giovedì 6 febbraio 2014

Piccole storie ignobili

Il Partito Democratico di Trezzo sull'Adda, attraverso una serie di manifesti, annuncia alla cittadinanza come, il 18 dicembre scorso, il Sindaco di Trezzo, Danilo Villa, a capo della giunta PDL-Lega, abbia comunicato che il revisore unico del bilancio comunale, il commercialista in profumo leghista Dr. Stefano Aldovisi, si sia dimesso dal suo incarico.
Motivo delle dimissioni è la contestazione, da parte della magistratura, di truffa aggravata ai danni dello stato nell'indagine che vede coinvolto Umberto Bossi e sua famiglia, denominata "The Family".
Il Sindaco Villa, nell'aprile del 2012, ebbe già modo di esprimere chiaramente il suo parere circa l'operato di Umberto Bossi: "Ha dato talmente tanto a tutti noi che sarei prontissimo a capire e perdonare se anche si fosse tenuto qualcosa per se" (sic!).
Ringraziando il PD trezzese per la preziosa segnalazione, vorrei solo ricordare che il Sindaco Roberto Milanesi (PD), predecessore dell'attuale, dovrà rispondere di abuso d'ufficio e corruzione nell'ambito dell'operazione denominata "Venti per Cento". Le Fiamme Gialle hanno scoperto l'esistenza di un cartello politico-economico che, oltre a elargire 165mila euro per finalita' corruttive, ha permesso a politici locali di conseguire un ingiusto vantaggio di 11 milioni. L'attenzione degli investigatori si è concentrata su una serie di progetti di riqualificazione urbanistica, che miravano a trasformare terreni agricoli in terreni edificabili.
Per nascondere l'evidente conflitto tra gli interessi personali e quelli della pubblica amministrazione i soggetti coinvolti si avvalevano dello schermo di società fiduciarie. Sono state denunciate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di abuso d'ufficio e corruzione, 10 persone, sette delle quali pubblici ufficiali.
Tra questi anche il vicesindaco (PRC) Luca Rodda, che acquistò, con giro sospetto, un appartamento nei giorni precedenti il voto sul piano industriale e l'assessore Tina Barzaghi (PD), accusata di aver avuto agevolazioni economiche per alcuni lavori di ristrutturazione della propria villetta. 
La maggior parte degli imputati ha scelto la via del patteggiamento.
Come si dice: il bue che da del cornuto all'asino!

1 commento:

  1. Un po' impreciso. La signora Barzaghi non era assessore e non ha patteggiato. Senza entrare nel merito giuridico del patteggiamento, il bue che sa del cornuto all'asino lo sarebbe il signor Milanesi se avesse scritto lui il manifesto, o il PD se avesse detto del signor Milanesi quello che il signor Villa ha detto del Senatore Bossi. Rimane tutto lo sgomento, é ovvio

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