venerdì 8 ottobre 2010

Thè times

Leggera la trasmissione di questa mattina.
Sembra di essere in pasticceria alle 5 del pomeriggio: le amiche si trovano per il thè.
"Hai visto...?"
"Hai sentito...?"
"Che vergogna!"
Ragazze la prossima puntata la facciamo a casa mia.
Io ci metto la location e la nonna, la Censi porta i pasticcini, la Moioli il "Rosolio" e la Moratti, Simona vi accompagna tutte in macchina.
Un allegro gineceo di chiacchere e pettegolezzi.
Nell'attesa, buon fine settimana a tutte, e non dimenticate i cappellini con la veletta!!

Alla lettura della mail, la Censi s'incazza come una tarantolata, dicendo che se volevo sembrare ironico non ci sono riuscito: ok, ok se la Censi non vuole portare i pasticcini basta dirlo, metto io pure quelli, mica deve fare una filippica sulla donne che cambiano il mondo davanti al thè del pomeriggio.
Preciso, però, che io non voglio sembrarlo, io sono davvero ironico.
Quella che fa parte della categoria dei pagliacci è lei.

giovedì 7 ottobre 2010

Il "gatto" revolution

Con l'aria che tira dovviamo cominciare a tenerci caro il gatto Davide Boni.
Ieri sera l'ho visto a Exit ospite di Ilaria D'Amico.
La sua ascesa nell'olimpo della politica ha preso lo slancio dello Space Shuttle sulla rampa di lancio coi motori accesi.
Il solito piglio cabarettistico, battute a go-go.
Appena l'argomento scivola su "carrocciopoli" diventa improvvisamente serio e propone uno dei suoi migliori must: "Un esponente del carroccio disonesto prima che del giudice deve aver paura di Umberto Bossi!"
Da un lato dello studio lo guardava Antonio di Pietro con un malcelato sorriso.
Probabilmente anche lui, come me, pensava alla tangente Enimont da 200 milioni che il senatur si intascò nei primi anni novanta.
In effetti, con un segretario così c'è proprio da cacarsi addosso!

mercoledì 6 ottobre 2010

Il polso

Inizio di campagne elettorale: vorrei per una volta, se ci riesco, deporre il sarcasmo e fare un’analisi seriosa. Credo che Aria Pulita sia un buon polso dell’umore politico della gente. Nei precedenti appuntamenti elettorali è andata sempre così: dal tono delle telefonate, dei fax e delle mail è abbastanza facile capire l’aria che tira.
E la sensazione è che non stia tirando una granchè bell’aria per la credibilità della politica in genere e per il governo in particolare.
Ultima martellata sull’attendibilità dell’esecutivo arriva ieri da Tremonti: abolire le province non darebbe un risparmio evidente, meglio tenerle.
Anche gli ultimi stracci della scorsa campagna elettorale giocata sul sensazionalismo svolazzano come le cartacce al vento di questo grigio autunno.

martedì 5 ottobre 2010

Nobel

L'unico settore che in Italia tira sempre e non va mai in crisi è quello religioso.
Non è un caso quindi che, l'indignazione del porporato cattolico romano per il premio nobel per la medicina riconosciuto a Robert Edwards, il babbo della fecondazione in vitro, non abbia suscitato reazioni tra i nostri politici.
Con un parlamento completamente prono nei confronti del Vaticano a noi laici l'ultimo baluardo che resta sono le berzellette sacrileghe del primo ministro.

domenica 3 ottobre 2010

(...più che) Pulp (solo) Fiction

Non bisogna essere l'ispettore Derrik per capire che il presunto "attentato" al direttore di "Libero" Maurizio Belpietro puzzi di bufala come una banconota da 6 euro.
La serietà di alcuni giornalisti, infatti, è la stessa con cui uno di loro ha autoprodotto e fatto trovare il volantino, firmato BR,  nella sede del "il Giornale" di Genova meno di un anno fa.
Il fatto è questo: quando i nemici non esistono bisogna inventarli.
Regola vorrebbe però, che l'invenzione fosse almeno credibile. Altrimenti finisce che, dopo il lanciatore di statuette matto, arriva il killer fantasma.
Ad oggi, la totalità della ricostruzione del presunto attentato si basa solo sulle parole dell'agente coinvolto nel fattaccio, tale A.M., promosso agente scelto dopo aver sventato un altro possibile attentato.
Era il 1995, e la vittima designata era il procuratore Gerardo D'Ambrosio. La dinamica ricorda molto quella avvenuta nel palazzo di Belpietro: anche allora A.M. mise in fuga l'attentatore, ma non riuscì a catturarlo o a colpirlo, ed i responsabili del possibile omicidio non sono mai stati individuati. Lo stesso D'Ambrosio in questi giorni ha affermato: "Mi sembrò strano quell’attentato, in una terribile giornata di pioggia. Sinceramente non ci ho mai creduto molto".
Anche la Scientifica ha qualche perplessità, infatti non ha ancora trovato indizi tra scale e garage e sono state controllate le telecamere sino a quattro isolati di distanza. "È un rompicapo", dicono in Questura, dopo aver raddoppiato la scorta a Belpietro.

venerdì 1 ottobre 2010

Unità nazionale

E' sempre un piacere alzarsi la mattina e scoprire che esiste un politico ladro.
Questa mattina il piacere è doppio.
Ieri a San Michele al Tagliamento, un paesino sulla Laguna Veneta, l’assessore leghista David Codognotto, è stato arrestato in quanto colto in flagranza di reato mentre intascava una tangente da 15 mila euro.
A poca distanza, a Padova, un bancario, un perverso Robin Hood, Stefano Berton, ha preso quattro milioni di euro ai clienti ed è fuggito. In una lettera scrive di averli dati in beneficenza. Quando l'attività illecita stava per essere scoperta, Berton ha rassegnato le dimissioni sia dalla banca che da consigliere comunale del PD e si è reso irreperibile.
Un vero governo di unità nazionale fondato sulla mazzetta!