domenica 30 gennaio 2011

Andate via tutti!

Il Quotidiano Libero Quotidiano di oggi, titola in prima pagina: ANDATE VIA TUTTI!
Non mi era mai capitato di essere d'accordo con il giornale del duo Belpietro-Feltri.
O forse, più probabilmente, sono loro a non essersi mai accorti che la maggioranza degli italiani comincia a non poterne più di essere cittadini di un Paese travolto dal ridicolo.
I vecchi dittatori hanno fatto le valige, come il tunisino Ben Alì (amico di Bottino Craxi), o le stanno preparando, come Mubarak (lo zio "adottivo" di Ruby) o Sali Berisha (l'ennesimo ex comunista amico di Mister B).
Lo scorso 6 maggio l'indimenticato Mario Monicelli ad "Annozero" dichiarava: "Gli italiani sono poco coraggiosi? Lo sono sempre stati. Sono stati vent’anni sotto un governo fascista, ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù... Un grande imprenditore ha detto: «Lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato miliardario, vi farò diventare tutti milionari». Non c’è nessuna dignità. E’ la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «State buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà... sì, siete dei precari, ma fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto»."
L'italiano, come lo struzzo. nasconde la testa sotto la sabbia, dimenticando che lascia scoperta una parte del corpo molto più sensibile.

venerdì 28 gennaio 2011

Carlo Martello

Ieri sera rientrando, a casa, alla radio ridavano una vecchia canzone di Faber De Andrè.
Preveggenza o ennesima prova dell'immutabilità delle cose?


"Cavalier lui era assai valente ed'anche in quel frangente d'onor si ricoprì
e giunto alla fin della tenzone incerto sul l'arcione tento' di risalir, veloce lo arpiona

la pulzella repente una parcella presenta al suo Signor
"Be' proprio perche' voi siete il Sire fan cinquemilalire è un prezzo di favor..."
"E' mai possibile porco di un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?"

giovedì 27 gennaio 2011

Giornata della memoria

Oggi è la giornata della memoria.
Ieri sera La7 ha mandato in onda "Ausmerzen" di Marco Paolini.
Una piece di teatro civile con la terribile ricostruzione delle ricerche eugenetiche del Nazismo che portarono tra il 1934 e il 1945 alla sterilizzazione e poi alla soppressione di 500.000 disabili e malati di mente.
Il pericolo?
Lo stesso di un secolo fa: quando non c'è pane per tutti, i primi a saltare il pasto sono quelli che non possono opporsi.
Molto triste, molto vero, ...troppo attuale.


domenica 23 gennaio 2011

Petizione per le dimissioni di Nicole Minetti

Sara Giudice è una ragazza di venticinque anni, laureata, consigliere di zona 6 a Milano dal 2006, per il PDL. Sara ha iniziato la raccolta di firme per mandare a casa Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, coinvolta nell’inchiesta milanese sul caso Ruby.
L’obiettivo è “dare speranza a un Paese che vuole altri rappresentanti per le istituzioni”.
Il documento non risparmia critiche alla giovane collega del Pdl.
Nicole Minetti, secondo Sara Giudice, non avrebbe “alcuna competenza, né merito, questa persona – si legge – non ci rappresenta in nessun modo”.
Secondo Sara Giudice è necessario “uno scatto di dignità. Abbiamo bisogno di rinnovamento e cambiamento perché le donne non possono passare per quello che non sono”.
Non ho nulla a che fare con il PDL, ma ho piacere che qualcuno lavori per una destra pulita.

venerdì 21 gennaio 2011

Anatema morale

Anche la Santa Sede rompe il silenzio sul caso Ruby.
E quando mai il Vaticano non perde occasione per "ficcanasare" nella politica italiana?
E lo fa al massimo livello.
Il segretario di stato, cardinale Tarcisio Bertone, sollecita senza mezzi termini «moralità e legalità [...] di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana».
Richiesta ineccepibile, analoga all'invito che potrebbe fare Hannibal Lecter a mangiare meno carne e più verdura, o quello, meno fantasioso di Giocanardi che, il novembre scorso, avrebbe voluto far inaugurare il Forum della Famiglia a Mister B.
La chiesa cattolica, i cui esponenti sono inquisiti in tutto il mondo per gli scandali pedofilia, trova un'unica voce politica fuori da coro, quella di Umberto Bossi che stigmatizza le parole di Bertone, poi memore del federalismo in bilico, prontissimo si genuflette: «Bertone? E' una persona che stimo molto!».

giovedì 20 gennaio 2011

Chi può

Mister B. vorrebbe andare dai giudici, ma non può.
Ruby vorrebbe una vita da brava ragazza, ma non può.
Nicole Minetti vorrebbe non fare l'amministratore di un condominio di escort, ma non può.
Emilio Fede vorrebbe non essere un ruffiano, ma non può.
Lele Mora vorrebbe non essere un ruffiano amico di un ruffiano, ma non può.
Mario vorrebbe avere una pensione meno da fame dopo 40 anni di contributi, ma non può.
Salvatore vorrebbe essere un disabile che non dipende dai servizi sociali, ma non può.
Mimmo, separato, vorrebbe non andare a mangiare al "Pane Quotidiano", ma non può.
C'è chi può e chi non può, loro non può...

mercoledì 19 gennaio 2011

Minetti for ever

Finalmente è chiaro perchè la consigliera regionale Nicole Minetti non riesce ad intervenire ad Aria Pulita.
Con tutto il "dafare" che ha nottetempo, alzarsi la mattina, per essere in studio all'alba sarebbe un'opera titanica per chiunque.
Qualche giorno fa, Formigoni, intervistato radiofonicamente da Barbara Palombelli, sulla candidatura della Minetti nel listino blindato, l'ha motivata con una scelta personale di Mister B. a cui non ha voluto opporsi.
Se Mister B. gli avesse chiesto di inserire nel listino Totò Riina oggi avremmo un consiglio regionale con la coppola. Ma, per nostra fortuna, Riina non ha le tette.
Degno di nota, nel servizio mandato in onda, il lapsus dell'esponente del PD che cambia "Minetti" in "Monetti" (...de to màre). Molto veneto.

domenica 16 gennaio 2011

Rosticcerie

Il negozio di fiori di Frediano Manzi, presidente dell'associazione 'Sos racket e usura', è bruciato la scorsa notte a Parabiago, nel Milanese.
Secondo quanto si e' appreso le cause dell'incendio non sono ancora state accertate dai carabinieri. Ma il fatto giunge dopo una serie di episodi di intimidazione, denunciati da Manzi, che nel settembre del 2009 e' stato anche oggetto di un attentato proprio in quel chiosco. ''Tre settimane fa qualcuno mi ha chiamato nel negozio - ha raccontato Manzi - per ordinare una corona di fiori per me''. (ANSA)
"Milano è come Scampia", urla senza paura Frediano Manzi. Lo afferma con forza, perché da oltre quindici anni, tutti i giorni, con la sua associazione denuncia le storie scomode di criminalità padana, storie che macchiano il modello della Milano da bere, capitale europea della moda, dell’expo e della sicurezza. Lui stesso è stato vittima dell’usura e, proprio perché sa bene cosa voglia dire sentirsi abbandonati dalle istituzioni, ha dato vita a un’associazione per offrire un aiuto concreto alle vittime dell’estorsione e del racket, cercando di creare le condizioni per far comprendere la necessità e l’utilità di seguire la strada della denuncia all’autorità giudiziaria.

sabato 15 gennaio 2011

Un uomo inutile

Sfuttamento della prostituzione minorile.
Nuova iscrizione sul registro degli indagati ed invito a comparire in questura per Mister B. Seguono le scontate polemiche.
Sinceramente credo che non se ne possa più. Davvero!
Che il primo ministro italiano vada a puttane è un fatto risaputo, che vada anche con le minorenni l'ha confermato persino la ex-moglie.
Che riusciremo mai la liberare la cronaca nazionale da questo inutile satiro priapista, per cominciare a parlare dei veri problemi del paese, è abbastanza improbabile.
Continueremo così: tra uno stornello di Apicella e una sveltina a farcelo mettere al culo.
Tanto sempre di sesso si tratta. No?!

venerdì 14 gennaio 2011

Referendum col trucco

Fiat Mirafiori: il sì ha vinto grazie al voto degli impiegati che non sono coinvolti direttamente nella vicenda: sì 2.735 voti 54,05%, no 2.325 45,95%.
Al seggio 5, quello degli impiegati, 421 sì, contro 20 no.
La maggioranza silenziosa, quella dei colletti bianchi, è tornata.
Ha fottuto di nuovo gli operai quelli delle catene.
E  mentre il presidente della Fiat, John Elkann, ha commentato: "Ora bisogna archiviare le polemiche e le contrapposizioni, affrontando le sfide che abbiamo davanti in modo costruttivo" l’a.d. del Lingotto Sergio Marchionne ha definito quella dei lavoratori "una scelta coraggiosa".
E se lo dice anche lui c'è davvero da credergli.
Intanto referendum o meno per tutto il 2011, a Mirafiori, continuerà la cassa integrazione a spese di "pantalone".
Questo nonostante il faraonico posizionamento dei nuovi titoli in borsa.
In Fiat cambiano padroni e manager ma l'adagio di privatizzare i profitti e socializzare le perdite è più che mai valido.



"Lo schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché il vero schiavo non è mica quello con la catena al piede, quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà" (Silvano Agosti)

giovedì 13 gennaio 2011

Rosticceria padana

Una bandiera con la scritta 'Lega Nord, Bossi', appesa all'esterno dell'edificio, e' stata bruciata la scorsa notte nella sede del partito a Saronno. Ad accorgersi dell'accaduto sono stati i militanti del Carroccio che hanno sporto denuncia ai Carabinieri.
Da quelle parti sono le uniche a prendere fuoco, perché meno sporche di merda rispetto alle altre.
'Non siamo intimoriti da questi continui atti di vandalismo di chiara matrice politica', ha detto il segretario cittadino Alessandro Fagioli.
A Saronno, infatti, dalle elezioni della primavera scorsa, dopo anni, è al governo una Giunta di centrosinistra.

mercoledì 12 gennaio 2011

Er mejo Fico der Bigonzo

Se qualcuno non riesce ancora a spiegarsi perchè il PD non sia una seria alternativa all'attuale maggioranza non ha che da guardare al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi a ai suoi "rottamatori".
Lo scorso 6 dicembre Renzi partecipò ad una cena, ad Arcore, a casa di Mister B.
In quell'occasione il premier ebbe grandi elogi per l'avversario politico: "Un po' mi somiglia, è fuori dagli schemi, così diverso dai soliti parrucconi della sinistra".
Niente di più vero, infatti ieri, il buon Matteo non ha esitato un attimo a schierarsi con Marchionne, contro gli operai, sul referendum dei lavoratori FIAT di Mirafiori.
Come direbbe Cetto La Qualunque: "Liberté, egalité, 'ntu culu a te!",

martedì 11 gennaio 2011

L'amaro Talice

Che gli scandali sessuali dovessero colpire anche qualche esponente della Lega Nord stava nel gioco delle cose, bastava solo attendere.
Prima o poi piove e allora necessita tirare fuori l'ombrello.
E' successo a Seregno, implicato sembrerebbe Luca Talice, astro nascente del Carroccio nella neonata provincia di Monza.
A denunciarlo due giovanissimi esponenti della Lega.
A dire il vero non fa neanche più scandalo che coinvolti ci siano dei minorenni, Mister B. ci ha abituato a questo e ad altro.
La cosa che però mi colpisce è la "fantozzianità" degli avvenimenti in cui, sempre, viene coinvolto il partito del Nord.
In questo caso le immagini pornografiche sarebbero state scattate utilizzando la macchinetta per le fototessere delle carte di identità.
La cosa è così perversamente scema che non può non far ridere.
Una scena degna dei migliori Vanzina che troveremo nel prossimo cinepanettone o in un porno di serie B.

giovedì 6 gennaio 2011

lunedì 3 gennaio 2011

Banda (dis)armata

Marco Travaglio ci ha raccontato qualche giorno fa dell'abolizione del reato di Banda Armata.
La norma è ben nascosta in un decreto omnibus ch'è entrato in vigore il 9 ottobre: il Dl 15.3.2010 n. 66 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 maggio col titolo “Codice dell’Ordinamento Militare”. Il decreto comprende la bellezza di 1085 norme e, fra queste, la numero 297, che abolisce il “Dl 14.2.1948 n. 43”: quello che puniva col carcere da 1 a 10 anni “chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici” e si organizzano per compiere “azioni di violenza o minaccia”.
La norma è stata proposta dal Ministro della Semplificazione Calderoli
Alla faccia di tutte le polemiche che sono state fatte sulla sicurezza, violenze di piazza, proposte più o meno repressive per arginare il ritorno agli anni di piombo, basti pensare alla proposta di arresto preventivo degli studenti facinorosi proposto da Gasparri.
Guarda caso c’è un processo a Verona per questo reato contro una trentina di attivisti e dirigenti leghisti che coinvolgeva inizialmente i massimi vertici della Lega per avere fondato 14 anni fa le Camice verdi, un’organizzazione paramilitare, con finalità politiche, completamente illegale visto che non si possono creare bande armate a sostegno di un partito.
Il 22 dicembre la Camera dei deputati ha votato la mozione di sfiducia proposta dall'Idv contro il ministro Calderoli per lo scandalo della depenalizzazione del reato di associazione paramilitare con finalità politiche. E l'ha respinta grazie ai voti di Pdl e Lega, alle astensioni di Fli, Udc e dei 6 radicali eletti col Pd, ma anche grazie alle abbondanti assenze tra le file del Pd.
Risultato finale: presenti 545, votanti 481, astenuti 64, maggioranza 241, favorevoli (alla sfiducia) 188, contrari 293. Mozione respinta, Calderoli salvo.
Tutti i dettagli sul blog di Beppe Grillo

domenica 2 gennaio 2011

In prigione! In prigione! E che ti serva da lezione!

Cesare Battisti mi è stato simpatico fin dai tempi della scuola.
Saranno le mie origini venete oppure il suo irridentismo, forse perchè socialista, oppure perchè giustiziato per l'ideale, piuttosto che per i reati commessi.
Parlo del Cesare Battisti eroe Trentino della I° guerra mondiale, naturalmente.
In questi giorni la politica nazionale, invece, sta parlando dell'altro Battisti, l'omonimo, il pericolosissimo terrorista, il "sinistro" Osama Bin Laden nostrano.
Come in occasioni delle morti eccellenti, la politica ritrova la coesione nazionale.
Da destra a sinistra, infatti, tutti stanno prendendo la rincorsa per sferrare il calcio più forte.
"In prigione! In prigione! E che ti serva da lezione!" cantava Edoardo Bennato negli stessi anni in cui Battisti partecipava agli omicidi di cui è stato condannato.
Non voglio sembrare cinicamente irriverente nei confronti delle famiglie delle vittime, ma non voglio neanche dimenticare che la nostra costituzione all'articolo 27, enuncia che "Le pene (...) devono tendere alla rieducazione del condannato".
Il carcere quindi non è punitivo ma rieducativo e la rieducazione è sinonimo di "recupero sociale", di "reinserimento sociale", di "risocializzazione". In altre parole il dettame ostituzionale inserisce il concetto di relazione, rapportabile alla vita sociale, che presuppone un ritorno del soggetto nella comunità.
Alla luce del dettato costituzionale mi chiedo: di quale recupero sociale ha bisogno Battisti?
Battisti, dal 1981, vive in Francia dove non ha più compiuto reati, ha lavorato, s'è sposato, ha avuto dei figli ed è diventato un romanziere di successo.
Ora la domanda è semplice: a cosa serve la galera a Battisti? 4 ergastoli potranno davvero fare di lui un uomo migliore? La prigione davvero lo recupererà alla vita di relazione oppure è solo vendetta?