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sabato 12 aprile 2014

Sicurezza percepita

La storia della "percezione" è cominciata nell'estate del 2006.
L'ondata di caldo eccezionale avvertita dalla popolazione, era in palese controtendenza con le temperatura effettiva riportata sul termometro.
Orde di specialisti ci spiegarono la differenza tra la temperature reali e quello che noi sentivamo sulla pelle.
In un mondo sempre meno analogico e sempre più digitale, il virtuale cominciava a prendersi il suo spazio. 
Negli anni successivi la storia della percezione ha toccato i più svariati ambiti del vissuto.
La crisi economica è solo "percepita" non tangibile, i prezzi e le tasse che aumentano, di fatto sono solo una sensazione e non hanno nulla di reale.
"Percepito" è altre sì il problema dell'immigrazione: non siamo noi ad essere razzisti solo loro a non essere italiani. 
Anche la politica è solo "percepita" come una schifezza. Il politico ladro è virtuale, quello che alla fine sparisce veramente è il portafoglio.
All'universo della "percezione" non sfugge neanche la sicurezza.
A questo proposito, "La Città di Trezzo sull'Adda", il patinato periodico dell'Amministrazione Comunale in distribuzione in questi giorni nelle caselle di posta, a pagina 6, ci informa come la nostra città oltre ad essere presidiata, quattro ore al giorno, dall'agente di quartiere è video sorvegliata h24 da 14 telecamere più 3 impianti di monitoraggio delle targhe automobilistiche ai varchi di accesso al centro abitato.
La sensazione di vivere tra l'orwelliano "Grande Fratello" e Matrix, se da un lato mi rassicura, dall'altro mi inquieta non poco.
Sapere che l'occhio vigile del virtual-terminator comunale sorveglia, in ogni momento, ogni mio passo mi tranquillizza parecchio.
Sarei meno sereno se pensassi che l'occhio digitale osservasse solo i cittadini onesti e non le canaglie vere.
Alla fine dello scorso mese di febbraio nella mia abitazione è stato commesso un furto.
Tre delinquenti, probabilmente rumeni, hanno parcheggiato la loro auto sotto casa mia. Due si sono arrampicati sul tubo del gas e dopo aver scassinato la porta del mio balcone si sono introdotti in casa saccheggiandola.
Le informazioni, abbastanza dettagliate, sul tipo di auto e sulla dinamica dell'evento sono state raccolte dagli occhi dei vicini, non dalle telecamere, che, come pubblicizzato sul giornalino locale, dovrebbero servire "per gli accertamenti e per le indagini di Polizia Giudiziaria".
I Carabinieri della Stazione di Trezzo ai quali ho sporto denuncia, non mi hanno fatto nessun cenno al sistema.
Le 17 telecamere disseminate per la città non sono riuscite a rilevare neanche il numero della targa dell'auto.
Sarò colpa del numero 17.

Come si dice: la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo! 

domenica 2 marzo 2014

Fancazzismo...

«Collega Salvini è una vergogna […] sei l’unico che non abbiamo mai visto in riunione. È facile dire che abbiamo fatto aria: no, abbiamo lavorato nell’interesse delle piccole aziende, dei lavoratori, degli appalti pubblici statali. […] Lei è solo in tv, mai in aula per lavorare. È una vergogna, sei un fannullone in questo parlamento». Così, in italiano, il socialista belga di origini italiane Marc Tarabella ha attaccato Matteo Salvini durante il dibattito in seduta plenaria sul suo rapporto sulla direttiva appalti pubblici, dopo che il segretario della Lega Nord aveva definito il testo «tanta aria» come, aveva aggiunto, «per la direttiva sui pagamenti della pubblica amministrazione». «È un documento che giustifica lo stipendio di una burocrazia europea che complica la vita delle imprese e dei lavoratori» aveva detto Salvini, relatore ombra dello stesso testo, suscitando la reazione di Tarabella, il quale, furibondo, ha fatto notare a Salvini che non aveva nessun diritto di criticare il lavoro dei colleghi, visto che lui non si era mai presentato alle sedute.
Investito dalla rabbia del collega, il Segretario della Lega Nord ha incassato la lezione, replicando a caldo: «Non me la prendo, anche se colleghi di sinistra querelerebbero. Sarei stato più presente se fin dall’inizio avessi avuto la certezza che non saremmo arrivati al niente e non avremmo portato nulla alle Pmi. Ringrazio il collega, non mi offendo e lo prendo come uno stimolo ad essere più presente».
A freddo sul proprio profilo Facebook Salvini replica coi numeri: «FANNULLONE e assenteista? CAZZATE! Menzogne smentite dai numeri e dai risultati ottenuti. Il sito mepranking.eu mi assegna infatti il 91% di produttività, con 255 documenti attività ed interventi, e ben 527 deputati dietro di me in "classifica" per attivismo parlamentare. L'altro sito votewatch.eu mi riconosce invece di aver emendato oltre 100 Rapporti (più di altri 600 Parlamentari) e di aver presentato 151 interrogazioni (sono fra i primi 100). E considerate che come leghista sono l'unico nella mia Commissione, e quasi tutte le nostre proposte, anche le più ovvie e di buonsenso, vengono bocciate senza discussione. Lavoro 18 ore al giorno, in Parlamento, nelle fabbriche e fra la gente proprio per risolvere i problemi che gli EURO-FOLLI creano con le loro pazzesche direttive e la loro MONETA CRIMINALE. Ora pubblico il video integrale della polemica di ieri, che invece, alcuni siti e giornalisti di sinistra hanno ritagliato ad arte».

lunedì 13 gennaio 2014

Il Tar annulla il voto in Piemonte

Come sempre più spesso accade, dove la politica non riesce a risolvere i problemi, ci mette una pezza la magistratura.
E' della scorsa settimana la sentenza del TAR del Piemonte che, a quasi 4 anni di distanza, annulla le elezioni regionali che hanno eletto Roberto Cota a presidente.
In questo periodo: ricorsi, udienze, una condanna – arrivata fino al terzo grado di giudizio – per falsificazione delle firme sul fronte del Centrodestra e un patteggiamento per lo stesso reato sul versante opposto. 
Accolto dunque il ricorso dell'ex governatore Mercedes Bresso, si apre la via al voto anticipato per la Regione Piemonte con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza.
La vittoria di Pirro.
Roberto Cota, dal canto suo , ha spiegato che intende presentare immediato ricorso al Consiglio di Stato e ottenere una sospensiva della sentenza del TAR in attesa del pronunciamento del più alto grado di giudizio amministrativo.
In questo letamaio spunta anche la voce del neo segretario della Lega Nord, Matto Salvini.
Sabato sera a margine della manifestazione leghista a sostegno della Giunta Regionale guidata da Cota (40 persone secondo la Questura, più credibilmente trecento), Salvini ha chiuso il comizio con queste parole: "La prossima volta che toccheranno un leghista, mille, 2mila, 10mila persone si mobiliteranno, pacifiche ma non tanto. Qualcuno dovrà avere paura ma la paura fa bene".
Uno degli aspetti più significativi della vicenda è che dal maggio del 2010 la Regione Piemonte ha speso circa 100 mila euro in spese legali per difendersi dai ricorsi dell’ex presidente, dei Verdi, dei radicali e dell’Udc. 
Insomma loro litigano ma i cazzotti in faccia li prendiamo noi.

mercoledì 8 gennaio 2014

Sex & Drugs & Rock & Roll

La Lega Nord, relegata all'opposizione, cerca nuovi consensi.
Gianni Fava, assessore lombardo all'Agricoltura, forse anche alla luce delle recenti liberalizzazioni in alcuni stati americani, apre uno spiraglio alla marjiuana: «Il proibizionismo» sulla cannabis «ha fallito» cinguetta, il giorno dell'epifania, su twitter.
L’idea è immediatamente bocciata dai vertici del Carroccio: il capogruppo della Lega in Lombardia, Massimiliano Romeo la bolla come una «posizione personale».
Per Matteo Salvini, neo segretario della Lega Nord, i vizi non sono tutti uguali, piuttosto: «Tassiamo la prostituzione!».
Se non dimentichiamo che Bobo Maroni, Presidente di Regione Lombardia, è un grande appassionato di musica, che con il suo gruppo, Distretto 51, si esibisce appena gli impegni istituzionali lo consentono, il cerchio si chiude.
«Sex & Drugs & Rock & Roll è tutto quello di cui la mia testa e il mio corpo hanno bisogno», cantava Ian Dury nel 1977.
La Lega Nord, proibizionismo a parte, avrebbe bisogno anche di un paio di votarelli in più.

sabato 7 dicembre 2013

Salvini

Fine settimana di campagna elettorale nei partiti.
Nuovo segretario della Lega Nord è Matteo Salvini diventato segretario federale con l'82% dei consensi contro il vecchio leone, il senatur Bossi, fermo al 18%.
Al di là delle percentuali roboanti i numeri veri sono impietosi, dei 17.000 militanti aventi diritto, ha votato solo il 60%, poco più di 10.000 militanti.
8162 voti sono andati a Salvini, 1833 a Bossi.
Così a naso, ha quasi preso più voti la proposta per il rifacimento del tetto nel mio condominio.
Per la Lega è un ritorno alle origini, alcune delle linee programmatiche promosse da Salvini sono lotta all'Unione Europea, alleanze anche con i partiti nazionalisti, via i prefetti, referendum per abrogare "porcate", come la legge Fornero.
Ritorno alle origini sì, ma non esageriamo: "Leali con alleati in Regioni e Comuni".
Lega si, ma con un ocio a la cadrega...   

sabato 9 novembre 2013

Il sindaco di (L)Adro

Come dimenticarsi di Oscar Danilo Lancini, lo sceriffo del Comune di Adro.
Delle sue gesta ne avevamo già ampiamente parlato tre anni fa da questo blog.
Come dimenticare le imprese relative al restauro del Polo Scolastico, col Sole delle Alpi stampato sui banchi e i crocefissi imbullonati alle pareti?
Oppure, come dimenticare, i bambini allontanati dalla mensa perché figli di genitori "morosi" e tutta la polemica seguita all'onorificenza che il Presidente della Repubblica Giorgetto Tavor Napolitano ha riconosciuto all'imprenditore che per consentire ai ragazzi di tornare a mangiare, s'era accollato il debito?
Oggi il mitico Oscar Danilo Lancini, torna prepotente agli onori delle cronache, in circostanze non meno inquietanti.
Ieri mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, gli hanno notificato presso la propria abitazione gli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa Lancini è coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» nella gara di appalto per la realizzazione delle opere e falsificato anche l’asta.
Lancini, insieme ad altre 23 persone, è indagato per: “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. In poche parole, un milioncino di euro da spartire con gli amici degli amici.
E' la famosa aria di rinnovamento che si respira in Padania, la Lega aveva candidato Oscar Danilo Lancini nelle ultime elezioni parlamentari, ma i carabinieri sono arrivati prima dell'immunità.

giovedì 7 novembre 2013

Indennizzati

Che sfiga!
Erano appena entrati nella stanza dei bottoni e subito sono inciampati nello scalino.
I sei senatori a vita, attualmente in forza a Palazzo Madama (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Mario Monti, e Carlo Azeglio Ciampi) si sono visti tagliare la diaria.
I senatori a vita, infatti, sono stati finora esentati dal rilevamento relativo alle presenze in aula ai fini della corresponsione della parte variabile della diaria.
Con l'ordine del giorno presentato dal MoVimento Cinque Stelle al bilancio di Palazzo Madama e fatto proprio anche dalla Lega e da alcuni senatori Pdl, il Senato si impegna a introdurre la decurtazione prevista nei casi di assenza a più del 30% delle votazioni di ciascuna seduta. Le proposte all'ordine del giorno prevedono la riduzione dell'indennità dei senatori a 5.000 euro e la diaria a 3.500, sulla base esclusiva delle presenze in Aula.
Secondo il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce al Senato per il MoVimento Cinque Stelle: "Una piccola vittoria verso la Riduzione dei privilegi!"
Piccola davvero, se la notizia s'è meritata solo un dispaccio d'agenzia e qualche trafiletto sui giornali.

mercoledì 6 novembre 2013

L'Atm di Pisapia

Alessandro Morelli, il capogruppo della Lega Nord al Comune di Milano, sulla sua pagina Facebook, si definisce: Giornalista de "la Padania" e di "Radiopadania Libera".
La sua professione non gli ha impedito, il 25 ottobre scorso, di pubblicare sulla propria pagina l'immagine di un autobus della linea 90-91 in panne sulla circonvallazione in viale Tibaldi, a Milano, con i passeggeri che scendono e lo spingono.
Il capogruppo leghista ci aggiunge la scritta "l'Atm di Pisapia", con in alto a sinistra la foto di Pisapia vestito da tranviere.
La fotonotizia è indiscutibilmente simpatica, peccato che l'immagine risalga al 2008, quando il sindaco di Milano era Letizia Moratti e la Lega governava con il PDL il Comune di Milano da un ventennio.
"Sgamato" dai seguaci della community di Facebook, il povero Morelli raccoglie una scarica di commenti sarcastici.
Nella foto, in bell'evidenza tra i passeggeri che spingono il mezzo inchiodato al centro di un incrocio, si intravedono 3 uomini di colore.
Un vero lavoro da negri!  

venerdì 27 settembre 2013

Un politico coi baffoni

Enio Moretti, l’amministratore unico di Chiari Servizi, ex consigliere regionale della Lega Nord fra il 2005 e il 2010, e già nello staff tecnico del sindaco di Chiari, dalle prime ore di martedì è agli arresti domiciliari.
Insieme a lui il fratello Renato Moretti e due fratelli calabresi soci in affari e i fratelli calabresi Rocco e Vincenzo Natale.
Secondo la Procura, che ha contestato anche i reati di associazione per frode fiscale in concorso, fatture false, distruzione di scritture contabili, indebite compensazioni e caporalato. Moretti sarebbe al centro di un sistema illegale basato su fatture gonfiate e crediti d'imposta fittizi utilizzati da una galassia di società di suo riferimento per pagare illecitamente i contributi dei dipendenti con il meccanismo della compensazione.
Questa è solo l'ultima delle "beghe" che hanno coinvolto il Moretti politico.
Il 14 dicembre 2012 Moretti risulta tra i 40 consiglieri regionali lombardi indagati per peculato dalla procura di Milano, per utilizzo illecito dei rimborsi spese dei gruppi consiliari, spese che ammontano a circa un milione e trecento mila euro, effettuate fuori dall’attività politica con soldi pubblici. L’indagine, condotta dalla Gdf  milanese, vedeva indagati i consiglieri del Pdl e della Lega Nord.
Qualche mese dopo, l' 11 luglio 2013, La Corte dei Conti della Regione Lombardia vuole chiarimenti sui rimborsi di sette ex consiglieri regionali della Lombardia e ha emesso inviti a dedurre nei loro confronti. Si tratta di sette consiglieri di Pdl e Lega: Giulio Boscagli, Paolo Valentini, Antonella Maiolo, Giovanni Bordoni, Enio Moretti, Massimiliano Orsatti e Angelo Ciocca. Sono stati contestati danni erariali per 500mila euro a carico della Regione Lombardia in ordine ai rimborsi ottenuti, nel periodo 2008-2011 e nella prima parte del 2012, per spese estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere.
Erano entrati in politica per cambiare l'Italia.
L'anno fatto.
In peggio!

lunedì 9 settembre 2013

Integrazioni

Inizio di settembre non proprio fortunato per il ministro Cecilie Kyenge.
Solo qualche giorno fa, saliva agli onori della cronaca per la vicenda della sorella Dora,  rea secondo l'accusa, di aver aggredito una donna albanese con pugni e contumelie per il parcheggio di una bicicletta.
Interessante notare come Dora Kyenge, forse anche grazie all'influenza istituzionale della sorella, si sia integrata perfettamente nello stile di vita e nel comportamento italico.
Non solo nel 2008, infatti, si era rivolta alla politica (la Lega Nord di Pesaro), perché l'aiutassero a prendere possesso dell'alloggio di edilizia popolare che le era stato assegnato, all'epoca occupato da una famiglia marocchina, ma sembra anche che nel recente episodio, abbia proferito uno dei più noti refrain del Made in Italy: "...lei, non sa, chi sono io!"
Italian Style, non da meno, anche quello della sorella maggiore: Fabio Rainieri, esponente dei COBAS del latte e segretario regionale della Lega Nord in Emilia, racconta di aver visto il ministro al centro benessere della palestra Roman Sport Center  di Villa Borghese, accompagnata da ben due auto di scorta con tanto di lampeggiante sul tetto.
Se alla Finocchiaro, la scorta spinge il carrello della spesa, alla Kyenge porta gli asciugamani.

giovedì 25 luglio 2013

La notizia che non c'è

Il Consiglio Regionale Lombardo ha bocciato, con voto bipartisan di Pdl, Pd, Lega, Lista Ambrosoli e Lista Maroni, la proposta di Movimento 5 Stelle di istituire un fondo per il microcredito.
Il Movimento, in accordo con gli uffici della Giunta, avrebbe così destinato le risorse decurtate dallo stipendio dei consiglieri del gruppo.
Il fondo, avrebbe consentito l'accesso trasparente a piccole e medie imprese al microcredito.
I Consiglieri del Movimento 5 Stelle, riducendosi lo stipendio, hanno già accantonato più di 200 mila euro.
PD e PDL a chiacchiere divisi su tutto appaiono uniti ed allineati quando si parla di soldi.
Nel corso della discussione i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno parlato di “elemosina” alle imprese.
Carità per carità, meglio è che il danaro è pubblico, sottratto alle casse regionali, continui ad affluire nel fondo di sostentamento dei partiti piuttosto che in quello delle aziende.

lunedì 8 luglio 2013

Lepanto!

Il “papa pellegrino” è stata una piacevole costante degli ultimi 50 anni.
Cominciò Paolo VI, ma il recordman in questo senso fu indiscutibilmente il Papa Polacco, coi 104 viaggi effettuati durante il suo lunghissimo pontificato.
Oggi Papa Bergoglio effettua il suo primo, fuori dalla Diocesi Romana, a Lampedusa, meta insolita, ma assolutamente in linea con il personaggio e il suo credo. 
Interessante notare l'imbarazzo dei superstiti della nomenclatura leghista in questa circostanza.
Nel 2009 Roberto Ollio Calderoli e Umberto Stanlio Bossi sventolavano «la matrice della Lega, cristiana e cattolica». Erano gli anni in cui dal pratone di Pontida s'invocava a gran voce il bombardamento dei barconi  dei saraceni extracomunitari.
Papa Bergoglio spariglia le fila dei nuovi crociati e nella Lega c'è già chi pensa di andare ad allentare i dadi con cui hanno imbullonato i crocefissi della scuola di Adro.

giovedì 4 luglio 2013

Ma anche, no!

Ricordate Walter Veltroni il candidato premier di qualche anno fa, quello comunista ma anche non comunista?
Il maanchismo è il pensiero che caratterizza la collezione politica primavera-estate 2013.
Il PD è partito di governo ma anche con il PDL.
La lega ha il nuovo segretario in Roberto Maroni, ma anche Umberto Bossi.
Gli F35 sono uno spreco di danaro pubblico inaccettabile in questo periodo di crisi, ma anche un necessario ammodernamento delle forze armate.
Berlusconi è il leader del PDL, ma anche di Forza Italia.
Le Province dovranno essere abolite antro la fine dell'anno, ma anche mantenute,  secondo la Consulta.
L'Europa concede più flessibilità ai conti italiani, ma anche se non sfondiamo la regola del 3% sul debito, che abbiamo già sfondato. 
Papa Francesco è un santo, ma anche un demonio che va a Lampedusa ad abbracciare i clandestini sui gommoni.
Un atteggiamento schizoide più degno di un reparto psichiatrico che di un sistema di governo.
In questo inferno "freudiano", coloro che mantengono le promesse sembrano essere diversi almeno quanto gli alieni di Star Trek.
I parlamentari del Movimento 5 Stelle, in questi giorni hanno cominciato a pubblicare sul web i bonifici della restituzione della diaria parlamentare: un milione e mezzo di euro in due mesi!
Ieri sul sito della camera ho letto le proposte di legge, le interrogazioni e le interpellanze dei grillini.
Mi sembrano tante e concrete per un movimento che la stampa continua a descrivere come tutto preso a litigare sul rimborso degli scontrini fiscali.
Chiacchere? Ma anche no!

venerdì 14 giugno 2013

Vacche magre

Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, ieri affermava "Serviranno 23 anni al potere di spesa delle famiglie italiane per ritornare ai livelli pre-crisi".
Se aggiungiamo i 18 mesi del governo Letta, mese più, mese meno dovremo aspettare un quarto di secolo per tornare a prenderci un caffè al bar.
Ottime notizie per i credenti: il famoso periodo delle vacche grasse e delle vacche magre, di biblica memoria, di fatto è triplicato.
Buone notizie anche per la trasmissione che vede due decenni abbondanti di piagnistei e lavoro intenso.
Un paio di giorni fa, un Dirigente scolastico di una scuola della provincia di Monza, mi segnalava che i bambini extracomunitari iscritti il prossimo anno nella sua scuola sono calati del 25%: "Questione di mentalità - mi diceva - Gli stranieri sono abituati a viaggiare. Inutile scappare dalla fame in un paese per andare a farla in un altro".
Nonostante le cupe previsioni dei leghisti, i topi cominciano ad abbandonare la nave.
Se anche gli extracomunitari comincia a schifarci, abbiamo toccato il fondo.
A ben guardare, a mio avviso, all'osso c'è attaccato ancora qualche cartilagine e i nostri politici lo sanno perfettamente.

mercoledì 22 maggio 2013

Colpo gobbo a Notre-Dame

Ieri, Dominique Venner, saggista e storico dell'estrema destra francese, ex militare della guerra d'Algeria ed ex membro dell'Oas, si reca nella catterdrale di Notre-Dame, si avvicina all'altare, tira fuori una pistola, e si spara in bocca: è la sua protesta, teatrale , contro la legge sui matrimoni gay di recente promulgata da Francois Hollande.
In mattinata aveva scritto sul suo blog: "Ci vorrà certamente un gesto nuovo, spettacolare e simbolico per scuotere la sonnolenza, scrollare le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini".
Non sono d'accordo con la posizione di Venner, sui matrimoni gay e sugli immigrati nordafricani, tuttavia onore al merito, un uomo vero e coerente fino al gesto estremo.
Un uomo di una pasta un po' diversa da quella con cui siamo abituati noi.
Anche in Italia abbiamo partiti e persone che, a chiacchere, dicono le stesse cose di Venner, ma loro a spararsi non ci pensano nemmeno.
Con l'Africa, anzi, ci fanno affari, investendo il danaro pubblico in Tanzania o, al peggio, ci nascondono gli yacht.
In compenso, chi si spara, sono i cittadini strangolati da Esatri e Equitalia.

lunedì 13 maggio 2013

Mi taglio una mano...

Mi taglio una mano se nella trasmissione di questa mattina non si parla del negro picconatore.
Mi taglio una mano se il solito esponente leghista non comincia farneticare sulla mancanza di sicurezza a Milano e sul ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge.
Mi taglio una mano se Cécile Kyenge ha capito quanto il nuovo governo abbia strumentalizzato il suo ruolo al colore della sua pelle.
Mi taglio una mano se qualcuno trova una relazione tra il negro picconatore e pallido stolker che sabato mattina a Lido di Camaiore inseguiva, brandendo un'ascia, l’ex compagna fino alla stazione dei carabinieri, dove la donna aveva cercato rifugio, dopo averla braccata a bordo della sua auto.
Mi taglio una mano se qualcuno mi spiega perché il negro è a San Vittore e il bianco in ospedale psichiatrico.

venerdì 3 maggio 2013

Braccia rubate all'agricoltura

Giuro che quando l'ho saputo credevo fosse solo una battuta di Maurizio Crozza.
Invece Renzo Bossi, "il trota" del Senatur, l'ha fatto veramente.
Dopo la sua breve e burrascosa parentesi da consigliere regionale, aveva detto: «Ricomincio da militante semplice. Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà. Voglio continuare a studiare, trovarmi un lavoro e costruire il mio futuro. Muratore o agricoltore, per stare un po' all'aria aperta, non fa differenza».
Detto fatto: Renzo ha aperto un'azienda agricola, su un terreno comprato dalla madre Manuela.
Ora lontano da telecamere e giornalisti, si sveglia presto per raccogliere frutti di bosco e dare da mangiare ad  asini e capre.
Onore al merito, tra i politici ci sono troppe braccia rubate all'agricoltura, per una volta ogni tanto l'agricoltura viene risarcita. 

lunedì 29 aprile 2013

Mal d'Africa

Mal d'Africa è l'amore che unisce la Lega Nord al continente nero.
Mal d'Africa sono gli investimento del carroccio in Tanzania.
Mal d'Africa sono i 400 mila euro investiti in diamanti nigeriani.
Mal d'Africa sono i 5 kg di lingotti d'oro sudafricano che l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, ha fatto scomparire e poi riapparire come un prestigiatore.
Mal d'Africa è anche il porto tunisino di El Kantaoui dove un giornalista del Corriere della Sera afferma di aver trovato il mitico yacht da 2.5 milioni di euro di Riccardo Bossi, il figlio del Senatur.
Come riporta il Corriere della Sera, sembra che lo yacht "Sunseeker" modello "predator 72", denominato "Delta Stella", 21 metri, 45 tonnettate, tre cabine e tre bagni appartenga a Riccardo Bossi e sarebbe stato pagato con i soldi sottratti ai finanziamenti elettorali della Lega e che il giudice Gianfranco Crescione mette al centro dell'inchiesta sugli ultimi affari dell'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito e del procacciatore d'affari Romolo Giradelli entrambi arrestati per associazione a delinquere il 24 aprile scorso.
Lo yacht immatricolato nel 2008 apparterrebbe alla società "Stella luxyry charter ltd" fondata nel 2007 in Inghilterra dove ha sede un patrimonio di beni di oltre un milione e 172mila sterline. Amministratore unico della società sarebbe Riccardo Bossi.
Come ricorda il cronista del Corriere è curioso pensare che dal porto tunisino di El Kantaoui, nei giorni caldi e pericolosi della primavera araba fuggirono quegli stessi natanti che esponenti della Lega Nord volevano «mitragliare» per impedire che raggiungessero le coste italiane.
Padania, mal d'Africa si, ma a casa loro.

mercoledì 24 aprile 2013

Marcia su Roma e dintorni

I dirigenti leghisti, in linea con l'età media del proprio elettorato, denunciano problemi di alzheimer.
Davide Boni, questa mattina si straccia le vesti di fronte alle parole "golpe" e "marcia su Roma" espresse nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Mi sembra corretto, domani è il 25 aprile.
Peccato che solo nello scorso mese di ottobre le stesse parole furono usate da Roberto porcellum Calderoli quando Monti progettava di togliere poteri alle Regioni, cambiando il Titolo V della Costituzione.
Oltre alla dignità, a questa gente qui, manca anche la memoria.

venerdì 19 aprile 2013

Spese pazze... consiglieri indagati

Le briglie del cavallo, i pneumatici per l'auto, i vestiti acquistati da Olimpic, il negozio delle grandi griffe di Torino. Un «massaggio particolare» da tremila euro effettuato da una ragazza non italiana. Gioielli di Cartier. Abbonamenti al solarium, sedute ai centri benessere. Panettoni, champagne e vini pregiati. Moltissimi elettrodomestici, soprattutto frigoriferi e televisioni e un generatore di corrente elettrica. E ancora mobili e un intero trasloco pagato. Libri scolastici e sottofiletti del macellaio, un vassoio d'argento da quattromila euro come regalo di nozze, un ciondolino e un catering per un battesimo. Tutto pagato con i soldi della Regione Piemonte, per un ammontare di oltre un milione e trecentomila euro, dal 2010 al 2012 compreso. 
Sono i primi risultati dell'inchiesta ribattezzata «Sprecopoli».
La guardia di finanza di Torino ha consegnato avvisi di garanzia a 52 consiglieri regionali, compreso il governatore Roberto Cota e il presidente Valerio Cattaneo, entrambi leghisti. Sono quasi tutti accusati di peculato. Avrebbero usato in modo irregolare - spesso per scopi personali – con i finanziamenti erogati dalla Regione per i rimborsi spese dell'attività politica dei gruppi consiliari. Ad alcuni viene contestato anche il finanziamento illecito e a un solo consigliere la truffa, per una fattura falsa per la realizzazione di gadget promozionali.