Ieri pomeriggi Federica Pellegrini, al termine delle
semifinali dei 200 stile libero, ai mondiali di nuoto spagnoli, dedicava la
propria vittoria ad altri pellegrini, quelli vittime dell’incidente in
Irpinia.
Mentre la colpa dell’incidente ferroviario che ha
colpito altri pellegrini ancora, quelli di Santiago di Compostela, sembra riconducibile al conducente del treno, impegnato con il cellulare; per il
sinistro nostrano pare che le cause siano, da una parte, i diciott’anni di
vetustà del veicolo, dall’altra il quasi milione di km
percorsi.
Senza scomodare Padre Pio, il vero miracolo è come il
pullman riuscisse a stare in piedi. Infatti non c’è
stato.
Ora comincerà la tiritera delle responsabilità, lo
stracciamento delle vesti e la questione
meridionale.
Che i controlli non ci siano, è un logoro refrain, nel belpaese, applicabile a quasi
tutto, ma quel che non ci aspettavamo sono i pellegrini lanciati senza freni, e
non parlo delle nuotatrici.