sabato 29 ottobre 2011

Un uomo da badile

L'alluvione in Italia ormai è diventato un classico autunnale, come la festa della castagna, il regalo a Natale o il "gavettone" a Ferragosto.
Un altro classico è il pellegrinaggio dei politici nelle zone del disastro, accompagnato dal rituale pianto greco e dalla solidarietà pelosa.
Ieri abbiamo assistito a qualcosa d'insolito.
Le auto blu su cui viaggiavano i sindaci della Lunigiana e il ministro Altero Matteoli mentre stavano compiendo un sopralluogo ad Aulla una delle zone più duramente alluvionate, sono state circondate da una decina di persone che hanno cominciato a colpirle con pugni, calci e colpi di badile.
"Vergogna, vergogna", hanno urlato alcuni, e del fango è partito contro le macchine, colpendo il primo cittadino di Pontremoli, la pidiellina Lucia Barachini.
Michele Lecchini, consigliere comunale della Lega Nord nella stessa città, ha aperto il finestrino e si è sporto per offrire dell'acqua a una ragazza. 
Imprudente! E' stato colpito con un pugno in faccia.
Non erano anarco-insurrezionalisti e neanche esponenti dei centri sociali, non c'era "er pelliccia", c'erano solo cittadini disperati, maltrattati, esasperati.
La distanza della politica dalla gente ha raggiunto distanze siderali.
In mattinata il presidente PD della Regione Toscana, Enrico Rossi, anche lui in pellegrinaggio, entrando in un bar, è stato apostrofato da un uomo che gli ha detto: "Vai a lavorare!". A questa battuta lui ha replicato: "Lo sto facendo, piuttosto vai a lavorare tu, prendi una pala!".
All'incapacità amministrativa si aggiunge l'arroganza spocchiosa.
La politica non è più lavoro, men che meno servizio, la politica è privilegio, e a Rossi è andata bene che l'avventore, la pala non sia andata a prenderla davvero...

giovedì 27 ottobre 2011

Dire, fare, baciare, lettera e testamento...

Travolti dall'alluvione mentre guardano la TV.
Sembra una notizia in arrivo da Monterosso invece arriva direttamente da Bruxelles.
Silvio dire-fare-baciare-lettera-testamento Berlusconi, appare in video e ci racconta cosa ci succederà dopo il commissariamento Europeo.
Precarizzazione selvaggia, libero licenziamento, pensione a 67 anni e cassa integrazione nella pubblica amministrazione.
"Non siamo mica la Grecia!" sembra scusarsi il nostro Premier.
Vivaddio, più che greci sembriamo ergastolani: fine pena mai! 

mercoledì 19 ottobre 2011

Andrea Zanzotto



E' morto ieri mattina un grande "vecio" che mi rendeva ancora orgoglioso della terra dei miei padri.
In occasione del suo 90° compleanno, il 10 ottobre scorso, il Consiglio regionale del Veneto aveva assegnato a Zanzotto la sua massima onorificenza, il "Leone del Veneto": "protagonista indiscusso della poesia contemporanea", ma anche "grande veneto che ha fatto la scelta esistenziale di rimanere ancorato alla propria terra, alla propria lingua, il dialetto, trasformandoli però in luogo e linguaggio universale". 
Di Andrea Zanzotto mi piace ricordare la profondità del pensiero, sempre condita da sottile ironia. Mi piace ricordare la sua partecipazione alla Resistenza nella fila di Giustizia e Libertà, l'amore che rivolgeva alla natura ferita della sua terra così come alla gente del suo Veneto.
Recentemente il poeta non aveva risparmiato parole dure al Carroccio dicendo di provare "repulsione" ogni volta che sentiva la Lega parlare dell'Unita' d'Italia.

martedì 18 ottobre 2011

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana


Perché troppe persone sono sempre più convinte che non ci stanno raccontando "tutto" di quanto accaduto a Roma sabato scorso?
Saremo degli inguaribili sospettosi affetti da dietrologia, ma è quantomeno "strano" che solo in Italia, tra gli 82 paesi al mondo in cui hanno sfilato gli Indignati, la violenza ha oscurato gli obiettivi dei manifestanti pacifici.
Non è passato neanche un giorno e immediatamente s'è scoperto un gioco fin troppo palese.
Antonio Di Pietro, torna al vecchio amore "poliziesco" e propone la reintroduzione della legge Reale. Al Ministro dell'Interno "Bobo" Maroni non sembrava vero.
La sicurezza: quale migliore scusa per impedire alla gente di manifestare?
Immediatamente il sindaco di Roma Alemanno impedisce per un mese le manifestazioni a Roma.
Ma il Ministro dell'Interno si spinge ad ipotizzare una fideuossone per i manifestanti.
Indignati senza colore politico, senza lavoro, senza danaro e da domani anche pignorati e senza parola.

sabato 15 ottobre 2011

Petizione per la reintroduzione della schiavitù

L'altra sera al rientro a casa trovo nella casella della posta questo biglietto.
Se Ioana lavorasse 8 ore al giorno per 20 giorni al mese guadagnerebbe 50 euro al giorno e circa 1000 euro al mese.
Niente previdenza, niente assicurazione, niente ferie, nessun diritto...
Come le operaie di Barletta, ma siccome non siamo in Puglia, il prezzo della sua "cattività" è un po' più alto.
Pensavo di avviare una sottoscrizione per la reintroduzione della schiavitù.
Per Ioana ci sarebbero solo vantaggi.
Nell'antichità il padrone si prendeva cura del suo schiavo: l'aveva pagato.
Lo difendeva, lo curava, non lo faceva lavorare troppo o in modo troppo duro, lo vestiva e lo nutriva. Se lo schiavo si fosse ammalato o fosse morto il suo investimento sarebbe andato in fumo.
Ioana è peggio di una schiava, è una schiava senza padrone.
Tutti possono darle un calcio in culo. Se si ammala, o muore di fame è solo un problema suo.
Ioana forse è rumena, probabilmente non ha il fisico esplosivo per mirare ad entrare nella scuderia Tarantini o per essere invitata alle feste nelle ville brianzole.
Forse Ioana ha troppo pudore anche per prostituirsi lungo le provinciali.
Ioana sa solo spazzare le scale, ramazzare i pavimenti e lasciare messaggi nelle caselle delle poste. Messaggi in bottiglia in un mare di merda.

giovedì 13 ottobre 2011

Maullu Vs Zani

Grande boxe questa mattina dal Palazzetto dello sport 7Gold.
100.000 spettatori circa.
Moltissimi non paganti.
Momenti di tensione pre-incontro tra Paolo "Pensione" Zani e Stefano "Fonderia" Maullu.
Accappatoio Rosso con falce e martello per il mantovano. Tenuta di CarloPignatelli e cravatta di ErmenegildoZegna per il picchiatore sardo
1 Round
Il buon gioco di gambe di "Fonderia" Maullu non gli consente di schivare i ganci al viso di "Pensione" Zani
2 Round
"Fonderia" Maullu, gran temperamento si batte con la decisione consueta. Scambi al volto e al fegato. Il gong ferma la reazione di "Pensione" Zani
3 Round
Un gancio sinistro del "Pensione" fa barcollare il "Fonderia" che nel frattempo s'era distratto per litigare ed insultare il pubblico che lo canzona pesantemente
4.Round
Scambi di colpi violenti. Gran temperamento di "Fonderia". Il "Pensione" attacca con colpi larghi. Impprovviso gancio destro al viso costringe "Fonderia" a mettere il ginocchio a terra.
5 Round
Momento drammatico dell'incontro: uno spettacolare gancio al mento di "Pensione" Zani costringe a terra "Fonderia" Maullu. Contato dall'arbitro il sardo, fa appello al suo orgoglio per reagire, tenta di rialzarsi ma vola l'asciugamano bianco dall'angolo del "Fonderia"
Tre colpi di gong.
Incontro finito.
Il "Pensione" batte per ko il "Fonderia" che recrimina per gli scarpini stretti e il pubblico apertamente ostile.
Che spettacolo!

venerdì 7 ottobre 2011

Ricorrenze

Ieri ricorreva il decimo anniversario della guerra in Afganistan.
Quella a cui, orgogliosamente,  partecipa anche l'Italia, camuffandola da “missione di pace”.
Quella per chi abbiamo speso, fino ad ora, quasi 4 miliardi di euro e guadagnato una 50ina di morti.
Restando in tema, ieri si sono svolti i funerali delle 5 donne di Barletta, schiacciate del crollo della galera dove lavoravano.
Grande partecipazione di folla, migliaia di persone.
Le istituzioni erano in tutt'altre faccende affaccendate.
Il Presidente Giorgio Napolitano, da Cuneo, ha trovato il tempo per mandare dei fiori.
Il Presidente Berlusconi, da Roma insieme al messaggio "Forzagnocca!" ha mandato una gnocca vera il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna.
Una che in comune con le vittime ha il sudore con cui si guadagna da vivere.
C'erano anche gli immancabili sindacati con in testa ben due segretari generali.
Come ci insegnano i migliori giallisti, l'assassino torna sempre sul luogo del delitto.

mercoledì 5 ottobre 2011

Le spagnole fanno bene all'economia

Questa mattina mi sarebbe piaciuto scrivere di Tremonti, del lapsus all'ECOFIN.
Ne sarebbe venuto fuori uno dei miei pezzi migliori con un sacco di doppi sensi tipo: "non ci spread più" oppure "le spagnole fanno bene all'economia".
Insomma tutte quelle cosa che fanno venire l'orticaria a Simona Arrigoni.
Anche oggi purtroppo a farci sorridere è solo il wonderland della politica nazionale.
La realtà invece è morire per 4 euro l'ora in nero.
Un esempio di civiltà.
"Produzione vera" come dice Davide Boni.
Infatti perchè affamare un rumeno o un cinese quando possiamo sfruttare tranquillamente un pugliese o un molisano.
Moody's ci declassa?
Macchissenefrega un bel funerale di stato non ce lo toglierà nessuno.

lunedì 3 ottobre 2011

Imprenditori coi soldi degli altri

Che i giornali in Italia non si leggano non è una notizia nuova e neanche particolarmente golosa, comunque è singolare scoprire che, dopo i 2.530.000 euro percepiti, nel 2010, da Valter Lavitola per il suo giornale fantasma "l'Avanti!", anche il giornale della Lega Nord "la Padania", sempre nel 2010, ha incassato 3.896.000 euro dai fondi pubblici per l'editoria, a fronte delle circa 5.000 copia vendute quotidianamente.
Degno di nota è anche sapere che, nonostante il danaro pubblico, la casa editrice del giornale padano, l'Editoriale Nord, abbia fatto ricorso in questi anni, più volte al dispositivo della cassa integrazione.
Nel 2007 "la Padania" incassò oltre 4 milioni di euro di finanziamento, ma questo non impedì la cassa integrazione, per 2 anni, di 16 dei 37 giornalisti che componevano la redazione. 
Come non bastasse il tribunale di Milano lo scorso anno reputò la cassa integrazione della casa editoriale padana “palesemente illegittima”.
Un fulgido esempio da chi quotidianamente sbraita contro gli aiuti di stato e per chi fa l'impresa coi soldi pubblici.

domenica 2 ottobre 2011

Il sesso degli angeli

1.210.466, tanti sono i cittadini che, in solo due mesi, hanno firmato per il referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale: la "porcata",  come la definì il relatore, il federo-dentista Calderoli. 
Che la gente stia cominciando a svegliarsi?
A ben guardare qualche segnale era già arrivato la scorsa primavera, quando 27 milioni di persone hanno messo per iscritto il loro NO all'energia nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e al legittimo impedimento.
La classe politica, troppo impegnata tra uno scippo e una sveltina, s'è ben guardata dal cercare di capire: "Effetto Fukushima" avevano detto consolandosi.
Ieri, con la consegna delle firme alla Corte di cassazione, nuova scampanellata.
Il governo sembra l'ubriaco delle barzellette, aggrappato a qualche palo, non cade mai.
Il "palo" di questi giorni è l'esistenza della Padania.
Argomento d'indiscusso interesse insieme alla verginità della Madonna, al sesso degli angeli e all'esistenza degli UFO.
Altro "palo" è il fondamentale e improrogabile decreto sullo intercettazioni.
Ma questo "palo" ormai l'hanno capito quasi tutti dove vogliono piantarcelo.