mercoledì 30 dicembre 2009

Non ti scordar di me

A dieci anni dalla morte, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha deciso di intitolare una via o un giardino a Bettino Craxi. Lo fara' intorno al 19 gennaio, quando il presidente della Repubblica ricordera' il leader socialista al Senato. L'iniziativa e' destinata a creare aspre polemiche, che cominciarono durante la gestione di Albertini. Letizia Moratti ne ha gia' parlato con la famiglia e i tecnici comunali della Toponomastica sono gia' al lavoro: hanno individuato quattro o cinque aree, le piu' vicine possibili al centro". Si legge sul Corriere della Sera. Nomi barrati. Sotto tiro. Nomi a cui si aggiungono sempre se e sempre ma. Combattuti da una parte politica e dall'altra. Ma questa volta Milano vuole giocare la partita fino in fondo. La storia dell'intitolazione di una targa o di una via a Craxi nella 'sua' Milano arriva da lontano. Costellata da polemiche durissime. Di passi in avanti e di marce indietro. Tante le lettere che la figlia Stefania ha scritto all'ex sindaco, Gabriele Albertini chiedendo che la citta' ricordasse suo padre. La prima nel 2002. L'ultimo intervento nel 2008 quando si rivolse direttamente alla Moratti con la richiesta di 'una grande via o in alternativa di un parco dove giocano i bimbi'. In mezzo, contestazioni durissime. Come quando si arrivo' a un soffio dall'apporre una targa sul portone dell'ufficio di Craxi in piazza Duomo 19. Dopo il via libera della giunta di centrodestra arrivo' la sonora bocciatura del Consiglio comunale. Non se ne fece niente. Conseguenza anche delle parole scolpite nel marmo dall'ex pool di Mani Pulite: 'Va bene una targa a Craxi - aveva detto Antonio Di Pietro- Basta che si aggiungano le cariche che aveva quando era in vita: politico e latitante'. 'Non mi meraviglio piu' di niente - era stato il commento di Gerardo D'Ambrosio - E' perfettamente coerente con la politica del centrodestra delegittimare Mani Pulite. E guarda caso: la targa a Craxi non si mette in un posto qualunque, ma sotto l'ufficio dove venivano ricevute le tangenti'. Senza contare che anche la Lega si mise di traverso: 'Ero rimasto che le targhe si mettevano per gli eroi, per chi dava qualcosa al Paese non per chi prendeva qualcosa' era stato il commento di Matteo Salvini. Ci ha provato anche Vittorio Sgarbi nel suo mandato di assessore alla Cultura. Mise il nome di Craxi in un pacchetto di nuove vie milanesi. Altra bufera. Con la Moratti a fare da pompiere. 'I nomi devono essere condivisi. Penso anche che per le personalita' politiche l'attesa di dieci anni dalla morte sia corretta'. Il 19 gennaio 2010 sono dieci anni esatti dalla morte di Craxi".

Rainews24

martedì 29 dicembre 2009

Edmond Dantes

Già la scorsa settimana il gip Andrea Ghinetti aveva deciso che Piergianni Prosperini avrebbe passato il Natale (e non solo) in carcere. Ora, col deposito delle motivazioni di quella decisione, si capisce anche perché. «Le spiegazioni di Prosperini? Non sono credibili». La versione dell’assessore, dunque, non ha convinto «Appare difficile - osserva Ghinetti - credere che per i 230 mila euro si sia trattato dell’esecuzione di una promessa di spontaneo riconoscimento a Prosperini», così come l’assessore aveva spiegato in occasione dell’interrogatorio di garanzia. Insomma, per il giudice si tratta di una vera e propria «mazzetta».
Tuttavia chi lo ha incontrato racconta di un Prosperini apparentemente sereno e convinto di uscire a testa alta da questa brutta storia. L’ex componente della giunta Formigoni è detenuto in una cella singola, dotata di un televisore che non guarda quasi mai, dedicandosi soprattutto alla lettura. Ieri stava ultimando «Il Conte di Montecristo» di Dumas e una grammatica russa. Prosperini gira in cella in tuta e non si lamenta del rancio del carcere che considera «decente e abbondante».

lunedì 28 dicembre 2009

Bufale

S'è rivelata una bufala la foto pubblicata dal sito web "Tmz" cui sarebbe ritratto John Fitzgerald Kennedy su uno yacht in compagnia di alcune donne nude. Il celebre sito di gossip aveva pubblicato la foto spacciandola per uno scatto rubato all'allora senatore JFK durante un periodo di vacanza nel Mediterraneo, nel 1956. Un'immagine che in brevissimo tempo ha fatto il giro del mondo. Ma la cui veridicità è stata altrettanto rapidamente smentita. La foto, difatti, è una una rielaborazione di uno scatto a colori del novembre 1967 del noto fotoreporter Antonello Zappadu. L'immagine in bianco e nero, che gli esperti chiamati in causa da Tmz avevano definito autentica, è in realtà un fotomontaggio. Ritratto sullo yacht in dolce compagnia non è John Fitzgerald Kennedy ma il leader del Partito dell'Amore: Silvio Berlusconi.
In esclusiva siamo in grado di proporre lo scatto originale immortalato nella baia davanti alla quale, ad anni di distanza, sorgerà Villa Certosa.

sabato 26 dicembre 2009

Attàccati al pallio

Nel mondo classico la follia era imprescindibilmente legata alla sfera sacra: il folle rappresentava la voce del divino, quindi da ascoltare per interpretare (Wikipedia).
Nell'ultimo mese per ben due volte il divino ha fatto sentire la sua voce.
In un modo o nell'altro bisognerà cominciare a cercare di capire quello che ci sta dicendo.

Preveggenza:
Nel 1994 Silvio Berlusconi con la sua casa Casa Editrice pubblica: "L'elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam, curandone personalmente la prefazione. Berlusconi, amava regalarne copie ai suoi ospiti. Libro lucido, brillante, autoironico; la pazzia è considerata una forza creatrice: chi innova è tanto più originale quanto più la sua ispirazione è irrazionale.
Ecco... appunto!

venerdì 25 dicembre 2009

La croce non gli dà fastidio


Entro a Milano, piovviggina, semaforo rosso. Mi volto e noto sul muro una serie di manifesti.
"La croce non mi dà fastidio".
Neanche a me - penso.
In realtà mi infastidisce di più un politico corrotto, corruttore e ladro. Uno di quelli che predica bene ma razzola malissimo. Uno che tiene i conti all'estero e contemporaneamente blatera sui paradisi fiscali. Uno che si scaglia contro l'immoralità della vita privata dei politici e poi si accompagna con amiche extracomunitarie [russe] a cui fa finta di far fare lavori da hostess retribuiti dalla collettività con 1.000 euro al giorno.
Si decisamente questo genere di cose mi fa incazzare parecchio di più.

martedì 22 dicembre 2009

Maullu on the rocks

Come non dare ragione all'assessore Maullu: nevica, l'amministrazione è impreparata ad affrontare la situazione, ne consegue che la colpa è del cittadino che non monta le catene o le gomme da neve.
E' il secondo anno consecutivo che noi lombardi subiamo, tra le altre, anche l'incapacità delle amministrazioni a gestire il maltempo.
Chissà come mai faranno a sopravvivere a Stolccolma, a Berlino o a Chicago quando nevica?
Onore al merito, credo tuttavia che Maullu in fondo abbia ragione: la colpa è di noi cittadini.
La colpa di avervi messo lì a governare!
Speriamo di ricordarcene con il disgelo.

sabato 19 dicembre 2009

Milano, salto indietro nel tempo... E’ una guerra d’affari...


Peter Gomez - Il Fatto Quotidiano - 18/12/2009

"Almeno per le carte che conosco, l'arresto di Pier Gianni Prosperini non mi pare sufficientemente motivato”. Dice proprio così il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, quando gli chiedono del suo assessore al Turismo Prosperini, un tempo leghista e da molti anni di An, che da 12 ore si rigira tra le mani un'ordinanza di custodia cautelare in cui lo si accusa di corruzione, truffa e turbativa d'asta. La lettura delle 49 pagine offre il ritratto -ovviamente ancora da verificare - di un politico corrotto fino al midollo. Ci sono 230 mila euro che arrivano sui suoi conti svizzeri. C'è il suo fiduciario nel Canton Ticino che descrive le operazioni per mascherare la presunta mazzetta. Ci sono gli appunti per effettuare il bonifico trovati a casa di Raimondo Lagostena, il proprietario di Odeon Tv, che si è appena aggiudicato un appalto da 7 milioni e 200 mila euro per la promozione delle località turistiche lombarde.Un brutto quadro, cui bisogna aggiungere sette diverse società off shore dove sarebbero girati almeno altri 800 mila euro provenienti da un' intermediazione (ma secondo i pm è corruzione internazionale) per vendita di pescherecci al sanguinario dittatore marxista Isaias Afewerki. E pacchi di intercettazioni e dichiarazioni: lunghe chiacchierate da cui emerge con chiarezza come le mazzette e i soldi dei contribuenti venissero utilizzate per condizionare il consenso elettorale tramite le una serie di tv private. Telecity e Telelombardia, che negli anni precedenti avevano venduto a Prosperini decine di spazi autogestiti per le sue comunicazioni politiche, erano in credito con lui per duecentomila euro.

Un bel problema che vien risolto a spese dei lombardi. Gli uomini di Prosperini, ma in qualche caso lui   stesso, autorizzano le emittenti a gonfiare le fatture della campagna pubblicitaria regionale per il Bit 2008 (la fiera del turismo) in modo da coprire i debiti privati con soldi pubblici. “Una vicenda provata e circostanziata” scrive il giudice che non calca nemmeno troppo la mano quando, candido candido, uno dei responsabili di Telecity, racconta come funzionasse la libera informazione da quelle parti. La sua emittente non solo aveva garantito al politico gli “spazi autogestiti” a pagamento. Si era pure resa disponibile a dargli visibilità: “sia in veste istituzionale nei vari tg o nelle varie trasmissioni da noi mandate in onda”. Anche nelle radio, come è accaduto per esempio a Radio Reporter, si faceva lo stesso: l'editore garantiva all'assessore un'intervista alla settimana e dalla regione piovevano altri appalti. E allora perché Formigoni si espone così tanto? Perché persino il ministro della Difesa, Ignazio Larussa, scende in campo per dire: "Io di Prosperini ho, ho sempre avuto e avrò sempre fiducia"?

La sensazione   è quella che all'ombra della Madoninna ci si senta davanti alla punta di iceberg.Il caso Prosperini potrebbe essere tutt'altro che isolato. In questi mesi si sono moltiplicati i segnali che dimostrano come la capitale morale d'Italia sia a un passo dal ritornare quella del   1992. Diciassette anni dopo torna ad aleggiare gelido lo spettro di Mani Pulite. Nelle stanze della Regione non è un mistero per nessuno che sia partita la caccia a fortunati possessori degli orologi (dal valore di molte decine di migliaia di euro ciascuno, per un totale di 6,5 milioni) che il re delle bonifiche, Giuseppe Grossi, ancora in carcere per lo scandalo Zunino-Santa Giulia, ha regalato ai politici a lui più vicini. In giunta si trema poi per la sorte di due assessori: il brianzolo Massimo Ponzoni (Ambiente) e il suo collega varesotto, Massimo Buscemi (Reti e servizi di pubblica utilità). Nessuno dei due risulta indagato (Ponzoni è stato sentito come teste per dieci ore), ma è certo sconcertate scoprire che i due politici pidiellini conducevano affari per molti milioni di euro in società con Rosanna Garibodi, la moglie del potentissimo deputato Pdl, Giancarlo Abelli, finita in manette perché titolare di un conto a Montecarlo sul quale piovevano i soldi di Grossi. Il fatto che i tre, più l'ex assessore regionale all' Innovazione e Artigianato, Giorgio Pozzi, si   fossero ritrovati nelle medesime società immobiliari che costruivano palazzi nei nell'hinterland milanese, fa intuire come ormai a Milano la politica sia sempre più una lotta tra comitati di affari.

Tutto però viene considerato normale, tutto (se non c'è reato) è regolare. Non per niente a Pavia, dove la Gariboldi era stata nominata assessore provinciale per motivi di famiglia, nessuno nella maggioranza di centro-destra si è stracciato le vesti quando sui giornali, prima dell'arresto,erano uscitele prime notizie sul conto estero, non dichiarato al fisco, di Lady Abelli. Come dire: ha solo evaso il fisco? E chi se ne frega. Adesso però tocca a Prosperini. "Il Baluardo della Cristianità, il Flagello dei Centri Sociali, il Condottiero del nord", come si definiva l'assessore, uomo simpatico e dalle maniere spicce, spesso chiamato   "boss" per telefono dai suoi più stretti collaboratori. Nei suoi interventi televisivi ad ogni ora del giorno e della notte,fino a un paio d'anni fa sempre in compagnia di Carla De Albertis (allora assessore a Milano e oggi finita sotto i riflettori dei pm per una consulenza da 240.000 euro), Prosperini chiedeva leggi durissime contro gli immigrati che vessavano "i poveri e onesti cittadini". E intanto si accompagnava con un'amica russa alla quale faceva avere lavori come hostess   nelle fiere della regione. Peccato che - almeno in un caso - la ragazza al lavoro non si presentasse. Tanto che la Guardia di Finanza la sente per telefono dire: "Come è andata al Bit?". "Bene", risponde lui ridendo, "dovresti saperlo no? Te lo avevo detto che non venivi". Il risultato è che la donna incassa mille euro alle spalle dei contribuenti ed è felice. Per Prosperini invece cominciano i problemi. Quando gli investigatori interrogano le sue amiche lui tenta d'incontrarle, un   po' per sapere che cosa hanno detto e un po', secondo i giudici, per inquinare le indagini. Ma in fondo per Prosperini queste sono bazzecole. I problemi veri sono altri. Il nodo di tutto è l' Eritrea. Gli italiani lì, a partire da una serie d'imprenditori amici di Paolo Berlusconi, hanno concluso molti affari. Spesso grazie a lui, i "baluardo della cristianità", considerato da regime marxista un vero e proprio ambasciatore. Per questo oggi a preoccuparsi sono in molti.
 

venerdì 18 dicembre 2009

Mi chiamo Evaristo, scusate se insisto...

L'arresto di Prosperini potrà pure essere doloroso, certo che se solo un parte delle accuse lette sul "Corriere della Sera" di ieri dovessero rivelarsi fondate, la "barcheta e il camel" dovrà prenderli lui per tornare a casa.
Fabio Meroni afferma di essere garantista, bontà sua.
Il suo partito un po' meno.
Meroni si rammarica per l'arresto la settimana prima di Natale.
Cosa davvero disdicevole!
Potremmo raccogliere delle firme per una legge d'iniziativa popolare: Legge Meroni, per la sospensione degli arresti in Lombardia. Vietato l'arresto da Santa Lucia all'Epifania. A Milan da Sant'Ambroes.

lunedì 14 dicembre 2009

Se non son matti non li vogliamo!

Scusate, sarà il tempo o l'età, ma faccio fatica a capire di cosa si parla questa mattina.
Dove sta la notizia?
Un matto tira una statuina e ne esce un caso nazionale?
Leggo: CAMPAGNA D'ODIO - TERRORISMO - ATTO INQUALIFICABILE.
Di cosa parliamo?
Qualcuno è in grado di mettere una priorità alle notizie e ridare valore alle cose.
Massimo Tartaglia, non è un terrorista, non è un anarchico-antagonista, non è un membro al al-qaeda è solo un matto in cura in un ospedale psichiatrico da 10 anni!
Quindi smettetela di paragonarlo a Fioravanti o a Moretti.

Quali saranno le prossime proposte di legge "ad personam" per la tutela del premier?
Revisione immediata della legge Basaglia?
Riapertura dei manicomi?
Soppressione fisica dei matti?

Una nota di colore:
Nelle tasche del Tartaglia è stato trovato un crocefisso!
Boni vedi che succede a forza di difenderli?

mercoledì 9 dicembre 2009

Viola del pensiero


Un argomento che i politici non commentano allegramente è il popolo viola che sabato 5 dicembre è sceso in piazza.
Una manifestazione non organizzata dai partiti o dai sindacati, senza viaggi gratuiti, senza cestino con il panino.
Migliaia di persone, in prevelenza giovani, che s'è pagata il biglietto del treno ed è andata a Roma, senza sfasciare vetrine, senza incendiare auto o imbrattare i monumenti.
E' andata a Roma per dire BASTA!
Basta a questa politica e a come questi politici stanno devastando il nostro paese.
Intanto nostri eroi nicchiano.
Parlano di crocefissi sulle bandiere, di cardinali, di minareti.
Visti da lontano assomigliano sempre più all'orchestrina del Titanic che suonava mentre la nave affondava.
 
Personalemente sono molto fiero della mia sciarpa viola

venerdì 4 dicembre 2009

La bandiera tricolore sempre è stata la più bella noi vogliamo sempre quella per goder la libertà


Propostona dell'indefesso viceministro Castelli: “Dopo referendum svizzero, croce nella bandiera italiana”.
Ripensando alle parole del Senatur che invitava a "pulirsi il culo" col tricolore non mi sembra un'idea tutta da scartare.

giovedì 3 dicembre 2009

Persone normali

La pubblicazione degli emonumenti ai conduttori televisivi è la solita "brunettata".
A che serve?
Lo spettatore medio smetterà forse di guardare Porta a Porta o Simona Ventura?
Franco al telefono dice "...noi persone normali..."

NORMALI!?

Franco hai indiscutibilmente una visione particolare della normalità.
Le persone normali avrebbero questi politici?
Le persone normali avrebbero questi partiti?
Le persone normali avrebbero queste televisioni?
Fai un po' zapping partendo da questa trasmissione.
Togli l'audio, guarda solo le facce e chiediti se tu sei uguale a loro.
Franco, l'ammetto, io sono un anormale e se va avanti così finirò per
chiedere la pensione d'invalidità e l'accompagnamento.

mercoledì 2 dicembre 2009

Grasso (di porco) che cola...

Ancora moschee, minareti, croci, templi e ammennicoli religiosi vari di cui non frega nulla a nessuno.
Che Carlo Monguzzi (ex verde ora pd), smettesse gli abiti del buon parroco e ci parlasse dell'avviso di garanzia a Formigoni, Podestà e Moratti. Due battute anche sul suo intervento su RAI 3 dove parla di bonifiche e del "signor" Grossi sarebbero gradite.
In compenso Stefano Maullu (pdl) si dimostra il solito demagogo di guano!
Dopo il giorno in fonderia (sempre promesso e mai realizzato) arriva il mese di stipendio a "Pane Quotidiano".
Ma solo se in accoppiata con Stefano Zamponi, Capogruppo regionale di I.d.V. e davanti al notaio!!
Finalmente è caduta la maschera: la politica s'è trasformata da soluzione dei problemi di tutti, ad elemosina del satrapo locale nei confronti dei soli bisognosi.
Domanda per Lorenzo De Martini (Lega Nord), l'azzimato politico con l'olivetta: ma in onore all'auto-determinazione del popolo del campanile, perchè non rispedite Maullo nella meravigliosa isola natia?
Vada a fare l'assessore a Orgosolo o il sindaco a Lula.

martedì 1 dicembre 2009

Provaci ancora Sam


Ogni tanto anche la Sig.ra Maria Carmela Rozza (PD - Comune di Milano) ne azzecca una.
Io cittadino italiano, lombardo e padano fin dal 1300, ho fatto il cambio di residenza lo scorso mese.
Abito in un paese della Provincia di Milano governato da Lega e PDL
C'ho messo 15 giorni a recuperare i documenti richiesti!
Tra questi l'abitabilità dell'immobile e la revisione della caldaia condominiale!!
Interpellato sul motivo di cotanta produzione documentale, il sindaco leghista afferma che è effetto della legge Maroni dell'8 agosto scorso.
Faccio notare che qualche giorno prima il ministro Brunetta ha affermata che a breve sarà possibile fare il cambio di residenza dal PC di casa.
Il sindaco mi risponde che lui e Brunetta hanno obiettivi diversi.

Boni, t'è capì??

Boni scuole la testa in maniera assertiva: "...Ö capì..."

Si, ma cosa t'è capì, Boni?

lunedì 30 novembre 2009

Dolce refrain

Il dolcissmo refrain leghista: copertina cortaghè nò de danèputost de nient, l'è mej putost... è diventato stucchevole.
Oggi finalmente, attraverso Massimo Garavaglia (Lega Nord) veniamo a conoscenza con chiarezza che tutta l'economia italiano del prossimo anno si baserà esclusivamente sullo scudo fiscale.
C'è da toccarsi gli zebedei fino alla consunzione.
In compenso Garavaglia dopo aver ammesso che lo stato non fa nulla per i cittadino continua a sollazzarci con l'immigrato bau-bau
Garavaglia, ti prego, cerca in fondo alla tua coscienza un ultimo granello di dignità, dimettiti e tornatene a casa.

domenica 29 novembre 2009

Se questo è un uomo

Vittorione Feltri, cane da guardia, sempre prontissimo a difendere l'editor-padrone, se ne esce bello bello questa mattina con la prima pagina del "Il Giornale" facendo il verso all'opera di Primo Levi.
La foto è quella di un pacioso Berlusconi con rassicurante sfondo azzurro. Cambio la foto e ripropongo la prima pagina.

Visto che le disgrazie non vengono mai da sole, sempre oggi, all'aeroporto di Olbia, a margine di un convegno dell'ENAC, ad alcuni ragazzi del Pdl che lo attendono il nostro primo ministro se ne esce così: "Se trovo, però quelli che hanno fatto le nove punt..., nove serie de "La Piovra" e quelli che  scrivono i libri sulla mafia, che vanno in giro in tutto il mondo, a farci fare così bella figura, giuro li strozzo!"



Chiosa finale: 
La lotta alla mafia non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. (Paolo Borsellino)

venerdì 27 novembre 2009

Piovono pietre


Si dice che lo stupore sia tipico dei bambini e mantenga giovani.
Io allora resterò un giovane a vita.
In parlamento si dibatte da settimane nel taglio di code e orecchie ai cani, ieri c'è stata un interrogazione di un esponente del PD sui cori razzisti o presunti tali a Balotelli.
Tutte cose importantissime e non prorogabili!
Intanto la polizia a Roma, dopo aver manifestato per i tagli alla sicurezza, riprende vecchi e mai desueti costumi e manganella un po' di operai dell'ALCOA che manifestano per il posto di lavoro.
La sicurezza innanzi tutto!

Sempre a Roma, Marrazzo, in compenso, chiede scusa.
No non ai suoi concittadini, ma al Papa...
L'anima innanzi tutto!
L'anima de li mort...

giovedì 26 novembre 2009

Hanno ucciso Robin Hood

In Germania condannata a ventidue mesi con la condizionale, Erika B., 62enne tedesca,direttrice della filiale della VR Bank a Bornheim, per illeciti finanziari. Dal 2003 al 2005 Erika ha segretamente trasferito piccole somme  da conti correnti "pesanti" a conti "leggeri" era evitare la chiusura di alcuni conti in rosso pignoramenti, cessioni del quinto e quant'altro. Non appena i clienti "poveri" diventavano nuovamente solventi, ritrasferiva il denaro sui conti "tassati". Alla fine però, 1,1 milioni sono risultati mancanti. Quel che è certo è che la Robin Hood tedesca non ha mai intascato un euro per se e adesso ha perso tutto: licenziata in tronco, vive con i 1000 euro al mese della pensione minima, non possiede più immobili né assicurazioni sulla vita.

(La Repubblica)

martedì 24 novembre 2009

Uguale, uguale

Con la presenza di Massimo Zanello (Lega Nord) la prima parte della mattinata si trascina con le solite ritrite polemiche su sicurezza-immigrazione-chissenefregassai...
Mando la mia mail di alleggerimento:

Zanello è il paradigma dell'evidente populismo di quell'ignobile classe politica al governo.
Dopo 14 anni di governo continuo della regione Lombardia e 7 anni su 9 al governo del paese se i problemi dell'immigrazione e della sicurezza non sono ancora risolti i problemi sono due: o non sono capaci o conviene che la situazione resti così.
Per molto tempo ho pensato che tutto fosse architettato per aiutare il peloso populismo del centro destra.
Oggi sono più propenso a pensare che siano soltanto degli incapaci, spaventati che la vostra gente possa accorgersene.

Nessuna lettura, nessuna risposta.

Via Zanello arriva Riccardo De Corato (Vicesindaco di Milano) uno per cui la lingua italiana ha ancora molti segreti. Riparte la manfrina sicurezza-immigrazione-puttane-trans-chissenefregassai... Riccardino si diverte anche a prendere per il culo un telespettatore che protesta per gli interminabili lavori della metropolitana in zona Via Sarca.
Mando una seconda mail di alleggerimento:

De Corato è il paradigma dell'evidente populismo di quell'ignobile classe politica al governo.
Dopo 14 anni di governo continuo della regione Lombardia e 7 anni su 9 al governo del paese se i problemi dell'immigrazione e della sicurezza non sono ancora risolti i problemi sono due: o non sono capaci o conviene che la situazione resti così.
Per molto tempo ho pensato che tutto fosse architettato per aiutare il peloso populismo del centro destra.
Oggi sono più propenso a pensare che siano soltanto degli incapaci, spaventati che la vostra gente possa accorgersene.

Me mail sono identiche cambiano i soggetti ma lo sfondo resta sempre identico e mono - tono.

Nessuna lettura, nessuna risposta.

venerdì 20 novembre 2009

Cavare il sangue

Iniziativa della trasmissione Aria Pulita in favore della donazione del sangue all'AVIS. Diversi politici lombardi il 19/11 durante la trasmissione "L'Equilibrista" fanno la coda per donare in diretta...

Invio la solita mail d'alleggerimento:

L'idea che accosta i politici al sangue è paradigmatica di come concepiamo la nostra classe dirigente.
In verità potremmo pensare che stanno solo restituendo qualche goccia di quel sangue che, da vampiri, ci succhiano quotidianamente.
Auguro eccellente salute a tutti per molti mesi.
Non voglio immaginarmi la sfortuna di quel povero cristo che oltre ad avere bisogno di sangue si trova trasfuso con una sacca di sangue di Boni o di Monguzzi.
Battute a parte l'idea non sarebbe così barbina se non fosse immersa nel solito becero populismo.
Io dono il sangue da più di un decennio al Policlinico di Milano, me non mi sono mai permesso di farne motivo di particolare vanto, anzi.
Donare il sangue è normale, come respirare.
Solo la nostra classe politica fa diventare quest'evento eccezionale. 

Roberto, in diretta, mi spiega che non sono stati i politici ad organizzare l'evento, ma la redazione.
Grazie Roberto non avevo granchè dubbio che, per restare in tema, si riuscisse a cavare sangue dalle rape...

mercoledì 18 novembre 2009

Sbruffoni divisi ma unitissimi

E' interessante notare come i nostri politici, divisi su tutto, siano sempre unitissimi contro quello che definiscono l' ANTIPOLITICA.
Maullu dovrebbe risparmiarsi lo show incalzante contro lo spettatore che lo invita un giorno in fonderia.
Propongo io uno scambio: un giorno lui in fonderia e un giorno lo spettatore con Maullu.
Però perchè lo scambio sia davvero completo potremmo proporre anche lo scambio di emonumenti: un mese Maullu prende lo stipendio del fonditore il fonditore percepisce lo stipendio di Maullu.
Mi sembra una buona proposta.
Se la cosa ha successo potremmo fare lo stesso scambio con un pensionato, un precario, un cassaintegrato, ecc.
Potremmo provare anche con lo scambio di abitazione: un mese Maullu in una casa dell'ALER, poi un una casa in via Padova, in Viale Jenner e così via.
Un Reality Politico che protremo chiamare: "Un mesetto con Maullu"
Se lo sbruffocello ci sta, gli organizzo tutto io.
Insieme a Michele Avola, naturalmente...

lunedì 16 novembre 2009

Figliuòli state boniii ch'è arrivata la Moiòli circondata da angiòli e discepòli

Cara Simona hai dimenticato che un tema che ha tenuto banco negli ultimi giorni è stato il crocefisso nelle aule.
A proposito di crocefisso sfrutto la presenza di Suor Mariolina per fare alcune domande:
Cortese Sig.ra Moioli,
tempo fa leggevo sul sito della Diocesi di Milano che "Dal 17 settembre 2008 in tutte le scuole dell’infanzia comunali c’è un’incaricata per l’ insegnamento della religione cattolica ai bambini dai 3 ai 5 anni."
Per questo altissima e improrogabile finalità sono state assunte a tempo determinato 46 educatrici con contratto annuale: maestre segnalate dalla Curia che dovrebbero pagare i contribuenti.
Insegnanti di religione che non hanno dovuto superare alcun concorso pubblico, ma avrebbero stipendio comunale, come il resto del corpo docente nelle materne.
E' vero tutto questo?
L'organizzazione della madrassa quanto è costata alla collettività?
Questo scandalo continua anche in quest'anno scolastico?

Nessuna domanda
Nessuna risposta...

sabato 14 novembre 2009

Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi

"Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi". Ditelo in pubblico, al bar, al ristorante. Gridatelo in radio, ai semafori, scrivetelo ai giornali, inviate mail ai siti italiani e internazionali, alle caselle di posta dei deputati, dei senatori. "Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi". Non voglio passare la mia vita a inseguire l'ultimo Lodo Alfano, l'ultima ghedinata, l'ultima assoluzione per legge di un corruttore. Non voglio mettermi a discutere sull'ennesima legge ad personam, sulla presa per il culo della democrazia a ripetizione. Non sopporto più i servi che blaterano di riforma della giustizia nei programmi televisivi. Che difendono l'indifendibile, pagati per mentire, coprire, ululare.
E' mai possibile che gli italiani, anche quelli rincoglioniti dalle televisioni, non abbiano un moto di rigetto, un conato di vomito a vedere la Repubblica Italiana trattata come una zoccola? Il Grande Corruttore ha corrotto forse ogni coscienza? Tutto ciò che ha toccato nella sua vita si è corrotto, decomposto. E' lui l'H1N1 della nostra democrazia. Un campione del falso perbenismo che ha trasformato ogni persona in un Capezzone: da Ratzinger a Bossi, da Fini a Bertone. Fa eccezione D'Alema che è un capezzone naturale.
Lo psiconano è un uomo in fuga, una vita in fuga dai processi, uno che ha sempre pronto un piano B per sfuggire alla Giustizia, e poi un altro piano B e un altro ancora. Milioni di piani B, fino alla consunzione del Paese. Un signore che ha permesso che Veronica Lario, madre di tre dei suoi figli, venisse messa con le tette al vento su Libero per averlo criticato. Che usa l'informazione come un ventilatore sparamerda su chiunque gli sia d'ostacolo. L'Italia merita di meglio, siamo diventati lo zimbello del mondo.
Questo vecchio di settantaquattro anni ha fatto il suo tempo come la compagnia di giro che ha messo insieme per proteggersi e che ammorba l'informazione e il Parlamento. Arroganti e ridicoli. Finito Berlusconi (perchè finirà), dovremo pulire dalla sua merda le stalle d'Italia. Ci vorranno anni.

www.beppegrillo.it

Peli sulla lingua...

venerdì 13 novembre 2009

Deriva culturale

Mi piace la deriva culturale che sta prendendo la trasmissione di questa mattina.
Platone ipotizzava anche una società armonica governata dai filosofi.
Uno stato che assegni ai suoi cittadini funzioni compatibili col livello di sapienza da essi raggiunto.
Posto principe nella visone armonica dello stato, secondo Platone, è il ruolo dell'istruzione.
L'educazione dei giovani cittadini consente così di costruire una civiltà armonica in grado di prevenire le forme degenerative della democrazia, che sfocia inevitabilmente nel peggiore dei governi: la tirannide.
Chiacchere!
Son passati 2300 anni e siamo ancora a parlare del nulla.
Alla faccia di Platone.
Ma guardate i nostri politici, cos'hanno del filosofo?
L'eloquio fluente, la retorica instancabile, il sofismo impenitente...
Come diceva Fedro: "O quanta species, cerebrum non habet!"

giovedì 12 novembre 2009

All'armi, all'armi, all'armi siam socialisti!

Nonostante un ascesso che mi provoca un mal di denti insopporabile non riesco ad esimermi dal commentare la proposta della Sig.ra Margherita Boniver in merito al ripristino dell'immunità parlamentare.
A 16 anni dall'abolizione di una delle più odiose discriminazioni sociali ritorna la proposta d'immunità per la nostra classe politica.
A 17 anni da Tangentopoli i residuati politici di quegli anni sono più forti e agguerriti che mai.
Spazzato via il Partito Socialista gli "onorevoli socialisti" oggi sono ancora tra noi (quasi tutti esponenti del "Popolo delle Libertà") da Brunetta a Cicchitto da De Michelis a Stefania Craxi alla stessa Boniver.
 "L'immunità - afferma Margherita - rappresentava uno dei pilastri della Costituzione italiana. Un Istituto volto a tutelate l'interesse della collettività".
Si, della comunità ex-socialista!
Io ricomincio a mettere da parte le monetine...

martedì 10 novembre 2009

Che c'azzecca??

Ieri ricorreva l'anniversario della caduta del muro di Berlino.
Mi sono addormentato con negli occhi qualche boccata di libertà e di europeismo.
Questa mattina mi sveglio con Boni che, in merito alla candidatura di Antonio di Pietro alla presidenza della  Regione Lombardia si chiede "...che c'azzecca Di Pietro con la Lombardia?"
Boni dimenta quel tempo, dopo la caduta del muro di Berlino, quando, all'inizio degli anni novanta, Di Pietro era l'eroe della Lega. Dimentica le fiaccolate leghiste intorno al Palazzo di Giustizia di Milano inneggianti agli eroi di Tangentopoli.
Probabilmente il principio di quest'amnesia si manifestò quando Di Pietro scoprì che il Senatur, paradigma del politico nuovo, pigliava le tangenti come i politici vecchi.L'idillio tra il magistrato-poliziotto e il partito duro e puro si ruppe allora, per sempre.

domenica 8 novembre 2009

Ipocrita incoerenza

La reale iattura della casta politica, non è tanto la loro incapacità di governare quanto la loro sfacciata incoerenza.
Prendiamo Marrazzo, il fatto del mese.
Leggo sul suo sito internet: "Mi chiamo Piero Marrazzo e vorrei raccontarvi due o tre cose che so di me (...che sa? ...ci sono cose di se, che non sa??)[...]. La famiglia è la mia vera grande passione. Ho tre figlie: Giulia che ha 14 anni, Diletta che ne ha 11 e la più piccolina, Chiara, che da poco ha compiuto tre anni. Con loro e con Roberta, la donna della mia vita, passo tutto il mio tempo libero(!!). [...] Sono cattolico, cresciuto, come molti ragazzi della mia generazione, frequentando l'oratorio e la parrocchia di Santa Chiara."
Sembra il necrologio pubblicato sul giornale: "...marito fedele, padre esemplare, benefattore della parrocchia...". Leggere queste parole oggi, sembra siano state scritte da un umorista. Marrazzo ha messo il suo sito in aggiornamento. Chi glielo aggiornerà, Pino Campagna, il comico foggiano autore del tormentone "Papi, ci sei? Ce la fai? Sei connesso?"
A proposito di papi, come dimenticare il Papi nazionale, Berlusconi, i ripetuti giuramenti sulla testa dei figliuoi, l'elogio sperticato del valore della famiglia culminato con la visita a sua santità il pontefice e con il Family Day del 2007. Scoprirlo dopo due anni un incallito puttaniere non è proprio quello che tutti ci saremmo aspettati.
I più picareschi della tribù, però al solito, sono i dirigenti leghisti.
Dopo divorzi, separazioni, nuovi matrimoni con rito celtico, vomiti ed intemperanze non proprio evengelici riscoprono, grazie all'incontro con il Santo Padre che "la matrice della Lega è cristiana e cattolica", e in questi giorni la difesa del crocefisso nelle pareti delle aule scolastiche è assunta a battaglia federale.
Stenderei un pietoso velo sul problema della droga.
Un servizio del programma:"Le Iene" di un paio d'anni fa evidenziava che come su un campione di 50 parlamentari un terzo faceva uso di droga. Il servizio venne censurato e la trasmissione diffidata. Stupefacente vero? Mai avverbio fu più azzeccato.
Penso: ma non sarebbe tutto più facile se al posto di rompere tanto gli zebedei sul valore della famiglia approvessaro una legge sui DICO e ognuno facesse quel che gli pare? Non sarebbe più facile se approvassero una legge antiproibizionista sulle droghe e non si ammazzasse, in galera, un trentenne beccato con 20 grammi di hascish?

venerdì 6 novembre 2009

Cruci-indefessi

Devo davvero ammettere che faccio un po' fatica a capire i politici vostri ospiti.
Quelli di sinistra dovrebbero avere un retroterra culturale agnostico, ateo quando non anticlericale.
Quelli di destra hanno sempre malsopportato le ingerenze ecclesiastiche nella loro politica.
La lega poi è la più bizzarra. I dirigenti leghisti, come Roberto Castelli o "Ollio" Calderoli (ridi qui!), si sposano nei boschi davanti ai druidi e adorando le divinità pagane come in un fumetto di Asterix.
Eppure tutti, nessuno escluso, difendono il crocefisso nelle scuole.
Tutti convertiti?
No solo a caccia del voto cattolico ma soprattutto della benedizione vaticana.
Questo è il paese di Peppone e Don Camillo.
Tanto latrare ma nessuna coerenza.
Forse i preti vi assolveranno, quel dio che tanto difendete no di certo!

giovedì 5 novembre 2009

Croce-fessi

Ieri la giornata politica è stata caratterizzata dalla questione crocefisso.
Toccare il potere temporale della chiesa è sempre pericolosissimo.
Contro la sentenza della Corte Europea ieri è sceso in campo anche il malocchio.
Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, in questo caso il Ministro dell'Offesa, ha perso il controllo dei nervi durante la trasmissione televisiva “La vita in diretta” dedicata alla festa del 4 novembre e s'è scagliato contro chi pensa che la corte europea abbia ragione lanciando anatemi come una vecchia fattucchiera: «Non lo leveremo il crocifisso. Possono morire, ma il crocifisso resterà in tutte le aule delle scuole. Possono morire, loro e quei finti organismi internazionali»
Il senso della giustizia è così indigesto per il centro-dx che ormai mette in campo tutto il possibile anche la sfiga.

mercoledì 4 novembre 2009

Crucifige Crucifige! (alias "Il ritorno di suor Padania")

Tema del giorno: la Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo sentenzia che: "Il crocefisso appeso nelle aule scolastiche è una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni".

La bagarre è nell'aria.
Presenti in studio Suor Padania, al secolo Davide Boni (Lega), Carlo Monguzzi (Verde-PD) e Antonello Patta (P.R.C.).
Suor Padania per togliere ogni dubbio sul suo pensiero estrae il rosario dalla tasca e lo mette sul tavolo, come in un film western il biscazziere avrebbe fatto con la pistola. Simona Arrigoni agita il rosario sotto il naso di Patta come si fa con l'aglio e il vampiro, chiedendo: "Il crocefisso la infastidisce?"
Simona, cristo, è un comunista mica un posseduto...

Monguzzi non è ne carne ne pesce. Sembra un cane in chiesa, chiede scusa: "La sentenza è giusta, ma Gesù è buono..." penoso quanto un catechista che confessa il peccato di Onan.

Patta si astiene. Sembra le tre scimmiette (non vedo, non parlo e non sento) riunite in un corpo solo. Non commenta la sentenza ma precisa che al Nord si bestemmia parecchio e al sud molto meno... (Patta!? PatTA?!! PATTA!!! c'è nessuno in casa??...)

Mando una mail d'"alleggerimento":

Ieri mattina sentenza storica per la civiltà.
Davvero non trovo parole per esprimere la mia incontenibile gioia.
La corte europea ha segnato per noi uomini un punto a favore.
Le scuole, come gli uffici pubblici, non sono luoghi di culto, di conseguenza, la simbologia religiosa deve sparire.
Appena ieri s'è sparsa la notizia è cominciata la processione dei "penitenziagite" politici nazionali che, con poche distinzioni, si sono erti a difensori della fede e dell'integrità cristiana, cattolica e romana, opponendo ricorso alla corte europea.
Anche i politici nostrani vedo che non si tirano indietro.
Monguzzi, da bravo chierichetto, ci ricorda che Gesù per primo disse che tutti gli uomini sono uguali.
Peccato che così non sia, molto prima di lui Zaratustra e anche il dio Mitra.
Boni rispolvera addirittura l'amore per la patria e i suoi simboli.
Entrambe dimenticano i milioni di morti provocati dal cristianesimo.
Proporrei di crocefiggere loro nelle piazze, visto che tengono tanto alla simbologia.
Quando la corte si esprimerà sull'imbecillità e la malafede?


La mail deve colpire la suscettibilità di Suor Padania che afferma che qualora la corte si esprimesse su quest'ultimo aspetto dovrei cominciare a preoccuparmi.
Infine ipotizza che io faccia colazione col Lambrusco...
Io? ...e lui??

martedì 3 novembre 2009

Indultiamo Biagi


Il suicidio in carcere di Diana Blefari Melazzi mi riporta alla mante due dolorosi momenti molto distanti tra loro: l'omicidio Bagi e l'indulto del 2006.
L'indulto, benedetto da Giovanni Paolo II e dal parlamento tutto, avrebbe dovuto alleggerire il sovraffollamento carcerario, in realtà servì solo a scarcerare Previti ed a evitare la galera a Consorte.

La situazione carceraria a due anni dall'indulto, infatti, tornò esattamente come prima: carceri sovraffollate, polizia penitenziaria insufficiente e un centinaio di suicidi ogni anno.
L'altro pensiero riguarda Marco Biagi.
Definire la legge Biagi una vera porcheria mette nella scomoda posizione di essere immediatamente bollato come fiancheggiatore delle neo-Brigate Rosse. Quello che non perdono a questi brigatisti è proprio questo: mi hanno tolto il gusto di essere incazzato.
Ogni volta che manifesto la mia rabbia qualcuno pensa che voglia difendere queste bravate.
Quello che non perdono a questi brigatisti è che hanno fatto di un juslavorista qualunque il maggior teorico del lavoro di sempre.
Precari e disoccupoati ringraziano sentitissimamente.

lunedì 2 novembre 2009

La police... la police!!

Roberto Maroni indubbiamente è un ottimista quando invita ad aver fiducia nelle forze dell'ordine.
Ottimista soprattutto nella settimana in cui abbiamo saputo di 5 carabinieri che probabilmente ricattavano il governatore del Lazio.
Nella settimana in cui un giovane di 30 anni muore massacrato di botte tra la caserma e il carcere.
Nel mese in cui si scopre la trattativa del '94 tra la mafia e le Istituzioni dello Stato.
Maroni, giustamente, si preoccupa dell'immagine del nostro paese quando commenta il video diffuso dalla procura di Napoli.
Come dargli torto, in "videocracy" l'immagine prima di tutto.
Non parliamo dunque dei 35mila poliziotti che hanno manifestato contro i tagli alla sicurezza.
Scopiamo pure la polvere sotto il tappeto.

venerdì 30 ottobre 2009

Il solito trans trans


Accontentati tutti gli spettatori di Aria Pulita che in questa settimana si chiedevano se Annozero di Michele Santoro si sarebbe occupato della marrazzeide o avrebbe "graziato" quel degenerato, depravato, deviato, impudico, lascivo, scostumato, svergognato, vizioso, bacato, corrotto e marcio comunista ex governatore del Lazio. Ne è uscito un puntatone pieno di perversioni e di pervertiti in cui "scopriamo" [UDITE! UDITE!] che il coinvolgimento politico potrebbe non limitarsi al solo ex-Governatore del Lazio, ma potrebbe riguardare anche qualche altro parlamentare e anche un membro (scusate l'ironia involontaria...) del governo.
Puntatone in cui si scopre che il ricatto è uno strumento politico molto più diffuso di quanto non si creda.
Puntatone in cui anche uno degli ultimi miti italiani comincia a scricchiolare: l'integrità dell'arma dei Carabinieri.
Credo che se Santoro avesse reintervistato la Daddario questa mattina avrei meno nausea e voltastomaco.

mercoledì 28 ottobre 2009

Gertrude

Ormai la marrazzeide sta prendendo dei risvolti grotteschi. La vita del povero-piero, viene arata e dissodata senza rispetto.
Ieri un sondaggio sul sito web del Sole24ore chiedeva: "Al posto della moglie di Marrazzo chiedereste il divorzio?"
La tradizione teatrale ci ha abituato alle farse che finiscono in tragedia, la marrazzeide è il contrario una tragedia che finisce in farsa.
Ciliegina sulla torta: il buon Piero dopo trans e cocaina non smette di scendere nella torbida spirale del peccato e si chiude in convento!
Come Gertrude, la monaca di Monza di manzoniana memoria.

martedì 27 ottobre 2009

Crownworld


Vorrei tornare, se posso, sulla vicenda Marrazzo e sulla solidarietà pelosa del nostro Presidente del Consiglio.
Leggendo i giornali di ieri scopro che Alfonso Signorini (Direttore di "Chi" e di "Sorrisi e canzoni Tv"avrebbe ricevuto da un'agenzia fotografica il trailer del video con la Marrazzata e la proposta di acquisto a 200.000,00 euro.
Signorini (omen nomen) non acquista e non pubblica ma informa il suo editore - Barbara Berlusconi - che informa papi, che chiama Marrazzo fornendogli tutte le indicazioni su come inserirsi nella trattativa con l'agenzia fotografica e acquistare il video in proprio.
A nessuno di tutti questi "signori" è venuta in mente la cosa più normale: denunciare alla magistratura quello che stava succedendo.
E poi crocefiggono Fabrizio Corona.

lunedì 26 ottobre 2009

Porci senza ali


Simona vieni giù dalla pianta.
La presunta correttezza di Berlusconi che ha avvisato Marrazzo in merito al video è strumentale, così come la solidarietà di quasi tutto il centro-destra.
Quella solidarietà sorniona e ironica che accomuna la vicenda del presidente della Regione Lazio a quelle più tristi che abbiamo vissuto negli ultimi mesi.
Quella solidarietà viscida e pelosa che tende a provare che tra dx e sx  l’unica differenza è che di qua c’è un virile puttaniere e di là uno sporcaccione pervertito.
Tutti maiali è uguale a nessun maiale.
Questa è la vera infamia sia per un elettore di dx che per uno di sx.

venerdì 23 ottobre 2009

Kouloughi

I Kouloughi, nel medioevo, erano i figli dei cristiani "rinnegati"  che avevano abbracciato la religione musulmana.

Brava Simona che non ci fai mai mancare nulla.
Dopo gli zerbini vaticani anche il rinnegato islamico.
A quando un sacerdote scintoisca, un animista nigeriano o uno stregone pellerossa?
I tuoi ospiti politici si sperticano in acrobazie verbali sui problemi di religione ma restano stranamente muti di fronte a due poveri cristi di pensionati che mangiano alla mensa dei poveri e affittano un letto a 200 euro al mese.
Spengo la tv e vado al cesso a vomitare.


 

giovedì 22 ottobre 2009

Ol gioedè l'è ol dé di macc'

A Bergamo dicono che il giovedì è il giorno dei matti, e forse hanno ragione.
Davvero non credo alle mia orecchie questa mattina.
La Sig.ra Carmela Rozza (pd) e Massimo Zanello (lega) che si scagliano contro un poverocristo che è uscito di galera grazie all'indulto.
Il poverocristo s'è trovato un posto di lavoro ma ora è a casa, insiene ad altri 83.000 lombardi, grazie alla crisi.
Per Zanello non doveva uscire di galera, per la Sig.ra Rozza il posto di lavoro doveva cercarso prima così in galera non ci sarebbe andato proprio.
"Oh, perdio, un delinquente deve fare il delinquente come si permette di reinserirsi e portare via il lavoro agli onesti?"
Per chi sia stato fatto il previti-indulto lo sanno anche i sassi ma per i nostri politici è sempre meglio alzare un po' di polverone nella speranza che ce ne dimentichiamo.

Venendo al caso del giorno la saga della famiglia Mastella è un nervo scoperto di sinistra e destra.
Il segno evidente che tra destra e sinistra non c'è differenza: mangiano nella stessa mangiatoia, si abbeverano allo stesso letamaio e trattano i cittadini con la stessa rivoltante supponenza.
Al posto di pontificare provate a chiedere scusa e andate a lavorare voi.
Se ci riuscite!

martedì 20 ottobre 2009

Cuore Impavido

Cari Antonello Patta (capogruppo di Rifondazione Comunista in provincia di Milano) e Giulio Gallera (capogruppo del Pdl a Palazzo Marino) il problema non sta nell'aumentare ma nel ridurre!
La proposta di introdurre l'ora di religione islamica in alternativa a quella cattolica è demenziale ancorché onerosa per la comunità.
Non bisogna introdurre nella scuola altre religioni ma TOGLIERE quelle che ci sono.
Il mio voto al primo che proporrà questo!
Il mio urlo strozzato come Braveheart: "Libertààààà"

venerdì 16 ottobre 2009

Tricolore: marrone, cachi, cacca

Gran Premio: Faccia come il culo
I° Calssificato della settimana:
MASSIMO GARAVAGLIA
(Vicepresidente della Commissione Bilancio e membro della Commissione parlamentare per la Semplificazione della Legislazione - Lega Nord )



Motivazione:
Definisce inaccettabile l'invito di un cittadino italiano, di fede musulmana, che invita un esponente della lega a pulirsi il culo con il tricolore dimenticando analoghe affermazioni sullo stendardo nazionale portate dalla dirigenza del suo partito.

Ricordiamole insieme:





giovedì 15 ottobre 2009

Massimo il bello


La notizia del giorne sono le intemperanze Matteo Mezzadri, 22 anni, di Savignano sul Panaro, coordinatore a Vignola ed membro della segreteria provinciale dei giovani democratici, che su Facebook ha scritto: "Ma santo cielo, possibile che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi!"
Massimo Zanello (assessore alle Culture, Identita' e Autonomie della Regione Lombardia - Lega) si straccia le vesti nei confronti delle inaccettabili violenze verbali, proferite nei confronti del primo ministro, da un "dirigente" di quella fazione politica che in passato ha sostenuto il terrorismo in Italia.
Zanello forse dimentica che il suo partito, la Lega, è in finale per il campionato mondiale di violenza e sopraffazione verbale.
Personaggi come Bossi, Borghezio, Salvini, Gentilini, Gobbo, un giorno sì e l'altro pure, vomitano improperi ed interperanze.
Con una sola differenza Matteo Mezzadri, s'è dimesso, l'allagra brigata della dirigenza leghista ha il culo ben ancorato alla poltrona

martedì 13 ottobre 2009

Suicidi

La crisi economica attanaglia le imprese.
Qualcuno non ce la fa e s'ammazza.
Se cerchi su google "imprenditore suicida" solo nella prima pagina escono almeno una decina di link a giornali che attestano di imprenditori che hanno scelto di ammazzarsi come negli Stati Uniti durante la grande crisi del '29.
Tutta "roba fresca" da maggio ad oggi.
Questi comunque sono meno pericolosi perche non si sono fatti esplodere davanti ad una caserma con una bomba fatta col concime.
Il problema vero è la crisi economica e la mancanza di danaro delle famiglie, il resto son "maullate".

Mohamed Game


Se si entra nel sito di milano.azinet. it e si digita: Mohamed Game il risultato rende un'impresa edile, impianti elettrici, citofonia, allarmi, automazioni.
C'è anche il numero di un cellulare.
Mohamed Game è il libico attentatore della Caserma Perrucchetti di Milano.
Ma Mohamed Game, fino a due anni fa, era uno stimato imprenditore, un esperto elettricista con una solida impresa edile di 45 persone. Vestiva all'occidentale, i vicini di casa ne parlano come di una persona "normale": una moglie, due figli. 
Poi qualcosa è andato storto, i pagamenti non arrivavano e i debitori hanno iniziato a farsi sentire.
Forse non sapremo mai se la situazione economica dell'uomo potrebbe averlo spinto al gesto di ieri mattina ma di sicuro lascia intendere che la situazione della famiglia non era affatto rosea.
Un fatto è certo: le disavventure economiche avevano riavvicinato Game alla religione islamica, poi qualcosa ha fatto clik e oggi Mohamed è piantonato in ospedale senza una mano e un pezzo di faccia.
Tutto questo nei telegiornali di ieri non c'era.
C'erano invece le illazioni sui contatti con il centro islamico di viale Jenner, con il terrorismo internazionale, con al qaeda.
A nessuno è venuto il dubbio che ci sono anche persone che compiono gesti eclatanti magari per la mancanza di un lavoro o per la disperazione di una vita difficile.
Pericolosi terroristi si aggirano per l'Italia.
Alcuni protestano per giorni sui tetti delle fabbriche, altri si danno fuoco come i bonzi.

giovedì 8 ottobre 2009

Gran Premio: la faccia come il culo!

I° Classificato della settimana:
LORENZO DEMARTINI  
(Consigliere Regione Lombardia - Vice Presidente della Commissione Speciale per lo Statuto - Lega)


"Come facciamo ad abbassare lo
stipendio dei parlamentari, considerando tutto il
lavoro frustrante che fanno?!?"

8 milioni di marionette


Come si può non parlare del fatto del giorno e ancora di più delle allegre dichiarazioni di Stanlio "Bossi" che, probabilmente esaltato dall'anteprima del film "Barbarossa", ipotizza la solita discesa in armi del popolo gallo-leghista. Qualcuno del PDL, smorza i toni, affermando che Bossi parla alla "sua gente", e  così facendo bolla come "stupido" l'elettorato leghista.
Il parere della Suprema Corte, ha comunque il merito di aver ricompattato immediatamente le fila della maggioranza che si stava sfilacciando.
Bossi, Fini e Cicchitto, i vertici del triangolo delle Bermuda di casa nostra, si sono precipitati a chiarire che di elezioni anticipate non se ne parla neanche: "Scherzi?! Con tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare qui..."

mercoledì 7 ottobre 2009

No burqa, no party!


A forza di dai e dai anche la Lega, ogni tanto riesce a tirar fuori qualcosa di accettabile o quantomeno a non fare il sempre il pesce in barile.
Il progetto di Legge per vietare burqa e niquab è cosa buona e giusta.
La storia è un po' più antica rispetto a quanto la Lega voglia fare credere.
Tutto è iniziato dopo che un sindaco comunista  francese s'è rifiutato di celebrare il matrimonio civile  a una donna in burqa. Al rifiuto della donna di levarsi il burqa il sindaco comunista s'è rifiutato di celebrare il matrimonio, così come un leghista qualunque.

Stupisce che la sinistra italiana a suo tempo abbiano difeso il diritto a portare velo burqa e niquab in nome del multiculturalismo, benchè vìolasse le Leggi della Repubblica.
Si ricorderanno le polemiche per le ordinanze comunali varate da amministrazioni di centro destra per vietare burqa e niquab e che le sinistre urlarono al "nazi-fascio-leghismo" mentre in Francia i comunisti a quanto pare sono i primi a rendersi conto che burqa e niquab sono lesivi dei diritti delle donne.

Come quasi ogni proposta della lega tuttavia è incompleta: la legislazione francese non solo impedisce l'uso di burqa e niquab in pubblico ma anche di qualsiasi abito o ornamento religioso nei locali della pubblica amministrazione.
La proposta della Lega, in ossequio al Vaticano-Romano non impedirà ai nostri prelatoni di scorazzare per l'italia con tonaca e camauro e alle nostre suore di indossare veli e scapolari.

martedì 6 ottobre 2009

Piano piano zitto zitto, vien giù un'altro controsoffitto...


Puntatina frizzante questa mattina :-)
De Nicola molto agguerrito porta dei montanti micidiali, ma spesso va a vuoto.
Porcari gioca meglio di gambe e alla fine potrebbe venire fuori alla distanza.
Nel frattempo, tra un frizzo e un lazzo, ieri in una scuola di Napoli, è caduto un pezzo di un pezzo di controsoffitto.
Così, senza terremoti, senza alluvioni.
E' caduto e basta.
Una studentessa al pronto soccorso ma la Vicepreside che minimizza: "Solo un po' di spavento ma niente di tragico. La prognosi, per la ragazza, è di tre giorni, - aggiunge - in quel momento gli studenti stavano seguendo la lezione di matematica e nessuno di loro si è precipitato fuori per la paura."
Ormai anche gli studenti si stanno abituando a tutto. Tra un po' a li vedremo a scuola con l'elmetto.

lunedì 5 ottobre 2009

Da Messina a Segrate, passando per l'Aquila


Ma quali aiuti a Messina?
Ma non scherziamo!
Posso anche essere dispiaciuto per le vittime ma davvero non capisco perchè bisogna aiutare chi è causa del proprio male.
Avete incendiato, disboscato, costruito illegalmente e abusivamente?
Perchè dobbiamo pagare noi per i vostri reati, ambientali e immobiliari?
Non ho mai espresso un parere sul terremoto in Abruzzo.
Ma anche in questo caso, perchè dobbiano ricostruire per tutti, e non solo per quelli che, negli anni, si sono attenuti alle norme antisismiche?
Continuo a pensare che questo paese è ben strano da questo punto di vista.
Chi delinque è un martire, come Berlusconi con la Mondadori.
Chi si attiene alla legge invece è un pirla, che spesso elegge delinquenti.
Così in una diabolica spirale senza fine...