sabato 31 dicembre 2011

La dignità della politica ovvero la politica della dignità

Dignità è una parola deuseta, rimanda ad un mondo antico.
Ricorda il vecchio guardaroba della nonna, l'ordine composto della biancheria al suo interno, pulita e profumata di lavanda, povera nei suoi cotoni grezzi ma orgogliosa del suo decoro.
Dignità è una parola che, se c'è mai stata, oggi è completamente estromessa dalla politica nazionale a tutti i livelli.
Mi piacerebbe se il Presidente della Repubblica, il 31 dicembre, alle 21.00, apparendo in video, con viva e vibrante soddisfazione, dicesse: : "Scusateci! La classe politica italiana, a partire da me fino all'ultimo degli consiglieri comunali è costituita da una massa di cialtroni incompetenti. Abbiamo mandato questo paese alla rovina. Abbiamo bruciato i vostri risparmi, non abbiamo saputo garantire un futuro dignitoso ai vostri figli. 
Ok, alziamo il culo e ce ne torniamo a casa. Scusateci ancora, se potete... "
Credo che in fin dei conti non ci vorrebbe poi troppo tempo. Una ventina di secondi al massimo, un mimuto e mezzo con inno e sigla.
Quello che glielo impedisce davvero è la mancanza di dignità.

venerdì 23 dicembre 2011

Vitalizio in extremis

Questa mattina, volevo scrivervi per farvi gli auguri, ma la notizia dell'elezione dei Fabio Meroni a parlamentare merita una certa attenzione per almeno due motivi.
Meroni è uno dei politici che, da sempre, allieta le mie colazioni mattutine, a lui Santa Klaus ha fatto davvero un bel regalo.
Il regalo migliore però l'ha ricevuto il suo compagno di partito, il dimissionario, deputato della Lega, Ettore Pirovano.
Ieri mattina su "Radio Radicale" ho sentito il suo intervento, con cui rivendicava l'incompatibilità tra l'incarico parlamentare e la guida di un ente locale, la sua responsabile scelta di essere solo Presidente della Provincia di Bergamo, l'amore per la sua terra, le 4 legislature alla camera, passate con senso di impegno, scrupolo e coscienza.
Non una parola però sul suo vitalizio, salvato in exstremis.
Zucchero per diabetici.
Un abbraccio e un augurio a tutta la redazione e a Paolo Zani, i politici possono tranquillamente abbracciarsi tra loro.

mercoledì 21 dicembre 2011

Bloody Christmas

In questa settimana "Aria Pulita" non ci fa mancare nulla, dalla lettera alla politica in rima, alla nonna piangente che non può fare il regalo ai nipotini, dai lavoratori disoccupati in sit-in al freddo e al gelo come la piccola fiammiferaia, a Josè Feliciano riprodotto da un mangianastri gracchiante, dalla melassa natalizia in salsa politica, ai rappresentanti delle istituzioni che sembrano uscire direttamente da un racconto natalizio di Dickens.
Mi sento un po' a disagio in queste settimane in cui le intemperanze sono sospese per legge, come il blocco delle auto domenicale.
Strozzo i vaffanculo che mi vengono alla bocca, con la stessa difficoltà con cui soffoco uno starnuto prorompente.
Rivendico la dignità della sana cattiveria natalizia, lo zucchero ai diabetici, il carbone al posto dei doni, il sacrosanto diritto di Santa Klaus a travestirsi da serial killer, la befana che usa la scopa come un divo del porno.
Lo facciamo già tutto l'anno.
Perchè sospendere a Natale?

sabato 17 dicembre 2011

Benzina sul fuoco

Oggi ricorre giusto un anno da quando, al 26enne algerino Mohamed Bouazizi, venditore ambulante abusivo di frutta e verdura nella città di Sidi Bouzid, la polizia confiscava tutte le merci perché privo dei permessi necessari per la vendita.
Quando provò a replicare, la polizia gli risponse con uno schiaffo in faccia.
L’ultima umiliazione per lui, laureato, di belle speranze, in un paese in cui il 50% dei laureati è disoccupato e l’Europa aveva chiuso le porte della fuga.
Per questo, il 17 dicembre del 2010, si era dato fuoco nel bel mezzo di Sidi Bouzid.
Con il suo gesto comincia ufficialmente quella Primavera Araba che fino ad oggi ha fatto migliaia di morti ma anche deposto tre dittatori.
Mohamed Bouazizi ricorda Jan Palach, il vent'enne cecoslovacco che nel '69 dandosi fuoco diede inizio alla Primavera di Praga.
Parlare di primavera in Italia, mentre siamo in autunno inoltrato, sembra fantascienza.
E poi col prezzo che ha raggiunto la benzina...

giovedì 15 dicembre 2011

Barbablu

Mentre in questi giorni, l'Italia è percorsa da inaccettabili episodi di razzismo, con tempismo invidiabile, il sindaco leghista di Brugherio, Maurizio Ronchi, annuncia la riapertura del "Bar Padano".
Il "Bar Padano", inaugurato nel 2007 e chiuso il maggio scorso, era balzato agli onori della cronaca quando, poco tempo dopo l'apertura, erano apparsi affissi sulle vetrine i cartelli : «Qui i rom-ani non sono benvenuti»,  «Aperitivo a base di maiale»,  scritti, rigorosamente in verde padania, dal borgomastro in persona.
Si dice che coloro che ci governano, dovrebbero essere pezzi di società civile prestata alla politica.
Se la società è incivile, dov'è possibile restituire il prestito?

martedì 13 dicembre 2011

Elena di Troia

Una notizia particolare è quella della sedicenne di Torino che, per difendere la propria virtù, ha simulato uno stupro da parte di un paio di famigerati e puzzolenti rom.
Tra le centinaia di persone organizzate in corteo per chiedere giustizia alcune hanno la brillante idea di passare da giustizia a vendetta dando fuoco a un campo nomadi.
Poi vien fuori che la ragazzina si è inventata tutto per coprire la perdita della propria verginità rubata dal fidanzato ventitrenne.
L'episodio ha qualcosa di epico.
Mi ricorda Menelao e suo fratello Agamennone, Paride ed Elena di Troia.
Solo ai tempi degli antici greci si scatenava una guerra per l'onore di una donna.
Oggi, i valorosi guerrieri non esistono più. Sono stati sostituiti da quattro teppisti di strada armati di taniche di benzina.
Anche Elena non c'è più.
Al suo posto è rimasta solo una piccola Troia con le sue vergogne malate.

domenica 11 dicembre 2011

È finita la Cuccagna

Venerdì a Roma, al direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, è stato recapitato un pacco natalizio esplosivo. 
A Cuccagna, ricovertao in ospedale, è arrivata immediata la solidarietà del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti, per il quale «Equitalia svolge un ruolo essenziale per il funzionamento dello Stato» (...sic)
Agli attentatori invece è arrivata immediata la solidarietà di migliaia di famiglie vessate.
Dallo scorso primo ottobre, infatti, gli avvisi di accertamento, diventano esecutivi dopo 60 giorni dalla notifica. Nei 30 giorni successivi all’esecutività l’atto passa in carico a Equitalia per l’esecuzione forzata, ossia pignoramenti mobiliari, immobiliari e presso terzi e successive vendite. Trascorsi 270 giorni complessivi scatta l’esproprio forzoso.
«Facciamo un lavoro ingrato, ma le imposte vanno pagate» afferma Attilio Befera presidente di Equitalia «Lo facciamo per chi paga le tasse regolarmente» (...sic).
Non sono, però, previste sanzioni a carico degli Agenti del Fisco che, in modo autonomo ed interpretativo, determinano conflittualità fiscali prive di fondamento.
Il primato della riscossione forzata, neanche a dirlo spetta alla Lombardia. 
Per Befera: non è vessazione è virtù.
Una virtù singolare. Equitalia crea una plusvalenza con l’aggravio continuativo di ogni genere di addebito ulteriore su importi già raddoppiati dalla sanzione originaria con un Taeg del 35%. Ogni biennio di arretrati, raddoppia i raddoppi continuativamente, fino all’impossibile.
Fino a quando qualcuno poi, perde la testa e trasforma Babbo Natale in un bombarolo.

mercoledì 7 dicembre 2011

Menenio Agrippa

I segni di discontinuità del nuovo supergoverno non sembrano un granchè.
L'impressione che la Merkel provava solo due settimane fa ora cominciamo a provarla pure noi.
SuperMario, ieri sera ospite dell'immracescibile Bruno Vespa, ricordava troppo da vicino il suo predecessore mentre propova un nuovo patto con gli italiani.
Un patto lacrime e sangue. 
Le lacrime erano quelle del ministro Fornero, il sangue, manco a dirlo, il nostro.
Supermario afferma di essere stato frainteso, i giornali avevano scritto "rigore ed equità" ma lui aveva detto "rigore ed Equitalia".
Menenio Napolitano Agrippa dichiara che, per evitare la catasfrofe ognuno deve fare la propria parte, e, come l'antico romano paragona l'ordinamento sociale al corpo umano: "Se le braccia si rifiutassero di lavorare, lo stomaco non riceverebbe cibo. Se lo stomaco non ricevesse cibo, non lavorerebbe e non lavorando tutto il corpo, braccia comprese, deperirebbe per mancanza di nutrimento".
Paragone impeccabile, peccato che l'antico console e il vecchio presidente dimentichino che, nel corpo umano, il culo ha un ruolo determinante, ma non per questo meno doloroso.

venerdì 2 dicembre 2011

Semo tutti dei boni cristiani...

Molti telespettatori evidenziano che il problema coi politici in video, è il contraddittorio.
Chi sta dentro la scatola magica, ha sempre l'ultima parola, qualsiasi scempiaggine dica.
L'interlocutore a casa no.
Nella mia mail di ieri mattina ho definito Franco Nicoli Cristiani "un tipo in deciso sovrappeso".
Quell'anima candida e pia del presidente Davide Boni, come una suorina novizia, mi ha rimbrottato sul fatto che non è bello prendersela con le persone.
Non amo il populismo, il problema non sono i 100.000 euro di tangente. Troppo facile.
Il problema è l'amianto depositato sotto ai cantieri della Brebemi di Cassano d'Adda e Fara Olivana.
Il problema sarà il cancro degli ignari cantonieri.
Il problema sono i rifiuti chimici, le scorie tossiche sparse sul territorio, quello che respiriamo, quello che mangiamo, la qualità della vita di tutti noi. 
Avrei chiesto volentieri a Boni, se avesse mai invitato il suo "vice" all'attenzione verso le persone, come ha fatto con me.
Singolare paese questa Padania in cui bisogna avere rispetto per un ladro, mentre un'obesa palla di lardo può mettere impunemente a repentaglio la salute di migliaia di persone.
E adesso via libera al pippotto sui tre gradi di giudizio e sulla "sentenza passata in giudicato" con tempi analoghi a quelli di una diagnosi di pleuro sarcoma polmonare.

giovedì 1 dicembre 2011

Boni cristiani

Avete presente quel tipo, in deciso, sovrappeso che al "Pirellone" siede alla destra di Davide Boni?
Quello che sembra un attempato sergente Garçia della saga di Zorro?
Quello lì si chiama Franco Nicoli Cristiani, ed è il vice-presidente del Consiglio regionale.
Ieri mattina i carabinieri di Brescia l'hanno arrestato mentre aveva tra le mani un paio mazzette per 100.000 euro in contanti.
Beneficenza per l'associazione "Politico Indigente Onlus".
Il ruolo del "vice", in regione Lombardia, porta particolarmente sfiga. Nè sa qualcosa pure Filippo Penati.
Anche farsi eleggere in regione non porta poi benissimo, un assessore su cinque ha problemi con la giustizia.
In questo senso, il primato con la Regione Calabria si gioca sul filo di lana.