Il governo Renzi è il sessantatreesimo governo della Repubblica Italiana, il secondo della XVII Legislatura, in carica a partire dal 22 febbraio 2014.
Nella migliore tradizione duecentesca fiorentina, i guelfi bianchi e i guelfi neri del PD si dividono il potere del paese dopo la cacciata dei ghibellini del PDL.
Dopo il Calendimaggio romano che ha portato all'omicio politico di Enrico Letta, il nero pupazzo fiorentino, con mascherata cortesia, riconferma gran parte dell'esecutivo e si riavvicina all'odiato nemico Berlusconi e insieme a lui disegna la nuova riforma elettorale.
Bastava conoscere la storia per capire come sarebbe andata a finire.
Nuovo governo, grande fiducia e grandi aspettative, ma vecchi sistemi: la benzina aumenta di 0.32 cent al litro e il Consiglio dei ministri autorizza i Comuni a ritoccare al rialzo le aliquote Tasi fino allo 0,8 per mille.
Come si dice: chi ben comincia...
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venerdì 28 febbraio 2014
venerdì 14 febbraio 2014
giovedì 26 settembre 2013
Amiainsaputa
L'assemblea generale dell'Onu all'interno della sua
assemblea annuale, in questi giorni, sta valutando se far entrare al proprio
interno il paese di Amiainsaputa.
L'immigrazione ad Amiainsaputa è
incessante.
Zattere e barconi, stracolme di politici, giornalisti e
imprenditori ci sbarcano quotidianamente peggio che a
Lampedusa.
Negli ultimi sbarchi sono stati avvistati anche il
presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e il Viceministro al Ministero
dello Sviluppo Economico, Antonio Catricalà.
Entrambe, circa il riassetto proprietario di Telecom,
affermano di esserne stati informati solo dai media nei giorni
scorsi.
Ammetto, non sono un gran lettore di giornali
economici.
Giuro, non ho parenti o amici nei consigli di
amministrazione, ma ricordo che le intenzioni della spagnola Telefonica,
risalgono almeno ad un paio d'anni fa.
Proprio ieri Enrico Letta, a margine dell'intervento
tenuto all'assemblea generale dell'Onu, a New York, ventilava la speranza di
tornarci anche l'anno prossimo.
Qualcuno lo informi che, a sua insaputa, il governo si sta sciogliendo.
Qualcuno lo informi che, a sua insaputa, il governo si sta sciogliendo.
domenica 18 agosto 2013
L'incendiario
Mercoledì 7 agosto, la Sardegna diventa un inferno. Le fiamme colpiscono varie zone dell’isola. Il villaggio delle Mimose, vicino alla vecchia strada Orientale Sarda, in provincia di Cagliari, è stato aggredito nel pomeriggio.
La visone è apocalittica: una colonna di fumo alta centocinquanta metri è visibile da chilometri di distanza. Da terra di alza in volo un elicottero antincendio, mezz'ora dopo un altro. Con le loro "tanichette" d'acqua sembrano giocattoli.
Un'ora dopo entra in azione un Canadair. Lavorerà ininterrottamente tutto il pomeriggio, la notte e la mattina successiva.
Nel luglio 2012, per la spending review voluta dal Governo Monti, i Canadair sul territorio nazionale sono passati da 33 a 14, in Sardegna da 5 a 3.
«Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona l'onorevole Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair». Ma i caccia non si toccano.
Una settimana dopo il presidente del consiglio Enrico Letta annuncia che gli aerei di Stato scenderanno da 10 a 7, in vendita un Airbus 319 e due Falcon 900 «Il ricavato, circa 50 milioni, sarà destinato alla Protezione civile, per rimettere in funzione tutta la flotta antincendi che in virtù dei tagli è stata ridotta ai minimi termini».
La visone è apocalittica: una colonna di fumo alta centocinquanta metri è visibile da chilometri di distanza. Da terra di alza in volo un elicottero antincendio, mezz'ora dopo un altro. Con le loro "tanichette" d'acqua sembrano giocattoli.
Un'ora dopo entra in azione un Canadair. Lavorerà ininterrottamente tutto il pomeriggio, la notte e la mattina successiva.
Nel luglio 2012, per la spending review voluta dal Governo Monti, i Canadair sul territorio nazionale sono passati da 33 a 14, in Sardegna da 5 a 3.
«Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona l'onorevole Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair». Ma i caccia non si toccano.
Una settimana dopo il presidente del consiglio Enrico Letta annuncia che gli aerei di Stato scenderanno da 10 a 7, in vendita un Airbus 319 e due Falcon 900 «Il ricavato, circa 50 milioni, sarà destinato alla Protezione civile, per rimettere in funzione tutta la flotta antincendi che in virtù dei tagli è stata ridotta ai minimi termini».
sabato 15 giugno 2013
Mani in pasta
I politici davvero non ce la fanno: la gaffe è nel loro DNA.
L'ultima, solo in ordine di tempo, è quella del "giovin" primo ministro.
Chiudendo il suo discorso di saluto al XVII congresso della Cisl, Letta ha ricordato le parole del suo parroco: "A noi che siamo cresciuti in parrocchia - ha raccontato - ci accomuna quella frase che usava sempre il mio prete quando mi volevo scansare dalle responsabilità perché era faticoso e ritenevo che era meglio fare un passo indietro e rimanere puliti. Mi ripeteva sempre: ricordati che quando andrai di là, la prima cosa che ti diranno è fammi vedere le mani. E se saranno pulite e linde ti diranno: sono così perché le hai tenute in tasca e non va bene. Le mani servono per impastare e per far sì che il mondo sia migliore".
In quest'ottica appare, finalmente, più chiara sia la sudditanza religiosa della nostra classe politica alla nomenclatura catto-talebana, che il continuo motivo delle loro mani in pasta.
Nell'aldiquà, come nell'aldilà, le mani devono essere untuosamente sporche.
Meglio se del sudore dei cittadini e dei soldi della cosa pubblica.
L'ultima, solo in ordine di tempo, è quella del "giovin" primo ministro.
Chiudendo il suo discorso di saluto al XVII congresso della Cisl, Letta ha ricordato le parole del suo parroco: "A noi che siamo cresciuti in parrocchia - ha raccontato - ci accomuna quella frase che usava sempre il mio prete quando mi volevo scansare dalle responsabilità perché era faticoso e ritenevo che era meglio fare un passo indietro e rimanere puliti. Mi ripeteva sempre: ricordati che quando andrai di là, la prima cosa che ti diranno è fammi vedere le mani. E se saranno pulite e linde ti diranno: sono così perché le hai tenute in tasca e non va bene. Le mani servono per impastare e per far sì che il mondo sia migliore".
In quest'ottica appare, finalmente, più chiara sia la sudditanza religiosa della nostra classe politica alla nomenclatura catto-talebana, che il continuo motivo delle loro mani in pasta.
Nell'aldiquà, come nell'aldilà, le mani devono essere untuosamente sporche.
Meglio se del sudore dei cittadini e dei soldi della cosa pubblica.
lunedì 3 giugno 2013
La festa alla Repubblica
Quando qualche giorno fa il governo Letta (nipote) parlava di 18 mesi per le riforme, tutti noi pensavamo a come far ripartire l'economia e il lavoro.
Per il governo invece le priorità sono altre: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ma solo dal 2017 e Repubblica Presidenziale.
Il 2 giugno, più che la festa della Repubblica, alla Repubblica stanno facendo la "festa".
Per il governo invece le priorità sono altre: abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ma solo dal 2017 e Repubblica Presidenziale.
Il 2 giugno, più che la festa della Repubblica, alla Repubblica stanno facendo la "festa".
domenica 12 maggio 2013
Lettino analitico
Ieri pomeriggio, il premier Enrico Letta è intervento all’Assemblea del Partito democratico in cui è stato eletto segretario Guglielmo Epifani.
Dopo l'augurio di circostanza al nuovo leader del partito, il presidente del Consiglio afferma: «Questo governo che non è quello per il quale io ho lottato e quindi non è il mio governo ideale e nemmeno il mio presidente del consiglio ideale».
Se non ci crede neanche lui, cominciamo bene...
Dopo l'augurio di circostanza al nuovo leader del partito, il presidente del Consiglio afferma: «Questo governo che non è quello per il quale io ho lottato e quindi non è il mio governo ideale e nemmeno il mio presidente del consiglio ideale».
Se non ci crede neanche lui, cominciamo bene...
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