martedì 26 luglio 2011

Storie di ordinaria burocrazia

Lo ricordate il Ministro della Semplificazione Calderoli con il falò delle leggi inutili? Ieri vado in agenzia di viaggio e prenoto il mio biglietto aereo per la Sardegna.
L'impiegata, gentilissima, mi chiede la carta d'identità per procedere al check-in on-line.
Guarda la carta e sorridendomi candidamente dice: "Questa carta non è valida..."
"Ma come? Non è valida? Due anni fa il mio Comune mi ha mandato a casa una letterina dicendo che passando presso gli uffici comunali ne avrebbero prolungato la vita di altri 5 anni solo con un timbro..."
"Si certo, ma non tutti i paesi della CEE accettano questa procedura..."
"Ma quale CEE? Devo andare a Cagliari!"
"E' vero, ma siccome lei vola con una compagnia aerea straniera è come se durante il viaggio fosse in territorio straniero."
"Ok,ok, ma esiste un elenco dei paesi che accettano la proroga? ...e se la compagni di viaggio fosse in elenco e io decidessi di non rifare la Carta d'Identità?"
"Potrebbe esserci il concreto rischio che non la imbarchino!"


Vado nel sito del Ministero degli Esteri e leggo: "Non essendo possibile stilare un elenco preciso di questi Paesi, il Ministero dell’Interno autorizza chi possiede una carta scaduta ma prorogabile o già prorogata a chiederne al proprio Comune la sostituzione con una nuova."

Questa mattina ho rifatto la Carta d'Identità, tra foto e diritti mi hanno "autorizzato" a pagare 20 euro e 80 centesimi.

Mi piacerebbe far sapere a Calderoli in quale orifizio potrebbe infilarsi il lanciafiamme..

lunedì 25 luglio 2011

Napalm-pijri

D'essere l'aria della Toscana che ha quest'influenza sulle donne.
Fiammetta Nirenstein ricorda sempre più la fiorentina concittadina Oriana Fallaci nella sua ultima deriva antislamica.
Appena venerdì hanno cominciato a diffondersi le notizie sugli attentati a Oslo, la nostra ha cominciato a tuonare contro i terroristi islamici dalle colonne de "Il Giornale".
Passano le ore e si scopre che l'attentatore è Anders Behring Breivik, un autoctono 32enne, biondo, alto, che si autodefinisce "single, cristiano e conservatore" con idee di estrema destra e anti-islamico.
Fiammetta, che con il profilo dell'attentatore ha tutto in comune fuorchè il credo religioso, cambia in fretta e furia l'editoriale de "Il Giornale", lasciando intravvedere ancora la pista islamica ma togliendo tutti i riferimenti alle vignette su Maometto. L'unica cosa comica restano le sue considerazioni.

venerdì 22 luglio 2011

L'odore dei soldi



La tragedia di un uomo ridicolo.
Così potremmo definire l'ennesimo caso di "klepto-dermatite-concussa" di cui è stato preda il Dr. Piergianni Prosperini.
Secondo i magistrati, che gli hanno recapitato l'ennesimo provvedimento di arresti domiciliari, Piergianni, 
due anni fà, avrebbe ricevuto 10 mila euro da un imprenditore valtellinese, anche lui ora ai domiciliari, per "truccarè una gara d'appalto".
Nell'inchiesta sono coinvolti perfino due dirigenti ancora in servizio, della direzione generale «giovani sport e turismo» di Regione Lombardia.
Come non bastasse, sono sotto inchiesta anche le due emittenti Telelombardia e Telecity che ieri si sono viste sequestrare complessivamente circa 250mila euro per aver ricevuto commesse regionali dal politico in seguito ad appalti manipolati.
In pochi anni siamo passati da: "Gianni, l'ottimismo è il profumo della vita!" a "Piergianni, la politica è l'odore dei soldi!"

giovedì 21 luglio 2011

Anticlericale

Questa notte su RaiNews24 intercetto una notizia nel dormiveglia: "Arrestato il papa tedesco".
Mi risveglio di soprassalto accarezzado lo stesso sogno che fu di Dante, di Giordano Bruno e di Garibaldi.
Fratelli anticlericali tranquillizzatevi, purtroppo la notizia è infondata!
Coinvolti sono i soliti presunti mariuoli della politica.
Presunti, almeno fino a sentenza passata "in giudicato". 
Nel frattempo l'alone di sfiga che la trasmissione "Aria Pulita" porta ai politici si diffonde come la peste bubbonica.
Ultimo contagiato Filippo Penati.
Le accuse pesantissime, sono sempre le stesse: corruzione, concussione.
A onor del vero, Penati, vecchio cuore idealista, aggiunge anche il finanziamento illecito ai partiti.
Per fortuna che in questo clima di caccia alle streghe, a Penati viene incontro l'ex avversario, il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ricordando che la presunzione d'innocenza vale per tutti.
 
Si, si, va bene, però vuoi mettere l'idea del papa in galera...?!

lunedì 18 luglio 2011

O Franza o Spagna, basta che se magna!

Sta facendo scalpore in questi giorni un blog, una pagina Facebook e una su Twitter di un "precario arrabbiato" che, licenziato dopo 15 anni, ha deciso di svelare pian piano tutti i segreti della casta e i privilegi dei parlamentari. Una vendetta fatta di post che si susseguono a ritmo regolare raccontando tutto, dalle agevolazioni che i parlamentari godono per le tariffe telefoniche fino a quelle sull'acquisto di automobili. Nessuna illazione: tutto documentato, nero su bianco, con tanto di foto dei documenti citati.
L'italiano medio non di smentisce mai: come i migliori mafiosi che scoprono di avere una coscienza solo dopo l'arresto, anche il nostro precario decide di rivelare i privilegi della casta solo dopo il licenziamento.
L'indignazione arriva sempre e solo dopo che si son perduti i propri privilegi.
Per favore riassumetelo!

venerdì 15 luglio 2011

Titanic

L'epica cinematografica ormai ha contagiato la politica.
Un apocalittico ministro dell'economia Tremonti paragona l'europa al Titanic.
Metafora azzeccata: quasi tutti quelli di prima classe sulle scialuppe di salvataggio, gli altri a mare.
La manovra da 70 miliardi per noi comincia lunedì, per la casta tra due anni.
La vita è tutta un film, ma per noi è neorealimo, l'happy end è per pochi noti.

mercoledì 13 luglio 2011

Camera mortuaria

Ieri la Camera ha approvato, con scrutinio segreto, il disegno di legge sul "fine vita" e il "testamento biologico".
Un dovere per un governo in coma, un'economia in agonia e una popolazione di vecchi col respiro corto.
Dell'italiano come per il maiale, non si butta via nulla, ma soprattutto non decide lui quando sarà macellato.
Le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T.) avranno più o meno lo stesso valore della carta su cui sono scritte. Chi decide sarà sempre e solo il medico.
Non sarà possibile inserire nella D.A.T. indicazioni relative all’alimentazione e idratazione artificiale, in qualsiasi forma e con qualsiasi tecnologia esse vengano somministrate.
L'autodeterminazione terapeutica del paziente è analoga a quella dei popoli della Val di Susa: nessuna per entrambe.
Il decreto contempla anche la morte cerebrale, ma solo dell'ammalato non del legislatore.
Dalla Camera, alla Camera mortuaria.

martedì 12 luglio 2011

Dead man blog

"Aria pulita" continua a portare sfiga ai politici che la frequentano. Questa volta tocca a Daniele Martinelli  (IDV),  condannato per diffamazione
Aveva scritto che «il silenzio mafioso è la "strategia condivisa" che per ora accomuna Riccardo De Corato ad altri colleghi di partito», e che De Corato percepisce uno stipendio come deputato e uno come vice sindaco di Milano. 
La sentenza è immediatamente esecutiva: 10 mila euro più il pagamento delle spese legali. 
L'appello è consentito solo a chi deve pagare dal mezzo miliardo in su. Daniele ha chiuso il blog, almeno fino a quando non riuscirà a trovare i soldi che gli servono.

domenica 10 luglio 2011

Casa, dolce casa...

La casa da sempre è il bene rifugio degli italiani e anche dei suoi politici.
Inutile ricordare come le fortune economiche del nostro primo ministro si fondano nel suo controverso passato di palazzinaro in odore di mafia.
In tempi più recenti abbiamo avuto le varie affittopoli romane e milanesi, con schizzi di letame che sono arrivati a lambire anche il nuovo sindaco di Milano, proprio mentre il vecchio sindaco era intento ad arginare le voci in merito alla singolare casa, da supereroe dei fumetti, del figlio. 
Una nota di rilevo nel panorama politico immobiliare riguarda l'ex-ex ministro Claudio Scajola, quello che definì Marco Biagi, il juslavorista accoppato dalle BR, un "rompicoglioni" e per questo motivo venne dimesso una prima volta.
La seconda volta venne dimesso poco più di un anno fa, dopo che si scoprì che la sua casa romana era stata pagata, per un terzo, da altri. Recentemente la magistratura l'ha scagionato. Non è reato se un altro paga la casa ad un politico, anche se sarebbe interessante capire perché lo fa.
Ultimo arrivato, ma solo in ordine di tempo, è il draconiano ministro dell'economia.
Com'è o come non è, Giulio Tremonti viveva in una casa romana, in via Campo Marzio 24, 200 metri quadri con tanto di salone affrescato, il cui fitto di 8500 euro mensili era pagato dal parlamentare del Pdl Marco Milanese.
E' abbastanza singolare immaginare l'inesorabile falcidiatore degli sprechi della politica, il nemico della casta, quello che ha limitato anche la cilindrata delle auto-blu, impelagato in storie simili.
«Non sarò vittima del metodo Boffo» ha affermato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Conoscendo i gusti sessuali di Dino Boffo, la frase di Tremonti potrebbe essere tradotta anche in "Non riuscirete a mettermelo al culo!"

martedì 5 luglio 2011

Le chiappe flaccide

Cominciano a delinearsi con maggior chiarezza i contorni della bozza della nuova psico-finanziaria tremontiana.
Dopo aver tagliato la spesa sociale, imposto i ticket sanitari, appiedato il trasporto pubblico e affondato le rinnovabili, la nuova legge di stabilità economica conterrebbe il solito codicillo salva-chiappe a Mister B.
Il caso è noto, e riguarda il risarcimento multi milionario che il tribunale ha disposto che Mister B. debba pagare a De Benedetti per avergli scippato La Mondadori.
Con buona pace di Carmela Rozza che definisce il furto: una "lite tra privati". Seguendo questa logica bizzarra Vallanzasca sarebbe uno scavezzacollo un po' irrequieto, mica un delinquente.
Poi la cifra non è neanche così proibitiva: una robetta da 750 milioni di euro, poco più di un paio di mesi di pensione minima.
L'incostituzionalità del dispositivo sarebbe così palese, da svegliare dalla narcolessi anche Napolitano.
L'Ing. Carlo De Benedetti, destinatario del risarcimento, intervistato sulla vicenda, si è limitato a commentare con un laconico "...ho sentito".