Come sempre più spesso accade, dove la politica non riesce a risolvere i problemi, ci mette una pezza la magistratura.
E' della scorsa settimana la sentenza del TAR del Piemonte che, a quasi 4 anni di distanza, annulla le elezioni regionali che hanno eletto Roberto Cota a presidente.
In questo periodo: ricorsi, udienze, una condanna – arrivata fino al terzo grado di giudizio – per falsificazione delle firme sul fronte del Centrodestra e un patteggiamento per lo stesso reato sul versante opposto.
Accolto dunque il ricorso dell'ex governatore Mercedes Bresso, si apre la via al voto anticipato per la Regione Piemonte con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza.
La vittoria di Pirro.
Roberto Cota, dal canto suo , ha spiegato che intende presentare immediato ricorso al Consiglio di Stato e ottenere una sospensiva della sentenza del TAR in attesa del pronunciamento del più alto grado di giudizio amministrativo.
In questo letamaio spunta anche la voce del neo segretario della Lega Nord, Matto Salvini.
Sabato sera a margine della manifestazione leghista a sostegno della Giunta Regionale guidata da Cota (40 persone secondo la Questura, più credibilmente trecento), Salvini ha chiuso il comizio con queste parole: "La prossima volta che toccheranno un leghista, mille, 2mila, 10mila persone si mobiliteranno, pacifiche ma non tanto. Qualcuno dovrà avere paura ma la paura fa bene".
Uno degli aspetti più significativi della vicenda è che dal maggio del 2010 la Regione Piemonte ha speso circa 100 mila euro in spese legali per difendersi dai ricorsi dell’ex presidente, dei Verdi, dei radicali e dell’Udc.
Insomma loro litigano ma i cazzotti in faccia li prendiamo noi.
Visualizzazione post con etichetta casta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta casta. Mostra tutti i post
lunedì 13 gennaio 2014
lunedì 16 dicembre 2013
Babbo bastardo!
Sabato pomeriggio, vestito da Babbo Natale, mi aggiravo
col sacco di yuta e il campanello per un paesino della Val Seriana.
I bambini mi guardavano, qualcuno diffidente, qualcuno
incredulo.
Alcuni si avvicinavano. Una foto, una promessa: “Cosa mi
porterai?...”
Babbo Natale vince facile. Un misto tra Superman e San
Gennaro. Molto appagante
Una bambina mi si siede sulle ginocchia. Domande di
rito: come ti chiami, quanti anni hai…?
L’angioletto prende tempo, non mi guarda negli occhi, è
cauta. Poi spara: “…per Natale puoi portare un lavoro alla mia
mamma?”
Stronzetta!
Pugnalare alla schiena Babbo Natale è una porcata.
Lasciarlo senza nessuna possibilità di risposta è un
colpo troppo basso.
Perché non mi hai chiesto una playstation come tutti gli
altri? Risponderti sarebbe stato molto più
semplice.
Il cuore mi si stringe e io abbozzo: “…tu fai la brava e
io vedo cosa posso fare…”
Non mi piace prendere per il culo un bambino e, nella
mia mente, la voglia di spaccare la faccia a qualche testa di cazzo di politico
parolaio di merda, si fa spazio prontamente.
Poco natalizio anche per un Babbo
Bastardo…
mercoledì 11 dicembre 2013
Città Pulita
Il sindaco di Pioltello Antonio Concas è stato arrestato questa mattina dalla guardia di finanza nell’ambito di una maxi inchiesta che ha portato all’arresto di 14 persone, 12 ai domiciliari e l’obbligo di dimora per altri 15, su richiesta del gip di Monza Claudio Tranquillo. I capi d’imputazione variano dalla corruzione alla turbativa d’asta, dalla truffa aggravata ai danni di ente pubblico all’emissione di false fatture. Coinvolti anche imprenditori, assessori e funzionari comunali. Sono stati sequestrati beni per 14 milioni di euro, corrispondenti al profitto e al prezzo della corruzione contestata.
Concas è accusato di avere ricevuto una tangente di 20 mila euro per prorogare il contratto con la società Sangalli Giancarlo & C. (che si occupa di manutenzioni e rifiuti per gli enti pubblici), ma anche per adibire un immobile a sede temporanea della società Brianzacque, cosa che poi non si è perfezionata per le indagini in corso.
Il sindaco Concas è di origine sarda,"Sa Conca" in sardo significa testa.
Attendiamo la fine delle indagini, le sentenze della magistratura e tutto il garantismo del mondo e poi l'aggettivo mettetelo voi...
Concas è accusato di avere ricevuto una tangente di 20 mila euro per prorogare il contratto con la società Sangalli Giancarlo & C. (che si occupa di manutenzioni e rifiuti per gli enti pubblici), ma anche per adibire un immobile a sede temporanea della società Brianzacque, cosa che poi non si è perfezionata per le indagini in corso.
Il sindaco Concas è di origine sarda,"Sa Conca" in sardo significa testa.
Attendiamo la fine delle indagini, le sentenze della magistratura e tutto il garantismo del mondo e poi l'aggettivo mettetelo voi...
mercoledì 4 dicembre 2013
Illegittimi!
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l'assegnazione di un premio di maggioranza - sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica - alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali "bloccate", nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza.
"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". Lo afferma la Consulta, dopo aver bocciato il Porcellum.
"Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". Lo afferma la Consulta, dopo aver bocciato il Porcellum.
sabato 9 novembre 2013
Il sindaco di (L)Adro
Come dimenticarsi di Oscar Danilo Lancini, lo sceriffo del Comune di Adro.
Delle sue gesta ne avevamo già ampiamente parlato tre anni fa da questo blog.
Come dimenticare le imprese relative al restauro del Polo Scolastico, col Sole delle Alpi stampato sui banchi e i crocefissi imbullonati alle pareti?
Oppure, come dimenticare, i bambini allontanati dalla mensa perché figli di genitori "morosi" e tutta la polemica seguita all'onorificenza che il Presidente della Repubblica Giorgetto Tavor Napolitano ha riconosciuto all'imprenditore che per consentire ai ragazzi di tornare a mangiare, s'era accollato il debito?
Oggi il mitico Oscar Danilo Lancini, torna prepotente agli onori delle cronache, in circostanze non meno inquietanti.
Ieri mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, gli hanno notificato presso la propria abitazione gli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa Lancini è coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» nella gara di appalto per la realizzazione delle opere e falsificato anche l’asta.
Lancini, insieme ad altre 23 persone, è indagato per: “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. In poche parole, un milioncino di euro da spartire con gli amici degli amici.
E' la famosa aria di rinnovamento che si respira in Padania, la Lega aveva candidato Oscar Danilo Lancini nelle ultime elezioni parlamentari, ma i carabinieri sono arrivati prima dell'immunità.
Delle sue gesta ne avevamo già ampiamente parlato tre anni fa da questo blog.
Come dimenticare le imprese relative al restauro del Polo Scolastico, col Sole delle Alpi stampato sui banchi e i crocefissi imbullonati alle pareti?
Oppure, come dimenticare, i bambini allontanati dalla mensa perché figli di genitori "morosi" e tutta la polemica seguita all'onorificenza che il Presidente della Repubblica Giorgetto Tavor Napolitano ha riconosciuto all'imprenditore che per consentire ai ragazzi di tornare a mangiare, s'era accollato il debito?
Oggi il mitico Oscar Danilo Lancini, torna prepotente agli onori delle cronache, in circostanze non meno inquietanti.
Ieri mattina alle 6 i carabinieri del nucleo investigativo di Brescia, gli hanno notificato presso la propria abitazione gli arresti domiciliari.
Secondo l’accusa Lancini è coinvolto in una turbativa d’asta riguardante la realizzazione dell’area feste del paese: avrebbe favorito aziende edili «amiche» nella gara di appalto per la realizzazione delle opere e falsificato anche l’asta.
Lancini, insieme ad altre 23 persone, è indagato per: “turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. In poche parole, un milioncino di euro da spartire con gli amici degli amici.
E' la famosa aria di rinnovamento che si respira in Padania, la Lega aveva candidato Oscar Danilo Lancini nelle ultime elezioni parlamentari, ma i carabinieri sono arrivati prima dell'immunità.
giovedì 7 novembre 2013
Indennizzati
Che sfiga!
Erano appena entrati nella stanza dei bottoni e subito sono inciampati nello scalino.
I sei senatori a vita, attualmente in forza a Palazzo Madama (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Mario Monti, e Carlo Azeglio Ciampi) si sono visti tagliare la diaria.
I senatori a vita, infatti, sono stati finora esentati dal rilevamento relativo alle presenze in aula ai fini della corresponsione della parte variabile della diaria.
Con l'ordine del giorno presentato dal MoVimento Cinque Stelle al bilancio di Palazzo Madama e fatto proprio anche dalla Lega e da alcuni senatori Pdl, il Senato si impegna a introdurre la decurtazione prevista nei casi di assenza a più del 30% delle votazioni di ciascuna seduta. Le proposte all'ordine del giorno prevedono la riduzione dell'indennità dei senatori a 5.000 euro e la diaria a 3.500, sulla base esclusiva delle presenze in Aula.
Secondo il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce al Senato per il MoVimento Cinque Stelle: "Una piccola vittoria verso la Riduzione dei privilegi!"
Piccola davvero, se la notizia s'è meritata solo un dispaccio d'agenzia e qualche trafiletto sui giornali.
Erano appena entrati nella stanza dei bottoni e subito sono inciampati nello scalino.
I sei senatori a vita, attualmente in forza a Palazzo Madama (Claudio Abbado, Renzo Piano, Elena Cattaneo, Carlo Rubbia, Mario Monti, e Carlo Azeglio Ciampi) si sono visti tagliare la diaria.
I senatori a vita, infatti, sono stati finora esentati dal rilevamento relativo alle presenze in aula ai fini della corresponsione della parte variabile della diaria.
Con l'ordine del giorno presentato dal MoVimento Cinque Stelle al bilancio di Palazzo Madama e fatto proprio anche dalla Lega e da alcuni senatori Pdl, il Senato si impegna a introdurre la decurtazione prevista nei casi di assenza a più del 30% delle votazioni di ciascuna seduta. Le proposte all'ordine del giorno prevedono la riduzione dell'indennità dei senatori a 5.000 euro e la diaria a 3.500, sulla base esclusiva delle presenze in Aula.
Secondo il senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce al Senato per il MoVimento Cinque Stelle: "Una piccola vittoria verso la Riduzione dei privilegi!"
Piccola davvero, se la notizia s'è meritata solo un dispaccio d'agenzia e qualche trafiletto sui giornali.
venerdì 18 ottobre 2013
Tengo famiglia
Un vecchio adagio dice: “Italiani, tre persone, quattro
partiti…”
Ieri l’ex premier Mario Monti ci ha dimostrato che, con
un po’ d’impegno, si riesce a fare anche meglio.
Contrario con la linea favorevole alla legge di
stabilità del partito da lui fondato, il “professore” s’è
dimesso.
Dimesso da presidente di Scelta Civica, naturalmente,
non da senatore a vita, “finché morte non ci
separi”.
Son passati quasi settant’anni da quando Leo Longanesi
scriveva: “La nostra bandiera nazionale
dovrebbe recare una grande scritta: Tengo
famiglia”.
Sulle questioni di principio, i nostri politici sono
quasi sempre divisi, ma, uniti come un sol uomo, quando si tratta di
stipendio.
Il loro naturalmente…
mercoledì 16 ottobre 2013
Epifani Guglielmo, a sua insaputa...
Tra il 2002 e il 2010, Epifani e’ stato Segretario Generale della Cgil.
Fino al 2004 Epifani, per il suo lavoro, percepiva una paga base lorda, di 2.926 euro e un’indennità di 1.473 euro. Totale, 4.399 euro lordi al mese. L’anno successivo, però, ottiene uno scatto da favola, il 18%: la paga complessiva passa a 5.183,69 euro.
La notizia non è nuova, uscì già nello scorso mese di agosto, a portarla nuovamente in auge è stato il servizio delle "Iene", ieri sera su Italia 1.
Intervistato da Filippo Roma sull'argomento, il Segretario del PD risponde: "...stiamo facendo una storia su niente: c’è una regola della Cgil e quelle si sono applicate. Non mi sono aumentato lo stipendio, è stata la segreteria della Cgil!" ... a sua insaputa, ça va sans dire
Fino al 2004 Epifani, per il suo lavoro, percepiva una paga base lorda, di 2.926 euro e un’indennità di 1.473 euro. Totale, 4.399 euro lordi al mese. L’anno successivo, però, ottiene uno scatto da favola, il 18%: la paga complessiva passa a 5.183,69 euro.
La notizia non è nuova, uscì già nello scorso mese di agosto, a portarla nuovamente in auge è stato il servizio delle "Iene", ieri sera su Italia 1.
Intervistato da Filippo Roma sull'argomento, il Segretario del PD risponde: "...stiamo facendo una storia su niente: c’è una regola della Cgil e quelle si sono applicate. Non mi sono aumentato lo stipendio, è stata la segreteria della Cgil!" ... a sua insaputa, ça va sans dire
venerdì 27 settembre 2013
Un politico coi baffoni
Insieme a lui il fratello Renato Moretti e due fratelli calabresi soci in affari e i fratelli calabresi Rocco e Vincenzo Natale.
Secondo la Procura, che ha contestato anche i reati di associazione per frode fiscale in concorso, fatture false, distruzione di scritture contabili, indebite compensazioni e caporalato. Moretti sarebbe al centro di un sistema illegale basato su fatture gonfiate e crediti d'imposta fittizi utilizzati da una galassia di società di suo riferimento per pagare illecitamente i contributi dei dipendenti con il meccanismo della compensazione.
Questa è solo l'ultima delle "beghe" che hanno coinvolto il Moretti politico.
Il 14 dicembre 2012 Moretti risulta tra i 40 consiglieri regionali lombardi indagati per peculato dalla procura di Milano, per utilizzo illecito dei rimborsi spese dei gruppi consiliari, spese che ammontano a circa un milione e trecento mila euro, effettuate fuori dall’attività politica con soldi pubblici. L’indagine, condotta dalla Gdf milanese, vedeva indagati i consiglieri del Pdl e della Lega Nord.
Qualche mese dopo, l' 11 luglio 2013, La Corte dei Conti della Regione Lombardia vuole chiarimenti sui rimborsi di sette ex consiglieri regionali della Lombardia e ha emesso inviti a dedurre nei loro confronti. Si tratta di sette consiglieri di Pdl e Lega: Giulio Boscagli, Paolo Valentini, Antonella Maiolo, Giovanni Bordoni, Enio Moretti, Massimiliano Orsatti e Angelo Ciocca. Sono stati contestati danni erariali per 500mila euro a carico della Regione Lombardia in ordine ai rimborsi ottenuti, nel periodo 2008-2011 e nella prima parte del 2012, per spese estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere.
Erano entrati in politica per cambiare l'Italia.
L'anno fatto.
In peggio!
sabato 15 giugno 2013
Mani in pasta
I politici davvero non ce la fanno: la gaffe è nel loro DNA.
L'ultima, solo in ordine di tempo, è quella del "giovin" primo ministro.
Chiudendo il suo discorso di saluto al XVII congresso della Cisl, Letta ha ricordato le parole del suo parroco: "A noi che siamo cresciuti in parrocchia - ha raccontato - ci accomuna quella frase che usava sempre il mio prete quando mi volevo scansare dalle responsabilità perché era faticoso e ritenevo che era meglio fare un passo indietro e rimanere puliti. Mi ripeteva sempre: ricordati che quando andrai di là, la prima cosa che ti diranno è fammi vedere le mani. E se saranno pulite e linde ti diranno: sono così perché le hai tenute in tasca e non va bene. Le mani servono per impastare e per far sì che il mondo sia migliore".
In quest'ottica appare, finalmente, più chiara sia la sudditanza religiosa della nostra classe politica alla nomenclatura catto-talebana, che il continuo motivo delle loro mani in pasta.
Nell'aldiquà, come nell'aldilà, le mani devono essere untuosamente sporche.
Meglio se del sudore dei cittadini e dei soldi della cosa pubblica.
L'ultima, solo in ordine di tempo, è quella del "giovin" primo ministro.
Chiudendo il suo discorso di saluto al XVII congresso della Cisl, Letta ha ricordato le parole del suo parroco: "A noi che siamo cresciuti in parrocchia - ha raccontato - ci accomuna quella frase che usava sempre il mio prete quando mi volevo scansare dalle responsabilità perché era faticoso e ritenevo che era meglio fare un passo indietro e rimanere puliti. Mi ripeteva sempre: ricordati che quando andrai di là, la prima cosa che ti diranno è fammi vedere le mani. E se saranno pulite e linde ti diranno: sono così perché le hai tenute in tasca e non va bene. Le mani servono per impastare e per far sì che il mondo sia migliore".
In quest'ottica appare, finalmente, più chiara sia la sudditanza religiosa della nostra classe politica alla nomenclatura catto-talebana, che il continuo motivo delle loro mani in pasta.
Nell'aldiquà, come nell'aldilà, le mani devono essere untuosamente sporche.
Meglio se del sudore dei cittadini e dei soldi della cosa pubblica.
lunedì 10 giugno 2013
Sorbetti bollenti...
Il governicchio "melina" stancamente a centro
campo e, non sapendo bene cosa fare, si affida ai
saggi.
La nebbia comincia a diradarsi e il cittadino intravede
sempre più chiaramente la verità: gli schieramenti, sono diventati lo
schieramento.
Le contrapposizioni politiche si sono omogeneizzate al
centro e la vera contrapposizione è tra la casta e i
cittadini.
Qualcuno continua a far finta di stupirsi della caduta
libera degli elettori alle amministrative, altri, di maggiore livello e con più
senso delle istituzioni, impiegano il proprio tempo a cianciare sull'opportunità
di vendere il gelato a Milano dopo la mezzanotte.
Stipendi alla politica, rimborsi elettorali,
immigrazione clandestina e le intemperanze verbali di Beppe Grillo, sono il
problema.
La mancanza di lavoro e di opportunità per i nostri
figli, restano dettagli minori.
Ragazzi, a me il gelato piace menta e
cioccolato...
Cono e due pallette... Grazie!
Cono e due pallette... Grazie!
lunedì 27 maggio 2013
Chiedetelo a noi!
Sembra che nei comuni
interessati alle amministrative di questo weekend , non si sia raggiunto
neanche il 50% di affluenza.
I cittadini hanno smacchiato
il "gattopardo", quello di Tomasi di Lampedusa.
Se almeno prima ci davano
l'impressione che cambiasse tutto per non cambiare nulla, adesso non cambia
davvero nulla, e allora è inutile perder tempo per andare a votare.
Degno di nota il referendum
consultivo, proposto a Bologna, a favore della scuola pubblica, laica senza
finanziamenti alle scuole paritarie e confessionali che, solo nel capoluogo
emiliano, cubano un milione di euro di danaro pubblico.
Interessante il risultato:
tra i cittadini votanti il 60% s'è espresso contro il finanziamento alle scuole
private.
Ancora più interessante è la
composizione degli schieramenti in gioco: da una parte il "grillino"
Rodotà e i comunisti di SEL dall'altra tutti gli altri, dai PD con e senza
elle, Prodi, Lega e le immancabili nomenclature ecclesiastiche.
Da una parte i cittadini,
dall'altra le caste arcobaleno.
Sarebbe interessante se un
referendum analogo fosse fatto anche Lombardia dove i finanziamenti alle scuole
confessionali è di quasi 280 milioni, proprio in questo periodo in cui non c'è
nessun canale televisivo che ci risparmia gli spottoni della chiesa cattolica con il martellante "Chiedilo a
loro".
Chiedetelo a noi, appunto! domenica 19 maggio 2013
Carfagnaccia!
Tempo fa suscitarono un certo chiacchericcio le fotografie della Senatrice Anna Finocchiaro intenta a far la spesa con la scorta che spingeva il carrello.
Poteva apparire come uno dei soliti inaccettabili abusi della casta politica. Almeno fino a ieri.
Sabato sera alla trasmissione "In Onda" l'ex ministro per le pari opportunità Mara Carfagna ci racconta che mentre stava facendo la spesa in un market di Roma, non lontano da Palazzo Chigi, è stata presa pesantemente e ripetutamente a male parole da due cittadini, che poi si sarebbero dileguati.
"Io sono stata offesa al supermercato non da disperati - racconta - ma da signori distinti. Il loro è stato un modo per denigrare volgarmente e violentemente una donna che per una loro logica malata ritenevano meritevole di questo trattamento di fronte alla gente. Io un clima così non l' ho mai visto".
Benvenuta nel mondo reale, onorevole Carfagna!
La nostra classe politica "stupra" il cittadino tutti i giorni ma se provi a protestare i politici si risentono e ti denunciano.
Avessero lavorato per il bene del paese, forse ora riceverebbero ringraziamenti e non insulti…
Pensiero troppo profondo per un'ex velina?
Poteva apparire come uno dei soliti inaccettabili abusi della casta politica. Almeno fino a ieri.
Sabato sera alla trasmissione "In Onda" l'ex ministro per le pari opportunità Mara Carfagna ci racconta che mentre stava facendo la spesa in un market di Roma, non lontano da Palazzo Chigi, è stata presa pesantemente e ripetutamente a male parole da due cittadini, che poi si sarebbero dileguati.
"Io sono stata offesa al supermercato non da disperati - racconta - ma da signori distinti. Il loro è stato un modo per denigrare volgarmente e violentemente una donna che per una loro logica malata ritenevano meritevole di questo trattamento di fronte alla gente. Io un clima così non l' ho mai visto".
Benvenuta nel mondo reale, onorevole Carfagna!
La nostra classe politica "stupra" il cittadino tutti i giorni ma se provi a protestare i politici si risentono e ti denunciano.
Avessero lavorato per il bene del paese, forse ora riceverebbero ringraziamenti e non insulti…
Pensiero troppo profondo per un'ex velina?
mercoledì 15 maggio 2013
Porci con le ali
Il romanzo satirico fu scritto nel 1947, ma la sua allegoria si trascina, nella sua drammatica realtà, fino ai giorni nostri.
Ieri l'Ufficio di Presidenza della Camera, accogliendo una richiesta di Ivan Scalfarotto e Anna Paola Concia ha deciso, a maggioranza, che l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati venga estesa ai conviventi dello stesso sesso.
Da ieri, la protezione del convivente more uxorio, cioè come se fosse un matrimonio, con la polizza medica obbligatoria, sarà una prassi esclusiva dei Parlamentari, mentre per i comuni mortali questo non avviene.
E' uno dei soliti abietti e inaccettabili privilegi dei politici.
La casta è sempre la casta e, mai come ora, vien da dire che, nella casta, son tutti bravi a fare i finocchi col culo degli altri.
venerdì 3 maggio 2013
Braccia rubate all'agricoltura
Giuro che quando l'ho saputo credevo fosse solo una battuta di Maurizio Crozza.
Invece Renzo Bossi, "il trota" del Senatur, l'ha fatto veramente.
Dopo la sua breve e burrascosa parentesi da consigliere regionale, aveva detto: «Ricomincio da militante semplice. Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà. Voglio continuare a studiare, trovarmi un lavoro e costruire il mio futuro. Muratore o agricoltore, per stare un po' all'aria aperta, non fa differenza».
Detto fatto: Renzo ha aperto un'azienda agricola, su un terreno comprato dalla madre Manuela.
Ora lontano da telecamere e giornalisti, si sveglia presto per raccogliere frutti di bosco e dare da mangiare ad asini e capre.
Onore al merito, tra i politici ci sono troppe braccia rubate all'agricoltura, per una volta ogni tanto l'agricoltura viene risarcita.
Invece Renzo Bossi, "il trota" del Senatur, l'ha fatto veramente.
Dopo la sua breve e burrascosa parentesi da consigliere regionale, aveva detto: «Ricomincio da militante semplice. Fra dieci anni ne avrò 33 e più esperienza, si vedrà. Voglio continuare a studiare, trovarmi un lavoro e costruire il mio futuro. Muratore o agricoltore, per stare un po' all'aria aperta, non fa differenza».
Detto fatto: Renzo ha aperto un'azienda agricola, su un terreno comprato dalla madre Manuela.
Ora lontano da telecamere e giornalisti, si sveglia presto per raccogliere frutti di bosco e dare da mangiare ad asini e capre.
Onore al merito, tra i politici ci sono troppe braccia rubate all'agricoltura, per una volta ogni tanto l'agricoltura viene risarcita.
giovedì 7 marzo 2013
Tiro al piattello
La sindrome del "pugile suonato" è quella che
affligge la nostra classe politica.
Nessuno sa bene cosa fare, passo incerto, guardia bassa e gragnola di
diretti sul naso.
Mentre i politici sono in spasmodica attesa del gong, la gente comune, se
va bene si suicida, se va male, prima ammazza qualcuno e poi si
suicida.
La colpa, neanche a dirlo, non è l'inadeguatezza della classe dirigente
ma l'instabilità mentale.
Resta solo da appurare se il vero matto è quello che impugna la pistola
oppure quello che governa la cosa pubblica.
I dipendenti della Regione Umbria oggi faranno una mezz'oretta di
sciopero per commemorare le due colleghe sparate ieri dal "matto
rovinato".
Da domani elmetto e giubbotto antiproiettile in tutta la Pubblica
Amministrazione.
lunedì 4 marzo 2013
Arrendetevi!²
Elezioni a parte, continua incessante il lavoro della magistratura circa le collusioni tra politica e malavita.
Questa mattina sono finite in manette 37 persone tra cui Giovanni Antonicelli, già assessore all’Ambiente e acque in carica dal 2007 al 2012 e Renzo De Biase un ex consigliere comunale di Milano, attivo tra il 2009 e il 2011.
Per Antonicelli anche l'accusa di voto di scambio con alcuni esponenti dei clan camorristici Gionta e Mariano.
L'indagine, denominata "Briantenopea", avrebbe consentito di svelare l’esistenza di una associazione per delinquere.
L'arresto del politico, in diretta, per il giornalista che per primo riesce a dare la notizia è sempre un bello scoop.
Per il cittadino vedere la reazione dei politici in studio è uno spettacolo!
Questa mattina in studio Elena Centemero, ex-coordinatore del Pdl della provincia di Monza e Brianza, non nasconde una certa soddisfazione.
"Silurata" esattamente un anno fa dal suo ruolo e promossa alla commissione Cultura della Camera dei Deputati, oggi si leva un sassetto dalla scarpa.
Si scompone giusto quel poco, ma tra le righe, ancor prima che i nomi degli assessori coinvolti appaiano sulla rete, di fatto ammette che se l'aspettava.
Sembra uno di quegli imbranati rapinatori di banca uscito da un vecchio film western.
Appena arriva lo sceriffo mollano bottino e pistole e alzano le mani.
Meno di 15 giorni fa, Grillo dal palco di Piazza Duomo a Milano, urlava: "Arrendetevi, siete circondati!"
Stia tranquilla Elena, era solo la battuta di un comico...
Questa mattina sono finite in manette 37 persone tra cui Giovanni Antonicelli, già assessore all’Ambiente e acque in carica dal 2007 al 2012 e Renzo De Biase un ex consigliere comunale di Milano, attivo tra il 2009 e il 2011.
Per Antonicelli anche l'accusa di voto di scambio con alcuni esponenti dei clan camorristici Gionta e Mariano.
L'indagine, denominata "Briantenopea", avrebbe consentito di svelare l’esistenza di una associazione per delinquere.
L'arresto del politico, in diretta, per il giornalista che per primo riesce a dare la notizia è sempre un bello scoop.
Per il cittadino vedere la reazione dei politici in studio è uno spettacolo!
Questa mattina in studio Elena Centemero, ex-coordinatore del Pdl della provincia di Monza e Brianza, non nasconde una certa soddisfazione.
"Silurata" esattamente un anno fa dal suo ruolo e promossa alla commissione Cultura della Camera dei Deputati, oggi si leva un sassetto dalla scarpa.
Si scompone giusto quel poco, ma tra le righe, ancor prima che i nomi degli assessori coinvolti appaiano sulla rete, di fatto ammette che se l'aspettava.
Sembra uno di quegli imbranati rapinatori di banca uscito da un vecchio film western.
Appena arriva lo sceriffo mollano bottino e pistole e alzano le mani.
Meno di 15 giorni fa, Grillo dal palco di Piazza Duomo a Milano, urlava: "Arrendetevi, siete circondati!"
Stia tranquilla Elena, era solo la battuta di un comico...
sabato 23 febbraio 2013
Chiusura della campagna elettorale
Se non ci fossero ancora abbastanza prove della distanza siderale tra politica e cittadini, ve ne fornisco un'altra fresca-fresca appena sfornata.
Ieri sera, chiusura della campagna elettorale ddl PDL qui a Trezzo sull'Adda.
L'avvenimento non è avvenuto in piazza, ma in oscuro bar di periferia, alla presenza di poco più di 50/60 persone.
Ad andare aventi così, la prossima volta chiuderanno la campagna elettorale nel salotto di casa mia.
Guest star della serata due bei formigoniani di Ferro, fuoriclasse della politica: l'assessore regionale Alessandro Colucci e il nientepopodimenochè Vicepresidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi.
La mia attenzione non cade sul ritrito bla-bla-bla dei candidati ma sul parcheggio in cui sostano le auto blu dei candidati: due meravigliosi SUV BMW, con tanto di autista, transenne, auto di scorta con 4 carabinieri e due vigili della polizia locale.
Siamo alle solite, la loro campagna elettorale pagata coi soldi nostri.
Come diceva l'indimenticabile Ricucci: "...fare il frocio col culo degli altri!"
Ieri sera, chiusura della campagna elettorale ddl PDL qui a Trezzo sull'Adda.
L'avvenimento non è avvenuto in piazza, ma in oscuro bar di periferia, alla presenza di poco più di 50/60 persone.
Ad andare aventi così, la prossima volta chiuderanno la campagna elettorale nel salotto di casa mia.
Guest star della serata due bei formigoniani di Ferro, fuoriclasse della politica: l'assessore regionale Alessandro Colucci e il nientepopodimenochè Vicepresidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi.
La mia attenzione non cade sul ritrito bla-bla-bla dei candidati ma sul parcheggio in cui sostano le auto blu dei candidati: due meravigliosi SUV BMW, con tanto di autista, transenne, auto di scorta con 4 carabinieri e due vigili della polizia locale.
Siamo alle solite, la loro campagna elettorale pagata coi soldi nostri.
Come diceva l'indimenticabile Ricucci: "...fare il frocio col culo degli altri!"
venerdì 22 febbraio 2013
C'è posta per Tre!
"Caro amico ti scrivo..."
La buca delle lettere trabocca di bava.
Nell'ultima settimana ho dovuto attivare l'idropulitrice almeno un paio
di volte.
Saliva verde, blu, rosa, arancione. Passano nottetempo e leccano
avidamente la casella postale.
Più delle promozioni dei supermercati e degli avvisi dell'Agenzia delle
Entrate, solo i politici.
Ho anche consumato il tasto "Canc" della testiera, grazie ai milioni di
byte che mi spammano il computer.
In dispregio alla legge sulla "privacy" chiunque abbia il mio indirizzo di
posta fisico o telematico si sente in diritto di dirmi come la pensa, di
promettermi un materasso in lattice, un set di pentole, e che l'anno prossimo
sarà tre volte Natale.
Un po' mi spiace, martedì la pacchia sarà finita, smetteremo di sognare
la lotteria e il sogno diventerà un incubo.
Il loro!
mercoledì 13 febbraio 2013
Libera nos a malo
Le dimissioni del Pastore Tedesco
continuano ad impazzare sulle pagine dei giornali e la politica nostrana si
"zerbina" a pelle d'orso.
"Libera chiesa in libero
stato" è un motto medievale ormai relegato ai banchi di scuola come
l'Alighieri e il Boccaccio.
La chiesa cattolica s'è coperta, in
questi due millenni, di crimini ignobili avvallando massacri di massa, dittature
criminali e genocidi in ogni angolo del mondo, per non parlare della massoneria
clericale dell'Opus Dei, delle inimmaginabili porcherie dello IOR o dei preti
pedofili.
I nostri politici alzheimerizzati,
non ricordano, non c'erano, al limite è accaduto a loro
insaputa.
In onore al motto evengelico in cui gli
ultimi sarebbero i primi, per mantenere lo status quo, continuano a far
capolino da sotto alle sacre tonache.
A questo mondo LORO vorrebbero continuare ad essere i primi, NOI,
neanche a dirlo, gli ultimi.
Almeno, fin che morte, non ci
separi...
Iscriviti a:
Post (Atom)