sabato 16 marzo 2013

Messico e nuvole

Del nuovo Papa mi hanno colpito le scarpe.
Venerdì, nella prima udienza pubblica del Pontefice con i giornalisti, ho notato il suo modo di incedere, accorto, quasi incerto che mal s'addice ad un monarca assoluto.
Sotto la tonaca bianca s'intravedono i pantaloni, le calze e le scarpe.
Rigorosamente neri, quelli di ogni buon parroco di periferia.
Scarpe diverse da quelle rosse del "Diavolo veste Prada" del suo predecessore.
Scarpe grosse, come quelle dei contadini, comode come quelle dei pellegrini medioevali lungo la via francigena.
Ricordano quelle di Fernandel nei film di don Camillo.
Mi piacerebbe aprire una linea di credito a questo papa, i problemi sul tappeto, per lui, sono tanti e tutti spinosi: nei prossimi mesi c'è il pagamento dell'IMU.
Se il buongiorno si vede dal mattino, è anche vero che una rondine non fa primavera.
Staremo a vedere.

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