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sabato 20 agosto 2011

Il bue e l'asino

Uno "scoppiettante" Angelo Bagnasco, presidente della CEI, intervistato a Madrid durante le Giornate Mondiali della Gioventù, si muove a tutto campo sui temi più stringenti della politica e dell'economia nazionale.
Sconfessando l'editoriale dell’Avvenire, il quotidiano dei vescovi, che invitava al governo di tagliare le missioni dei militari italiane, all’estero, Bagnasco ne chiede la proroga: «Le missioni militari non riguardano tanto i bilanci ma i diritti umani fondamentali non rispettati», altrimenti si rischia di dimenticare «le situazioni drammatiche che si vivono in altre parti del mondo».
Immancabile poi la difesa della famiglia che resta il punto che sta più a cuore da sempre alla Chiesa.
«La famiglia è stata in questa crisi una valvola di sicurezza enorme e sarebbe miope e dannoso non considerarla come un ganglio vitale - dice Bagnasco - Non perdiamo questo patrimonio, questo punto fermo. Se la famiglia non è al centro della politica la società non va da nessuna parte».
Ma l'esternazione migliore riguarda la fiscalità del paese: «Le cifre dell'evasione fiscale sono impressionanti. Come credenti e comunità cristiana dobbiamo rimanere al richiamo etico che fa parte della nostra missione e fare appello alla coscienza di tutti perché anche questo dovere possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte».
Incredibile l’invito moralizzatore al contribuente italiano viene proprio da quella chiesa che ha il record mondiale di esenzioni e privilegi fiscali. 
Otto miliardi di euro sono il fiume di danaro che la chiesa cattolica estorce annualmente ai contribuenti italiani.
Sarebbe stato bello sentire dal presidente della Cei una disponibilità a rinunciare all’8 per mille o alle esenzioni su Ici e Ires per le attività commerciali o ad accollarsi i costi di quello scandalo che sono i docenti di religione nella scuola pubblica.
Invece al solito, è il bue che da' del cornuto all'asino...

martedì 1 giugno 2010

Il boccone del prete - Il boccone del prete reloaded

Domenica 30 maggio alle 21.30 REPORT di RAI3 manda in onda "IL BOCCONE DEL PRETE" un inchiesta di Paolo Mondani sul potere temporale del Vaticano e altre amenità pecuniarie della chiesa romana.
Il video integrale della puntata sul sito della RAI è disponibile qui. Su YouTube comincia qui.

Il sunto ve lo dò io.
Lo stato Italiano passa al Vaticano un obolo di circa 8 miliardi di euro all'anno suddiviso tra l'8x1000 della dichiarazione dei redditi, il mancato pagamento dell'ICI sugli immobili di propriotà della chiesa, l'esenzione delle imposte delle attività commerciali legate alla chiesa cattolica romana, il pagamento degli stipendi degli insegnanti di religione, la sovvenzione pubblica alle scuole confessionali, ecc.
A queste regalie "legali" si aggiungono le operazioni spensierate con cui la banca vaticana, lo IOR, gestisce il proprio danaro, in barba alle più elementari norme comportamentali di trasparenza bancaria.
Vado a letto con un certo disgusto e mattina successiva a fronte del solito inutile chiacchericcio di Carlo Monguzzi (PD) e di Massimiano Romeo (Lega Nord) sulla necessità della nuova manovra economica mando una mail di alleggerimento:


"Gli ospiti politici legati ai partiti che sono al governo cominciano a mostrare un certo palese disagio.
"Non mettere le mani nelle tasche degli italiani" è una palla a cui non credono più neanche loro.
Si preparano sforbiciate feroci e balzelli ovunque.
Intanto, ieri sera,  REPORT ci raccontava quanto lo stato Stato Italiano sovvenzione quello Vaticano.
8 Miliardi di euro sono i danari che annualmente passiamo al nostroingombrante vicino romano.
Abolire il concordato e smettere di sovvenzionare i porporati extracomunitari ci farebbe recuperare due terzi della manovra finanziaria.
Non per i prossimi tre anni, ma per sempre.
Chi dei nostri due ospiti è d'accordo?
"

Mentre Roberto legge la mail in diretta un impietosa regia mostra lo sguardo terrorizzato di Massimiliano Romeo che non sa più a che santo votarsi di fronte ad una probabile imbarazzante risposta.
Alla fine della lettura nello studio rimbomba una sonora soffiata di naso di Carlo Monguzzi.
La risposta passa in secondo piano di fronte alla preoccupazione per lo stato di salute del povero Carlo.
Due battute di circostanza sul rafreddore allergico e la risposta finisce in fanteria.

Non demordo, e questa mattina ripropongo lo stesso quesito ai due nuovi politici in studio: Carmela Rozza (PD) e Massimo Zanello (Lega Nord).
Dopo un po' di "melina" Zanello prende coraggio e boccia la mia proposta come inaccettabile: "Lasciamo stare la chiesa... Francamente è troppo..."
Concordo, 8 miliardi di euro erogati annualmente alla Chiesa cattolica francamente sono un po' troppini!