Continuo a pensare che esistano fatti apparentemente senza nessuna correlazione che spiegano la realtà in modo sorprendente.
All'imprenditore bergamasco Massimo Vitali, presidente della Vitali spa, sollecitato ad intervenire in favore dell'assessore della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, viene descritta la situazione con queste parole "Ci sono tre navi che stanno per affondare portandosi con sè 4/5 marinai di pregio, potrebbe essere interessante salvare quel gruppo di marinai". Nell'indagine è stato ricostruito che le tre navi che stavano per affondare erano le società: Il Pellicano, poi dichiarata fallita dal tribunale di Monza, l'Immobiliare la Perla e la Sm Piermarini, mentre i marinai di pregio erano soci delle prime due e ovvero: Massimo Ponzoni (pdl), Giorgio Pozzi (pdl), Massimo Buscemi (pdl) e Rosanna Gariboldi (pdl), all'epoca, precisa il Gip "tutti politici in carica".
Singolare sentir parlare di naufragio a pochi giorni da quello "vero" della Costa Concordia.
Anche in questo caso, qualche morto, parecchi contusi e "capitani coraggiosi".
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martedì 17 gennaio 2012
mercoledì 26 maggio 2010
Non disturbare il manovratore
Cominciano a definirsi meglio i dettagli della manovrina.
Se per un istante abbiamo creduto nel taglio degli stipendi della casta, Tremonti ci riporta alla realtà: chi paga sono statali e pensionati.
I soliti noti, insomma.
Tuttavia, un mercato florido che non risente di crisi o di tagli è quello delle mazzette.
La Procura di Monza contesta all'ex assessore PDL della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, di aver intascato una tangente da 250mila euro per una variante al piano governo e territorio di Desio e Seregno.
Una storia di mazzette e scelte urbanistiche con sullo sfondo l’ombra della malavita organizzata e dei suoi interessi nella politica.
Ipotizzata a carico dell’ex assessore non è la solita ed ordinaria storia di malcostume amministrativo, ma qualcosa di peggio, qualcosa che investe il delicato tema dei consensi elettorali e dei rapporti di Ponzoni con la forte e radicata comunità calabrese della Brianza.
Minchia!
Se per un istante abbiamo creduto nel taglio degli stipendi della casta, Tremonti ci riporta alla realtà: chi paga sono statali e pensionati.
I soliti noti, insomma.
Tuttavia, un mercato florido che non risente di crisi o di tagli è quello delle mazzette.
La Procura di Monza contesta all'ex assessore PDL della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, di aver intascato una tangente da 250mila euro per una variante al piano governo e territorio di Desio e Seregno.
Una storia di mazzette e scelte urbanistiche con sullo sfondo l’ombra della malavita organizzata e dei suoi interessi nella politica.
Ipotizzata a carico dell’ex assessore non è la solita ed ordinaria storia di malcostume amministrativo, ma qualcosa di peggio, qualcosa che investe il delicato tema dei consensi elettorali e dei rapporti di Ponzoni con la forte e radicata comunità calabrese della Brianza.
Minchia!
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