Ciao Mario.
Ieri sera quando ho saputo della tua scomparsa m'ha preso un groppo alla gola.
Grazie per tutto quello che hai fatto per noi, per tutto quello che ci hai lasciato, per i sorrisi velati di tristezza, per aver messo a nudo le nostre debolezze.
Grazie per la tua vivida lucidità di 95enne in un paese di giovani cervelli buttati all'ammasso.
Grazie anche per la tua ultima testimonianza, per il coraggio dignitoso della tua morte: "Bisogna smetterla - avevi detto - quando la vita non merita più di essere vissuta".
Grazie Mario...
martedì 30 novembre 2010
lunedì 29 novembre 2010
Sillogismo
Wikileaks: "La Russia à virtualmente uno stato della mafia"
Wikileaks: "Berlusconi e come se fosse il portavoce di Putin"
Che Berlusconi fosse il portavoce della mafia?
Wikileaks: "Berlusconi e come se fosse il portavoce di Putin"
Che Berlusconi fosse il portavoce della mafia?
domenica 28 novembre 2010
Futurismi
Gli strascichi del centenario della nascita del futurismo, si riverberano ancora oggi.
Il 24 novembre scorso, il ministro della Difesa Ignazio la Russa, in onore al poeta vate Gabriele D'Annunzio e al suo volantinaggio nei cieli di Vienna, ha a sua volta volantinato dal cielo il villaggio di Bala Murghab, nel nordovest dell'Afghanistan, in prossimità nell'avamposto militare italiano guidato dall'8 reggimento alpino.
Località meno aulica certamente ma, che vuoi, è il gesto quel che conta.
«Così adesso - ha detto poi La Russa rivolgendosi agli immancabili giornalisti presenti - potrete dire che il ministro è come D'Annunzio...».
L'impresa di D'Annunzio mi fa tornare alla mente un altro intrepido aviatore e legionario Fiumano, il tenente Guido Keller, che nel 1920 Volò su Roma per lanciare in segno di dispregio un pitale di ferro su Montecitorio, accompagnati dalla scritta: "Al Parlamento e al Governo che si regge con la menzogna e la paura, la tangibilità allegorica del Loro valore"
Tra poco vedremo qualche leghista bombardare il parlamento a colpi di carta igienica tricolore?
Il 24 novembre scorso, il ministro della Difesa Ignazio la Russa, in onore al poeta vate Gabriele D'Annunzio e al suo volantinaggio nei cieli di Vienna, ha a sua volta volantinato dal cielo il villaggio di Bala Murghab, nel nordovest dell'Afghanistan, in prossimità nell'avamposto militare italiano guidato dall'8 reggimento alpino.
Località meno aulica certamente ma, che vuoi, è il gesto quel che conta.
«Così adesso - ha detto poi La Russa rivolgendosi agli immancabili giornalisti presenti - potrete dire che il ministro è come D'Annunzio...».
L'impresa di D'Annunzio mi fa tornare alla mente un altro intrepido aviatore e legionario Fiumano, il tenente Guido Keller, che nel 1920 Volò su Roma per lanciare in segno di dispregio un pitale di ferro su Montecitorio, accompagnati dalla scritta: "Al Parlamento e al Governo che si regge con la menzogna e la paura, la tangibilità allegorica del Loro valore"
Tra poco vedremo qualche leghista bombardare il parlamento a colpi di carta igienica tricolore?
venerdì 26 novembre 2010
Stelassa Gelmini
La riforma Gelmini ripristina il merito e difende l'università da ipocrisie, privilegi e baronie.
Almeno così dice lei, Mariastella.
Singolare sentir parlare di merito, ipocrisia e privilegi una che, nel 2001, per sua stessa ammissione, è "emigrata" a Reggio Calabria per sottoporsi all'esame di stato e diventare avvocato.
Nel capoluogo calabrese c'era stato il primato italiano di ammessi agli orali: 93,4%. Il triplo che nella Brescia della Gelmini (31,7) o a Milano (28,1), il quadruplo che ad Ancona. Idonei finali: 87% degli iscritti iniziali. Contro il 28% di Brescia, il 23,1% di Milano, il 17% di Firenze. Totale: 806 idonei. Cinque volte e mezzo quelli di Brescia: 144. Quanti Marche, Umbria, Basilicata, Trentino, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia messi insieme.
In conclusione: affidare la riforma universitaria a Mariastella e un po' come affidare a Dracula il reparto di emodialisi dell'ospedale.
Almeno così dice lei, Mariastella.
Singolare sentir parlare di merito, ipocrisia e privilegi una che, nel 2001, per sua stessa ammissione, è "emigrata" a Reggio Calabria per sottoporsi all'esame di stato e diventare avvocato.
Nel capoluogo calabrese c'era stato il primato italiano di ammessi agli orali: 93,4%. Il triplo che nella Brescia della Gelmini (31,7) o a Milano (28,1), il quadruplo che ad Ancona. Idonei finali: 87% degli iscritti iniziali. Contro il 28% di Brescia, il 23,1% di Milano, il 17% di Firenze. Totale: 806 idonei. Cinque volte e mezzo quelli di Brescia: 144. Quanti Marche, Umbria, Basilicata, Trentino, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia messi insieme.
In conclusione: affidare la riforma universitaria a Mariastella e un po' come affidare a Dracula il reparto di emodialisi dell'ospedale.
mercoledì 24 novembre 2010
Pirla!
Faccio una doverosa premessa: "Pirla" è un termine in uso in molti dialetti di area lombarda e in particolare nel dialetto milanese, significante trottola (da cui anche il verbo pirlare, cioè gironzolare senza scopo) successivamente è passato a indicare l'organo sessuale maschile.
L'appello di Simona e Roberto affinchè a telefonare non siano sempre gli stessi, è assolutamente comprensibile e doveroso, ma incompleto, aggiungerei che non siano sempre gli stessi pirla.
Io, ad esempio, uno come Franco, il "federalista vero", non solo vorrei sentirlo tutti i giorni ma vorrei averlo anche come vicino di casa, confederato nello stesso condominio.
Purtroppo però, come sempre, quelli che dovrebbero pirlare di più, nella vostra trasmissione, sono i politici col sederone a ventosa.
Poveri loro, dev'essere un vero handicap, se non ci pensa la magistratura restano incollati a tutte le sedie, anche alle vostre.
Un ricambio genarazionale sarebbe d'uopo, per svecchiare e vincere la noia.
Potreste darci in pasto, chessò un Renzo Bossi per saggiarne le capacità di statista, oppure Nicole Minetti, l'igenista dentale di mister B. che, come riporta il Corriere della Sera circola indisturbata per Milano con la sua auto sottoposta a fermo amministrativo esibendo, sul cruscotto, il pass regionale, che l'autorizza a parcheggiare ovunque e gratuitamente a Milano.
'na roba da vero pirla.
L'appello di Simona e Roberto affinchè a telefonare non siano sempre gli stessi, è assolutamente comprensibile e doveroso, ma incompleto, aggiungerei che non siano sempre gli stessi pirla.
Io, ad esempio, uno come Franco, il "federalista vero", non solo vorrei sentirlo tutti i giorni ma vorrei averlo anche come vicino di casa, confederato nello stesso condominio.
Purtroppo però, come sempre, quelli che dovrebbero pirlare di più, nella vostra trasmissione, sono i politici col sederone a ventosa.
Poveri loro, dev'essere un vero handicap, se non ci pensa la magistratura restano incollati a tutte le sedie, anche alle vostre.
Un ricambio genarazionale sarebbe d'uopo, per svecchiare e vincere la noia.
Potreste darci in pasto, chessò un Renzo Bossi per saggiarne le capacità di statista, oppure Nicole Minetti, l'igenista dentale di mister B. che, come riporta il Corriere della Sera circola indisturbata per Milano con la sua auto sottoposta a fermo amministrativo esibendo, sul cruscotto, il pass regionale, che l'autorizza a parcheggiare ovunque e gratuitamente a Milano.
'na roba da vero pirla.
martedì 23 novembre 2010
Via via, vieni via con me...
Ieri sera non ce l'ho fatta e mi sono ingollato il programma di Fazio nella speranza di vedere Bobo Maroni vestito da Sandokan, come aveva promesso.
Invece Maroni si è concesso solo l'immancabile montatura rossa alle lenti, ma il vestito era da "travet" del catasto, come sempre.
Saviano ha sbagliato a paragonare Maroni a "Sandokan" Fancesco Schiavone.
Sandokan Schiavone fa paura, Bobo Maroni fa pena.
Con il suo consunto fogliettino, la metà di quello usato dagli altri, giù a sciorinare numeri e battaglie come tante medagliette da appuntarsi sul petto.
Immancabile un cenno anche al leitmotiv leghista: «Battere le mafie oggi in Italia passa anche dal federalismo».
Fosse stato il ministro della sanità avrebbe detto: «Battere il cancro oggi in Italia passa anche dal federalismo».
In chiusura, ad un Fazio che, gli rinfaccia la solita ingerenza della politica, in tutto, dicendogli: «se un giorno io non sarò d'accordo con qualcosa che dice lei, sarebbe bello se venissi per tre giorni al ministero dell'Interno a sostituirla» Maroni risponde: «Io ci sto lei viene a fare il ministro e io vado al mare».
Ma lo diceva ridendo.
Forte, da vero comico.
Invece Maroni si è concesso solo l'immancabile montatura rossa alle lenti, ma il vestito era da "travet" del catasto, come sempre.
Saviano ha sbagliato a paragonare Maroni a "Sandokan" Fancesco Schiavone.
Sandokan Schiavone fa paura, Bobo Maroni fa pena.
Con il suo consunto fogliettino, la metà di quello usato dagli altri, giù a sciorinare numeri e battaglie come tante medagliette da appuntarsi sul petto.
Immancabile un cenno anche al leitmotiv leghista: «Battere le mafie oggi in Italia passa anche dal federalismo».
Fosse stato il ministro della sanità avrebbe detto: «Battere il cancro oggi in Italia passa anche dal federalismo».
In chiusura, ad un Fazio che, gli rinfaccia la solita ingerenza della politica, in tutto, dicendogli: «se un giorno io non sarò d'accordo con qualcosa che dice lei, sarebbe bello se venissi per tre giorni al ministero dell'Interno a sostituirla» Maroni risponde: «Io ci sto lei viene a fare il ministro e io vado al mare».
Ma lo diceva ridendo.
Forte, da vero comico.
venerdì 19 novembre 2010
La mazzetta II°
Babbo Natale, per certe persone, arriva tutto l'anno, ma alla fine di novembre la base s'allarga.
Quest’anno a causa delle restrizioni dovute alla crisi, Tremonti aveva deciso di tagliare i fondi ai giornali.
Una sforbiciata generale, auspicabile ancor prima che doverosa.
Ma lo scorso venerdì sera, un maxiemendamento alla finanziaria, ha sparigliato nuovamente le carte.
I soldi per l’editoria, che erano stati ridotti a 60 milioni, passano a 100 a cui se ne aggiungono altri 80 che erano già previsti, in più ci sono 45 milioni per le radio e le televisioni locali, 5 per i giornali italiani all’estero.
L’emendamento trova la copertura finanziaria sforbiciando “mediante riduzione lineare delle dotazioni di parte corrente alle autorizzazioni di spese di cui alla tabella C”
Cos'è tabella C?
I risarcimenti per le vittime dei terremoti, i finanziamenti all'autorità antitrust e gli stanziamenti per i primi soccorsi per gli alluvionati...
Beh, più che Babbo Natale, Diabolik!
Quest’anno a causa delle restrizioni dovute alla crisi, Tremonti aveva deciso di tagliare i fondi ai giornali.
Una sforbiciata generale, auspicabile ancor prima che doverosa.
Ma lo scorso venerdì sera, un maxiemendamento alla finanziaria, ha sparigliato nuovamente le carte.
I soldi per l’editoria, che erano stati ridotti a 60 milioni, passano a 100 a cui se ne aggiungono altri 80 che erano già previsti, in più ci sono 45 milioni per le radio e le televisioni locali, 5 per i giornali italiani all’estero.
L’emendamento trova la copertura finanziaria sforbiciando “mediante riduzione lineare delle dotazioni di parte corrente alle autorizzazioni di spese di cui alla tabella C”
Cos'è tabella C?
I risarcimenti per le vittime dei terremoti, i finanziamenti all'autorità antitrust e gli stanziamenti per i primi soccorsi per gli alluvionati...
Beh, più che Babbo Natale, Diabolik!
giovedì 18 novembre 2010
La mazzetta
In un periodo di crisi le risorse sono poche, si sa.
Forse è per questo motivo che il Governo raddoppia, con il maxiemendamento alla legge di stabilità, i fondi per le scuole private portandoli a 245 milioni di euro.
L'ipotesi precedente stabiliva che questi fondi potessero arrivare al massimo a 150 milioni.
Nessuno sconto invece sui tagli alla scuola pubblica.
Bruno Simini, Assessore all'educazione e infanzia del Comune di Milano, giustamente, afferma che gli studenti che manifestano incappucciati, spaccando le vetrine non sono della sua area politica.
E' probabile, invece, che vicino alla sua area politica siano quei padri che mandano i figli alla scuola privata coi soldi pubblici.
Forse è per questo motivo che il Governo raddoppia, con il maxiemendamento alla legge di stabilità, i fondi per le scuole private portandoli a 245 milioni di euro.
L'ipotesi precedente stabiliva che questi fondi potessero arrivare al massimo a 150 milioni.
Nessuno sconto invece sui tagli alla scuola pubblica.
Bruno Simini, Assessore all'educazione e infanzia del Comune di Milano, giustamente, afferma che gli studenti che manifestano incappucciati, spaccando le vetrine non sono della sua area politica.
E' probabile, invece, che vicino alla sua area politica siano quei padri che mandano i figli alla scuola privata coi soldi pubblici.
mercoledì 17 novembre 2010
L'eden perduto
Una storiella nord americana racconta che Gesù fosse un italiano: è andato a lavorare nell’impresa di suo padre, ha vissuto in casa fino a 33 anni, era convinto che sua madre fosse vergine, ma soprattutto pensava di essere un Dio.
E' un po' quello che succede ai nostri amici della Lega.
Appena Saviano, lunedì sera, ha parlato di rapporti tra le mafie in lombardia ed alcuni esponenti politici tra cui la lega: apriti cielo! Anche il ministro dell'Inferno, sbraitando come un bullo di periferia, pretende a gran voce il diritto di replica: "Prova a dirmelo in faccia, guardandomi negli occhi, che mia madre è una puttana!"
Eppure Saviano ha riportato solo alcuni stralci di inchieste della magistratura.
Già, la solita magistratura eversiva, se prende i mafiosi in campania è efficente, se denuncia le pastette tra mafia e politica in Lombardia è comunista.
E' un po' quello che succede ai nostri amici della Lega.
Appena Saviano, lunedì sera, ha parlato di rapporti tra le mafie in lombardia ed alcuni esponenti politici tra cui la lega: apriti cielo! Anche il ministro dell'Inferno, sbraitando come un bullo di periferia, pretende a gran voce il diritto di replica: "Prova a dirmelo in faccia, guardandomi negli occhi, che mia madre è una puttana!"
Eppure Saviano ha riportato solo alcuni stralci di inchieste della magistratura.
Già, la solita magistratura eversiva, se prende i mafiosi in campania è efficente, se denuncia le pastette tra mafia e politica in Lombardia è comunista.
martedì 16 novembre 2010
Esonda il PD
Ricordate quei bambinetti ricchi e viziati che quando perdevano raccoglievano la palla dicendo: "La palla è mia e adesso vado a casa!" Noi, senza palla, ci facevamo intorno supplicanti: "No dai resta, ti prego, rifacciamo tutto da capo..."
Diventati grandi, quei bimbetti ricchi e viziati si sono iscritti tutti nel PD.
Primarie d'accordo, democrazia dal basso d'accordo, ma a tutto c'è un limite e se non vince il candidato proposto da me allora faccio saltare il banco!
Così il gruppo dirigente del PD milanese, dopo la trombata del favorito Boeri, contro Pisapia, per la corsa a Palazzo Marino, si è preso una settimana di tempo per decidere sul da farsi, rimettendo "temporaneamente" il mandato.
Anni fa, all'epoca dei girotondini un profetico Nanni Moretti sentenziò: "Con questa classe dirigente non vinceremo mai!"
Quanto avesse ragione non lo sospettava neanche lui!
Diventati grandi, quei bimbetti ricchi e viziati si sono iscritti tutti nel PD.
Primarie d'accordo, democrazia dal basso d'accordo, ma a tutto c'è un limite e se non vince il candidato proposto da me allora faccio saltare il banco!
Così il gruppo dirigente del PD milanese, dopo la trombata del favorito Boeri, contro Pisapia, per la corsa a Palazzo Marino, si è preso una settimana di tempo per decidere sul da farsi, rimettendo "temporaneamente" il mandato.
Anni fa, all'epoca dei girotondini un profetico Nanni Moretti sentenziò: "Con questa classe dirigente non vinceremo mai!"
Quanto avesse ragione non lo sospettava neanche lui!
lunedì 15 novembre 2010
Tutti in Gallera!
Sabato sera scorso ho visto Marco Travaglio in un teatro della provincia di Bergamo straboccante di persone.
Tre ore tirate di fatti di cronaca che ricostruiscono gli ultimi 30 anni di storia italiana da Bottino Craxi al Bunga Bunga.
C'è stato anche un accenno all'amico di Gallera, il bel Pennisi col suo pacchetto di sigarette truccato.
Aggiacciante!
Consigliato solo a chi ha tre ore di tempo, lo stomaco forte e la voglia di capire perchè siamo finiti così.
Mi scrive un'amica che da settembre è in India per motivi di lavoro:
"Perfino qui, giungono notizie del Bunga Bunga: e' molto imbarazzante essere italiani all'estero in questo momento - perfino i locali sembrano afferrare il significato del termine senza bisogno di speigazioni; forse e' onomatopeico.
...alcuni giornali esteri dicono che [Mr. B] si sta comprando la casa in Antigua per fare una fuga sullo stile del suo mentor, Bettino"
Tre ore tirate di fatti di cronaca che ricostruiscono gli ultimi 30 anni di storia italiana da Bottino Craxi al Bunga Bunga.
C'è stato anche un accenno all'amico di Gallera, il bel Pennisi col suo pacchetto di sigarette truccato.
Aggiacciante!
Consigliato solo a chi ha tre ore di tempo, lo stomaco forte e la voglia di capire perchè siamo finiti così.
Mi scrive un'amica che da settembre è in India per motivi di lavoro:
"Perfino qui, giungono notizie del Bunga Bunga: e' molto imbarazzante essere italiani all'estero in questo momento - perfino i locali sembrano afferrare il significato del termine senza bisogno di speigazioni; forse e' onomatopeico.
...alcuni giornali esteri dicono che [Mr. B] si sta comprando la casa in Antigua per fare una fuga sullo stile del suo mentor, Bettino"
venerdì 12 novembre 2010
Pompei's List
Il crollo della schola armatorum a Pompei è una notizia che sta facendo il giro del mondo, come è successo negli ultimi mesi a Roma coi crolli della Domus Aurea e del Colosseo.
Questa settimana l'Espresso ha pubblicato il resoconto della contabilità del sito archeologico di Pompei.
Così sbirciando tra le righe si rilevano spese curiose:
60.000 euro per la visita di Mister B. al sito, di cui 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.
Ma la lista comprende di tutto e di più: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce;
100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito;
99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne";
91 mila euro andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di altoparlanti:
665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro:
47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite";
185 mila per il progetto PompeiViva;
3,1 milioni di euro per la valorizzazione prestata da Wind;
547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia";
72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico;
724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".
Il meglio lo danno i dirigenti, tra loro Marcello Fiori, fedelissimo di Bertolaso:
1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio;
1.700 euro per la divisa del suo autista:
4 mila euro per una "parete attrezzata";
10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium;
113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena";
955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio;
102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi randagi.
Serve un commento?
Mando la mail in redazione e Roberto mi risponde che è troppo lunga per essere letta.
'A Robbe, questi magneno come indemoniati! Moh è colpa mia se la lista è lunga?
Questa settimana l'Espresso ha pubblicato il resoconto della contabilità del sito archeologico di Pompei.
Così sbirciando tra le righe si rilevano spese curiose:
60.000 euro per la visita di Mister B. al sito, di cui 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.
Ma la lista comprende di tutto e di più: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce;
100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito;
99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne";
91 mila euro andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di altoparlanti:
665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro:
47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite";
185 mila per il progetto PompeiViva;
3,1 milioni di euro per la valorizzazione prestata da Wind;
547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia";
72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico;
724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".
Il meglio lo danno i dirigenti, tra loro Marcello Fiori, fedelissimo di Bertolaso:
1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio;
1.700 euro per la divisa del suo autista:
4 mila euro per una "parete attrezzata";
10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium;
113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena";
955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio;
102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi randagi.
Serve un commento?
Mando la mail in redazione e Roberto mi risponde che è troppo lunga per essere letta.
'A Robbe, questi magneno come indemoniati! Moh è colpa mia se la lista è lunga?
giovedì 11 novembre 2010
Maullu reloaded
Era ormai qualche tempo che Stefano Maullu non veniva in trasmissione.
Infatti questa mattina vedendolo mi domandavo perchè mi irritasse tanto in passato.
Appena ha aperto bocca ho ricordato tutto, nel dettaglio.
Maullu fa parte di quella genia politica, germogliata negli ultimi anni, per cui se un reato è fatto da destra, ma anche da sinistra, allora non è più reato.
Mister B. va a mignotte? Si, ma anche Marrazzo...
Il Comune di Milano ha le discariche illegali di rifiuti tossici? Si, ma anche il Comune di Pioltello...
Se c'è uno stronzo a destra e uno a sinistra la risultante è un intenso profumo di violette.
Per Maullu le porcate non si sommano, ma si eliminano vicendevolmente in una diabolica "par condicio".
Ci fosse lo stesso modo per eliminare la classe politica...
Infatti questa mattina vedendolo mi domandavo perchè mi irritasse tanto in passato.
Appena ha aperto bocca ho ricordato tutto, nel dettaglio.
Maullu fa parte di quella genia politica, germogliata negli ultimi anni, per cui se un reato è fatto da destra, ma anche da sinistra, allora non è più reato.
Mister B. va a mignotte? Si, ma anche Marrazzo...
Il Comune di Milano ha le discariche illegali di rifiuti tossici? Si, ma anche il Comune di Pioltello...
Se c'è uno stronzo a destra e uno a sinistra la risultante è un intenso profumo di violette.
Per Maullu le porcate non si sommano, ma si eliminano vicendevolmente in una diabolica "par condicio".
Ci fosse lo stesso modo per eliminare la classe politica...
mercoledì 10 novembre 2010
Federalismo familiare
Questa mattina in studio, Angelo Ciocca, consigliere regionale e vicesegretario provinciale di Pavia della Lega Nord, spara una boiata antologica: "La lega non ruba ed è vicina ai cittadini".
Come nel caso Ballaman, o alla regione Piemonte, o al concorso truccato a Brescia.
Si, vicina ai cittadini, ma coi parenti lo è ancora di più.
Come nel caso Ballaman, o alla regione Piemonte, o al concorso truccato a Brescia.
Si, vicina ai cittadini, ma coi parenti lo è ancora di più.
martedì 9 novembre 2010
Veneti, secondo estratto
Oggi i due Mister B. e il presidente della regione Zaia saranno in pellegrinaggio nelle zone del Veneto alluvionate dopo tre giorni di pioggia.
Il verde Veneto è la patria della gente che si rimbocca le maniche, si spacca la schiena di lavoro e non piange mai.
Ma dov'erano i veneti mentre devastavano il loro territorio?
Ma dove guardavano i loro amministratori mentre firmavano le autorizzazioni alla cementificazione selvaggia?
L'Italia è il paese leader delle solidarietà, delle post-emergenze, delle Protezioni Civili ma anche la patria elettiva dell'halzheimer: passata la crisi si dimentica.
Così fino alla prossima volta e poi a quella ancora dopo e quella dopo ancora... in una spirale geriatrico-centrica senza fine.
Il verde Veneto è la patria della gente che si rimbocca le maniche, si spacca la schiena di lavoro e non piange mai.
Ma dov'erano i veneti mentre devastavano il loro territorio?
Ma dove guardavano i loro amministratori mentre firmavano le autorizzazioni alla cementificazione selvaggia?
L'Italia è il paese leader delle solidarietà, delle post-emergenze, delle Protezioni Civili ma anche la patria elettiva dell'halzheimer: passata la crisi si dimentica.
Così fino alla prossima volta e poi a quella ancora dopo e quella dopo ancora... in una spirale geriatrico-centrica senza fine.
lunedì 8 novembre 2010
Veneti
Ogni 50 anni il Veneto va sott'acqua.
Dev'essere per la simpatia con il capoluogo lagunare.
Nel 1951 toccò al Polesine la settimana scorsa a Vicenza.
Ma tra l'alluvione del Polesine e quella di Vicenza ci sono alcune importanti differenze. Nel 1951 piovve per due settimane, nel 2010 ha piovuto per tre giorni. Nel 1951 avvenne in gran parte per cause naturali, nel 2010 è stata frutto dell'abbandono e della cementificazione del territorio. Nel 1951 il Po non fu deviato, nel 2010 il Bacchiglione, che ha inondato Vicenza, è stato deviato dagli americani per la base militare Dal Molin.
Infine, nel 1951 i giornali e la politica si occuparono del disastro, nel 2010 i giornali sono più impegnati a conoscere il nome delle zoccole con cui vanno i politici.
Ma non può piovere per sempre.
Dev'essere per la simpatia con il capoluogo lagunare.
Nel 1951 toccò al Polesine la settimana scorsa a Vicenza.
Ma tra l'alluvione del Polesine e quella di Vicenza ci sono alcune importanti differenze. Nel 1951 piovve per due settimane, nel 2010 ha piovuto per tre giorni. Nel 1951 avvenne in gran parte per cause naturali, nel 2010 è stata frutto dell'abbandono e della cementificazione del territorio. Nel 1951 il Po non fu deviato, nel 2010 il Bacchiglione, che ha inondato Vicenza, è stato deviato dagli americani per la base militare Dal Molin.
Infine, nel 1951 i giornali e la politica si occuparono del disastro, nel 2010 i giornali sono più impegnati a conoscere il nome delle zoccole con cui vanno i politici.
Ma non può piovere per sempre.
venerdì 5 novembre 2010
Hostes
Nella giornata di ieri s'è tenuta la Direzione del PDL, la prima dopo sei mesi e dopo la "defenestrazione" di Fini.
L'ex finiano, Ignazio La Russa interviene con solito il piglio:
"Non preghiamo nessuno di rimanere. Stare nel Popolo Delle Libertà dev'essere un onore, chi non se la senta esca pure, le uscite di sicurezza sono ai lati"
...i sacchetti per il vomito invece sono sotto la poltrona!
L'ex finiano, Ignazio La Russa interviene con solito il piglio:
"Non preghiamo nessuno di rimanere. Stare nel Popolo Delle Libertà dev'essere un onore, chi non se la senta esca pure, le uscite di sicurezza sono ai lati"
...i sacchetti per il vomito invece sono sotto la poltrona!
giovedì 4 novembre 2010
Forum della famiglia
Fabrizio Giovanardi aveva invitato Mister B. a inaugurare la 2° Conferenza Nazionale sulla famiglia, che si terra' a Milano dall'8 al 10 novembre.
Mai personalità è stata più legata alla famiglia avendone due alle spalle e in trattativa con un numero indefinito di signorine in età da marito.
Sembra tuttavia, che il forum sulla famiglia non riscuoterà particolare successo, con la classe politica che abbiamo non c'è da stupirsi che anche il paese vada a puttane, non per vizio ma per distrarre un po' il cervello.
A proposito, novità sulla Minetti in trasmissione?
Mai personalità è stata più legata alla famiglia avendone due alle spalle e in trattativa con un numero indefinito di signorine in età da marito.
Sembra tuttavia, che il forum sulla famiglia non riscuoterà particolare successo, con la classe politica che abbiamo non c'è da stupirsi che anche il paese vada a puttane, non per vizio ma per distrarre un po' il cervello.
A proposito, novità sulla Minetti in trasmissione?
martedì 2 novembre 2010
Il maggiordomo 2
A proposito della minorenne marocchina Ruby ha affermato: "Berlusconi, la telefonata, poteva farla fare ad un altro, per esempio chiamava me o chiamava Maroni..."
Come Bertolaso si proccupa della mondezza dei napoletani, la Lega pensa a quella del capo.
Anche Noemi Letizia, dopo mesi di silenzio, ha rilasciato una dichiarazione: "E' ora di dire basta a queste extracomunitarie che ci portano via il lavoro!"
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