sabato 14 marzo 2009

Lezioni di piano

Neanche l'introduzione del voto digitale alla camera ferma i "furbetti".
Ad oggi, sono ancora 21 i deputati si sono rifiutati di dare le loro 'minuzie' (impronte digitali); e cosi', il 12 marzo scorso, due parlamentari non hanno resistito al gusto della trasgressione ed hanno votato per altrettanti colleghi 'renitenti'.
Riporta l'ANSA: I 'pianisti' sono Guido Dussin della Lega e Carmelo Lomonte dell'Mpa, che e' vicepresidente del gruppo Misto. I due, che risultano tra quelli che hanno rilasciato le 'minuzie', hanno votato anche per i rispettivi colleghi di gruppo Matteo Salvini ed Elio Belcastro, i quali invece appartengono alla pattuglia dei 21 deputati che si sono rifiutati di farlo e che, quindi, votano con il vecchio sistema.
Dussin, come ha potuto constatare l'ANSA, ha coperto il meccanismo di voto di Salvini, che non era in Aula, con una copia della 'Gazzetta dello sport' sotto cui ha infilato la mano per votare. Piu' disinvolto nell'azione invece Lomonte, che non ha coperto la mano 'incriminata': le lucette del sistema elettronico si sono viste accese al momento del voto sia al suo posto sia a quello del collega Belcastro.
Dai tabulati delle votazioni emerge che sia Salvini sia Belcastro erano presenti e votanti: ma ne' Salvini ne' Belcastro in quel momento erano al loro posto in Aula.
Il presidente della Camera Fini, sensibilmente alterato, preannuncia sanzioni e intanto, difende il nuovo sistema di voto da lui fortemente voluto: "Funziona. Serve al buon nome del Parlamento, perchè nessuno è stato condannato a fare il deputato, anzi molti hanno implorato di farlo. E comunque tutti sono compensati in modo dignitoso per il proprio mandato".
Rincara la dose rilevando che "si era raggiunto un livello insopportabile a danno della credibilità del Parlamento, con deputati che votavano come polipi per garantire la diaria a chi non c'era".

Matteo Salvini, interpellato, si dichiara sorpreso: "Sono stato in Aula durante tutto il periodo dei lavori, assentandomi solo per pochi minuti per un normale bisogno fisiologico".

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