lunedì 21 settembre 2009

Militari non sparanti

Ho trovato questo POST sul sito di Beppe Grillo. Lo propongo così come l'ho travato. Io non potrei aggiungere niente di più:

"Ogni volta che muore un soldato italiano il solito squallido teatrino e la solita patetica pantomima simil-nazionalista.
Addirittura apprendo che la manifestazione per la libertà di stampa è stata rinviata "per rispetto delle vittime".
Per l'ennesima volta, sono costretto cinicamente a ripetere "e chi se ne frega!!".
C'è una tesi piuttosto bizzarra che va per la maggiore.
Tutti i soldati che di volta in volta muoiono, erano lì per portare pace e benessere. Insomma, militari non sparanti. Eh, già, tutti guidati da un profondo senso di fratellanza.
Ora, se io sono guidato da tali nobili principi vado a lavorare con Emergency o con qualche frate comboniano.
Invece no, questi vogliono dispensare pace e si presentano con divisa, armi, carrarmati e bazooka. Un po' come i cacciatori e i pellicciai che si professano amanti degli animali e i coccodrilli che difendono la causa del vegetarianesimo.
Se qualche soldato si arruola guidato sinceramente da tale principio va ricoverato immantinente al centro di igiene mentale.
Noi qui, con la pratica del sovvertimento dei termini, beviamo qualsiasi cagata senza battere ciglio.
Il problema è che bisogna spiegarlo anche là ed è un po' più difficile.
Diciamo che un soldato che va in Afghanistan deve mettere in conto la morte come rischio professionale. O almeno un effetto collaterale.
Vale per i civili indifesi , perchè non può valere per i valorosi soldati armati di tutto punto?
P.S. :
nei mesi scorsi sono morti due miei conoscenti, lavoratori appena pensionati : mesotelioma, causato da anni ed anni di esposizione all'amianto.
Per loro niente funerale di stato e passerella di figli di puttana parlamentari?"
Mauro Maggiora, Genova

sabato 19 settembre 2009

Bricole


Chiunque sia stato a almeno una volta a Venezia non può non notare i pali conficcati nel fondo dei canali a volte singoli a volte uniti a gruppi di tre o più. In questo secondo caso si chiamano "bricola". Ma "Bricola" è anche il nome di un Ristorante in Calle degli Specchieri a poche decine di metri da P.zza San Marco.
Due giorni fa, intorno alle 11,30 del mattino, il locale è stato devastato. Alcuni feriti.
Racconta Ervin Doci, un cameriere: «Erano in otto, vestiti in verde stavano battendo sulle vetrine del locale quando sono uscito e ho chiesto loro di lasciarci lavorare. Non l’avessi mai fatto: sono venuti dentro, hanno spaccato tutto e si sono accaniti su di me. Vedi questo braccio? È rotto perché cercavo di ripararmi la testa dalle pedate mentre ero a terra. Mentre mi bastonavano gridavano "Albanese di merda!". Non mi era mai successa una cosa del genere. Mi hanno colpito solo perché hanno sentito dall’accento che sono straniero. Ma io sono qui per lavorare».
Il titolare Nabil Wahba, di origine egiziana, che con il fratello gestisce diversi locali a Venezia, rincara la dose: "Non è la prima volta che capita. Lo scorso anno, sempre in occasione del raduno, un gruppo di persone in camicia verde ha mangiato rifiutando di pagare. Ho dovuto chiamare i vigili".
Della vicenda nessuna traccia sui media nazionali, solo sul giornale locale. E'probabile che la "querelle" Berlusconi-Ballarò abbia silenziato tutto?
Ma la domanada migliore è: questa è l'idea di ronde della Lega?

martedì 15 settembre 2009

E.B.R.I.


La fondazione E.B.R.I. (European Brain Research Institute) di Rita Levi Montalcini è sotto sfratto esecutivo.
Da quanto si legge, stanno per staccare la luce, dopo aver tolto i telefoni e non aver pagato gli ultimi mesi di stipendio ai cinquanta ricercatori dell'istituto.
L'E.B.R.I. è un istituto di ricerca d'eccellenza che si occupa di studiare il sistema nervoso centrale, dai neuroni al cervello, in condizioni normali e patologiche: di Alzaimer, Parkinson e Ictus.
Per salvarlo servirebbe un milione di euro (poco meno di due miliardi di lire).
Immediato è partito il rimpallo di responsabilità tra comune (dx) e regione (sx) su chi avrebbe dovuto "scucire" il danaro.
Il ministero dell'Università e della Ricerca, si dispera, si agita, promette ma ad oggi la situazione è ancora irrisolta.
I ricercatori dell'E.B.R.I. guadagnano, nella stragrande maggioranza dei casi, stipendi tra gli 800 e i 1200 euro al mese.
Qualcuno deciderà di andarsene all'estero e qualchedun'altro si straccerà le vesti parlado di fuga dei cervelli.
Già i cervelli.
E' probabile che se quello dei nostri politici fosse aggerdito da qualcuna delle patologie sopra citate i soldi arriverebbero più velocemente.
O forse lo sono già e il danaro non arriva proprio per questo.

venerdì 11 settembre 2009

Allegriaaaaa!!!

Questo paese è messo peggio di quanto riusciamo a pensare.
Tributare i funerali di stato a Mike Buongiorno equivale a continuare a scavare dopo aver toccato il fondo.
Mike Buongiorno è il paradigma dell'inutile, l'incarnazione della nostra peggiore televisione (non è un caso che i nostri politici da destra a sinistra e finanche le più alte cariche dello stato inneggino a cotanto personaggio).
Artefice del nozionismo becero, che si sostitiusce alla cultura ma che, a differenza di questa, rende un sacco di danaro, con l'andare del tempo Mike è diventato il conduttore di punta di quei programmi dove anche il nozionismo cede il passo al fato.
Non è un caso che la trasmissione che l'ha reso immortale dopo il divorzio RAI si chiamasse "La ruota della Fortuna".
Rileggevo qualche tempo fa il saggio satirico di Umberto Eco "Fenomenologia di Mike Bongiorno", del 1961, e mi sorprendevo di come fosse ancora attuale: Mike Bongiorno é stato il trionfo della mediocrità tale da rassicurare gli italiani, che confrontandosi con il suo pressapochismo e la sua insipienza, quando non superiori, si sentono almeno uguali a lui.
I funerali di stato di Mike Buongiorno sono l'inno alla mediocrità, la festa di un paese che ormai ha appaltato solo alla fortuna le proprie sorti.
Perche la vita non è più tutta un quiz, è tutta un enalotto anzi un superenalotto.
Allegriaaaaa!!!

mercoledì 9 settembre 2009

L'abate Martinelli


Ettore Martinelli (consigliere comunale in quota Pd, avvocato), giustamente afferma che la Lega dovrebbe far seguire le parole ai fatti.
Subito dopo, sul problema moschea a Milano, afferma che viviamo in uno stato laico in cui OGNI religione dovrebbe autofinanziare le proprie strutture.
Proprio quello che avviene in italia nei confronti della religione cattolica!
L'atteggaimento deferente di PD, Lega e PDL nei confronti del Vaticano è notorio e la laicità del nostro stato rimane inchiostro sprecato sulla costituzione.
Diamo le chiese (che paghiamo tutti noi) ai musulmani il venerdì e finiamola con questa farsa!

martedì 8 settembre 2009

Lavoratoriiiiii......prrrrrrrrrrrrr

L'INNSE di Milano ha fatto scuola.
Oggi qualunque lavoratore abbia delle rivendicazioni sindacali s'inerpica su un tetto, una gru, una piantana o un albero e da quel punto sopraelevato lancia le proprie invettive, i propri strali e le proprie rivendicazioni.
Alcune volte volte viene ascoltato.
Altre si sente male e viene ricoverato.
Ieri a Battipaglia, alcuni lavoratori, hanno cominciato ad inserire delle varianti. Cinque sui sono cosparsi di benzina e hanno minacciato di darsi fuoco. Sembra in presenza di bombole di gas.
Un gesto davvero estremo visto il costo del carburante.
Dipendesse da me potrebbero continuare a stare dove sono per sempre.
Dov'erano i lavoratori che oggi protestano per le loro condizioni di lavoro un anno e mezzo fa?
Cos'hanno votato? PDL? Lega? PD? Adesso di che si lamentano?
Ragazzi, divertitevi e non prendete freddo.