Visualizzazione post con etichetta gianni alemanno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gianni alemanno. Mostra tutti i post
martedì 18 ottobre 2011
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
Perché troppe persone sono sempre più convinte che non ci stanno raccontando "tutto" di quanto accaduto a Roma sabato scorso?
Saremo degli inguaribili sospettosi affetti da dietrologia, ma è quantomeno "strano" che solo in Italia, tra gli 82 paesi al mondo in cui hanno sfilato gli Indignati, la violenza ha oscurato gli obiettivi dei manifestanti pacifici.
Non è passato neanche un giorno e immediatamente s'è scoperto un gioco fin troppo palese.
Antonio Di Pietro, torna al vecchio amore "poliziesco" e propone la reintroduzione della legge Reale. Al Ministro dell'Interno "Bobo" Maroni non sembrava vero.
La sicurezza: quale migliore scusa per impedire alla gente di manifestare?
Immediatamente il sindaco di Roma Alemanno impedisce per un mese le manifestazioni a Roma.
Ma il Ministro dell'Interno si spinge ad ipotizzare una fideuossone per i manifestanti.
Indignati senza colore politico, senza lavoro, senza danaro e da domani anche pignorati e senza parola.
venerdì 10 dicembre 2010
Bossi - Fini
Nuova legge Bossi-Fini in commissione parlamentare.
Tranquilli, questa volta, gli extracomunitari non c'entrano.
La nuova Bossi-Fini riguarderà l'occupazione forzata dei posti di lavoro negli enti pubblici da parte di amici e parenti degli eletti alle amministrative.
Dalle indiscrezioni trapela che prossimamemnte potranno partecipare ai bandi di gara per stradino, pizzardone o spazzino solo i parenti dei politici eletti, fino al quarto grado, e gli amici degli stessi in possesso di regolare attestato.
Le regioni Piemonte e Friuli e i Comuni di Brescia e Roma sono già partiti con la fase sperimentale.
Decine di telefonate di disoccupati, ai candidati alle elezioni Comunali di Milano, millantando improbabili parentele e amicizie fin dai tempi dell'asilo.
Tranquilli, questa volta, gli extracomunitari non c'entrano.
La nuova Bossi-Fini riguarderà l'occupazione forzata dei posti di lavoro negli enti pubblici da parte di amici e parenti degli eletti alle amministrative.
Dalle indiscrezioni trapela che prossimamemnte potranno partecipare ai bandi di gara per stradino, pizzardone o spazzino solo i parenti dei politici eletti, fino al quarto grado, e gli amici degli stessi in possesso di regolare attestato.
Le regioni Piemonte e Friuli e i Comuni di Brescia e Roma sono già partiti con la fase sperimentale.
Decine di telefonate di disoccupati, ai candidati alle elezioni Comunali di Milano, millantando improbabili parentele e amicizie fin dai tempi dell'asilo.
martedì 17 agosto 2010
Eja, eja, alalà
Si sforzano, poverini, li vedi sudati, grondanti nonostante il larghissimo sorriso e la buona volontà, ma mica ce la fanno.
Era come quando da bambini facevamo il gioco del silenzio. Ce la mettevi tutta ma poi la parolina usciva, da sola.
Sta succedendo a Gianni Alemanno.
Ha fatto di tutto per cercar di far dimenticare il passato da picchiatore fascista [...oggi si direbbe movimentista] o il suocero [Pino Rauti n.d.r.] anche lui un po' troppo movimentato.
Per farsi eleggere Sindaco a Roma, Gianni ha cambiato anche look: sempre in giaccaecravatta, sempre sorrisi e moine, conciliante con la faccia da gattone.
Non oso pensare quanto, da Sindaco, dev'essergli costato difendere i froci del "Gay Village" o permettere il Gay Pride.
Ogni tanto però, gli parte un embolo come quando ha promesso di gettarsi con la macchina contro il casello qualora avessero messo il pedaggio sul raccordo anulare. Ma probabilmente, in questi casi, il medico del suo enturage lo seda immediatamente.
Ennesimo episodio ieri, quando Gianni ha dichiarato che il Comune di Roma ha allo studio una tassa per le manifestazioni: «Chi organizza le manifestazioni paghi i servizi resi».
Non c'è nulla da fare, nonostante tutti gli sforzi, lo spirito del vecchio camerata fa sempre capolino come un rutto malcelato.
Con quest'andazzo, tra un po' a lamentarsi potranno essere solo i ricchi.
Ma la tassa varrà anche per le manifestazioni religiose?
Era come quando da bambini facevamo il gioco del silenzio. Ce la mettevi tutta ma poi la parolina usciva, da sola.
Sta succedendo a Gianni Alemanno.
Ha fatto di tutto per cercar di far dimenticare il passato da picchiatore fascista [...oggi si direbbe movimentista] o il suocero [Pino Rauti n.d.r.] anche lui un po' troppo movimentato.
Per farsi eleggere Sindaco a Roma, Gianni ha cambiato anche look: sempre in giaccaecravatta, sempre sorrisi e moine, conciliante con la faccia da gattone.
Non oso pensare quanto, da Sindaco, dev'essergli costato difendere i froci del "Gay Village" o permettere il Gay Pride.
Ogni tanto però, gli parte un embolo come quando ha promesso di gettarsi con la macchina contro il casello qualora avessero messo il pedaggio sul raccordo anulare. Ma probabilmente, in questi casi, il medico del suo enturage lo seda immediatamente.
Ennesimo episodio ieri, quando Gianni ha dichiarato che il Comune di Roma ha allo studio una tassa per le manifestazioni: «Chi organizza le manifestazioni paghi i servizi resi».
Non c'è nulla da fare, nonostante tutti gli sforzi, lo spirito del vecchio camerata fa sempre capolino come un rutto malcelato.
Con quest'andazzo, tra un po' a lamentarsi potranno essere solo i ricchi.
Ma la tassa varrà anche per le manifestazioni religiose?
Iscriviti a:
Post (Atom)