martedì 4 dicembre 2012

La trattoria della politica

Le primarie in Italia sembrano essere diventate l'unico modo per cercare di riavvicinare i cittadini al buffet della politica.
Stili e modi diversi per ciascuno "chef ".
Alla Lega che preferisce l'acclamazione gazebo-popolare e il "piatto" unico in stile rumeno, si contrappone il PD: "piatto" unico e contorno a scelta.
Maggiore scelta sembra esserci alla tavola calda del Movimento 5 Stelle, ma qui si acquista solo on-line, i nomi delle portate sono da ristorante giapponese e al di là delle foto sul menù, non sai mai bene cosa ti metteranno sul piatto.
Situazione più complessa alla trattoria del PDL. Ancora oggi non si sa bene se si potrà scegliere tra diverse portate o mangiare la solita minestra.
Forse il nodo verrà sciolto domani da Silvio Berlusconi, all'ennesima presentazione dell'ennesimo libro di Bruno Vespa: i libri più presentati e meno letti nella storia della letteratura di sempre.
Si candiderà, non si candiderà.
Dentro, fuori, dentro...
Più che politica sembra il copione di un film porno: noioso e ripetitivo dove i buchi da riempire sono sempre i nostri.

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