giovedì 9 dicembre 2010

Marocch a cà tocch

Che rogna!
Eppure per Yara Gambirasio sembravamo essere lì lì.
Lo scenario era perfetto, degno del miglior romanzo verde-giallo: marocchino, stupro, omicidio, occultamento di cadavere, fuga, traghetto, Tangeri, arresto in alto mare...
Già, ma il marocchino non c'entra nulla, stava lavorando e c'è stato un errore di traduzione nell'intercettazione di una telefonata.
Anche la ricostruzione della mattanza di ciclisti a Lamezia Terme comincia a chiarirsi.
Il marocchino era in regolare possesso di patente, forse non era neanche drogato, probabilmente stava cercando di schivare un'altra auto.
I nostri accreditati amici leghisti avrebbero preferito ingollarsi un' intero stagno di rospi piuttosto che ammettere daver preso lucciole per lanterne.
Un po' quello che era successo ad Erba, la colpa è sempre di un marocch per poi scoprire che chi ammazza davvero è autoctono.

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