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giovedì 1 agosto 2013

La banda del buco

E’ di ieri la notizia che il commissario straordinario ALER, Gian Valerio Lombardi, nominato solo due settimane fa, ha depositato sul tavolo della Regione il bilancio dell’ente, evidenziando un “buco” di ottanta milioni. L’80% del buco si sarebbe generato solo negli ultimi dodici mesi.
Da un buco di bilancio ad uno sul terreno: a Milano, nel 2006, la giunta Albertini cominciava il tunnel tra viale De Gasperi a via Gattamelata.
Il chilometro di tunnel, avrebbe dovuto collegare lo svincolo autostradale con la fiera di Milano.
Nel frattempo la Fiera di Milano s’è trasferita a Rho-Pero, ma nessuno s’è sognato di fermare il tunnel, il cui costo è lievitato da 62 a 200 milioni.
I lavori dovevano terminare nel 2010 ma non sono ancora finiti, anzi sono stati sospesi per sempre.
L'assessore comunale alla mobilità Maran ha detto: "Quel tunnel ha perso qualsiasi utilità da oltre 15 anni, ma non è mai stato fermato da nessuno"
Qualcuno propone di farne un autoparco di macchine rubate e recuperate dalla Polizia. Maran ha chiesto suggerimenti ai cittadini.
Farne un cimitero dei politici incapaci?

venerdì 16 novembre 2012

I sogni son desideri...

Non ci sono ancora le candidature ufficiali dei diversi schieramenti, ma il clima della campagna elettorale per le elezioni regionali in Lombardia è già caldissimo.
Il centro sinistra sembra coagularsi intorno alla candidatura di Umberto Ambrosoli.
Mi sono sempre chiesto quali siano i meriti per cui l'avv. Umberto Ambrosoli sia stato scelto a governare la Regione Lombardia, se non per essere il figlio di Giorgio, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, assassinato dalla mafia criminalfinanziaria nel 1979.
Forse sarà perché l'avv. Umberto Ambrosoli è componente del Comitato Antimafia istituito dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e con l'aria 'ndranghetista che ultimamente tira in Regione sembra una garanzia.
Continuo a pensare che, così come le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli, allo stesso modo neanche i meriti.
Un po' più confusa appare la situazione del centro destra.
All'ex Ministro dell'interno Bobo Maroni acclamato vox populi dalle farsesche primarie leghiste, si contrappone l'ex Sindaco milanese Albertini.
Albertini minaccia di stracciare la tessera del PDL se il partito si allea con Maroni, ma in politica si sa che, come cantava Cenerentola: "I sogni son desideri che nel sonno ci sembran veri..."

lunedì 15 ottobre 2012

Uno su mille poi le dà


Dopo una settimana catastrofica,  l'inizio della nuova sembra aver portato finalmente un po' di buone notizie.
Il ministro dell'Interno Severino, bontà sua, ha finalmente scoperto che siamo in una nuova tangentopoli, anzi, che il nuovo stato di cose, forse è peggio di quello del 1992.
Benvenuta al nord, ministro!
Ieri sera, Walter Veltroni ha annunciato che non si ricandiderà più al parlamento.
Dopo 25 anni getterà la spugna ma questo non gli impedirà di andare avanti a fare politica. Insomma: "Me ne vado, ma anche, no!"
Ma la vera notizia di ieri sono sicuramente le dimissioni da Presidente della Regione Lombardia di Roberto "Celeste" Formigoni.
Il consiglio regionale lombardo non è neanche spirato che, come nei migliori western, nel cielo sono apparsi i voli concentrici dei condor.
Gelmini, Albertini e Maroni si dichiarano disponibili per candidarsi a succedere alla poltrona di Presidente.
E' come sull'autobus: c'è chi scende, chi sale, chi si prenota per la prossima fermata.
"I signori passeggeri sono pregati di fare attenzione: sono segnalati borseggiatori sul mezzo!"

venerdì 3 giugno 2011

Sindaco Albertini

Puntata esilerante questa mattina ad Aria Pulita.
Ospite d'onore, il compianto ex Sindaco di Milano, il parlamentare europeo, Gabriele Albertini.
Albertini tra una battuta e l'altra e riuscito a mettersi in un drammatico cul de sac.
Infatti, non ha fatto a tempo a dimostrarsi "concretamente" disponibile per la costruzione della rampa d'accesso di casa per una disabile, che subito è arrivata un'altra chiamata con lo stesso problema.
Cristo! Chiudete i telefoni!
Prima della fine della trasmissione, miserabili di 4 regioni, potrebbero ridurlo in mutande davvero e non per motivi pubblicitari.
In un paese di questuanti, con una classe politica costituita da satrapi incapaci di soluzionare anche i problemi più semplici, la lotteria rimane l'unica soluzione.
Il lotto, il superenalotto, la schedina, un gratta&vinci o anche solo una linea libera per poter parlare con un ex-sindaco benestante.
'Na botta di culo, insomma...