domenica 27 febbraio 2011

Eco infinito

Alla 25° fiera del libro di Gerusalemme, lo scrittore Umberto Eco, alla domanda di un giornalista che chiede: "Berlusconi e’ paragonabile a Gheddafi e Mubarak?” risponde: "No, il paragone, intellettualmente parlando, potrebbe essere fatto con Hitler: anche lui giunse al potere con libere elezioni. Berlusconi ha vinto le elezioni con il supporto di una grande maggioranza degli italiani. In Italia non c’e’ lo stesso regime dei paesi del Nord Africa e non va dimenticato il fatto che c’e’ un elettorato pronto a supportare Berlusconi. E’ piuttosto triste ma e’ cosi!
Intanto Mister B. al Congresso dei Cristiano riformisti, ha parlato, rispettivamente del pericolo comunismo, delle illegittime pretese d’adozione per single e coppie gay, della famiglia, della patrimoniale, e dell'ignobile scuola pubblica: «Nessuno può governare meglio di me. Anche la sinistra vuole venire al Bunga Bunga conquistata dalla mia visione della vita».
Immancabili le polemiche.
Nei confronti di Umberto Eco.

giovedì 24 febbraio 2011

La casetta piccolina in Canadà

Lo scandalo affittopoli trasloca da Milano a Roma e, udite udite, compare anche il nome di Roberto Castelli tra coloro che pagano un affitto di favore: nel bel quartiere di Monteverde, 96 metri quadri, 750 euro al mese spese incluse.
Castelli si affretta a far sapere che sono prezzi di mercato e che, per evitare «l’ennesima montatura» ha appena firmato la disdetta del contratto.
Così, uno degli esponenti di spicco del  Carroccio duroepuro, della Romaladrona e del magnamagna si trova avvolto dal sospetto del privilegio che manda in bestia il militante padano medio.
Roberto Castelli non è proprio nuovo a questo genere di privilegi, nel 2002 e nel 2003, all'epoca ministro della giustizia, avevano suscitato scalpore le sue vacanze in Sardegna, con parentela, codazzi e scorta, a prezzi inferiori ad un agriturist ultraeconomico.
La vicenda suscitò un interrogazione parlamentare ma poi non se ne fece nulla  
Ora, l'ingegnere del suono, lascia la casa con la stessa velocità.
Bu Bu Settete!

domenica 20 febbraio 2011

La vendita delle indulgenze

Dal 1300 l'istituto della vendita dell indulgenze si è diffuso nella società occidentale. Un peccato può essere cancellato con un'oblazione in denaro per supportare le opere che stanno a cuore della Chiesa Cattolica.
Sarà per questo motivo che venerdì scorso, la cerimonia per la celebrazione dei Patti Lateranensi tra Italia e Santa Sede, vedeva volti distesi sia tra le gerarchie ecclesiastiche che tra gli esponenti delle istituzioni.
Incassato l'assegnino annuale da 8 miliardi, ricevute le rassicurazioni circa la non promulgazione della legge sul “fine vita” e l'adozione dei single, confermati i soldi alle scuole cattoliche e il crocefisso, un "concreto" Cardinal Bertone ha chiuso volentieri un occhio sui putan-tours del primo ministro.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era ben soddisfatto dal pieno coinvolgimento che la Chiesa ha assicurato ai festeggiamenti del 17 marzo, con tanto di presenza del Papa.
La delegazione italiana oltre all'immarcescibile Gianni Letta comprendeva i ministri Papalino Alfano e Giulio Tremonti che, nel 1984, contribuì fattivamente a stilare il concordato con l'allora governo presieduto da Bottino Craxi.
Da allora Tremonti, premier in pectore, gode del massimo dei favori, dentro le mura vaticane e della massima libertà di saccheggiare le nostre tasche.

venerdì 18 febbraio 2011

Schiene Diritte

Dan Rivers è corrispondente internazionale della CNN di Londra, la più grande della rete informativa Mondiale.
Dan Rivers è il giornalista che ha intervistato in esclusiva Nicole Minetti.
Dan Rivers ci ha dato un esempio di cosa voglia dire giornalismo con la schiena diritta.
Domande dirette, scomode, taglienti.
Le cene da berlusconi sono orge?
Reclutava lei le prostitute?
Quanti soldi ha ricevuto?
Ha avuto rapporti sessuali con lui?
Un giornalista vero, che pone le domande che porremmo tutti noi.
Distante anni luce dalla stragrande maggioranza dei giornalisti di casa nostra, paurosi, piacioni, camerieri, asserviti al potere.
Incapaci di una qualsiasi domanda imbarazzante che non sia quella sul meteo.

giovedì 17 febbraio 2011

Vacche e bufale

Ieri sera leggo, sul sito on-line de "Il Giornale", del pesante gesto di intimidazione arrivato in redazione in mattinata: una lettera contenente un proiettile da revolver Smith & Wesson e un volantino di minacce con la stella a cinque punte delle Brigate Rosse.
Il direttore Sallusti la definisce: "Una lettera coerente con il clima che si sta creando".
Che tiri una brutta aria è innegabile, soprattutto per il giornalismo italiano di milizia, quel giornalismo strumentale alla politica, fatto di notizie esagerate, artefatte e talora del tutto inventate.
Era il 23 novembre 2009, quando le agenzie di stampa battevano la notizia del ritrovamento di una lettera minatoria, sempre a firma BR, sempre presso la sede del quotidiano "Il Giornale" sede genovese.
La DIGOS indaga e quattro giorni dopo scopre che è un falso, fatto anche male. Viene incriminato il giornalista Francesco Guzzardi, per simulazione di reato e procurato allarme: le minacce se l'era fatte da solo.
Passa meno di un anno e ci s'indigna per il "singolare" attentato al direttore di Libero Maurizio Belpietro.
E' normale che in un periodo di vacche, magre e grasse, anche qualche bufala cerchi i suoi cinque minuti di notorietà.

mercoledì 16 febbraio 2011

PM10



Il problema devono essere per forza le polveri sottili.
Dopo 40 giorni di emergenza smog la gente comincia a far fatica a connettere, il PM10 interrompe le connessioni sinaptiche, la prova sono le telefonate e commenti della maggioranza dei telespettatori.
Il nostro presidente del consiglio in tre mesi dovrà affrontare 4 processi.
Tutti si pongono il problema del conflitto tra istituzioni, nessuno è sfiorato dal pensiero che potrebbe essere un ladro, evasore e puttaniere.
In uno stato normale un Primo Ministro rimandato a giudizio si dimette, da noi punta alla carica di Presidente della Repubblica.
Questa sì che è vera satira! Luca e Paolo a confronto sono due dilettanti!

domenica 13 febbraio 2011

Mutatis mutandis

Lo scorso fine settimana sono scese in piazza i lanzichenecchi del PDL a difesa di Mister B.
Truppe un po' datate, a ben guardare, ma oggigiorno l'industria farmacologica fa miracoli per le patologie senili.
Ha cominciato Daniela wonderwoman Santanchè, venerdì davnti al Palazzo di Giustizia di Milano guidando un drappello di un centinaio di persone, in una sorta di crociata nella quale i giudici di Corso Vittoria sono gli infedeli sovversivi da combattere.
Sabato è stato il turno di Giuliano bingobongo Ferrara a guidare le danze di un migliaio di "antipuritani".
Devono essere le forme, dell'obeso direttorone del Foglio, ad impedigli di trovare una posizione stabile, oltre che dal punto di vista fisico anche da quello ideale.
Dopo aver militato in ogni partito dell'arco costituzione, sempre dalla parte del vincente, Giulianone, che solo nel 2008 capeggiava il trombato partito bigotto in difesa della vita, oggi lo troviamo a capo del movimento "antipuritano".
"In mutande, ma vivi" è lo slogan della kermesse, infatti Ferrarone appare, coi suoi accoliti, su un palco tra due file di biancheria intima stesa in bella mostra.
Eufemismo azzeccatissimo, da secoli, le mutande sono il posto migliore dove riporre i coglioni.


Già alla lettura della mail noto che Carlo Fidanza (Consigliere Comunale ed Europarlamentare del PdL) da segni di incontinenza verbale.
Infatti qualche minuto dopo espone il suo pensiero:
1. Non è satira irridere il sovrappeso del direttore del Foglio definendolo "obeso"
2. Io non avrei neanche il 10% dell'intelligenza di Ferrara
Sob!?
Ricordo a Carlo Fidanza che il maxi emedamento alla Finanziaria per l’anno 2011, destina al giornale di Ferrara 3.745.345,44 euro di finanziamento pubblico.
Così come il grassone è bravo a prendere i miei soldi, può certamente sopportare la mia ironia.

venerdì 11 febbraio 2011

Tea time

Sono contento che anche il giornale inglese "The Times" si unisca al mio personale punto di vista:


«Silvio Berlusconi mostra di non comprendere la differenza che intercorre tra il tornaconto personale e il dovere nei confronti del pubblico. Egli abusa la sua carica politica per i suoi fini e sfida chiunque a fermarlo: è da tempo passato il momento in cui questa farsa avvilente e distruttiva arrivi a una fine. La volgarità è sempre stata una componente distintiva della sua avventura politica, ma un procedimento penale è un'aggiunta che oltrepassa l'ordinario squallore. Dovrebbe essere superfluo affermarlo, ma Berlusconi è distante dalla consapevolezza quanto lo è dal decoro, quindi ribadiremo l'ovvio: la sua condotta è incompatibile alla carica istituzionale che ricopre quindi dovrebbe dimettersi immediatamente. Berlusconi, oltre a degradare la politica nazionale, ha infatti ricoperto di vergogna la diplomazia. La tentazione di definire il primo ministro italiano come un buffone le cui azioni sono dettate da vanità e venalità è alta. Purtroppo la verità è peggiore».


Se c'è arrivato il maggior giornale conservatore inglese ci si domanda perchè il centro destra italiano continui a difendere Mister B. fino alla consunzione.
La risposta è abbastanza semplice e si riassume nel più classico dei motti italici: "Tengo famiglia!"
I rappresentati del PDL sono tutti, chi più chi meno, sul libro paga del premier, la Lega, addirittura, oltre alla credulità dei suoi elettori, gli avrebbe venduto anche il proprio simbolo.
E' come il gioco della piramide: lui tiene per gli zebedei loro e loro tengono per gli zebedei noi.

martedì 8 febbraio 2011

Politica minore



Il ragazzino del Palasharp mi mancava.
In Italia l'agone politico non risparmia più nulla e nessuno,
Minori sfruttati, scopati, affamati, massacrati di botte o bruciati vivi.
I genitori ricevono una pietosa carezza "napolitana", mentre dovrebbero essere condannati alla Cajenna.
In questo enorme girone dantesco, che chiamiamo Società Civile, c'indignamo per le notizie-bufala sui "morituri" cani svizzeri ma quello che manca davvero è la Lega Antivivisezione Minori.

lunedì 7 febbraio 2011

The bunga-bunga style

Fossalta è un piccolo comune del basso Piave ricordato per la mefaglia d'argento al valore data a Ernest Hemingway nel 1918.
Fossalta sarà ricordata anche per l'ennesimo caso di discriminazione nei confronti di una bambina, la cui famiglia non riesce a pagare la mensa dell'asilo pubblico.
4 anni, figlia di immigrati, il padre dopo aver perso il lavoro in Italia, va a lavorare in Belgio e manda, alla famiglia, un assegno mensile che non basta mai.
La famiglia non paga la mensa e il Sindaco, il leghista Massimo Sensini, toglie il pasto alla bambina.
Una parte del personale della scuola, a turno, "digiuna" per consentire alla bambina di mangiare e il Sindaco, spalleggiato dalla Dirigente Scolastica, li accusa di danneggiare l'erario.
Ancora una volta, un anonimo, un comune cittadino, paga alla bimba, tre blocchetti tre blocchetti di buoni pasto.
Fino alla prossima volta siamo tutti più sollevati.
E' il bunga-bunga style o come diceva un internazionale Stefano Ricucci: "They are all gay with other people's ass!" (Sono tutti froci col culo degli altri!)

Simona Arrigoni bolla la mia mail come "volgare", poi parte con il pistolotto di una notizia-bufala su un cane che sarebbe stato soppresso in un cantone svizzero perchè la padrona non ne ha pagato la tassa di possesso...
Cane 1 - Bambina Negra 0

sabato 5 febbraio 2011

Talmud

Notizia culturale del venerdì.
Il 21 gennaio scorso il Ministero della Pubblica Istruzione, rende noto, con enfasi, sul proprio sito, lo stanziamento di 5 milioni di euro per realizzare una traduzione in lingua italiana del Talmud Babilonese. Insieme alla Bibbia, il Talmud è il testo fondamentale della cultura ebraica e finora è stato tradotto soltanto in tedesco e in inglese.
A questo punto, al di là della domanda, credo legittima, se i soldi destinati alla scuola, per il sostegno, per l'innovazione ci siano o meno, mi sorge spontanea un'altra riflessione.
E' mai possibile che il nostro stato laico continui, anche in questo priodo di crisi, a trovare soldi per le confessioni religiose?
Cattolici prima degli altri, ora anche gli ebrei, domani certamente gli islamici.
Shalom aleichem!

giovedì 3 febbraio 2011

Nebbie

Questa mattina seguo un po' stancamente la trasmissione.
Da quando non si parla più di bunga-bunga il prurito langue.
Un grazie di cuore al digitale terrestre che amplifica di molto gli effetti sulla demenza senile degli spettatori che telefonano, con risultati, a dir poco, esileranti.
Dopo giorni di sforamento dei livellli di polveri sottili in padania è interessante notare come, per i nostri politici, la salute dei cittadini sia molto meno importante dell'economia.
Sai però la soddisfazione di potersi permettere un funerale di prima classe dopo esser morti di un bel cancretto.

mercoledì 2 febbraio 2011

Difensor fidei

E' meraviglioso osservare come il leghista Zanello si scagli sempre contro il fondamentalismo religioso.
Degli altri.
Sarebbe interessante ricordare che il Vaticano costa al contribuente italiano circa 8 miliardi di euro all'anno.
La chiesa, in questo paese per vecchi drogati, continua ad esercitare un ascendente scaramentico: parlarne male porta sfiga ma soprattutto toglie voti.
Quindi meglio scherzare coi fanti che toccare i santi.
Il solito buon esempio di schiena dritta all'italiana.