lunedì 4 giugno 2012

Grana e grane


Questa mattina l'attenzione della trasmissione si puntualizza sul formaggio.
Il grana è qualche tempo al centro dell'attenzione politica, qualcuno l'aveva addirittura portato a prova, inconfutabile, dell'esistenza della Padania.
I nostri politici dimenticano, o forse omettono due particolari: quando parliamo di grana padano, o di parmigiano reggiano, parliamo di "grana vera" quella dei biglietti verdi, di enormi capitali economici.
Il grana e la grana ad esso collegato, sono proprietà delle banche, ne deriva che i rimborsi statali per le derrate alimentari rovinate dal terremoto non finiscono nelle tasche dei produttori del grana ma dei soliti banchieri, che devoti ringraziano.
Inoltre, per legge, tutti gli immobili presenti sul territorio italiano dovrebbero avere adeguata copertura assicurativa contro il rischio catastrofale.
I miliardi di danni di cui si ciancia in questi giorni, di fatto sono rimborsati dalle polizze assicurative, poco male quindi.
Le vere grane ricadono invece sugli operai spiccicati sotto i capannoni crollati.
Per loro non esistono polizze assicurative bastanti.
Un po' di peloso pietismo, per i malcapitati, è più che sufficiente.

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