giovedì 8 ottobre 2009

8 milioni di marionette


Come si può non parlare del fatto del giorno e ancora di più delle allegre dichiarazioni di Stanlio "Bossi" che, probabilmente esaltato dall'anteprima del film "Barbarossa", ipotizza la solita discesa in armi del popolo gallo-leghista. Qualcuno del PDL, smorza i toni, affermando che Bossi parla alla "sua gente", e  così facendo bolla come "stupido" l'elettorato leghista.
Il parere della Suprema Corte, ha comunque il merito di aver ricompattato immediatamente le fila della maggioranza che si stava sfilacciando.
Bossi, Fini e Cicchitto, i vertici del triangolo delle Bermuda di casa nostra, si sono precipitati a chiarire che di elezioni anticipate non se ne parla neanche: "Scherzi?! Con tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare qui..."

mercoledì 7 ottobre 2009

No burqa, no party!


A forza di dai e dai anche la Lega, ogni tanto riesce a tirar fuori qualcosa di accettabile o quantomeno a non fare il sempre il pesce in barile.
Il progetto di Legge per vietare burqa e niquab è cosa buona e giusta.
La storia è un po' più antica rispetto a quanto la Lega voglia fare credere.
Tutto è iniziato dopo che un sindaco comunista  francese s'è rifiutato di celebrare il matrimonio civile  a una donna in burqa. Al rifiuto della donna di levarsi il burqa il sindaco comunista s'è rifiutato di celebrare il matrimonio, così come un leghista qualunque.

Stupisce che la sinistra italiana a suo tempo abbiano difeso il diritto a portare velo burqa e niquab in nome del multiculturalismo, benchè vìolasse le Leggi della Repubblica.
Si ricorderanno le polemiche per le ordinanze comunali varate da amministrazioni di centro destra per vietare burqa e niquab e che le sinistre urlarono al "nazi-fascio-leghismo" mentre in Francia i comunisti a quanto pare sono i primi a rendersi conto che burqa e niquab sono lesivi dei diritti delle donne.

Come quasi ogni proposta della lega tuttavia è incompleta: la legislazione francese non solo impedisce l'uso di burqa e niquab in pubblico ma anche di qualsiasi abito o ornamento religioso nei locali della pubblica amministrazione.
La proposta della Lega, in ossequio al Vaticano-Romano non impedirà ai nostri prelatoni di scorazzare per l'italia con tonaca e camauro e alle nostre suore di indossare veli e scapolari.

martedì 6 ottobre 2009

Piano piano zitto zitto, vien giù un'altro controsoffitto...


Puntatina frizzante questa mattina :-)
De Nicola molto agguerrito porta dei montanti micidiali, ma spesso va a vuoto.
Porcari gioca meglio di gambe e alla fine potrebbe venire fuori alla distanza.
Nel frattempo, tra un frizzo e un lazzo, ieri in una scuola di Napoli, è caduto un pezzo di un pezzo di controsoffitto.
Così, senza terremoti, senza alluvioni.
E' caduto e basta.
Una studentessa al pronto soccorso ma la Vicepreside che minimizza: "Solo un po' di spavento ma niente di tragico. La prognosi, per la ragazza, è di tre giorni, - aggiunge - in quel momento gli studenti stavano seguendo la lezione di matematica e nessuno di loro si è precipitato fuori per la paura."
Ormai anche gli studenti si stanno abituando a tutto. Tra un po' a li vedremo a scuola con l'elmetto.

lunedì 5 ottobre 2009

Da Messina a Segrate, passando per l'Aquila


Ma quali aiuti a Messina?
Ma non scherziamo!
Posso anche essere dispiaciuto per le vittime ma davvero non capisco perchè bisogna aiutare chi è causa del proprio male.
Avete incendiato, disboscato, costruito illegalmente e abusivamente?
Perchè dobbiamo pagare noi per i vostri reati, ambientali e immobiliari?
Non ho mai espresso un parere sul terremoto in Abruzzo.
Ma anche in questo caso, perchè dobbiano ricostruire per tutti, e non solo per quelli che, negli anni, si sono attenuti alle norme antisismiche?
Continuo a pensare che questo paese è ben strano da questo punto di vista.
Chi delinque è un martire, come Berlusconi con la Mondadori.
Chi si attiene alla legge invece è un pirla, che spesso elegge delinquenti.
Così in una diabolica spirale senza fine...

venerdì 2 ottobre 2009

Dubbi lessicali


So che questo quesito andrebbe posto ad un accademico della crusca piuttosto che a un politico, ma ieri sera mentre guardavo "Annozero" m'è sorta una domanda: ma "escort" è il sinonimo di "puttana"?
Perché è bellissimo giocare con le parole ma affermare che: "il Premier va con le escort..." lascia sempre un alone di esotico mistero, dire invece: "il Premier va a puttane!" rende tutto più chiaro e comprensibile.
E alla fine diventa tutto più logico, dopo averci mandato noi, un pochino ci va anche lui...

Roberto, dal video, mi spiega che le "escort" sono delle accompagnatrici, donne pagate per fare compagnia, conversazione che non necessariamente fanno del sesso a pagamento.

Quindi se capisco bene la differenza tra una "escort" e una "puttana" è questa: con una "puttana" si va a scopare. Target: arrapato, preciso e finalizzato. Situazione economica: medio-bassa.
Con una "escort" si esce a cena, eventualmente si fanno delle chiacchere, ci si fa accompagnare nel week end o nei viaggi di lavoro. Solo dopo se tira un pochino l'uccello si scopa.  Target: più dubitativo, capriccioso, con probabili o presunte difficoltà erettili. Situazione economica: più che benestante, ricco, ricco-sfondato.
Quindi l'unica variabile, facilmente percepibile, è l'eventuale tariffazione delle due prestazioni, una "puttana": 50 euro, una "escort": la candidatura alle amministrative e uno snellimento delle pratiche per la costruzione di un agritourist.

giovedì 1 ottobre 2009

Tovarish Simona


Ormai il comunismo imperante ha coinvolto anche Simona.
Cara conduttrice la polemica populista sui guadagni di Travaglio è pretestuosa prima che indecente.
Chissenefrega di quanto guadagna Travaglio. Oppure vogliamo tornare allo stipendio unico di sovietica memoria? Trasparenza per trasparenza dicci quanto guadagni tu!
Ricordo ancora a tutti, anche a te Simona, che "Annozero" è l'unica trasmissione RAI che si mantiene completamente attraverso gli introiti pubblicitari.
Anche il gettone di presenza di Travaglio è pagato dalla "reclame".
Ricordo ancora, anche a te Simona, che dagli anni '70 tutti televisori sono corredati da un simpatico accessorio che si chiama telecomando.
Se non piace si schiacca e si cambia canale.
Come a me capita di fare con alcuni vostri ospiti...