E' nuovo gioco dell'estate 2013 che sta prendendo piede come i racchettoni o il sudoku sotto all'ombrellone.
Le regole sono facilissime ma il divertimento non è sempre assicurato.
Si prende un'azienda di piccole o medie dimensioni, meglio se manifatturiera o metalmeccanica, si augurano buone vacanze agli operai e alle maestranze prima delle ferie.
Al ritorno dalle vacanze l'azienda non c'è più: smantellati gli uffici, le macchine trasferite all'estero, ai lavoratori una letterina con l'informativa di avvio di procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.
A giochetto quest'estate hanno partecipato tre aziende italiane: la Firem di Modena, la Dometic di Forlì e, questa settimana la Hydronic lift di Pero.
“Pare – si legge in una nota della CGIL - Fiom di Pero – che lo sport in voga tra gli imprenditori in questa estate del 2013 sia trasformare la chiusura per ferie in chiusura definitiva, senza alcun preavviso e approfittando dell’assenza dei lavoratori. L'azienda non era in crisi. I 32 operai si sono salutati il 2 agosto e non c'era nessun segnale di problemi con la dirigenza. Quando si dice capitani coraggiosi”.
giovedì 29 agosto 2013
mercoledì 28 agosto 2013
I' have a dream
Il 28 agosto del 1963 a Washington, davanti a una folla
di 250 mila persone, radunate al Lincoln Memorial, un trentenne pastore
protestante americano, Martin Luther King pronunciava lo storico discorso nel
quale più volte ripeteva la frase ''I' have a dream'': ho un sogno!
Barack Obama, quarantasette anni dopo sarebbe diventato
il primo presidente afroamericano degli Stati
Uniti.
Storie di un paese giovane che pur con nelle sue
contraddizioni riesce a generare cambiamenti
epocali.
Esattamente il contrario del nostro, governato da una
classe di ottuagenari, nella stragrande maggioranza dei casi, vigliacchi e
incapaci di ogni innovazione, che possa intaccare il loro
potere.
I trentenni in Italia, ad andar bene, fanno i precari.
Dopo 2000 anni di cristianesimo, l’Italia riesce a
produrre un simulacro di ministro di colore attaccato più per il colore della
sua pelle che per la sua manifesta incapacità.
Anch’io ho un sogno, ma come il reverendo King,
passeranno molti anni dalla mia morte prima di vederlo
realizzato.
martedì 27 agosto 2013
Blue banana
Lo scorso 24 agosto, la Commissione Europea, nella sua ricognizione triennale, escludeva l'Italia dalla mappa delle Regioni più competitive d’Europa.
La cosiddetta “blue banana”, la dorsale economica che collegava Londra alla Lombardia (unica regione italiana a rientrarvi), via Benelux e Baviera, ha cambiato forma. Tra i 262 territori dell'Unione presi in esame, rispetto al 2010, la Lombardia passa dal 95° al 128° posto.
L'analisi si basa su tre principali gruppi di indagine, e vanno da ciò che viene considerato "basilare" per il funzionamento di un'economia (qualità delle istituzioni; stabilità macroeconomica; infrastrutture; sistema sanitario; qualità dell'istruzione), "efficienza" (qualità delle università e dell'apprendimento permanente; efficienza del mercato del lavoro; dimensioni di mercato) e "innovazione" (livello tecnologico).
Le fonti europee fanno rilevare che: "Si tratta di una fotografia impietosa dello stato delle regioni italiane. Di come il centro-nord abbia perso competitività e si trovi in difficoltà".
Mentre i politici italiani son tutti presi con la grazia a Berlusconi, indovina dove la Comunità Europea ci ha infilato la banana blu?!
La cosiddetta “blue banana”, la dorsale economica che collegava Londra alla Lombardia (unica regione italiana a rientrarvi), via Benelux e Baviera, ha cambiato forma. Tra i 262 territori dell'Unione presi in esame, rispetto al 2010, la Lombardia passa dal 95° al 128° posto.
L'analisi si basa su tre principali gruppi di indagine, e vanno da ciò che viene considerato "basilare" per il funzionamento di un'economia (qualità delle istituzioni; stabilità macroeconomica; infrastrutture; sistema sanitario; qualità dell'istruzione), "efficienza" (qualità delle università e dell'apprendimento permanente; efficienza del mercato del lavoro; dimensioni di mercato) e "innovazione" (livello tecnologico).
Le fonti europee fanno rilevare che: "Si tratta di una fotografia impietosa dello stato delle regioni italiane. Di come il centro-nord abbia perso competitività e si trovi in difficoltà".
Mentre i politici italiani son tutti presi con la grazia a Berlusconi, indovina dove la Comunità Europea ci ha infilato la banana blu?!
domenica 18 agosto 2013
L'incendiario
Mercoledì 7 agosto, la Sardegna diventa un inferno. Le fiamme colpiscono varie zone dell’isola. Il villaggio delle Mimose, vicino alla vecchia strada Orientale Sarda, in provincia di Cagliari, è stato aggredito nel pomeriggio.
La visone è apocalittica: una colonna di fumo alta centocinquanta metri è visibile da chilometri di distanza. Da terra di alza in volo un elicottero antincendio, mezz'ora dopo un altro. Con le loro "tanichette" d'acqua sembrano giocattoli.
Un'ora dopo entra in azione un Canadair. Lavorerà ininterrottamente tutto il pomeriggio, la notte e la mattina successiva.
Nel luglio 2012, per la spending review voluta dal Governo Monti, i Canadair sul territorio nazionale sono passati da 33 a 14, in Sardegna da 5 a 3.
«Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona l'onorevole Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair». Ma i caccia non si toccano.
Una settimana dopo il presidente del consiglio Enrico Letta annuncia che gli aerei di Stato scenderanno da 10 a 7, in vendita un Airbus 319 e due Falcon 900 «Il ricavato, circa 50 milioni, sarà destinato alla Protezione civile, per rimettere in funzione tutta la flotta antincendi che in virtù dei tagli è stata ridotta ai minimi termini».
La visone è apocalittica: una colonna di fumo alta centocinquanta metri è visibile da chilometri di distanza. Da terra di alza in volo un elicottero antincendio, mezz'ora dopo un altro. Con le loro "tanichette" d'acqua sembrano giocattoli.
Un'ora dopo entra in azione un Canadair. Lavorerà ininterrottamente tutto il pomeriggio, la notte e la mattina successiva.
Nel luglio 2012, per la spending review voluta dal Governo Monti, i Canadair sul territorio nazionale sono passati da 33 a 14, in Sardegna da 5 a 3.
«Rinunciando all'acquisto di un F35 - tuona l'onorevole Mauro Pili (Pdl) - si potevano comprare 8 Canadair». Ma i caccia non si toccano.
Una settimana dopo il presidente del consiglio Enrico Letta annuncia che gli aerei di Stato scenderanno da 10 a 7, in vendita un Airbus 319 e due Falcon 900 «Il ricavato, circa 50 milioni, sarà destinato alla Protezione civile, per rimettere in funzione tutta la flotta antincendi che in virtù dei tagli è stata ridotta ai minimi termini».
sabato 17 agosto 2013
Nono cerchio - Tradimento contro chi si fida
Il nono e ultimo cerchio dell'Inferno dantesco colpisce i colpevoli di malizia e fraudolenza, contro chi si fida.
Il cerchio è costituito da un immenso lago di ghiaccio, reso tale dal vento causato dal movimento delle ali di Lucifero. Qui sono puniti i traditori di chi si è fidato, simboleggiati dalla freddezza del ghiaccio, così come furono freddi i loro cuori e le loro menti nell'ordire il peccato.
Tre anni fa, moriva Francesco Cossiga, se vi interessa sapere dove l'avrebbe posto l'Alighieri, potrete trovarlo qui.
A proposito di quanto avvenne a Ustica nel giugno dell'80, 19 febbraio 2008, in un’intervista a Sky Tg24, affermava: «Furono i nostri servizi segreti che, quando io ero Presidente della Repubblica, informarono l’allora Sottosegretario Giuliano Amato e me che erano stati i francesi, con un aereo della Marina, a lanciare un missile non ad impatto, ma a risonanza. Se fosse stato ad impatto non ci sarebbe nulla dell’aereo. La tesi è che i francesi sapevano che sarebbe passato l’aereo di Gheddafi. La verità è che Gheddafi si salvò perchè il Sismi, il generale Santovito, appresa l’informazione, lo informò quando lui era appena decollato e decise di tornare indietro. I francesi questo lo sapevano videro un aereo dall’altra parte di quello italiano che si nascose dietro per non farsi prendere dal radar».
Il cerchio è costituito da un immenso lago di ghiaccio, reso tale dal vento causato dal movimento delle ali di Lucifero. Qui sono puniti i traditori di chi si è fidato, simboleggiati dalla freddezza del ghiaccio, così come furono freddi i loro cuori e le loro menti nell'ordire il peccato.
Tre anni fa, moriva Francesco Cossiga, se vi interessa sapere dove l'avrebbe posto l'Alighieri, potrete trovarlo qui.
A proposito di quanto avvenne a Ustica nel giugno dell'80, 19 febbraio 2008, in un’intervista a Sky Tg24, affermava: «Furono i nostri servizi segreti che, quando io ero Presidente della Repubblica, informarono l’allora Sottosegretario Giuliano Amato e me che erano stati i francesi, con un aereo della Marina, a lanciare un missile non ad impatto, ma a risonanza. Se fosse stato ad impatto non ci sarebbe nulla dell’aereo. La tesi è che i francesi sapevano che sarebbe passato l’aereo di Gheddafi. La verità è che Gheddafi si salvò perchè il Sismi, il generale Santovito, appresa l’informazione, lo informò quando lui era appena decollato e decise di tornare indietro. I francesi questo lo sapevano videro un aereo dall’altra parte di quello italiano che si nascose dietro per non farsi prendere dal radar».
domenica 4 agosto 2013
Tu chiamale se vuoi... emozioni
Diciamocelo.
La conferma della condanna in Cassazione di Berlusconi, gli amici del Cavaliere, non l'hanno proprio presa sportivamente.
Michele Perini, presidente di Fiera Milano, membro del Consiglio di Amministrazione di Mediaset e del Consiglio Direttivo e della Giunta di Assolombarda, qualche minuto dopo la sentenza scrive sulla pagina FB di Giulio Gallera, consigliere regionale del Pdl, e ospite costante di Aria Pulita: "Al giudice De Pasquale bisogna augurare un brutto vivere, di soffrire". Roba da fattucchiere e da toccarsi i maroni.
Mezz'ora dopo aggiunge: “Facciamo come in Egitto, segniamo le case dei giudici che tutti sappiano dove vivono”.
In realtà, leggendo la Bibbia, in Egitto, gli ebrei segnavano le proprie case, non quelle degli egiziani, chi segnava le case degli ebrei invece erano i nazisti, in Germania negli anni '30. Ma la bibbia come la storia probabilmente non sono il forte di Perini.
Prontamente rimossi, sia i post che la pagina FB, Perini si scusa: “A volte le emozioni e le tensioni superano l’intento"
Vedersi in un sol colpo il titolare della propria azienda in carcere e a rischio i propri emolumenti, come diceva Lucio Battisti: "tu chiamale se vuoi... emozioni"
La conferma della condanna in Cassazione di Berlusconi, gli amici del Cavaliere, non l'hanno proprio presa sportivamente.
Michele Perini, presidente di Fiera Milano, membro del Consiglio di Amministrazione di Mediaset e del Consiglio Direttivo e della Giunta di Assolombarda, qualche minuto dopo la sentenza scrive sulla pagina FB di Giulio Gallera, consigliere regionale del Pdl, e ospite costante di Aria Pulita: "Al giudice De Pasquale bisogna augurare un brutto vivere, di soffrire". Roba da fattucchiere e da toccarsi i maroni.
Mezz'ora dopo aggiunge: “Facciamo come in Egitto, segniamo le case dei giudici che tutti sappiano dove vivono”.
In realtà, leggendo la Bibbia, in Egitto, gli ebrei segnavano le proprie case, non quelle degli egiziani, chi segnava le case degli ebrei invece erano i nazisti, in Germania negli anni '30. Ma la bibbia come la storia probabilmente non sono il forte di Perini.
Prontamente rimossi, sia i post che la pagina FB, Perini si scusa: “A volte le emozioni e le tensioni superano l’intento"
Vedersi in un sol colpo il titolare della propria azienda in carcere e a rischio i propri emolumenti, come diceva Lucio Battisti: "tu chiamale se vuoi... emozioni"
venerdì 2 agosto 2013
Game Over
I giudici della sezione feriale della Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, hanno emesso il loro verdetto: confermate le condanne per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi e degli altri tre imputati del processo Mediaset. Resta dunque la condanna a quattro anni di reclusione per Berlusconi: tre anni coperti da indulto, l'anno residuo da scontare ai domiciliari o con l'affidamento ai servizi sociali. La Cassazione ha invece annullato la sentenza limitatamente alla pena accessoria a carico dell'ex premier, l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e ha disposto il rinvio alla Corte d'Appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria. Durante la diretta televisiva della lettura del verdetto, alla parola "annulla" pronunciata da presidente Esposito in riferimento alla pena accessoria, l'interdizione, un grido di esultanza si è levato dalla folla radunata in via del Plebiscito, tenuta dietro le transenne dalle forze dell'ordine. Poi, quando è apparso chiaro che la condanna del Cavaliere era invece confermata, è arrivato lo sconforto. (...sic)
giovedì 1 agosto 2013
La banda del buco
E’ di ieri la notizia che il commissario straordinario
ALER, Gian Valerio Lombardi, nominato solo due settimane fa, ha depositato sul
tavolo della Regione il bilancio dell’ente, evidenziando un “buco” di ottanta
milioni. L’80% del buco si sarebbe generato solo negli ultimi dodici
mesi.
Da un buco di bilancio ad uno sul terreno: a Milano, nel
2006, la giunta
Albertini cominciava il tunnel tra viale De Gasperi a via Gattamelata.
Il chilometro di tunnel, avrebbe dovuto collegare lo svincolo autostradale con la fiera di Milano.
Il chilometro di tunnel, avrebbe dovuto collegare lo svincolo autostradale con la fiera di Milano.
Nel frattempo la Fiera di Milano s’è trasferita a
Rho-Pero, ma nessuno s’è sognato di fermare il tunnel, il cui costo è lievitato
da 62 a
200 milioni.
I lavori dovevano terminare nel 2010 ma non sono ancora finiti, anzi sono stati sospesi per sempre.
I lavori dovevano terminare nel 2010 ma non sono ancora finiti, anzi sono stati sospesi per sempre.
L'assessore comunale alla mobilità Maran ha detto:
"Quel tunnel ha perso qualsiasi utilità da
oltre 15 anni, ma non è mai stato fermato da nessuno"
Qualcuno propone di farne un autoparco di macchine
rubate e recuperate dalla Polizia. Maran ha chiesto suggerimenti ai
cittadini.
Farne un cimitero dei politici
incapaci?
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