domenica 1 maggio 2011

Bufale blu

L'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Susan Rice denuncia che Le truppe fedeli al rais libico stanno portando avanti una vera e propria campagna di stupri, al fine di terrorizzare ed intimidire i civili libici. Queste pratiche, nei confronti delle donne, avverrebbero anche su minori. Gheddafi avrebbe ordinato di distribuire pillole di viagra ai suoi fedelissimi impegnati nella repressione.
Che la guerra sia una vera merda non lo scopro io per primo, ma demonizzare l'avversario è certamente uno dei sistemi più utilizzati per giustificarla. I governi americani in quest'arte sono dei veri professionisti.
Alla fine degli anni '90 in Kosovo, si cominciarono a descrivere con dovizia di particolari le esecuzioni sommarie, le colonne di profughi bombardati dai caccia, gli stupri di massa contro le donne kosovare, i villaggi distrutti. A vent'anni di distanza moltissimo di quanto descritto in Kosovo è risultato essere il frutto di vere e proprie invenzioni giornalistiche.
Nel 1991 giornalisti affermati affermavano che nel Kuwait occupato i soldati iracheni al servizio di Saddam Hussein uccidevano i neonati nelle incubatrici.
Dieci anni dopo è il turno della bufala sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.
Meno di un mese fa la cazzata delle fosse comuni in Libia.
Il meccanismo emotivo prende il sopravvento e rende facile giustificare operazioni militari per proteggere le popolazioni che in realtà mirano solo ad interessi neocoloniali, per questo motivo è sempre meglio meditare prima di bere.

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