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venerdì 27 settembre 2013

Un politico coi baffoni

Enio Moretti, l’amministratore unico di Chiari Servizi, ex consigliere regionale della Lega Nord fra il 2005 e il 2010, e già nello staff tecnico del sindaco di Chiari, dalle prime ore di martedì è agli arresti domiciliari.
Insieme a lui il fratello Renato Moretti e due fratelli calabresi soci in affari e i fratelli calabresi Rocco e Vincenzo Natale.
Secondo la Procura, che ha contestato anche i reati di associazione per frode fiscale in concorso, fatture false, distruzione di scritture contabili, indebite compensazioni e caporalato. Moretti sarebbe al centro di un sistema illegale basato su fatture gonfiate e crediti d'imposta fittizi utilizzati da una galassia di società di suo riferimento per pagare illecitamente i contributi dei dipendenti con il meccanismo della compensazione.
Questa è solo l'ultima delle "beghe" che hanno coinvolto il Moretti politico.
Il 14 dicembre 2012 Moretti risulta tra i 40 consiglieri regionali lombardi indagati per peculato dalla procura di Milano, per utilizzo illecito dei rimborsi spese dei gruppi consiliari, spese che ammontano a circa un milione e trecento mila euro, effettuate fuori dall’attività politica con soldi pubblici. L’indagine, condotta dalla Gdf  milanese, vedeva indagati i consiglieri del Pdl e della Lega Nord.
Qualche mese dopo, l' 11 luglio 2013, La Corte dei Conti della Regione Lombardia vuole chiarimenti sui rimborsi di sette ex consiglieri regionali della Lombardia e ha emesso inviti a dedurre nei loro confronti. Si tratta di sette consiglieri di Pdl e Lega: Giulio Boscagli, Paolo Valentini, Antonella Maiolo, Giovanni Bordoni, Enio Moretti, Massimiliano Orsatti e Angelo Ciocca. Sono stati contestati danni erariali per 500mila euro a carico della Regione Lombardia in ordine ai rimborsi ottenuti, nel periodo 2008-2011 e nella prima parte del 2012, per spese estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere.
Erano entrati in politica per cambiare l'Italia.
L'anno fatto.
In peggio!

giovedì 3 settembre 2009

Fenomeno Verde

Questo Massimiliano Orsatti (Assessore al Turismo Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano) entrerà presto nella mia personale top ten del leghista-panda da difendere assolutamente dal rischio estinzione.
Caro Orsatti probabilmente lei "Gomorra", il libro di Saviano, l'ha letto nella selezione del Reader's Digest.
E' assolutamente vero che si parla della Cina come del paese produtore del maggior numero di "patacche".
Ma è altrettanto vero che nel libro esistono precise accuse nei confronti di tutta quell'imprenditoria (soprattutto PADANA) che chiude le aziende italiane e produce in Cina.
Perchè per la "Bottega Veneta", che produce a Prato coi cinesi clandestini, piuttosto che direttamente in Cina (vedi Report di domenica 18 maggio 2008), non esiste reato. Invece il marocchino che vende le "Louis Vuitton" sulla strada rischia l'arresto?