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lunedì 27 agosto 2012

Infortuni sul lavoro


Aveva suscitato una notevole indignazione il risarcimento di 1.936,80 euro riconosciuto alla famiglia di Matteo Armellini, l'operaio 31enne spiccicato dal crollo di un'infrastruttura, il 5 marzo scorso, mentre montava il palco per il concerto di Laura Pausini.
Meno indignazione ha sollevato, nei giorni scorsi la notizia del rimborso di 500.000 euro erogato da Fondiaria-SAI, a "parziale" compensazione del danno occorso al vicedirettore della RAI Gianfranco Comanducci, fratturatosi la clavicola dopo esser caduto dalla bicicletta.
Avvocato, 63 anni, tra i manager RAI più vicini al Cavaliere, Comanducci, nel maggio 2009, diventava vice direttore generale della televisione di Stato, con deleghe ai servizi di approvvigionamento, tra cui quelli assicurativi.
Quasi contemporanemente al premio bonificato, Fondiaria-SAI disdice unilateralmente il contratto con viale Mazzini. E il vicedirettore generale Comanducci, deve trovare una nuova assicurazione per garantire le dovute coperture ai dirigenti Rai.
Il giochino costa a viale Mazzini il 30% in più, perchè, visti i precedenti casi in stile Comanducci, la nuova compagnia aumenta il premio.
Aumento del costo che neanche a dirlo paghiamo noi.
Al solito: premiati coi soldi degli altri. 

martedì 21 febbraio 2012

Pillole blu


Qualche giorno fa l'indimenticato Piercamillo Davigo diceva che: "l'indignazione è come l'eccitazione sessuale, non si riesce a tenerla alta a lungo".
In questo paese geriatrico l'indignazione è come il sesso, nell'improbabile caso in cui ci fosse è insoddisfacente ancorchè precoce.
Lorenza Lei, il presidente della RAI, quella del "contributo per unire gli taliani", davanti allo scandalo della clausola di gravidanza nei contratti "ultraleggeri" candidamente afferma che la clusola c'è, ma non è mai stata applicata (!).
Nello stesso istante al Policlinico Umberto I di Roma, due senatori hanno scoperto il caso di una donna, malata di Alzheimer, in coma, legata a una barella, “in attesa”, da quattro giorni, di un posto in corsia.
Claudio Modini, il direttore del dipartimento di emergenza e accettazione del Policlinico, non solo afferma che la cosa capita spesso ma che inevitabilmente capiterà di nuovo (!!).
Nessuno dei due pensa neanche per attimo di cambiare lo "status quo", men che meno di dimettersi.
La disfunzione erettile c'è, quel che manca è la miracolosa pillolina blu.

venerdì 2 ottobre 2009

Dubbi lessicali


So che questo quesito andrebbe posto ad un accademico della crusca piuttosto che a un politico, ma ieri sera mentre guardavo "Annozero" m'è sorta una domanda: ma "escort" è il sinonimo di "puttana"?
Perché è bellissimo giocare con le parole ma affermare che: "il Premier va con le escort..." lascia sempre un alone di esotico mistero, dire invece: "il Premier va a puttane!" rende tutto più chiaro e comprensibile.
E alla fine diventa tutto più logico, dopo averci mandato noi, un pochino ci va anche lui...

Roberto, dal video, mi spiega che le "escort" sono delle accompagnatrici, donne pagate per fare compagnia, conversazione che non necessariamente fanno del sesso a pagamento.

Quindi se capisco bene la differenza tra una "escort" e una "puttana" è questa: con una "puttana" si va a scopare. Target: arrapato, preciso e finalizzato. Situazione economica: medio-bassa.
Con una "escort" si esce a cena, eventualmente si fanno delle chiacchere, ci si fa accompagnare nel week end o nei viaggi di lavoro. Solo dopo se tira un pochino l'uccello si scopa.  Target: più dubitativo, capriccioso, con probabili o presunte difficoltà erettili. Situazione economica: più che benestante, ricco, ricco-sfondato.
Quindi l'unica variabile, facilmente percepibile, è l'eventuale tariffazione delle due prestazioni, una "puttana": 50 euro, una "escort": la candidatura alle amministrative e uno snellimento delle pratiche per la costruzione di un agritourist.

giovedì 1 ottobre 2009

Tovarish Simona


Ormai il comunismo imperante ha coinvolto anche Simona.
Cara conduttrice la polemica populista sui guadagni di Travaglio è pretestuosa prima che indecente.
Chissenefrega di quanto guadagna Travaglio. Oppure vogliamo tornare allo stipendio unico di sovietica memoria? Trasparenza per trasparenza dicci quanto guadagni tu!
Ricordo ancora a tutti, anche a te Simona, che "Annozero" è l'unica trasmissione RAI che si mantiene completamente attraverso gli introiti pubblicitari.
Anche il gettone di presenza di Travaglio è pagato dalla "reclame".
Ricordo ancora, anche a te Simona, che dagli anni '70 tutti televisori sono corredati da un simpatico accessorio che si chiama telecomando.
Se non piace si schiacca e si cambia canale.
Come a me capita di fare con alcuni vostri ospiti...

martedì 29 settembre 2009

Can(n)one RAI

Questa mattina, in trasmissione, Piergianni Prosperini (PDL - Regione lombardia) afferma che è giusto togliere il canone RAI in quanto esistono trasmissioni, sulla televisione pubblica, che "sputano addosso" alla sua fazione politica
La polemica della destra sul canone RAI è al solito strumentale.
La trasmissione "Annozero" di Michele Santoro, oltre a registrare ascolti record (più di 5,5 milioni di telespettatori), è l'unica che si mantiene completamente attraverso gli introiti pubblicitari.
In altre parole, caro Prosperini quelli che ti sputano addosso non ti costano nulla, al contrario quelli che sputano su di noi li paghiamo salatamente.

giovedì 29 gennaio 2009

Italiani? ...brava gente

Il prossimo 10 febbraio ricorrerà «Giorno del ricordo» delle vittime delle foibe. Cosa siano stati i "massacri delle foibe" è ormai chiaro a tutti un po' meno chiaro è il perché qualche migliaio di italiani vennero "infoibati".
Soprattutto perché, nell'immaginario collettivo, gli italiani si auto-percepiscono come brava gente. Incapace di nefandezze.
Chi ci fa cambiare un poco idea è: Fascist Legacy - Un’eredità scomoda, un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film vengono intervistati -fra gli altri- gli storici italiani Angelo Del Boca, Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo storico inglese David Ellwood.

mercoledì 19 novembre 2008

Facimme munnezza

La notizia in rete circolava già da un pezzo e il sospetto l'avevamo in mente tutti: l’emergenza rifiuti a Napoli non è mai finita, anzi, nonostante i proclami di questo governo, siamo ancora al punto di partenza. Le telecamere di Report domenica sera hanno documentato ciò che nessun’altro trasmissione s'è presa la briga o l’ardire di fare: girare e soprattutto mandare in onda le immagini della periferia di Napoli. Ebbene, lì la situazione non è cambiata per niente, i camion non si vedono in giro e la gente continua a dare alle fiamme cumuli di rifiuti in mezzo alla strada. La testimonianza più sconcertante l’ha data un giornalista locale, che ha raccontato che quando un'inviata di una tv nazionale si era recata in quelle zone per documentare lo stato delle cose, non ha potuto mandare in onda quelle immagini perchè il suo direttore le chiedeva “immagini di Napoli pulita” e non della vera situazione. Insomma la "sterilizzazione" della notizia. Report è l'unico a parlarne, ma nessuno riprende la notizia, nessuno s'indigna, nessuno s'incazza. Probabilmente il film di Neri Parenti su Canale 5 era molto più interessante, così, mentre Berlusconi continua a vantarsi di aver ripulito la città e tutta la Campania, la gente continua ad ammalarsi alle vie respiratorie.