mercoledì 9 giugno 2010

Viaggi nel tempo

La tecnologia ormai avanza ad una velocità incredibile.
Spesso neanche i più attenti riescono a stare al passo coi tempi.
E' il momento dei viaggi nel tempo.
Ieri sera rientrando dal lavoro intercetto al radiogiornale la notizia dell'accordo proposto dalla FIAT ai lavoratori di Pomigliano d'Arco per spostare la produzione della PANDA dalla Polonia all'Italia.
Si apre un varco temporale e piombo diretto negli anni '50!
In sintesi: i turni giornalieri passano da due a tre, licenziamento in caso di lunga malattia, interruzione della retribuzione oltre il terzo giorno di malattia, permessi di lavoro solo in caso di elezioni delle rappresentanze sindacali,  pause pranzo di 30 minuti solo alla fine del turno di lavoro, deroga alla legge che prevede 11 ore di riposo tra un turno e l'altro.
I sindacati trattano.
Il viaggio nel tempo ha ancora necessità di qualche messa a punto: sembrano gli anni '50 in Italia, ma in realtà sono gli stati americani de "La capanna dello zio Tom".

martedì 8 giugno 2010

La testa nel pallone

Si avvicina la data di inzio dei mondiali di calcio e la febbre del pallone comincia a contagiare tutti, con temperature diverse.
Uno che deve averla presa brutta è il ministro Roberto "Nerone" Calderoli.
Il taglio agli stipendi dei giocatori di club è la solita stupidaggine populista sparata in faccia ad un elettorato col cervello all'ammasso.
Sarà stata la febbre ma il ministro semplificatore ha dimenticato di parlare dei finanziamenti statali alla Federazione, dei costi del calcio legati alla sicurezza e all'ordine pubblico che paghiamo tutti noi.
Cominciasse a tagliare lì piuttosto che sparare "pallonate".

domenica 6 giugno 2010

As[sesso]re


Per la serie non facciamoci mai mancare niente: il nuovo sex-gate politico.
Ad essere trovato con le mani non nei proprio pantaloni è l'assessore all’Ambiente Paolo Massari: un raffinato dandy della politica comunale milanese.
Questa volta però, la cosa sembra, essere un po' più seria del solito.
Dimentichiamo per un attimo escort-puttane e travestiti, questa sarebbe una storia, anzi due, di molestie.
La prima segnalazione arriverebbe alla fine dello scorso mese al Sindaco di Milano dal Console Norvegese, Einar Bull, su indicazione di una dirigente dell’ufficio norvegese per il Commercio e il turismo a cui il Massari avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti.
Conoscendo l'apertura mentale dei nordici in materia di sesso, sono curiosissimo di sapere che cosa il nostro Paolone nazionale possa mai averle fatto o detto.
La seconda segnalazione sarebbe arrivata da una dipendente a tempo determinato dell’ufficio Relazioni internazionali del Comune che denuncerebbe le molestie dell’assessore e un ricatto sessuale legato al suo contratto in scadenza.
Insomma in un distorto rapporto pseudo-mignottesco, in cui noi paghiamo e lui scopa.
Non c'è pace per il sindaco Moratti, ormai costretta a cambiare assessori con la stessa frequenza con cui cambia le mutande.

sabato 5 giugno 2010

Comunist forever

Ai tradizionali compagni di sinistra oggi si associano i compagni di destra.
Ai primi che tutelerebbero gli stipendi si associano i secondi che tutelerebbero i tagli.
Entambe eguali, comunisticamente camaleonti.
Il merito è un optional.
Un dipendente pubblico capace e produttivo deve guadagnare quanto un lavativo.
Non di più nè di meno.
L'importante è avere attenzione a non tagliare i compensi degli amici della cricca.

Pennette tricolori

Ieri 2 giugno festa della Repubblica, polemica sull'assenza dei ministri leghisti alle celebrazioni ufficiali.
Che la Lega e i suoi esponenti siano un po' refrattari al tricolore è cosa nota.
Dal senatur che invitava una gentile signora ad utilizzare la bandiera italiana come carta igienica, ai ministri leghisti che sotto la casa di Carlo Cattaneo, nel 2005, in Svizzera, cantavano "Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il tricolore".
Quel tricolore che nello stesso giorno avvolgeva la bara di Nicola Calipari che rientrava dall'Iraq.
Tempismo pressochè perfetto.
Anche il mio Sindaco leghista, il trezzese Danilo Villa, è prudentissimo nell'utilizzo della fascia tricolore durante le manifestazioni pubbliche.
Dove invece è particolarmente sicuro di sè è nell'invitare i propri concittadini a finanziare le scuole private cattoliche attraverso la donazione del 5xmille al Comune.
Dopo aver dato una sforbiciatina ai servizi della scuola pubblica, naturalmente.
Ça va sans dire!

martedì 1 giugno 2010

Il boccone del prete - Il boccone del prete reloaded

Domenica 30 maggio alle 21.30 REPORT di RAI3 manda in onda "IL BOCCONE DEL PRETE" un inchiesta di Paolo Mondani sul potere temporale del Vaticano e altre amenità pecuniarie della chiesa romana.
Il video integrale della puntata sul sito della RAI è disponibile qui. Su YouTube comincia qui.

Il sunto ve lo dò io.
Lo stato Italiano passa al Vaticano un obolo di circa 8 miliardi di euro all'anno suddiviso tra l'8x1000 della dichiarazione dei redditi, il mancato pagamento dell'ICI sugli immobili di propriotà della chiesa, l'esenzione delle imposte delle attività commerciali legate alla chiesa cattolica romana, il pagamento degli stipendi degli insegnanti di religione, la sovvenzione pubblica alle scuole confessionali, ecc.
A queste regalie "legali" si aggiungono le operazioni spensierate con cui la banca vaticana, lo IOR, gestisce il proprio danaro, in barba alle più elementari norme comportamentali di trasparenza bancaria.
Vado a letto con un certo disgusto e mattina successiva a fronte del solito inutile chiacchericcio di Carlo Monguzzi (PD) e di Massimiano Romeo (Lega Nord) sulla necessità della nuova manovra economica mando una mail di alleggerimento:


"Gli ospiti politici legati ai partiti che sono al governo cominciano a mostrare un certo palese disagio.
"Non mettere le mani nelle tasche degli italiani" è una palla a cui non credono più neanche loro.
Si preparano sforbiciate feroci e balzelli ovunque.
Intanto, ieri sera,  REPORT ci raccontava quanto lo stato Stato Italiano sovvenzione quello Vaticano.
8 Miliardi di euro sono i danari che annualmente passiamo al nostroingombrante vicino romano.
Abolire il concordato e smettere di sovvenzionare i porporati extracomunitari ci farebbe recuperare due terzi della manovra finanziaria.
Non per i prossimi tre anni, ma per sempre.
Chi dei nostri due ospiti è d'accordo?
"

Mentre Roberto legge la mail in diretta un impietosa regia mostra lo sguardo terrorizzato di Massimiliano Romeo che non sa più a che santo votarsi di fronte ad una probabile imbarazzante risposta.
Alla fine della lettura nello studio rimbomba una sonora soffiata di naso di Carlo Monguzzi.
La risposta passa in secondo piano di fronte alla preoccupazione per lo stato di salute del povero Carlo.
Due battute di circostanza sul rafreddore allergico e la risposta finisce in fanteria.

Non demordo, e questa mattina ripropongo lo stesso quesito ai due nuovi politici in studio: Carmela Rozza (PD) e Massimo Zanello (Lega Nord).
Dopo un po' di "melina" Zanello prende coraggio e boccia la mia proposta come inaccettabile: "Lasciamo stare la chiesa... Francamente è troppo..."
Concordo, 8 miliardi di euro erogati annualmente alla Chiesa cattolica francamente sono un po' troppini!