George Papandreou non se la sente di fare il commissario liquidatore del suo paese, contro tutto e tutti rimanda al popolo la scelta, con un referendum.
Non è un caso che la Grecia, oltre ai grandi eroi classici, abbia dato i natali alla democrazia.
L'Italia non è la Grecia. L'Italia è il paese dei Santi, dei Poeti e dei Navigatori, che poi è un modo edulcorato di dire: Allucinati, Pagliacci e Marinai (quelli delle promesse).
I politici di destra e di sinistra del belpaese si stanno accalorando come tarantolati su cosa fare, ognuno ha la sua ricetta.
E' una ricetta anche non avere ricette.
A nessuno vien in mente di sapere cosa ne pensa la gente, quella che paga davvero.
Mi torna in mente Rossi, il presidente della Regione Toscana, che durante l'alluvione della Lunigiana della scorsa settimana ha apostrofato un cittadino incazzato, dicendogli: "Non rompere! Prendi un badile e spala!"