Bisogna, a mio avviso, mettersi d'accordo se il carcere dev'essere considerato come vorrebbe la Lega Nord, cioè come la vendetta della società nei confronti del singolo, oppure il carcere dovrebbe essere uno strumento di riabilitazione come vorrebbe il nostro ordinamento giuridico. Ora Se il carcere è vendetta, come dice Massimo Zanello (Assessore alle Culture, Identità e autonomie della Regione Lombardia - Lega) è corretto che Battisti venga estradato e vada in galera. Se il carcere è riabilitazione, a me sembra che Battisti non necessiti di alcuna riabilitazione. Dopo la sua fuga all'estero ha sempre lavorato, è diventato uno scrittore di successo e non è più stato incriminato per alcunchè. La galera, neanche quella italiana, lo potrà certo migliorare.
venerdì 30 gennaio 2009
giovedì 29 gennaio 2009
Italiani? ...brava gente
Il prossimo 10 febbraio ricorrerà «Giorno del ricordo» delle vittime delle foibe. Cosa siano stati i "massacri delle foibe" è ormai chiaro a tutti un po' meno chiaro è il perché qualche migliaio di italiani vennero "infoibati".
Soprattutto perché, nell'immaginario collettivo, gli italiani si auto-percepiscono come brava gente. Incapace di nefandezze.
Chi ci fa cambiare un poco idea è: Fascist Legacy - Un’eredità scomoda, un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film vengono intervistati -fra gli altri- gli storici italiani Angelo Del Boca, Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo storico inglese David Ellwood.
Soprattutto perché, nell'immaginario collettivo, gli italiani si auto-percepiscono come brava gente. Incapace di nefandezze.
Chi ci fa cambiare un poco idea è: Fascist Legacy - Un’eredità scomoda, un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film vengono intervistati -fra gli altri- gli storici italiani Angelo Del Boca, Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo storico inglese David Ellwood.
lunedì 26 gennaio 2009
Cotal Bonomi
Un po' di sano populismo al giorno fa scomparire i veri problemi di torno. Cercando notizie sul web a proposito di aerei, aereoporti e compagnie di bandiera scopro questa chicca: il 16 gennaio, "Il Giornale" pubblica, nella rubrica "Indiscreto a Palazzo", una nota a riguardo di Giuseppe Bonomi, presidente ed ex amministratore delegato della Sea (società che gestisce Linate e Malpensa). Tale Bonomi, in quota Lega, avrebbe avuto un lauto riconoscimento, in deroga a quanto previsto dalla legge, ottenendo uno stipendio di 550 mila euro l’anno, contro un tetto massimo per i manager pubblici fissato a 250 mila. Sicuramente il Bonomi sarà un bravissimo amministratore, ma le battaglie per la moralizzazione della politica e contro "Romaladrona" che fine hanno fatto?
martedì 20 gennaio 2009
Disattenzioni
Sarà jella ma le poche volte che mi sintonizzo su La 7 Gold, nell'ultimo periodo, becco sempre il povero Giovanni De Nicola (capogruppo AN in Provincia di milano) e le sue perle di finissima saggezza. A Milano dopo le nevicate dell'ultimo periodo c'è il ghiaccio praticamente ovunque e parecchie persone finiscono al pronto soccorso. Per De Nicola bisogna ripartire le responsabilità tra il Comune e la disattenzione dei cittadini. Se quindi cado per il ghiaccio la responsabilità non è di chi dovrebbe toglierlo o non farlo formare ma mia, che sono disattento. Chi saranno mai i cittadinidi Oslo, di Stoccolma o di Chicago? Degli attentissimi pattinatori provetti?
mercoledì 7 gennaio 2009
Allah Akbar
Incredibile è stato vedere gli islamici pregare in piazza del Duomo. Avanti di questo passo li vedremo pregare direttamente dentro le chiese così finalmente finiranno le polemiche sulla costruzione delle nuove moschee. L’arciprete del Duomo, don Luigi Manganini, spiega che la preghiera islamica che ha concluso la manifestazione di sabato contro i bombardamenti a Gaza, con centinaia di uomini inchinati ad Allah proprio di fronte alla cattedrale di Milano, è stata quantomeno «una mancanza di sensibilità» nei confronti di quella religione che, ben da prima, ha insegnato agli uomini a piegare la schiena. E come dargli torto?
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