Questo 2013 si sta portando via l'anima migliore di Milano e, forse anche un po', l'anima di questo stesso paese.
Dopo la perdita, alla fine di marzo, di Enzo Jannacci, un paio di giorni fa se n'è andata Franca Rame.
In questi giorni sono stati moltissimi i ricordi di Franca, del suo impegno per gli ultimi, delle sue battaglie per la dignità delle donne, del suo amore per il teatro con il compagno di sempre Dario Fo.
Francamente troppi per aggiungere anche il mio.
Non sono mancate, ovviamente, neanche le polemiche.
Infangare i morti è facile, come sparare sull'ambulanza: questi non possono rispondere.
Franca diceva sempre: "Dio c'è ed è comunista"
Due utopie al prezzo di una vita.
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venerdì 31 maggio 2013
domenica 7 aprile 2013
Mangiare le idee

A poche ore dalla morte, il sindaco milanese Pisapia affermava che, al più presto, sarà dedicata non solo una via o una piazza a Enzo Janacci, ma soprattutto una scuola.
Giovedì scorso il neo "governatur" di Regione Lombardia, in chiusura del suo discorso programmatico, ha citato Giorgio Gaber: "Un grande lombardo - ha sottolineato - che ci ammoniva che le buone intenzioni da sole non bastano. Se potessi mangiare un'idea, cantava il poeta, avrei fatto la mia rivoluzione".
Ci sono voluti 10 anni perché la Lega scoprisse Giorgio Gaber, probabilmente la dirigenza verde stava valutando che fosse davvero morto e che non potesse replicare.
Singolare è anche la citazione: "mangiare" è ormai l'ossessione della politica.
Di concreto, da mangiare, c'è rimasto ben poco, cominciare con le idee potrebbe essere una valida alternativa.
venerdì 29 marzo 2013
Si potrebbe andare tutti al tuo funerale
"Per me è sempre stato il più grande, era un artista assoluto. Io credo che tra tutti i poeti della canzone, i cantautori, lui sia stato l'unico così radicalmente originale, di più... Lui ha creato un'origine. Era un autentico genio e poi è stato il cantore dei poveri cristi. Quello che ha cantato la bellezza malinconica degli ultimi, dei disperati e ne ha capito la bellezza e la verità profonda rispetto a tutto lo schifo dell'arroganza di quelli che si credono qualcosa. Adesso senza Enzo basta, è come se un'intera Milano avesse preso congedo da noi e non so se saremo all'altezza di ritrovarla"
Moni Ovadia
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