Lo ammetto, a livello finanziario stento a riconoscere anche il direttore della mia banca, figuriamoci i due papabili al posto di direttore della Banca d'Italia: Vittorio Grilli o Fabrizio Saccomanni.
Mi consolo, sono in ottima compagnia.
Uno che ne capisce quanto me è certamente il Senatùr Bossi.
Tra tutte le motivazioni che potevano spingere a sponsorizzare Vittorio Grilli ha scelto la più ridicola: è milanese.
Per il "lider" della Lega la latitudine fa curriculum, la meritocrazia è difficile anche da sillabare figuriamoci da applicare.
A vedere i precedenti, Crediteuronord, Unicredit e BPM, non si può certo dire che Bossi ne abbia mai azzeccata una sulla governance bancaria.
Un imbarazzato Vittorio Grilli, ringrazia per la fiducia, ma qualcuno giura che l'ha visto toccarsi ripetutamente il cavallo dei pantaloni.