Lunedì 13 settembre, riapertura delle scuole.
Ad Adro, il comune leghista della provincia di Brescia che balzò agli onori della cronaca qualche mese fa quando decise di sospendere il servizio mensa per i bambini dei genitori morosi, domenica, hanno inaugurato il nuovo polo scolastico.
La struttura è costata sei milioni di euro, "interamente finanziato dai privati nell'ambito di una complessa operazione urbanistica" come dice il sindaco Oscar Lancini, ed è intitolata al Gianfranco Miglio, il politologo federalista defenestrato dalla Lega nel 1993 ma riabilitato dopo la morte, quando non aveva più nessuna possibilità di difendersi.
La scuola è una moderna costruzione in colore verde-lega, tappezzata interamente di simboli celtico-padani e dagli immancabili crocefissi imbullonati alle pareti. Le foto e i video che girano sul web sono esileranti ancor prima che inquietanti: dallo zebino all'ingresso al portacenere, dalle vetrate ai banchi, finanche il tetto, tutto è "brandizzato" dal "Sole delle alpi".
Ma la mensa resta il pallino del Sindaco verde.
Usciti di scena i gestori storici del comitato dei genitori, il Comune è già pronto ad occuparsi direttamente della refezione: «A tavola si siede soltanto chi paga e poi spazio solo a cibi genuini ispirati alla tradizione bresciana»,
La svolta «autarchica» del Sindaco prevede anche un incremento della carne di maiale per dissuadere i piccoli di fede islamica dall'utilizzare la refezione scolastica.
"Sant'Antòne del porsèl, èl sunàa 'l sò campanèl"
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