martedì 30 ottobre 2012

Minchia...

Per dirlo alla siciliana: "...Minchia che botta!"
Per la prima volta dal dopo guerra, il partito più votato dell'isola non ha più come garante la mafia ma un comico, un segno dei tempi per una politica di buffoni.
I politici, anche quelli in studio, ricordano Robert De Niro in "Toro scatenato": suonati ed annichiliti, si agrappano alla persunta "diversità" dei siciliani rispetto al continentali.
Dimenticano che la liberazione dell'Italia, durante la II Guerra Modiale, cominciò proprio dalla Sicilia e da lì cominciò a salire.
Tra pochi mesi arriverà il Molise, il Lazio e la Lombardia.
Viviamo in un paese allo sbando, governato da ciechi, terrorizzati, arroccati sulle proprie poltrone, timorosi di perdere solo i propri privilegi.
Più che la guerra di liberazione sembra la rivoluzione francese.
Meglio cercare di tenere la testa ben salda sul collo!

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