sabato 9 gennaio 2010

Hic sunt leones

Rosarno comune di 15.885 abitanti nella provincia di Reggio Calabria, vertice settentrionale della Piana di Rosarno. Cosa ci fanno più di diecimila immigrati irregolari nelle campagne calabresi? "Sono qui da noi a fare i lavori che gli italiani non vogliono più fare!" In realtà gli immigrati lavorano in condizioni disumane che gli italiani non potrebbero tollerare, per questo sono qui.Per farlo vivono in condizioni igieniche da porcile, sono pagati 25 euro al giorno e in nero. Non hanno nessun tipo di assistenza.
Chi guadagna dal lavoro dello schiavo-immigrato? I nuovi latifondisti, la criminalità in cerca di mano d'opera a basso costo, chi affitta dei tuguri a peso d'oro. Ma questa è solo la prima fascia, quella più visibile. Gli immigrati sono un bacino elettorale, portano voti sia a destra che a sinistra. Sono uno strumento di distrazione di massa usato dai partiti. Dalla Lega e dal Pdl che vivono dell'uomo nero, del babau e dal PD e dintorni del buonismo a spese delle fasce più deboli della popolazione che vivono a diretto contatto con gli emigrati e si disputano le risorse. Voti a destra, voti a sinistra. A Rosarno migliaia di irregolari sfilano esasperati e la mettono a ferro e a fuoco. E' evidente che lo Stato non c'è più. Africani contro calabresi, in mezzo il nulla di chi non si è mai fatto carico dei flussi migratori, dell'accoglienza, dell'integrazione. L'Italia non ha bisogno di nuovi schiavi, ne ha a sufficienza di autoctoni. E così, una rivolta di Spartacus neri, diventa solo un problema di ordine pubblico, di controllo del territorio. E' in corso una guerra, che qualche volta esplode, tra poveri: immigrati e cittadini italiani, entrambi presi per i fondelli.

Beppe Grillo

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