mercoledì 15 febbraio 2012

Il sol de "l'Avvenire"


Sui portoni delle chiese cattoliche in Italia sarebbe opportuno appendere gli stessi cartelli che troviamo sui tralicci dell'alta tensione: "CHI TOCCA MUORE" col teschietto e le tibie incrociate.
Al Celentano predicatore ho sempre preferito il cantante, ma il fatto che venga crocefisso da tutto l'arco costituzionale e fin anche dall'estrema sinistra, mi porta a ricredermi.
Personalmente non ho nulla contro la libertà di stampa, tuttavia mi danno parecchio fastidio i 6.175.000 euro di danaro nostro con cui viene foraggiato l'house organ della CEI oppure il 1.656.000 euro finiti nelle tasche di Famiglia Cristiana.
La Chiesa Cattolica, per secoli, ha bollato il danaro come "lo sterco del demonio", in realtà si riferiva al denaro degli altri. 

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