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giovedì 31 ottobre 2013

Tesoro di papà (...e di mammà)

Tutta la vicenda legata alla famiglia Ligresti e alla Compagnia Assicuratrice Fondiaria-SAI, inizia nella scorsa estate.
Un'inchiesta, avviata dalla Procura di Torino, sulla base di due segnalazioni ricevute, una dalla Consob e dall'ISVAP (oggi IVASS), sulla sottovalutazione dei sinistri e la seconda dal socio Amber, che denunciava l'inopportunità di alcune operazioni volte a drenare risorse dalla società, portava tutta la famiglia Ligresti in carcere preventivo per evitare il rischio di fuga degli indagati.
Il patriarca Salvatore finisce ai domiciliari per raggiunti limiti di età, le figlie Jonella e Giulia Maria in galera, rispettivamente a Cagliari e a Vercelli.
L'ordinanza di arresto a carico di Paolo Gioacchino Ligresti, non è stata eseguita perché il figlio di don Salvatore, diventato cittadino svizzero da soli 21 giorni (!), trovandosi nella sua abitazione sul lago di Lugano evita l'arresto.
Storie quasi "normali" nel paese dei capitani coraggiosi, ma come nella migliore tradizione nostrana, non è un caso se un po' di malaffare si mescola con un po' di malapolitica.
Piergiorgio Peluso, figlio dell'ex Ministro dell'Interno del governo Monti e attuale ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per un anno, è stato Direttore Generale della compagnia assicurativa Fon-SAI di proprietà dei Ligresti.
Approdato da pochi giorni sulla poltrona di Direttore Finanziario di Telecom Italia, dopo la fusione di Fon-SAI con Unipol, è stato liquidato dall'ex Compagnia Assicurativa con una buonuscita di 3,6 milioni di euro, tutti da pagare il prossimo novembre.
Il contratto con l'ex Direttore Generale era stato firmato nel maggio 2011 dal Presidente di Fon-SAI, Jonella Ligresti.
Tutti voi – scrive il Guardasigilli in una lettera inviata ai Presidenti ci Camera e Senato – conoscete l’attenzione e l’impegno che fin dal primo giorno del mio mandato ministeriale ho riservato alle condizioni in cui versano i detenuti; condizioni che, troppo spesso, hanno portato, specialmente le persone più vulnerabili, a compiere scelte estreme”.
Dev'essere senz'altro questa la motivazione per cui il ministro Cancellieri, non appena avuta conoscenza, attraverso le telefonate dell'attuale compagna di don Salvatore, delle condizioni psicofisiche della figlia Giulia Maria, s'è sentita in dovere di far sapere agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria, che la donna soffriva di anoressia ed era quindi a rischio ed ad invitarli a porre in essere tutti gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi, senza alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti.
L'amicizia con la famiglia Ligresti e la faraonica liquidazione del figlio sono solo illazioni senza fondamento ad uso dei malpensanti.
A quel punto succede che i medici mandano un documento ai pubblici ministeri per segnalare lo stato di depressione della figlia di Salvatore. 
Il medico legale certifica lo stato di difficoltà, e a Giulia Maria, dopo 11 giorni di carcere, vengono concessi i domiciliari.
Il Movimento 5 stelle è pronto a presentare una mozione di sfiducia nei confronti della Cancellieri, se non ci sarà un chiarimento sulla vicenda, mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano la difende: "Solidarietà alla Cancellieri, la vicenda è stata strumentalizzata".

lunedì 10 dicembre 2012

Il ticket

La nuova parola d'ordine del redivivo Berlusconi è ticket.
Noi che fino a ieri pensavamo che il ticket fosse quell'esosa quota di contribuzione a carico del cittadino per il Servizio Sanitario Nazionale, oggi, veniamo a conoscenza che il ticket è il ruolo di "vice" da assegnare a un dirigente di partito.
Per restare in ambito medico: un "tutore".
Alfano è un fuoriclasse solo se in ticket con Berlusconi.
Anche la Lega di Maroni avrebbe bisogno del tutore, e quale potrebbe essere migliore della "Signorina Rottweiler" ex ministro dell'Istruzione.
Di fatto, la nuova discesa in campo di Berlusconi, sarà un ticket, a pagarlo saranno sempre i soliti. 

venerdì 7 dicembre 2012

Il corvo Rockfeller

La saga di Berlusconi sembra quella di Rocky Balboa. 
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ieri ha finalmente sciolto la riserva: «Oggi Berlusconi mi ha espresso la volontà di tornare in campo da protagonista. È lui il detentore del titolo. Nel 2008 alzò lui la coppa. Ciò rende inutili le primarie del centrodestra». 
In serata lo stesso Berlusconi ha commentato quando detto da Alfano affermando: «Sono assediato dalle richieste dei miei affinché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo». 
Berlusconi assediato non è una gran novità, davvero nuovo sarebbe che i "suoi" non fossero maggiordomi prezzolati. 
In questo senso Angelino Alfano fa più pena che pietà, solo il 1° dicembre aveva detto: «Avremo primarie per il premier e primarie di programma anche in rete». Sembra uno sketch del ventriloquo J.Luis Moreno col corvo Rockfeller.
Berlusconi ci mette le battute, lui la faccia e il culo.
Capirne la differenza è l'unico problema.

sabato 27 ottobre 2012

Resurrexit

Berlusconi è come Gesù.
Muore e risorge dopo tre giorni.
Mercoledì aveva annunciato il proprio ritiro dichiarando che non si sarebbe ricandidato alle prossime elezioni politiche e sabato, nel corso della conferenza stampa tenuta dopo la sentenza che lo condanna a 4 anni per frode fiscale, si scaglia contro l'attuale governo e rilancia il proprio impegno in politica: "Devo aiutare questo Paese ad evitare che la Terza Repubblica nasca come repubblica giudiziaria".
Spiazzato non solo l'attuale segretario politico del PDL Alfano, ma anche tutti quei moderati che preparano una "Lista per l'Italia" ispirata al governo Monti.
Il vicepresidente alla Camera Osvaldo Napoli, in un'intervista a Libero, ha detto: "Berlusconi si è fatto del male con le sue parole perchè dopo quello che ha detto i moderati non verranno più con noi e così non vinceremo mai più le elezioni".
Chi gongola invece è Roberto Maroni. L'attacco di Berlusconi a Monti è stato commentato così: "Mi compiaccio, è venuto sulle nostre posizioni". Si vocifera di un incontro avvenuto negli ultimi giorni tra il Cavaliere e l'ex ministro dell'Interno, in cui sarebbe stata siglata l'intesa: Maroni candidato unico per il Pirellone, e alleanza politica tra il Carroccio e i berlusconiani alle prossime politiche.

lunedì 12 marzo 2012

Matrimoni

Finalmente sta tornando la primavera e con lei il gioioso clima delle elezioni amministrative.
Stavo entrando in crisi d'astinenza e davvero cominciavo a non farcela più.
Sabato scorso il segretario del Popolo della Libertà, ha affermato che se la sinistra andrà al governo, verrà introdotto matrimonio gay.
Da uno, con un nome da vero maschio come lui, non potevamo aspettarci nulla di diverso.
In fondo bisogna capirlo, dopo il divorzio con la lega, il matrimonio è diventato una vera ossessione.
Crisi dei salari e delle pensioni sono ormai in ricordo del passato e allora è meglio concentrarsi sui problemi reali della gente: matrimoni gay e testamento biologico.

domenica 4 settembre 2011

La Domenica Delle Salme

Sabato scorso, dal palco della festa dei "Popolari d'Italia domani", il segretario del PDL, Angelino Alfano, esclude seccamente un ricorso alle primarie nel suo partito, definendole "un sacrificio organizzativo inutile", dal momento che il partito "non ha bisogno di fare una consultazione popolare per sapere che Berlusconi è il leader".
"Nel 2013 sarà lui il candidato premier".
Siamo all'esposizione della salma di staliniana memoria.
La consultazione democratica della base è un'inutile perdita di tempo.
Berlusconi è decotto e non verrebbe rieletto neanche se cominciasse a camminare sulle acque moltiplicando pani e pesci, ma la nomenclatura del partito, si arrocca intorno a lui in un ultima disperata difesa.
Anche la fedelissima Lega avanza qualche dubbio.
Il dentista-ministro della semplificazione del Carroccio, Roberto Calderoli, si dice "stupefatto" delle dichiarazioni di Alfano. "Pensiamo a superare la crisi. Al 2013 pensiamo dopo, e dopo esserci arrivati".
Se mai ci arriveremo vivi.

domenica 20 febbraio 2011

La vendita delle indulgenze

Dal 1300 l'istituto della vendita dell indulgenze si è diffuso nella società occidentale. Un peccato può essere cancellato con un'oblazione in denaro per supportare le opere che stanno a cuore della Chiesa Cattolica.
Sarà per questo motivo che venerdì scorso, la cerimonia per la celebrazione dei Patti Lateranensi tra Italia e Santa Sede, vedeva volti distesi sia tra le gerarchie ecclesiastiche che tra gli esponenti delle istituzioni.
Incassato l'assegnino annuale da 8 miliardi, ricevute le rassicurazioni circa la non promulgazione della legge sul “fine vita” e l'adozione dei single, confermati i soldi alle scuole cattoliche e il crocefisso, un "concreto" Cardinal Bertone ha chiuso volentieri un occhio sui putan-tours del primo ministro.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era ben soddisfatto dal pieno coinvolgimento che la Chiesa ha assicurato ai festeggiamenti del 17 marzo, con tanto di presenza del Papa.
La delegazione italiana oltre all'immarcescibile Gianni Letta comprendeva i ministri Papalino Alfano e Giulio Tremonti che, nel 1984, contribuì fattivamente a stilare il concordato con l'allora governo presieduto da Bottino Craxi.
Da allora Tremonti, premier in pectore, gode del massimo dei favori, dentro le mura vaticane e della massima libertà di saccheggiare le nostre tasche.

sabato 3 aprile 2010

Papalino Alfano

Il ministro della Giustizia, Angelino "Papalino" Alfano, ha deciso di inviare gli ispettori a Milano dopo le dichiarazioni di Pietro Forno, capo del pool antimolestie e procuratore aggiunto di Milano, che ha accusato i vescovi di non denunciare mai gli abusi sessuali dei sacerdoti.
Papalino spiega che "considerato il carattere potenzialmente diffamatorio di tali dichiarazioni ha dato mandato al suo ufficio ispettivo di verificare se il dottor Forno con tale condotta abbia violato i doveri di correttezza equilibrio e riserbo che devono essere particolarmente osservati nella trattazione di procedimenti delicati come quelli per reati di pedofilia, reati che vanno perseguiti con estrema decisione ma evitando pericolose generalizzazioni".
Sono mesi che tutto il mondo parla dei preti pedofili e del coinvolgimento Vaticano eppure Papalino ancora parla di "correttezza, equilibrio e riserbo" quando sono coinvolte le gerarchie ecclesiastiche.