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giovedì 26 luglio 2012

Il gazzettiere padano


Dai e dai finalmente la Procura di Milano ha dichiarato di aver inserito il Presidente della Regione Lombardia nel registro degli indagati.
Roberto Formigoni, durante la conferenza stampa, seguita alla pubblicazione dell'indagine, sostiene che le accuse nei suoi confronti non sono un granché e che la colpa è dei giornalisti "gazzettieri della Procura"
Il nocciolo della questione è la presunta creazione di fondi neri per 69 milioni di euro della fondazione Maugeri. 
Secondo l’accusa, si legge nel provvedimento, Formigoni ha «partecipato alla formazione di delibere dirette a trasferire ingenti risorse pubbliche ulteriori finalizzate a far ottenere alla fondazione Maugeri indebiti vantaggi».
In soldoni: una quindicina di delibere riguardanti le cosiddette funzioni sanitarie non tariffabili, ovvero quelle concesse in via discrezionale dal Pirellone. 
La procura è pronta ad ascoltare Formigoni sabato prossimo. Toccherà al presidente decidere se sia o meno disponibile. Il numero uno del Pirellone dice di essere disposto a presentarsi ai pm, anche se per il momento tergiversa: «Ci andrò, ma ho bisogno di tempo».
Quest'anno, dopo l'incarcerazione di Daccò è troppo preso ad organizzarsi le ferie da solo.

lunedì 28 maggio 2012

Maggiordomi


Come nei migliori romanzi gialli l'assassino è sempre il maggiordomo.
L'infido fuguro ormai è relegato esclusivamente nelle case dei regnanti.
In tempi di crisi ai prìncipi e ai potenti del mondo rimangono solo le colf filippine.
Tutti gli altri s'arrangiano in famiglia, ai più fortunati restano gli amici, ma anche in questo caso l'ombra del tradimento è dietro l'angolo.
Ne sa qualcosa il governatore della Lombardia Formigoni, tirato in ballo dal suo "amico", il consulente per la sanità in regione, Pierangelo Daccò.
Dai verbali della magistratura uscirebbero cene in ristoranti a cinque stelle, tre Capodanni consecutivi alle Antille, dove Formigoni avrebbe alloggiato in ville da sogno "senza corrispondere alcuna quota", uno yacht ad uso esclusivo per varie estati, un cadeau che, da solo, varrebbe 144 mila euro. Formigoni grida al complotto, ma la morte politica sembra prossima. 
Sulla lapide ci sarà scritto: "Niente fiori ma opere di bene..." I fiori che spariranno sono quelli delle sue camicie, delle opere resterà invece la Compagnia, quella di CL.