martedì 19 gennaio 2010

Ricorrenze e rimembranze

E' da tempo che fervono i preparativi per la commemorazione del decennale della scomparsa di Benedetto Craxi detto Bettino.
Oggi, finalmente, Letizia Moratti ci svelerà dove, a Milano, sarà intitolata una via all'illustre suo figlio (di Milano non della Moratti).
Due giorni fa ben tre ministri della Repubblica (Brunetta, Cicchitto e Sacconi) sono partiti in pellegrinaggio al sepolcro dello politico morto in terra africana.
Ieri, anche il capo dello stato ha voluto ricordare la figura dell'illustre statista, inuna lettera alla moglie parlando di «un’impronta incancellabile» nella storia italiana.
Così a naso mi sembra che si stia un pochino esagerando con colui che tra i moltissimi meriti politici e istituzionali s'è distinto per corruzione e latitanza. Vorrei poter ricordare cotanta figura di politico, con quella che fu la battuta che costò sette anni di censura televisiva a Beppe Grillo:
"Missione in Cina del premier socialista. Craxi s'era portato dietro un codazzo di parenti, famigli, amici, portaborse, damazze, contesse, fidanzate. La sera a Pechino, durante la cena, Martelli dice a Craxi: Ma 'sti cinesi ce n'è un miliardo, e son tutti socialisti!
Craxi: E allora?
Martelli: Allora a chi rubano?"

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