Visualizzazione post con etichetta silvio berlusconi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta silvio berlusconi. Mostra tutti i post

mercoledì 30 aprile 2014

Circonvenzione d'incapace

Ve la ricordate la lettera di quel signore che venne recapitata nelle caselle postali, poco più di un anno fa, con sopra scritto a caratteri cubitali "Rimborso IMU 2012"?
Ve li ricordate i servizi televisivi con le code dei vecchi agli uffici postali e ai C.A.F. che cercavano di farsi rimborsare la tassa? Quanto c'avete riso sopra? Quanto avete riso per il giudice Ingroia che denunciando Mr. Banana per voto di scambio, si vedeva archiviato il caso?
Prendere per il culo i cittadini, soprattutto quelli meno svegli resta sempre uno sport molto praticato, non è un caso se ci si cimenta anche il nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi.
I pensionati che quest'anno usano i C.A.F. del sindacato (CGIL/CISL/UIL) si ritrovano, tra la documentazione da firmare, anche la comoda cartolina riportata in immagine.
Solerti ausiliari del sindacato propongono di all'ignaro pensionato un aumento di pensione a fronte della formale richiesta.
Secondo me, qualcuno firma pure ...e potrei giurare che non sono sempre gli stessi coglioni che già avevano abboccato alla letterina dello scorso anno! 

giovedì 28 novembre 2013

Referendum radicali

Fonti della Cassazione fanno filtrare la notizia che nessuno dei quesiti sulla Giustizia e sui Diritti Civili, presentati a settembre dai Radicali, ha raggiunto il quorum delle 500 mila firme valide per ottenere il via libera al referendum.
I quesiti erano stati presentati a settembre, quando i Radicali godevano anche del sostegno del Pdl. Silvio Berlusconi in persona, sabato 31 agosto, aveva firmato in un gazebo dei Radicali non solo i sei quesiti sulla Giustizia Giusta, ma anche altri sei sui Diritti Civili, compreso quello sulla legalizzazione delle droghe leggere.
Delle 5 milioni di firme promesse da Berlusconi, annunciate dal capogruppo PDL alla Camera Renato Brunetta, nemmeno l'ombra.
Ma si sà che le promesse come i numeri di Berlusconi durano lo spazio di una notte.
Insomma per farsi una canna, bisognerà rivolgersi al pusher sotto casa che, guarda caso, sarà un immigrato clandestino, che rischierà l'ergastolo comminato da un giudice senza responsabilità civile. 

venerdì 15 novembre 2013

Cavallo Pazzo

L'Ordine al “Merito del Lavoro” è l'istituzione della Repubblica Italiana destinata ai cittadini italiani, «che si siano resi singolarmente benemeriti, nell'industria, nel commercio e nell'artigianato».
Il Ministero dell'Industria, ci ricorda che, tra i requisiti indispensabili per ottenere il titolo di Cavaliere del Lavoro occorre aver tenuto «una spiccata condotta civile e sociale».
Dopo le note vicende che vedono coinvolto il Cavaliere più conosciuto d'Italia, vien da domandarsi, con quale criterio vengano scelti i papabili al titolo.
E' di questi giorni la notizia dell'inclusione agli atti, da parte della Procura di Ivrea, di alcuni documenti relativi al nuovo filone d’inchiesta, per omicidio colposo, all'Olivetti, che, ad oggi, vede 24 indagati, tra cui i Cavalieri del Lavoro: Corrado Passera e Carlo De Benedetti e il fratello di quest'ultimo il senatore del PD Franco.
La vicenda si riferisce all'esposizione alle fibre d’amianto cui sono stati vittime i lavoratori dell'Olivetti negli anni '80 e '90.
Ad oggi il mesotelioma ha già fatto due vittime e un numero imprecisato di dipendenti affetti da tumore polmonare.
Il cavaliere del Lavoro Carlo De Benedetti, tessera n° 1 del PD, è stato presidente dell’azienda di Ivrea dal 1978 al 1996.
Già nel 1981 il Politecnico di Torino evidenziava la presenza in "elevate proporzioni" della tremolite d’amianto nel talco utilizzato, in fabbrica, in moltissime lavorazioni.
Ma c’è di più, nell’aprile 1988, un’indagine del servizio Ecologia della Olivetti rilevava la presenza di fibre d’amianto in molte strutture, dalle controsoffittature agli intonaci, dove lavorano centinaia di dipendenti.

domenica 29 settembre 2013

C'a ricetta di Cicirinella...

La televisione riprende il Presidente Napolitano, in visita alcarcere di Poggioreale a Napoli, mentre sorseggia un caffè, offerto da un detenuto, nel bicchierino di plastica.
Mi torna alla mente l'indimenticabile canzone di Fabrizio De Andrè.
Ma qui, al contrario della canzone, Cicirinella e Don Raffaè stanno dall'altra parte delle sbarre.
Napolitano parla di indulto, addirittura di amnistia e a Poggioreale scoppia l'applauso, come per un goal di Hamšík.
Poggioreale è un po' troppo distante da Rebibbia e lontanissimo da San Vittore.
Dev'essere questo il motivo per cui Silvio Berlusconi non l'ha sentito e ha intimato ai suoi ministri di abbandonare il governo, silurando l'esecutivo.

domenica 8 settembre 2013

Tiro incrociato

Due notizie della scorsa settimana hanno meritato il solito fragoroso silenzio della maggior parte dei media.
La prima riguarda il nostro ex primo ministro, condannato in via definitiva per evasione fiscale.
Mr. Banana sabato 31 agosto ha firmato i 12 referendum proposti dal Partito Radicale di Pannella. Niente di strano se accanto ai referendum che vorrebbero riformare la giustizia e il finanziamento pubblico dei partiti, non ce ne fossero due: quello relativo all’immigrazione, con l'abrogazione delle norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare e quello relativo al carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti.
Chissà cosa penseranno ora gli elettori e le elettrici dello schizofrenico Silvio sul voltafaccia del leader del governo che ha emanato le leggi Bossi-Fini sull'immigrazione a Fini-Giovanardi sulle droghe.
La seconda riguarda il neo segretario del PD, l'ex sindacalista Gugliemo Epifani che frequenterebbe, senza esserne iscritto, il "Circolo Antico Tiro al Volo" ai piedi del nobile quartiere romano dei Parioli.
L'iscrizione al circolo costa 30mila euro più 3.500 euro a testa all'anno, poco più del dopolavoro ferroviario.
Durante la puntata di "Presa Diretta" andata in onda lunedì 2 settembre, il responsabile della struttura, l'avvocato Michele Anastasio Pugliese, aveva detto che Epifani era un socio. Il segretario del Pd ha smentito. Certo è che Epifani quella struttura la conosce e la frequenta. Non versa la ricca quota per l'iscrizione annuale, tuttavia oltre a sceglierla per festeggiare, nel 2010, il suo 60° compleanno, l'ha scelta spesso per cenare con la moglie e con qualche amico come lui stesso ha ammesso: “Ma non faccio sport, ci vado qualche sera. Cercavo un posto a modo per un rinfresco con gli amici”. Tra gli amici ci sono anche i due segretari di CISL e UIL, Pezzotta e Angeletti che, fin dal 2004, usavano la prestigiosa struttura per i loro vertici sindacal-governativi.

domenica 4 agosto 2013

Tu chiamale se vuoi... emozioni

Diciamocelo.
La conferma della condanna in Cassazione di Berlusconi, gli amici del Cavaliere, non l'hanno proprio presa sportivamente.
Michele Perini, presidente di Fiera Milano, membro del Consiglio di Amministrazione di Mediaset e del Consiglio Direttivo e della Giunta di Assolombarda, qualche minuto dopo la sentenza scrive sulla pagina FB di Giulio Gallera, consigliere regionale del Pdl, e ospite costante di Aria Pulita: "Al giudice De Pasquale bisogna augurare un brutto vivere, di soffrire". Roba da fattucchiere e da toccarsi i maroni.
Mezz'ora dopo aggiunge: “Facciamo come in Egitto, segniamo le case dei giudici che tutti sappiano dove vivono”.
In realtà, leggendo la Bibbia, in Egitto, gli ebrei segnavano le proprie case, non quelle degli egiziani, chi segnava le case degli ebrei invece erano i nazisti, in Germania negli anni '30. Ma la bibbia come la storia probabilmente non sono il forte di Perini.
Prontamente rimossi, sia i post che la pagina FB, Perini si scusa: “A volte le emozioni e le tensioni superano l’intento"
Vedersi in un sol colpo il titolare della propria azienda in carcere e a rischio i propri emolumenti, come diceva Lucio Battisti: "tu chiamale se vuoi... emozioni

venerdì 2 agosto 2013

Game Over

I giudici della sezione feriale della Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, hanno emesso il loro verdetto: confermate le condanne per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi e degli altri tre imputati del processo Mediaset. Resta dunque la condanna a quattro anni di reclusione per Berlusconi: tre anni coperti da indulto, l'anno residuo da scontare ai domiciliari o con l'affidamento ai servizi sociali. La Cassazione ha invece annullato la sentenza limitatamente alla pena accessoria a carico dell'ex premier, l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e ha disposto il rinvio alla Corte d'Appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria. Durante la diretta televisiva della lettura del verdetto, alla parola "annulla" pronunciata da presidente Esposito in riferimento alla pena accessoria, l'interdizione, un grido di esultanza si è levato dalla folla radunata in via del Plebiscito, tenuta dietro le transenne dalle forze dell'ordine. Poi, quando è apparso chiaro che la condanna del Cavaliere era invece confermata, è arrivato lo sconforto. (...sic)

martedì 25 giugno 2013

Idem

Ci sono giorni in cui le notizie mi riconciliano con il mondo.
La condanna di Mister B. è indiscutibilmente una buona notizia.
Ma la migliore del San Giovanni 2013 sono le dimissioni della "biondina" ministro per le pari opportunità Josefa Idem.
Del puttaniere Berlusconi, abituato a forzare le norme ai suoi "desiderata", ce n'eravamo già fatto un'idea precisa, ma la vera notizia è la caduta verticale dei luoghi comuni sull'onestà dei cittadini di lingua tedesca, ancor prima che dei campioni dello sport.
Un ministro che evade le tasse, è già abbastanza deplorevole, soprattutto in un paese in cui il governo usa le tasse in modo così disinvolto.
L'altoatesino ministro si dimette dal governo ma non dal parlamento, con lo stipendio dei prossimi 15 giorno sanerà l'ICI non pagata. 
Gli unici che resteranno a remare controcorrente saranno, al solito, i cittadini.

venerdì 17 maggio 2013

Coma profondo

Il coma vigile, dal punto di vista medico, è un'evoluzione del coma caratterizzata dalla ripresa della veglia, senza contenuto di coscienza e consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante.
E' quanto è successo ieri al capogruppo del Partito Democratico al Senato, Luigi Zanda.
In un'intervista al quotidiano della CEI "Avvenire" affermava: «Secondo la legge italiana, in quanto concessionario di televisioni pubbliche, Silvio Berlusconi non è eleggibile».
Istantanea la levata di scudi del PDL: Brunetta ricorda che PD e PDL sono insieme al governo e accusa Zanda di mettere l'esecutivo a rischio.
Di fronte alle dichiarazioni presidente dei deputati del PDL, Zanda ha la stessa reazione che qualcuno di noi ha quando, per strada, si accorge di aver pestato una deiezione canina: «E' una posizione personale, serve la depenalizzazione di alcuni reati».
Mentre Zanda rientra in coma profondo, si apre una speranza per il ghanese Kabobo: tra qualche mese, in tutta tranquillità, potrà fondare il nuovo PSI: Piccone e Spranga Italiano.

venerdì 10 maggio 2013

C'era una volta...

Parlare ancora delle vicende giudiziarie di Berlusconi è eccitante quanto un Tavor.
Una delle favolette che ci vengono propinate costantemente dagli esponenti del PDL, è quella che l’evasione fiscale per cui è stato condannato Berlusconi sarebbe per una cifra irrisoria.
Sembra incredibile che un gruppo che paga 580 milioni di euro di tasse ne evada 7.
In realtà l’inchiesta partì per 368 milioni di dollari di evasione, poi prescrizioni e leggi “ad personam” hanno limato la cifra fino a quella che oggi ci viene propinata.
Il problema più che economico è morale, se questa cifra viene evasa da un singolo cittadino è un fatto grave, ma se chi si macchia di questo reato è esponente politico che ottiene il 28% dei voti degli elettori, è inaccettabile.
Domani il PDL manifesterà a Brescia, per fortuna pioverà.

domenica 28 aprile 2013

Tutti insieme... mortalmente

Era il 1983 quando, il direttore de "il Manifesto", Luigi Pintor, scrisse un celebre articolo titolato "Non moriremo democristiani".
Preveggenza: dieci anni dopo, è cominciato il ventennio berlusconiano.
Questo nostro paese è vecchio, più dentro che fuori. 
Fedeli al motto latino: "in medio stat virtus", non esiste una destra e una sinistra, la rincorsa è al centro.
Sembra un'esercitazione semantica: la destra rimanda a catastrofi belliche, meglio chiamarla moderatamente centro-destra, la sinistra foriera di analoghe catastrofi post belliche, è cattocomunisticamente centrosinistra.
Il nuovo governo è il figlio di questo binzantinismo. Un merletto di finissima diplomazia.
Tutti inseme appassionatamente al centro, a partire dal primo ministro, così consanguineo con il mentore dello schieramento opposto.
La spartizione dei ministeri, neanche a dirlo, è degna del democristiano manuale Cencelli, la formula algebrico-deterministica di ripartizione in base al peso elettorale di ogni singolo partito o corrente politica.
Berlusconi ci ha insegnato che giovani e donne "at-tirano" e allora mettiamone un terzo.
Come un Circo non sarebbe tale se non avesse l'uomo forzuto e la donna barbuta, il ministro dell'Integrazione, è di origine congolese, per "par condicio" geografica, il ministro dello sport è un tedesco pluri campione olimpico, entrambe donne, entrambe senza portafoglio.
Emma Bonino andrebbe pure bene è stata candidata sia col centro destra che col centro sinistra e votata anche come Presidente della Repubblica dal movimento di Grillo, ma è troppo anticlericale, meglio metterla all'estero.
I ministeri col portafoglio di peso sono tutti in mano a politici seri e riconoscibili di PDL e PD meno L e adesso comincia la spartizione dei sottosegretariati.
A Palazzo Chigi si brinda, in piazza si spara.
Grillo, prevedeva che Barabba sarebbe resuscitato, e aveva ancora ragione lui...  

lunedì 25 marzo 2013

I figuranti

Silvio Berlusconi deve avere sicuramente un fratello gemello.
Se solo una settimana, a Milano, fa i media ci rendevano l'immagine di un vecchio malcilento in tuta e cappellino con l'uveite e problemi cardiovascolari braccato in ospedale dai torquemada della magistratura, sabato, a Roma, abbiamo ritrovato il solito leone in splendida forma.
Problemi di salute a parte, sulla rete impazza la polemica sulle centinaia di ottuagenari pagati 10 euro reclutati dall'agenzia Aba.video, per conto del partito di Berlusconi,  per riempire la piazza. 
"La paga è una miseria - accenna uno dei figuranti - 10 euro per un pomeriggio, ma la pensione è uno schifo e si deve pur arrotondare in qualche modo".
Tutti hanno un prezzo: dopo le signorine dell'Olgettina, i vegliardi del Pio Albergo Trivulzio!  

domenica 10 marzo 2013

Cecità

Che Silvio Berlusconi avesse un problema oftalmico non doveva certo scoprirlo il Tribunale di Milano, qualcuno di noi, visto come siamo stati governati negli ultimi 4 lustri, nutriva già da tempo qualche sospetto.
I guardiaspalle di Mr. B, gli "onorevoli" avvocati Longo e Ghedini avevano chiesto la sospensione del processo per legittimo impedimento per motivi di salute.
I giudici del processo d’appello Mediaset, hanno mandato al San Raffaele due medici-periti: "Non sussiste un impedimento alla partecipazione, l’infiammazione agli occhi c’è, va curata, ma non è tale da non poter presenziare alle udienze".
Di fronte all’esito della perizia, la Corte non poteva che respingere la richiesta.
Gli 8.600.000 italiani, che alla fine dello scorso febbbraio hanno votato per il PDL, sembrano vivere nel romanzo di José Saramago "Cecità".
L'unico augurio è che l'epidemia si risolva presto, esattamente come nelle fantasticherie dello scrittore portoghese.

giovedì 21 febbraio 2013

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio

Ultimi scampoli di campagna elettorale: la paura fa 90!
Appena accendi un televisore dall'altra parte del video c'è qualcuno che vomita un insulto, una bestemmia o un ingiuria contro Beppe Grillo.
L'ansia dei politici, più delle proiezioni dei sondaggi, fanno capire quanto il Movimento 5 Stelle stia raccogliendo.
Il clima generale è quello della svendita per cessata attività.
Berlusconi non solo promette di restituire l'IMU ma, da bravo scolaretto, si porta avanti coi compiti, ed invia ai cittadini il modulo per il rimborso. Bossi, che in famiglia ne annovera parecchi, parla di colpo di genio.
La sinistra, come sempre, strizza un po' l'occhio alla "sfiga" e Bersani, per non sentirsi da meno, promette l'abolizione del ticket per le visite medico specialistiche.
Rigor Montis s'inventa di sana pianta, che il cancelliere tedesco non gradirebbe un governo di sinistra e Standard & Poor’s minaccia l'Italia con oscuri presagi di recessione.
Domenica andrò al seggio con una collana d'aglio, un ferro di cavallo in tasca, titillandomi selvaggiamente gli zebedei!

martedì 19 febbraio 2013

Galline vecchie

Come giusto che sia, gli ultimi scampoli di campagna elettorale alzano il livello dello scontro.
Tutti contro tutti: Berlusconi minaccia Maroni che lo abbraccia, Renzi sfotte Berlusconi e Rigor Montis, da bravo professore, bacchetta tutti.
Unico punto d'accordo è la santa alleanza contro Grillo, che questa sera sarà in P.zza Duomo a Milano.
Il Movimento a 5 Stelle fa paura davvero, altro che Giannino o Ingroia!
Per i gladiatori mediatici di professione, chi sceglie di stare fuori dal pollaio televisivo e non risponde alle domande dei giornalisti è una vera jattura.
Difficile combattere con chi si sottrae alla disfida e, per vincere, si affida direttamente ai cittadini, senza mediazioni escatologiche.
Disfida avvincente, anche per chi come me, da anni ha deciso di stare fuori dall'agone politico, guardando con disincantata ironia il trambusto della capponaia.

lunedì 18 febbraio 2013

L'ombra del campanile

Febbrili e convulsi movimenti a meno di una settimana dal voto.
Ieri mattina qui, a Trezzo sull'Adda, gli immancabili banchetti dei partiti nelle adiacenze della Chiesa.
Sono uscito per verificare di persona, chi fosse più vicino all'ombra del campanile: poca gente e sostanziale parità.
Sempre ieri, Mario Monti, invitava Bersani e Berlusconi ad un confrontro televisivo, per cercare d'arginare la diffusione furiosa dell'antipolitica.
Mario Monti non è neanche sfiorato dal fatto che chi è furiosamente incazzato non è contro la politica, ma contro "questa" politica.
Mentre i salotti televisivi si svuotano nella narcolessi imperante, le piazze tornano a riempirsi nel fragoroso silenzio generale.
I candidati politici non hanno ancora la precisa percezione della tempesta che si sta abbattendo sulle loro teste.
O forse si...

lunedì 28 gennaio 2013

Berlussolini

A volte vien da domandarsi perché le idiozie di un ex primo ministro debbano riempire le prime pagine dei giornali.
E' accaduto, per l'ennesima volta, ieri con Berlusconi che, presente alla commemorazione della Giornata della Memoria, a Milano, prima di schiacciare un pisolino, ha affermato che, a parte le leggi razziali Mussolini fece delle buone leggi.
La capacità e il successo di un governo si valutano nel proprio complesso non in funzione di singoli aspetti.
Se Mussolini, da una lato, ha innovato il paese, introducendo alcuni diritti non secondari, non è marginale ricordare che questo è stato fatto con la pelle e il sangue di più di mezzo milione di italiani morti nella follia della seconda guerra mondiale.
Anche il ventennio berlusconiano ha portato rimarchevoli innovazioni sociali e civili, come il divieto di fumare nei locali pubblici e la patente a punti, ma nel suo insieme non mi sembra che stiamo vivendo proprio meglio di vent'anni fa!