lunedì 23 luglio 2012

Orto-dossi


Il legame tra la politica italica e gerarchie ecclesiastiche ci contraddistingue fin dal medioevo.
Per i nostri politici, sostenere la chiesa e sostenere lo stato, di fatto, è la stessa cosa.
Il motto di Cavour: "Libera chiesa in libero stato" è un oscuro concetto, privo di senso logico.
Neanche il super governo dei tecnici si sottrae a questa continua genuflessione.
Ieri, il primo incontro ufficiale, nel corso della sua prima visita ufficiale in Russia, Mario Monti l'ha avuto con il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Cirillo I°, nel monastero Danilovski.
Così abituato a consumarsi la rotule sugli inginocchiatoi nostrani il premier italiano non s'è fatto sfuggire l'opportunità di farlo anche in trasferta.
Dopo le chiacchere di rito sulle cause della crisi economica in Europa, il Patriarca ha evidenziato il ''significativo miglioramento'' delle relazioni della Chiesa Ortodossa russa con la Chiesa Cattolica romana e l'opportunità che chiesa ortodossa russa, in Italia, venga equiparata a quella delle altre organizzazioni religiose che hanno rapporti con lo stato italiano anche alla luce dell'elevato numero di immigrati provenienti dai paesi ortodossi e delle 55 parrocchie ortodosse oramai aperte in tutto il paese. Nell'attuale prospera congiuntura economica come potremmo farci mancare un altro concordatino confessionale?

Nessun commento:

Posta un commento