venerdì 26 novembre 2010

Stelassa Gelmini

La riforma Gelmini ripristina il merito e difende l'università da ipocrisie, privilegi e baronie.
Almeno così dice lei, Mariastella.
Singolare sentir parlare di merito, ipocrisia e privilegi una che, nel 2001, per sua stessa ammissione, è "emigrata" a Reggio Calabria per sottoporsi all'esame di stato e diventare avvocato.
Nel capoluogo calabrese c'era stato il primato italiano di ammessi agli orali: 93,4%. Il triplo che nella Brescia della Gelmini (31,7) o a Milano (28,1), il quadruplo che ad Ancona. Idonei finali: 87% degli iscritti iniziali. Contro il 28% di Brescia, il 23,1% di Milano, il 17% di Firenze. Totale: 806 idonei. Cinque volte e mezzo quelli di Brescia: 144. Quanti Marche, Umbria, Basilicata, Trentino, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia messi insieme.
In conclusione: affidare la riforma universitaria a Mariastella e un po' come affidare a Dracula il reparto di emodialisi dell'ospedale.

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