martedì 31 maggio 2011

Tovarish Pisapiowski

Oggi il sole s'è alzato opaco sopra il livido cielo milanese.
Fuori dalla stazione dell'Ortica, la nebbia accoglie le torme di operai in tuta blu che scendono dai treni con la "schiscetta" in una mano, la chiave inglese nell'altra e "l'Unità" piegata sotto al braccio.
La gigantografia di Elgels, Marx, Lenin e Pisapia troneggia sulla facciata di Palazzo Marino.
Un gruppo di writers dei centri sociali, nella notte, ha dipinto un'enorme falce e martello gialla su fondo rosso proprio sulla facciata della Villa Reale, che nel frattempo ha cancellato tutte le mostre in programma per far spazio ad una retrospettiva permanente sulla pittura sovietica degli anni '30
Poco più in la, in P.zza Fontana, dalle finestre dell'arcivescovado, don Camillo Fumagalli, giura di aver visto visto alcuni cosacchi col colbacco abbeverare i propri cavalli in al ritmo delle balalaike.
Nella zona, Montenapoleone, le commesse dei negozi d'alta moda sono possedute a forza da "barbudos" cubani ubriachi, con il kalashnikov sulle spalle.
Il casello della Milano-Venezia, fin dalle prime ore dell'alba, è intasato da migliaia di auto con roulotte, sembra il rientro dopo le vacanze estive, ma in realtà sono Rom provenienti dall'Est che si stanno accampando all'Idroscalo.
Giunge notizia che alcune cascine del lodigiano e del pavese, siano state prese d'assalto da orde di pirati islamici, che, al comando del feroce Saladino, stuprano donne e bambini e passano a fil di spada i vecchi.
Nella "chinatown" milanese hanno sostituito le auto con le biciclette e migliaia di cinesi con la stella rossa stampigliata sul cappellino grigio-verde pedalano tra via Canonica e Paolo Sarpi.
Tutto questo mentre gruppi di edili egiziani, hanno cominciato la costruzione del minareto in Piazza Castello, la prima parte della più grande moschea d'Europa: l'Ayapisapya.

martedì 24 maggio 2011

Suor Mariolina

Questa mattina in trasmissione chiama una Signora 55enne, rimasta senza lavoro.
Lesta come un gatto Suor Mariolina Moioli (Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali di Letizia Bricchetto-Moratti) la invita a rivolgersi al Centro di Mediazione al Lavoro di via Scaldasole 5 a Milano.
Bene, brava Mariolina.
Indiscutibilmente la Moioli è una che si da parecchio da fare per trovare posti di lavoro.
Ne sanno qualcosa le 46 educatrici incaricate per l’insegnamento della religione cattolica ai bambini dai 3 ai 5 anni, assunte nel 2009;dal Comune di Milano: maestre segnalate dalla Curia ma pagare i contribuenti.
Insegnanti di religione che non hanno dovuto superare alcun concorso pubblico, ma hanno lo stipendio comunale, come il resto del corpo docente nelle materne.
Quindi Signora, per ricapitolare! In via Scaldasole o in Curia, in piazza Fontana 2.
Veda un po' lei...

lunedì 23 maggio 2011

Indignatos

Ad una settimana dal ballottaggio, la politica milanese è più che mai fuori controllo.
Nessuna speranza di abbassare i toni, in questo clima da tutti contro tutti.
La voglia di sangue è elevata e c'è chi è disposto anche a simulare una rissa per placare la sete della folla.
Purtroppo per noi, nella stragrande maggioranza delle volte, ci si limita solo alla violenza verbale.
Pisapia sembra il classico cane in chiesa, chiunque passa si sente in dovere di assestargli un calcio o di rivolgergli un insulto.
Nell'ipermercato della destra invece, si trovano le offerte migliori: la Bricchetto se vince aboliisce ecopass e rimborsa le multe, Bossi porta due ministeri a Milano, Berlusconi apre a tutti il condominio-harem dell'Olgettina.
I voti ormai si rastrellano casa per casa: in questo periodo le promesse si sprecano, dalla casa, al lavoro, finanche alla vita eterna.
"Un politico che non fa promesse è come una puttana che non fa marchette"  scriveva Roberto Gervaso, e la nostra classe politica va fortissimo in tutte due i settori.

giovedì 19 maggio 2011

Oremus frates

La classe politica - evangelicamente parlando - è davvero di dura cervice.
Puniti selvaggiamente dai cittadini che non votano più - l'astensionismo a Milano è ancora il maggior partito - invece di parlare di programmi continuano a litigare.
E' più facile rinfacciare la migliore pulizia del proprio deretano piuttosto che parlare di cose concrete.
I veri problemi per i politici milanesi sembrano essere la moschea, il voto agli extracomunitari o i centri sociali.
Nulla, rispetto all'inquinamento che ci ammazza di bronchite e cancro o dello tsunami di cemento che sommergerà Milano con l'Expò.
Ma su questi temi il mutismo è pressochè d'obbligo.

martedì 17 maggio 2011

Stan scippando una vecchia!


Lo sguardo vacuo della Bricchetto, nelle dichiarazioni di ieri sera, era sintomatico del gelo che prende la schiena della iena quando vede sfuggirsi la preda da sotto le fauci.
Al di là dei soldi spesi per una campagna elettorale faraonica, su Milano si stanno riversando i miliardi dell'Expo.
Una montagna di danaro che perdere sul filo di lana non rende particolarmente di buon umore.
Ma questa sinistra ridanciana festeggia con un po' troppo anticipo.
Non credo che alla banda dei B. (Brichetto-Berlusconi-Bossi) permetterà facilmente che un Pisapia qualunque s'appropri impunemente del sudato bottino.

lunedì 16 maggio 2011

Svizzera da morire


Nel cantone di Zurigo l’eutanasia è consentita dal 1941, e da allora circa 200 svizzeri all'anno, che decidono di rinunciare a vivere, si recano in zona.
Ma la svolta che cambierà la vita di ogni europeo è che il diritto continuerà legittimamente ad esser esteso, da ora in avanti, anche ai non residenti.
E' quanto emerso dal referendum avvenuto ieri nel cantone di cui fa parte Zurigo.
Il referendum indetto dai partiti di ispirazione cristiana della destra svizzera si proponeva di mettere confini al suicidio legalizzato.
Circa l’80%, secondo i primi dati provvisori degli spogli, ha votato no.
Zurigo, da casa mia, dista circa 300 km. Tutto sommato una distanza relativamente breve per avere una differenza sul fine vita così radicalmente diversa.
In Italia dove è utopica anche la terapia del dolore, l'eutanasia è vera fantascienza.
C'avesse ragione Pagliarini??

domenica 15 maggio 2011

Telefonami tra vent'anni


Dopo la pubblicazione da parte del sito di Repubblica Radio TV del filmato dell'autista Atral-Cotral di Roma, che utilizzava ben due cellulari mentre era in servizio, guidando con i gomiti, è cominciata la caccia alle streghe.
Un amico di ATM Milano mi dice che si sono intensificati i controlli sul personale da parte dell'azienda. Sono stati "sguinzagliati" decine di ispettori in borghese che sui mezzi o anche da terra sorvegliano i conducenti.
Quelli beccati ad usare il telefono in guida rischiano multe, sospensioni e l'interdizione dai concorsi interni fino a tre anni.
Usassero la stessa attenzione per i politici oggi potremmo avere un paese quasi normale!

giovedì 12 maggio 2011

Terremoto istituzionale

Interessante notare che nella giornata di ieri camera e senato sono rimaste chiuse e non per un qualche sciopero o impegno istituzionale, hanno serrato i battenti per una motivazione ben più interessante, il terremoto di Roma 2011 profetizzato da Raffaele Bendandi, quello che previde il terremoto dell'Aquila e ne avrebbe profetizzato uno a Roma proprio per ieri, 11 maggio 2011.
Non è bastato l’impegno della protezione civile, non sono bastate le mille e più smentite circolate su tutti i mezzi di informazione, a debellare la psicosi da terremoto e naturalmente, i politici italiani non si sono sottratti alla logica.
Una classe politica composta in prevalenza da buffoni non poteva non eleggere a proprio Vate tutelare quello jettatore di Rosario Chiarchiaro interpretato da Totò nel film di Luigi Zampa:  "Non è vero... però ci credo"  
Sarà pure una profezia mendace, ma nel dubbio, meglio non rischiare.

martedì 10 maggio 2011

Zio Kan

Il primo ministro nipponico, Naoto Kan si espone in prima persona per risolvere la crisi nucleare di Fukushima annunciando di rinunciare allo stipendio da premier fino a quando la situazione all’impianto disastrato non sarà riportata sotto controllo.
I politici giapponesi paragonati ai nostri sembrano marziani verdi con le antenne.
Per i politici nostrani lo stipendio è come la mamma: uno, santo e intoccabile, se poi qualche cataclisma servisse a rimpinguarlo, ben venga.
Fino a ieri ero convinto che gli antipodi fossero solo una questione geografica, oggi credo ci sia anche qualcosa di antropologico.

Aggiungi un posto a tavola

La Finanziaria 2008 del vituperatissimo governo Prodi, quello delle 104 poltrone, stabiliva che il numero complessivo dei membri dei futuri governi: ministri, ministri senza portafoglio, viceministri e sottosegretari, non poteva essere superiore a 60.
L'ultima tornata di ringraziamenti ha portato il numero degli affiliati al governo a 64 ma ce ne sono in arrivo altri 14.
Di fatto siamo già fuori legge, ma non è uno scandalo per nessuno.
Sembra di rivedere "Pirati dei Caraibi" con Mister B. che, nella parte di Barbarossa, afferma: "Il codice non è un vero regolamento, più che altro è una sorta di traccia... Benvenuti a bordo!"

domenica 8 maggio 2011

Petizione per la reintroduzione della schiavitù

Partì, qualche tempo fa, come scherzo tra amici.
Una battuta fulminante per smuovere le coscienze intorpidite da una serata uggiosa, un esercizio di provocazione: "Perchè non reintroduciamo la schiavitù?"
Ne parlò ironicamente anche Franz Jung nel 1932 affermando che: "Sarebbe probabilmente preferibile la ormai mitica condizione della schiavitú a questa realtà di sfruttamento subdolo ed impersonale"
E' un fatto oggettivo: oggi esistono strati di popolazione riconosciuti unicamente e semplicemente come esseri umani e non come cittadini.
Uomini e donne che non hanno vita sociale, non nel senso che non hanno amici, ma nel senso che non sono parte della società, invisibili senza impegno sociale o esistenza giuridica.
Possono lavorare, ma non possono avere un contratto, possono ricevere soldi, ma non possono avere un salario.
Se non vengono pagati, possono lamentarsi, ma non possono denunciare il datore di lavoro.
Possono essere imprigionati, picchiati, taglieggiati ma non possono fare causa per aggressione.
Possono essere uccisi, ma se l'omicida riesce a nascondere l’accaduto ha buone possibilità di cavarsela, dal momento che difficilmente ci saranno indagini.
In questi casi il pensiero potrebbe correre direttamente ai clandestini che quotidianamente arrivano coi barconi sulle spiagge di Lampedusa, ma se ci fermiamo a riflettere questi sono solo la punta dell'iceberg.
Pensionati, precari ma anche lavoratori "normali" come tutti noi si trovano quotidianamente nelle situazioni sopra descritte.
Tutti noi possiamo cadere in mano alla giustizia, non accedere al credito per non aver onorato una bolletta o vederci la casa ipotecata per non aver pagato una multa.
Vista la situazione, la schiavitù costituirebbe un miglioramento, non un peggioramento della situazione.
Da un lato l’abolizione della schiavitù sarebbe stata una buona idea se la società avesse potuto fare a meno degli schiavi. Dall'altro la mancanza di una condizione di schiavitù reale ci pone nella condizione quotidiana che cadere in una schiavitù viruale, vittime di abusi e malvessazioni.
Meglio esistere come schiavi che non esistere.
Il proprietario, per tutelare l’investimento, si prenderà cura dello schiavo, e pretenderà un cospicuo risarcimento in caso quest'ultimo fosse ferito o ucciso.
Lo schiavo può possedere soltanto pochi beni personali, ma almeno questi pochi beni saranno garantiti e protetti dalla legge oltre che dal suo padrone.
La libertà di uno schiavo è poca, ma è comunque superiore a quella di cui, di fatto, possiamo godere quotidianamente.
In linea generale chiunque vive o voglia trasferirsi nel nostro paese può proporsi come schiavo e, se trova un acquirente interessato, potrà, rinunciando ai propri diritti civili, trasferirsi da lui, indipendentemente da residenza, permessi di soggiorno o quote di immigrazione, tutti oneri che riguardano i cittadini, non gli schiavi.

venerdì 6 maggio 2011

Moratti, Pisapia e gli altri

Mercoledì scorso, alle 7 di sera, in P.zza Duomo a Milano s'erano radunate 20.000 persone per sentire Beppe Grillo parlare di elezioni amministrative con il suo movimento "5 stelle".
La notizia, seppur incredibile in un momentro in cui i politici devono pagare i propri sostenitori per farli scendere in piazza, non ha trovato spazio sui giornali.
Alla faccia del rinnovamento della politica.
Aria Pulita che trova posto per tutti, anche per i poeti mammoni, non scova neanche uno strapuntino per un candidato del movimento di Grillo, ripegando sui "soliti affidabilissimi noti".
Per fortuna l'informazione, come al solito, arriva dalla rete.
E in rete troviamo un filmato in cui Letizia Moratti, per raccattare qualche voto dopo anni di shopping in via della Spiga, fa campagna elettorale in un mercato comunale insieme alla sua mamma e a due guardie del corpo. Nessuno se la fila, tranne i fotografi, ma lei dispensa saluti e sorrisi a tutti da politico consumato.




Anche l'avvocato Giuliano Pisapia non lesiana figure di palta, rivolgendosi a 4 pensionati di numero, in un giardinetto con un megafono per "affrontare il tema spinoso delle case popolari".
Forse sta mettendo all'asta l'appartamento della Baggina occupato dalla sua compagna.

mercoledì 4 maggio 2011

Matteo Salvini

Onore al merito: fossi io Matteo Salvini, questa mattina pur di non andare in video sarei partito per la Libia.
Ieri dopo la minaccia di far cadere il governo, la lega ha finalmente trovato "la quadra".
L'accordo tra B&B si chiama guerra a tempo.
Un po' come decidere di fare l'amore in 4 minuti, sperando in un'eiaculazione precoce: una sveltina insomma.
A proposito di politica ad uso e consumo dei gonzi, ieri il sito del Corriere della Sera pubblica un VIDEO in cui Matteo Salvini confessa: "I campi rom ci servono per fare campagna elettorale"!?
Dal video scopriamo che il nostro Salvini, attivissimo sui mercati rionali, è un po' più restio a fare comizi nelle zone dove ci saranno creati o confermati i campi rom.
Buono si, ma non tutto scemo!

lunedì 2 maggio 2011

Obama's

Questa notte ho sentito il presidente degli USA annunciare l'uccisione di Bin Laden.
Barak Obama ha ripetuto in continuazione che è una vittoria di tutta l'america contro il terrorismo.
La distanza dai nostri politici autoctoni e sempre più imbarazzante anche nei particolari.
I nostri, appena le forze dell'ordine arrestano un qualsiasi guappo di quartiere, appongono il bollino della vittoria della propria amministrazione, come con le banane.
Il clima è quello dell'eterna lotta tra un governo di guardie e tutti gli altri, ladri.
O forse, anche, il contrario.

domenica 1 maggio 2011

Bufale blu

L'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Susan Rice denuncia che Le truppe fedeli al rais libico stanno portando avanti una vera e propria campagna di stupri, al fine di terrorizzare ed intimidire i civili libici. Queste pratiche, nei confronti delle donne, avverrebbero anche su minori. Gheddafi avrebbe ordinato di distribuire pillole di viagra ai suoi fedelissimi impegnati nella repressione.
Che la guerra sia una vera merda non lo scopro io per primo, ma demonizzare l'avversario è certamente uno dei sistemi più utilizzati per giustificarla. I governi americani in quest'arte sono dei veri professionisti.
Alla fine degli anni '90 in Kosovo, si cominciarono a descrivere con dovizia di particolari le esecuzioni sommarie, le colonne di profughi bombardati dai caccia, gli stupri di massa contro le donne kosovare, i villaggi distrutti. A vent'anni di distanza moltissimo di quanto descritto in Kosovo è risultato essere il frutto di vere e proprie invenzioni giornalistiche.
Nel 1991 giornalisti affermati affermavano che nel Kuwait occupato i soldati iracheni al servizio di Saddam Hussein uccidevano i neonati nelle incubatrici.
Dieci anni dopo è il turno della bufala sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.
Meno di un mese fa la cazzata delle fosse comuni in Libia.
Il meccanismo emotivo prende il sopravvento e rende facile giustificare operazioni militari per proteggere le popolazioni che in realtà mirano solo ad interessi neocoloniali, per questo motivo è sempre meglio meditare prima di bere.