lunedì 30 luglio 2012

Gli dei dell'olimpia


Ieri seconda giornata alle olimpiadi londinesi.
Purtroppo l'italia non incassa granchè sul medagliere.
E' un peccato che delle olimpiadi si tengano solo ogni 4 anni.
I giochi di olimpia sono brutalmente meritocratici: se non vinci vai a casa!
Esattamente il contrario di quanto avviene in politica.
Se lo sport assomigliasse alla politica, in questi giorni a Londra avremmo ancora: Pietro Mennea e Livio Berruti.
Qualche somiglianza però, con gli atleti olimpici, in fondo in fondo, possiamo pure trovarla: noi come i migliori atleti corriamo a rotta di collo... entrambe in mutande!   

venerdì 27 luglio 2012

Area C


Quanto è accaduto ieri al Comune di Milano fa riflettere su come sia ridotto lo stato di diritto nel nostro paese.
L'Area C, introdotta lo scorso 16 gennaio, viene bloccata da un'ordinanza del Consiglio di Stato a seguito del ricorso di una società di parcheggi del centro di Milano.
Che l'Area C abbia un sacco di contraddizioni è un dato di fatto.
Uno su tutti riguarda noi donatori del Policlinico, costretti a pagare l'ingresso in centro anche per donare il sangue.
Tuttavia l'Area C è stata voluta refendariamente dalla maggioranza dei cittadini milanesi e da una giunta che pagherà "elettoralmente" gli eventuali errori delle sue scelte.
Che gli interessi economici privati di un parcheggiatore blocchino un'ordinanza posta a tutela della pubblica qualità della vita sembra un controsenso.
Ma di fronte all'andazzo generale, neanche tanto...

giovedì 26 luglio 2012

Il gazzettiere padano


Dai e dai finalmente la Procura di Milano ha dichiarato di aver inserito il Presidente della Regione Lombardia nel registro degli indagati.
Roberto Formigoni, durante la conferenza stampa, seguita alla pubblicazione dell'indagine, sostiene che le accuse nei suoi confronti non sono un granché e che la colpa è dei giornalisti "gazzettieri della Procura"
Il nocciolo della questione è la presunta creazione di fondi neri per 69 milioni di euro della fondazione Maugeri. 
Secondo l’accusa, si legge nel provvedimento, Formigoni ha «partecipato alla formazione di delibere dirette a trasferire ingenti risorse pubbliche ulteriori finalizzate a far ottenere alla fondazione Maugeri indebiti vantaggi».
In soldoni: una quindicina di delibere riguardanti le cosiddette funzioni sanitarie non tariffabili, ovvero quelle concesse in via discrezionale dal Pirellone. 
La procura è pronta ad ascoltare Formigoni sabato prossimo. Toccherà al presidente decidere se sia o meno disponibile. Il numero uno del Pirellone dice di essere disposto a presentarsi ai pm, anche se per il momento tergiversa: «Ci andrò, ma ho bisogno di tempo».
Quest'anno, dopo l'incarcerazione di Daccò è troppo preso ad organizzarsi le ferie da solo.

mercoledì 25 luglio 2012

Il valore di una vita


In una trasmissione prevelentemente dedicata ai pensionati, le notizie dedicate a chi in pensione non ci andrà mai, spesso passano sotto silenzio
E' di ieri la notizia dell'indagine avviata dalla procura di Milano in relazione al decesso di sette operai impegnati nella manutenzione e la coibentazione delle strutture del teatro alla Scala di Milano, che sarebbero venuti in contatto con l'amianto negli anni '70-'80. I decessi sono avvenuti negli ultimi dieci anni, a partire dal 2002, ma gli accertamenti riguardano anche altri tre lavoratori che sono gravemente ammalati sempre a causa dell'esposizione all'amianto.
Niente di nuovo: le malattie professionali sono lunghe da accertare e ancor più lunghe da pagare
Una buona notizia invece è arrivata ieri alla famiglia di Matteo Armellini, il 31enne che è morto il 5 marzo scorso a Reggio Calabria durante l’allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini.
L'INAIL ha riconosciuto alla sua famiglia la spettacolare cifra di 1.936,80 euro.
Il Direttore Generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello, dichiara che “la retribuzione molto bassa del ragazzo non consente di immaginare risarcimenti consistenti”.
Ho cercato, senza successo, sul sito dell'INAIL gli emonumenti del Dr. Giuseppe Lucibello, non per curiosità ma solo per sapere quanto percepirebbe la sua famiglia se lui morisse di noia durante un Consiglio di Amministrazione.

lunedì 23 luglio 2012

Orto-dossi


Il legame tra la politica italica e gerarchie ecclesiastiche ci contraddistingue fin dal medioevo.
Per i nostri politici, sostenere la chiesa e sostenere lo stato, di fatto, è la stessa cosa.
Il motto di Cavour: "Libera chiesa in libero stato" è un oscuro concetto, privo di senso logico.
Neanche il super governo dei tecnici si sottrae a questa continua genuflessione.
Ieri, il primo incontro ufficiale, nel corso della sua prima visita ufficiale in Russia, Mario Monti l'ha avuto con il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Cirillo I°, nel monastero Danilovski.
Così abituato a consumarsi la rotule sugli inginocchiatoi nostrani il premier italiano non s'è fatto sfuggire l'opportunità di farlo anche in trasferta.
Dopo le chiacchere di rito sulle cause della crisi economica in Europa, il Patriarca ha evidenziato il ''significativo miglioramento'' delle relazioni della Chiesa Ortodossa russa con la Chiesa Cattolica romana e l'opportunità che chiesa ortodossa russa, in Italia, venga equiparata a quella delle altre organizzazioni religiose che hanno rapporti con lo stato italiano anche alla luce dell'elevato numero di immigrati provenienti dai paesi ortodossi e delle 55 parrocchie ortodosse oramai aperte in tutto il paese. Nell'attuale prospera congiuntura economica come potremmo farci mancare un altro concordatino confessionale?

martedì 17 luglio 2012

Ciocca di legno


Sarà il caldo, o il periodo delle tasse, il lavoro che non gira come dovrebbe o le zanzare notturne, tuttavia sentire Ciocca la mattina allevia lo spirito.
E' un peccato che con la prossima tornata elettorale ci perderemo politici del suo stampo umoristico, sostituiti, come ci auguriamo, da politici meno comici.
Il lapsus sul rifarsi la verginità a proposito della Minetti è antologica, almeno quanto il declassare ad argomento "poco importante" quello che vedrebbe il Presidente della Repubblica intento ad insabbiare il famigerato patto tra stato e mafia che portò agli omicidi di Falcone, Borsellino e delle loro scorte.
Va da sé che la riduzione della spesa passa attraverso la razionalizzazione delle strutture. La chiusura delle sedi dei tribunali secondari è analoga a quella della soppressione delle province, ma per il sempreverde esponente della Lega questa è una vera iattura.
Angelo, si tranquillizzi, la razionalizzazione della spesa potrà anche prevedere la riduzione del numero degli amministratori, o quella dei loro onorari, ma  non prevederà mai un test d'intelligenza per il loro ingresso nell'agone politico.    

lunedì 16 luglio 2012

Granelli di criminalità


Chiunque, fino a questo momento, aveva affermato che il Comune di Milano è poco attento alla sicurezza è stato sonoramente smentito.
Mercoledì della scorsa settimana un'anziana signora, vittima di uno scippo, nel quartire di Bruzzano, ha riportato la frattura del femore ed è stata ricoverata in stato di choc all'Istituto Galeazzi.
Immediatamente, sul posto, il comandante della polizia locale, Tullio Mastrangelo, ha inviato subito 6 pattuglie, due delle quali in borghese.
Gli agenti si sono messi alla caccia dei malviventi setacciando tutto il quartiere o alla ricerca almeno di eventuali testimoni.
Niente male per una città che ha visto un aumento dell'attività predatoria del 15% nell'ultimo anno.
Nel caso in questione sorge il dubbio che se la donna non fosse stata la madre dell'attuale assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, forse non ci sarebbe stato tutto questo spiegamento di forze.
Indiscutibilmente per Granelli la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo.
Un plauso comunque all'assessore: mai visto un politico così attaccato al proprio lavoro da portarselo anche a casa!

domenica 15 luglio 2012

Roberto Vacca - Ridondanza – ovvero “Sintassi per i sordi”


Una frase del Vangelo di Matteo (5,37) dice:
Il vostro discorso sia: si, si – no, no. [Sit autem sermo vester: Est Est, Non Non]” 
Non basta dire una volta “Si” o “No”. meglio dirlo due volte. Quel messaggio sintetizza il concetto della teoria dell’informazione che la ridondanza è utile per comunicare chiaramente ed evitare che le nostre parole vengano corrotte o travisate. La teoria dell’informazione insegna a codificare i messaggi in modo che si correggano da soli e si possano ricevere correttamente anche se vengono trasmessi su una linea di comunicazione (telefonica o telematica) affetta da disturbi (tecnicamente si chiama “rumore”) che omettano o alterino qualche elemento. È proprio grazie a questi codici auto correttivi che le nostre telefonate e le nostre e-mail, quasi sempre, arrivano perfettamente.
I codici a rivelazione di errore aggiungono o tolgono un bit a ogni “parola” in modo che sia pari. Se in trasmissione una diventa dispari, si denuncia subito che è sbagliata. Serve a questo l’ultima lettera nel nostro codice fiscale. Poi ci sono i codici convoluzionali in cui ogni gruppo di k bit viene sostituito da una combinazione lineare di quei bit stessi e di altri gruppi precedenti  anch’essi di k bit. La procedure è complicata, ma permette di correggere gli errori, non solo di rivelarli.
I nostri linguaggi umani sono comprensibili proprio perché sono molto ridondanti. Gli arabi scrivono in modo meno ridondante: omettono le vocali non accentate. Chi legge le ricostruisce basandosi sul contesto. Quasi mezzo secolo fa pubblicai (nel mio libretto “Esempi di Avvenire”) un pezzo in italiano omettendo tutte le vocali non accentate. Sembrava un po’ scritto in romagnolo, ma si capiva abbastanza bene. 
Dovremmo riflettere: anche le parole che pronunciamo sono immesse in canali di trasmissione affetti da rumore. Ci sono altre persone che parlano, ronzii, rombi di auto, fischi di aerei, musiche, tuoni e così via. I vecchi spesso sentono bene una persona sola che parli (meglio se a voce alta, non acuta e staccando bene le parole. Invece non sentono e non capiscono, se la gente che parla è tanta o se c’è una TV accesa. Questa condizione è stata chiamata “sindrome del cocktail party”.
Per fortuna i tecnologi ci offrono ora amplificatori del suono efficaci. Alcuni sono direzionali: li puntiamo verso un interlocutore e sentiamo la sua voce amplificata, ma resta basso il volume delle voci di terzi. In vari casi la ipoacusia (sordità) si può curare. Quindi conviene farsi consigliare da uno otorinolaringoiatra e, poi, munirsi di apparecchi acustici se necessario.
Però farebbe bene a ricorrere ad altre codifiche non tecnologiche chi voglia farsi capire dai sordastri. Andrebbero chiamati “ipoacusici”, ma essendo io stesso leggermente sordastro, uso il termine più colloquiale. 
Ricordo (come faccio spesso) che le lingue umane non sono fatte di parole, ma di frasi. Le frasi per essere capite devono essere costruite con una sintassi condivisa. Le parole messe insieme a caso sono spesso ambigue – o prive di senso. È ammesso che alcune siano sottintese o integrate dal contesto o da altri segnali (suoni, rumori, gesti – se visibili e compresi dall’ascoltatore).
Se suono a una porta e mi chiedono: “Chi è?” Posso rispondere: “Sono io.” Familiari o amici riconosceranno la mia voce e apriranno. Se ho sbagliato porta, un estraneo chiederà: “Io – e chi cavolo sei?” In generale è meglio rispondere col proprio nome – o con la qualifica (“Sono l’Ufficiale Giudiziario.”)
Se ho in mano una caffettiera e chiedo: “Ne vuoi?” , tu mi capisci – a meno che io non sia alle tue spalle o in un’altra stanza. Se mi rispondi: “E la tazza?”, capisco che ne vuoi una, ma in altra situazione considererei la frase priva di senso.
La notte scorsa mi sono alzato alle 3 per andare a controllare una citazione bibliografica. Mia moglie mi ha sentito e ha detto: “Abbassa”.
Non ho capito. Avrebbe potuto intendere:
Abbassa le pretese nella trattativa che andrai a condurre stamattina” Oppure: “Abbassa il setting della temperatura del termostato nel frigo” o: “Abbassa la cresta”. Poi, a domanda, ha risposto: “La velocità del ventilatore
Concludendo le regole sintattiche per parlare con chi sente poco sono:
- Non usare gesti, nè monosillabi, né frasi monoverbali (di una parola sola)
- Usare parole di parecchie sillabe (“automobile”, non “auto”. “Televisione”, non “tivù”)
- Usare spesso frasi successive che esprimano lo stesso significato con parole diverse (ad esempio: “Ti prego conferma l’appuntamento con l’oculista – Ora che vado a farmi controllare gli occhi, faresti bene a venire anche tu”.
- Cominciare ogni discorso con alcune parole usuali che facciano da riempitivo [ad esempio: “Senti che cosa ho pensato...“.] – servono a far sintonizzare sulla tua voce chi ti ascolta.
L’ultimo di questi consigli concorda con quanto mi disse un mio amico prete gesuita:
Quando chiedo a un mio penitente da quanto tempo non si confessa, non sono davvero interessato alla risposta. Sono fatti suoi. Sentendo la sua risposta, mi abituo alla sua voce ed evito di fargli ripetere a voce più alta la confessione dei suoi peccati.



venerdì 13 luglio 2012

E-book(o)


Meno di un mese fa è stato pubblicato dalla Regione Lombardia il bando "Generazione Web Lombardia".
4.5 milioni di euro stanziati dalla Regione a cui si sommano i 4 milioni di euro del Ministero della Pubblica Istruzione per informatizzare circa 25.000 studenti delle scuole superiori lombarde.
I libri di testo del prossimo anno scolastico, per loro, saranno sostituiti da e-book, i-pad, tablet, note-book e net-book.
La Lombardia, come al solito, diventa l'apripista, anche dell'istruzione digitale.
Il bando di gara è aperto a tutte le scuole pubbliche ma anche a quelle  private: l'ennesimo modo, insomma, di finanziare le scuole confessionali con i soldi pubblici.
Perché la scuola privata debba essere finanziata a spese della collettività continua a restare uno dei tre misteri di Fatima.
Gli alunni delle scuole paritarie studieranno sugli e-book, pagati coll'anal_ogico book(o) dei contribuenti.

martedì 10 luglio 2012

Il rinnovo della Patente


Ieri mattina mi accorgo che la mia patente di guida è scaduta ormai da circa un mese (...!!!).
Maledico la mia memoria che m'impedisce di ricordare le scadenze decennali, ma tant'è...
Entro in internet e cerco come effettuare il rinnovo della patente.
Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, c'è una comoda pagina che spiega tutto chiaramente: ASL, bollettini, marche da bollo.
Corro alla ASL ed è giorno di visita per il rinnovo della patente (...che culo! La visita, come la Madonna a Medjugorje, si manifesta solo una mattina alla settimana, dalle 9.30 alle 11.00)
Un'impiegata mi fornisce una comoda e dettagliata fotocopia dove c'è scritta la ricetta dettagliata degli "ingredienti" da presentare, come per l'anatra all'arancia:
- una marca da bollo da 14.62 euro 
- copia del bollettino postale 9001 per il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) da 9.00 euro
- copia del bollettino postale per il ticket visita medica all'ASL da 36.00 euro
Il costo del ticket per la patente B varia da Regione a Regione in alcune Regioni è di 25.00 euro ma, si sà, la Lombardia ha la migliore sanità nazionale e 11.00 euro in più li si spende volentieri.
Esco al volo dall'ASL e entro in tabaccheria per la marca da bollo.
Il tabaccaio si spiace: l'accrocchio digitale che stampa le marche da bollo è fuori uso e allora mi metto in caccia di una seconda tabaccheria.
Recuperata la marca da bollo plano all'ufficio postale.
Coda.
Al mio turno chiedo il fatidico modulo 9001.
"...ne abbiamo fatto richiesta ma non ce li mandano..." risponde serafica l'impiegata da dietro il vetro blindato. 
Ecco perchè alle poste, usano i vetri blindati.
Parto a razzo verso un nuovo ufficio postale.
Coda. 
La nuova impegata abbozza una risposta simile alla prima collega, ma il mio sguardo da centralediFukushimapostsunami, fa alzare un postino che dopo aver sventrato un intero armadio trova il sospirato pezzo di carta.
Compilo e nuova coda.
Sui 45.00 euro iniziali, gravano le gabelle dell'ufficio postale e diventano 48.10.
Pago e filo all'ASL giusto 10 minuti prima della chiusura dell'ambulatorio.
Mi accoglie una segaligna infermiera che prima mi chiede tutti i documenti che possiedo: carta d'identità, patente, codice fiscale, carta regionale dei servizi, poi mi sciorina una serie infinita di domande che appunta meticolosa su un modulo prestampato:
Occhiali - No
Diabete - No
Sostanze psicoattive - No
Altezza, peso, numero di scarpe e taglia delle mutande...
"Firmi qui!"
Visita.
Tabellone retroilluminato con le lettere dell'alfabeto latino e medico con il cipiglio che ricorda la mia prof della stessa lingua al liceo
"Si copra un occhio!"
N di Napoli - R di Roma - F di Firenze - G di Genova
"Adesso l'altro occhio..."
V di Venezia - C di Como - I di Imola - H di (...mai che mi venga in mente una città che inizia coll'acca... Hamburger?)
"Ok 10/10, - mi dice l'oculista guardando l'orologio e stimando a occhio il ritardo accumulato - qui c'è il certificato sostitutivo da tenere con la patente. Tra circa 40 giorni riceverà dal PRA l'adesivo da appiccicare sulla patente. Ah, mi raccomando, ricordi che se deve guidare all'estero la patente non è valida fino a quando non arriva il bollino rosa del rinnovo..."
Peccato, e io che quest'estate volevo fare la Parigi-Pechino

lunedì 9 luglio 2012

Bosoni


Gli enti scientifici hanno dovuto attendere la pubblicazione del decreto spending review in Gazzetta Ufficiale per fare i conti con la cura dimagrante imposta dall'esecutivo di Mario Monti.
La sforbiciata punta a un risparmio complessivo di 26 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
Venerdì scorso il Presidente della Repubblica, Giorgio "tavor" Napolitano, si congratulava con i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la scoperta della particella di Higgs, i cui successi “danno lustro all’Italia” e proprio nello stesso istante il governo Monti tagliava 9 milioni alla ricerca allo stesso Istituto.
Insomma, mentre i ricercatori trovano il bosone, Monti gli fa il "busone".
 

martedì 3 luglio 2012

Roberto Vacca - Imparare 2 cose al giorno, oppure una o 5?


"Roberto Vacca si sarebbe trovato bene a discutere di lifelong learning, di apprendimento per tutta la vita, con gli esperti riuniti dal World innovation summit for education (Wise), il forum creato dalla Qatar foundation ormai al suo quarto anno di vita. In materia Vacca ha spesso amato ripetere che ogni giorno dovremmo cercare di imparare due cose nuove, cose ovviamente rilevanti per arricchire il nostro patrimonio di conoscenze.”
Il mio amico Tullio De Mauro ha pubblicato queste righe su “L’Internazionale” del 14 Giugno. Mi ha fatto molto piacere. Ricordo bene le riunioni al Partito Radicale appena fondato, cui partecipavano due giovanissimi, colti e brillanti: Tullio De Mauro e Stefano Rodotà. Già allora valeva la pena di ascoltarli con interesse e rispetto. In effetti ho scritto e detto molte volte cose simili a quelle citate da De Mauro. Spesso chiudo miei discorsi e seminari sul degrado culturale estremo dicendo:
Io faccio anche il guru e do un solo insegnamento: ogni dannato giorno che passa, impara almeno una cosa nuova [meglio se ne impari due, tre, quattro o più]. Se lo fai, ti cambi la vita. Se lo facessimo tutti, cambieremmo il mondo.
In quelle occasioni, racconto che nel nostro cervello vengono prodotti continuamente neuroni nuovi anche in tarda età. Quindi anche gli anziani sono equipaggiati per continuare ad apprendere. Però devono ricordare che i neonati neuroni vivono e funzionano, se vengono esercitati: leggendo, osservando, ragionando, facendo. Se uno guarda a lungo muri bianchi o schermi TV, i neuroni nuovi deperiscono e muoiono. Poi sostengo che chiunque provi a imparare una cosa nuova, ci riesce sempre. Naturalmente bisogna che sia motivato ad applicarsi con impegno e continuità. La motivazione è l’ingrediente essenziale: si produce per curiosità, per emulazione – anche per invidia. Una volta che alberghiamo il virus dell’apprendimento, lo sviluppo è inarrestabile: non ha più senso chiedersi se la dose giornaliera debba essere di una, due o più nozioni, idee, teorie.
Quanto sopra richiama alla mente una storia islamica. Me la raccontò mia madre. Quando fondò l'Islam, Mohammed, il Profeta, parlò con Allah che gli disse: “I mussulmani dovranno pregare 50 volte al giorno”. Il Profeta assentì, ma poco dopo incontrò Mosè che si informò su che cosa Allah gli avesse detto e poi commentò: “50 volte sono troppe. Sono pigri. Non lo faranno mai. Torna indietro e chiedi una riduzione.” Maometto tornò indietro e mercanteggiò con Allah. Ridusse il numero di preghiere a 40, a 30, a 10 e finalmente a 5.  Ogni volta Mosè commentava che il numero era troppo alto. Ma l’ultima volta Maometto dissentì: “Cinque volte vanno bene. È un numero giusto. Non chiederò altre riduzioni.”
I mussulmani pregano 5 volte al giorno volti alla Mecca. E noi – non mussulmani e, magari, neanche religiosi – saremo da meno? Siamo seri: impariamo almeno 5 cose. Per non dimenticarcene, contiamole ogni giorno sulle dita di una mano.

lunedì 2 luglio 2012

Ucraina - Italia: 4 - 0


L'Italia calcistica s'é svegliata dal sogno in una partita che sembra più un paradigma storico, che un'incontro calcistico.
Supermario Monti, quello che un mese e mezzo fa, di fronte all'ennesimo scandalo scommesse, ipotizzava la sospensione per tre anni del campionato di calcio, ai microfoni di Amedeo Goria, il giornalista RAI indagato per presunte molestie sessuali e atti osceni in luogo pubblico, si spertica in elogi per questa splendida squadra: "Coraggiosa e leale..."
Degna di nota è anche l'accorata lettera con cui il nostro primo ministro, insieme al collega spagnolo Supermariano Rajoy, hanno rivolto al al presidente ucraino, Ianukovich, nella quale auspicano il rispetto dello stato di diritto e la soluzione positiva del caso giudiziario dell’ex premier Yulia Timoshenko condannata a sette anni e incarcerata per abuso di potere e corruzione.
Certamente la piccola Ucraina non sarà una potenza calcistica, ma nell'uso della giustizia contro la malapolitica sembra il Brasile di Pelè.