mercoledì 13 novembre 2013

Mal d'Africa

All'inizio del mese avevo già scritto un post sulle meravigliose imprese del genere femminile di quest'esecutivo.
Ho volutamente tralasciato qualsiasi riferimento al ministro di colore Cecile Kyenge, il suo approccio disinvolto alla politica riguarda solo l'utilizzo della scorta mentre va in palestra (...la senatrice Finocchiaro ci aveva già abituato a questo e altro).
Ben più succulenta la notizia rilanciata da “Libero” relativa all’attività dell’associazione Dawa, fondata a Modena dal ministro dell'integrazione nel 2002
I fatti contestati dal quotidiano milanese si baserebbero sulla documentazione raccolta dal consigliere comunale di Reggio Emilia Zeffirino Irali (ex Lega Nord) relativi a vicende del 2006-2007. “Libero” punta il dito contro il progetto di alcuni poliambulatori in Congo avviato dall’associazione della Kyenge ma pare mai realizzati, e sulla gestione dei fondi di alcune cene di autofinanziamento che gravitavano intorno al progetto.
La onlus Dawa, scrive “Libero”, sarebbe «un’organizzazione a conduzione famigliare: il presidente di Dawa è Franca Capotosto, amica personale di Kyenge, il responsabile relazione esteri e comunicazione è il marito di Kyenge, Domenico Grispino; la responsabile arte e e cultura è sua cognata, la preside di scuola media Maria Teresa Grispino; il revisore dei conti è l’altro cognato, il farmacista Gianni Mazzini».
Oggetto dell’attacco alla ministra sono le cene di beneficenza per il trasporto di un container e di un’autoambulanza in Congo. 
Nel 2007 parte una delegazione di dodici persone che avrebbe dovuto inaugurare una nuova struttura sanitaria progettata dall’ingegner Domenico Grispino (marito di Kyenge) all’interno del parco Kundelungu. Ma «Là non c’era proprio nessuna struttura da avviare» ha raccontato una infermiera reggiana a “Libero”. Pare che i volontari abbiano trovato solo un «Centre maternité Kyenge» ma anche questo in stato inaccettabile. Che fine hanno fatto i soldi raccolti? E le promesse fatte? Per ora la Kyenge, che ha gestito l’associazione fino all’aprile scorso, rimanda al presidente di Dawa.

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