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L'acclamato regista Michael Moore (di cui oggi sarà presentato il nuovo film a Venezia) racconta in un suo libro di come Rudolph Giuliani che per anni si era opposto con forza all'assistenza sanitaria a spese della città di New York per i bambini malati e non coperti da assicurazione, e poi, dopo essersi ammalato di cancro, ci ha ripensato. E ancora come la fervida antiabortista Nancy Reagan, al capezzale del vecchio Ronald malato di Alzheimer, corse a chiedere all'antiabortista Bush di finanziare la ricerca sulle cellule staminali degli embrioni. E ancora, come Dick Chaney fermasse ogni iniziativa antigay finchè non venne a conoscenza che la figlia fosse lesbica. Da qui, la preghiera sensatissima, di Moore far toccare con mano ai nostri politici le disgrazie su cui legiferano con la stessa morale di Tomás de Torquemada, non per cattiveria ma solo per limitare i danni collettivi.
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