lunedì 13 agosto 2012

Alessandro Manzoni


Diciamocelo con sincerità: la cultura non è mai stato un punto forte della Lega Nord.
Non sorprende quindi che, soprattutto nell'ultimo periodo, il senatur Bossi, nell'attacco indiscriminato contro qualsiasi aspetto riguardante l'unità nazionale se la prenda anche con Alessandro Manzoni.
Lo scorso 5 agosto, alla festa della Lega di Corgeno, frazione di Vergiate (VA), l'Umbertone ha dedicato quasi tutto il discorso a parlare della storia italiana, partendo da Annibale per arrivare a Cavour, ma gli accenni più velenosi sono stati tutti dedicati al poeta milanese: "Siccome per fare una nazione serviva una lingua il Re trovò un grande traditore, una canaglia, cioè Alessandro Manzoni [...] Per questo motivo si studia a scuola non perché è una grande opera, visto che è un mattone, ma perché era scritto nella lingua italiana".
Una recente e innovativa interpretazione storico letteraria, senza dubbio.
Anche noi dobbiamo pensare al futuro, e guardare lungo” ha continuato il Senatur spiegando lo spirito che anima la prossima pubblicazione del “Dizionario della lingua Padana” presto disponibile in edicola allegato a “La Padania”. 
La kermesse si chiude sull'aria del "Va pensiero". Storpiato e stonato come di rito.

Spigolature:
Il 22 maggio 1874, nel primo anniversario della morte della "canaglia" Manzoni, Giuseppe Verdi, il compositore del "Va pensiero", diresse personalmente nella chiesa di San Marco di Milano la Messa di requiem, composta per onorarne la memoria.

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