giovedì 18 agosto 2011

Delle mie tasse non un soldo al papa


Nella cattolicissima Spagna le polemiche montano relativamente alle Giornate Mondiali della Gioventù e alla visita di Benedetto XVI a Madrid. Cento associazioni manifestano per l'alto costo della manifestazione e le posizioni della Chiesa su temi sociali.
A scendere in piazza sono circa centoquaranta  fra associazioni laiche e atee, liberi pensatori, sindacati e partiti di sinistra, collettivi omosessuali.
5.000 persone, coalizzate in un moto di protesta per i motivi più disparati: si va dalle critiche contro l'atteggiamento della chiesa nei confronti del mondo omosessuale, a quelli che chiedono una netta separazione tra Stato e Chiesa. Tutti, nessuno escluso, hanno da ridire sui costi di una manifestazione: "Delle mie tasse non un soldo al papa" è il motto degli "Indignados" spagnoli. Le Giornate della Gioventù, infatti, costeranno oltre 50 milioni di euro, escluse le spese riguardanti polizia e sicurezza, in un momento di gravissima crisi dell'economia mondiale. 
Una goccia nel mare rispetto agli 8 miliardi che lo stato Vaticano "vampirizza" annualmente ai contribuenti italiani.
Ma nella cattolicissima Italia nessuno s'indigna, Gesù infatti disse: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio." (Luca 6,20)

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